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Questo mondo di uomini ignoranti! {OK}

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2014 18:05
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24/10/2014 00:50
 
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Lodien, Eris - Tipiche serate fra donne in locanda

Riassunto: Lodien si trova nella locanda di Kaard e mentre sta bevendo un pessimo vino giunge Eris che cerca riparo dalla pioggia.
Subito la mutaforma si avvicina alla donna incuriosita dalla sua spiccata personalità e dal fatto che ha un caratterino niente male, simile per certi versi alla giovane.
Decisamente soddisfatta della serata passata, Eris decide di accettare l'invito della vecchina ad alloggiare per questa notte all'ambasciata umana.

Commento: AMO LODIEN! E ho detto tutto!! Davvero un bel tipino, mi sono divertita un bel po' a giocarci, spero di replicare presto! Una bella chiaccherata fra acidone mi ci voleva! [SM=g2439312]

Ps spero di aver riportato tutto e soprattutto scritto tutto XD

Note :

Eris non sa il nome della sua interlocutrice ne Lodien sa quello della mutaforma.
Eris è a conoscenza del fatto che la nipote di Lodien è la regina degli umani.
Eris risiederà per questa notte all'ambasciata umana.


Il Fatto:

Lodien : Fuori la pioggia picchietta il suolo lavandolo dalla polvere e dal lerciume che si accumula nelle strade. Dentro la locanda siede composta la vecchia Lodien al tavolo vicino alla finestra, davanti a lei un calice di vino rosso. I capelli sono pettinati e composti, il corpetto che sovrasta il pomposo abito è stretto mettendo in mostra i seni che stritolati appaiono ancora ben sodi. Sulle sue spalle poggia un mantello violaceo, il cappuccio è abbassato. Si vede chiaramente che è una donna di nobili origini e lei non fa niente per nasconderlo, pochi la conoscono in città come la nonna della regina degli umani. Il suo muoversi è sempre stato dietro le quinte del regno, interessata sempre e solo alla tutela della sua nipote e ai suoi più infimi interessi. Sta lì, lo sguardo sui presente a sorseggiare quel vino che nulla a che vedere con il buon vino delle cucine di castel granito.


Eris [Esterno- Interno] Piove, di nuovo. A quanto pare non è periodo per la donna che si inzuppa praticamente sempre, questa volta però non c'è l'ala di un Drago a ripararla ma bensì la porta della vicina locanda. Alza gli occhioni blu al cielo, odia la puzzolente locanda piena di...bhe ovviamente di tutte le più svariate personalità poco gradevoli di Kaard. Insomma molto meglio una gigantesco Drago. Sospira mentre poggia il palmo della mano sulla lignea porta e la spinge facendo così capolino nel luogo affollato. Il cappuccio era precedentemente poggiato sul nero crine della donna e solo una volta all'asciutto viene posato sulle spalle liberando il volto particolarmente pallido. Un bianco grigiastro. Le orecchie a punta sono seminascoste dai capelli mossi, così che subito non si dovrebbe notare la sua "differenza". Gli occhioni blu passano in rassegna la sala cercando un tavolino libero o quanto meno con una figura "affidabile" con cui potersi sedere.

Lodien: Osserva la vecchia quel bicchiere di vino, il peggiore che abbia mai bevuto. Con molta grazie prendendo il calice con la destra, non curante che la possano vedere, ne getta il contenuto nella pianta che si trova appena sotto la finestra, per poi ripoggiarlo sul tavolo. Ora la destra si muove languida all’interno del corpetto estraendo da sopra il seno sinistro una fiaschetta in metallo. Con la grazia di una vera dama, portandolo alla bocca ne toglie il tappo con i denti. E dopo che le vecchie narice ne hanno assaporato l’aroma, versa il contenuto nel calice vuoto. “ ah “ bisbiglia tra sè e sè “ per fortuna ci sei tu a salvarmi in queste situazioni” parlando alla fiaschetta, che viene ritappata e risistemata nel corpetto. Una piccola scrollata del busto e tutto è al suo posto. Volge le spalle alla porta d’ingresso, ode l’entrare di qualcuno ma non ci da molto peso, dopotutto è una locanda, la gente entra e esce.

Eris [Interno]: Nel suo vagare con le iridi non può non notare quel gesto così...particolare diciamo della donna. Piega la testa di lato e fa una faccia alquanto sorpresa. Lei le da le spalle ma dal colore dei capelli non dovrebbe essere poi così giovane, cosa che la fa poi sorridere. A quanto pare di gente strana ce n'è sempre e a tutte l'età. Nel momento in cui lei si volta per guardare l'entrata, la mutaforma muove qualche passo verso di lei, o meglio puntando il tavolino " Devo dedurre che il vino non è poi un gran che questa sera" Senza nemmeno presentarsi. O meglio la sua presentazione è abbastanza secca e certamente non cortese "é libero?" si guarda poi attorno mentre poggia una mano sulla sedia di fronte a lei " Onestamente non vorrei infiltrarmi..." fa una piccola pause mentre il capo si allunga verso l'interno della taverna. Gente ubriaca, puttane che si strusciano su chi paga meglio e altre facce losche. "Nella mischia.." fa anche una faccina abbastanza schifata. Indi attende la sua risposta prima di permettersi di sedersi con lei.

Lodien [Interno Tavolo ]: Una giovane ragazza si avvicina alla vecchia “ dite bene figliola “ poi abbassando la voce “ l’ oste in confronto al suo vino è un bel pezzo di manzo, e questo ti fa capire molte cose” verbia con voce acida e gli occhi sbarrati per far intendere a chi ha di fronte il sarcasmo delle sue parole. “ prego accomodatevi pure, la compagnia non la disdico mai”. Volge ora lo sguardo verso l’oste e ammiccando dice ad alta voce “ bell’uomo, “ piccola pausa dovuto allo sguardo rintontito dell’oste “ sì sì dico proprio a voi, portate qualcosa di buono alla mia nuova amica, qualcosa che le scaldi le membra e quel che più le aggrada” sorride maliziosa “ vedete mia cara, gli uomini sono stupidi e come tali vanno trattati, basta colpirlo nel loro orgoglio di maschioni e li hai ai tuoi piedi” poi sporgendosi con il capo sul tavolo avvicinandosi al volto di Eris continua “ imparate da una vecchia come me, che mai ha dovuto chiedere nella vita”.

Eris [Tavolo]: Appena apre bocca si mette silente in ascolto e alla sua battuta con l'oste alza lo sguardo cercandolo. Lo trova subito dietro al bancone a sistemare qualche bicchiere e tenere d'occhio la sala. Arriccia il nasino e così anche le rosate labbra, di un colore smortino anche quelle, vengono piegate in una smorfia. "Doveva essere proprio pessimo" Anche lei non risparmia commenti. Dopo tutto, abituata a se, se stesse, se medesima e pochi altri, non è che di galanteria ne sappia poi moltissimo. E soprattutto con certe persone non si mette troppi pensieri. Infine sposta la sedia dopo l'invito della donna. Non fa in tempo ad togliersi il mantello fradicio però che subito la donna, che sembra bella sveglia, chiama l'uomo da prima citato. Cerca lesta di sistemare il tutto e guardare l'oste trattenendo una piccola risatina. "A parte il vino" fa appena in tempo ad aggiungere " Questa sera non mi va proprio giù!" torna poi verso la donna e curiosa come non mai annuisce a quello che dice " Oh immagino che ne sappiate molto..." la voce è volutamente sdolcinata mentre accavalla le gambe e si mette comoda. Forse ha trovato una compagnia particolarmente divertente questa sera. " Se di orgoglio si può parlare" alza le spalle "vedete gente con un briciolo di orgoglio e dignità qua dentro?" domanda serafica la mora. " Escluse le presenti ovvio?" ed ecco che un bell'occhiolino viene porto a Lodien in risposta alla sua generosa perla di saggezza.

Lodien [Interno Tavolo ]: “ ma certo !!! ma che domande fate sciocca” risponde quasi stizzita “ la dignità è femmina, un uomo non potrà averne “ scoppia in una fragorosa risata. Nel frattempo l’oste porta al tavolo un calice dello stesso vino portato alla vecchia. Lodien lo ferma subito, afferra quel calice e con un sorriso aggraziate “ scusate buon uomo, non ne abbiate a male ma questo vino è disgutoso “ e con un gesto lesto ne versa il contenuto nella stessa pianta di prima “ non vi preoccupate” continua riferendosi all’oste “ mettete tutto sul mio conto “ sorride e poi “ su su, non mi osservate così “ verbia mentre stringe i seni con gli avambracci sbattendo le ciglia “ andate pure a svolgere le vostre sublimi attività “ . Una volta allontanatosi ritorna seria “ bevete questo che è decisamente meglio” verbia estraendo con le stesse mosse di prima la fiaschetta di acquavite che porta nel corpetto. E dopo aver posto di fronte alla giovine il calice colmo, la fissa negli occhi “ parlatemi un po’ di voi mia cara “. La schiena è dritta e la postura è da vera donna di classe, anche se dai vestiti scollati e dal modo di fare non sembrerebbe.

Eris [Tavolo]: Sorride alla sua risata, ancora non si concede, o non concede, la propria. Ma in ogni caso, prima che possa fare o dire altro, assiste alla medesima scena di poco fa con l'unica differenza che lo sventurato oste è li ad assistervi. Sgrana gli occhioni blu e la sua espressione muta in una particolarmente compiaciuta quando la lingua lunga della donna spiattella la verità in faccia all'uomo. Guarda decisamente divertita il povero oste, quasi fosse un giullare di corte e alza pure le mani al cielo proprio a dare ragione all'umana. "Siete favolosamente spietata" la voce è decisamente divertita e per nulla menzoniera. Solo ora che la vede estrarre la fialetta dal seno non è molto convinta di seguire i consigli della donna ma dopo tutto, da una che ha appena gettato via il vino appena comprato non si rifiuta nulla! Allunga così la mancina e afferra il calice, lo porta alle narici prima di pensare anche solo ad assaggiarlo. Il suo istinto animale gioca un importante ruolo anche in questo: Prudenza. La prima cosa da sapere e mettere in atto se si vuole sopravvivere. Non è una legge umana ma animale e lei lo sa bene. Così prima di attingere al calice alza gli occhi su di lei e afferma "cambierebbe qualcosa nella vostra vista se sapeste un po' di me? O mi vedreste dopo tutto sempre come colei che ha accettato di bere da una fialetta presa dal vostro seno?" è si, detta così non è certo parola da nobildonna eppure l'aria furbetta e fintamente angelica della donna dovrebbe fare capire all'umana che non ha davanti una che ama parlare molto di se, contando che la risposta non è certo quella che voluta.

Lodien [Interno Tavolo]: Non capisce molto la domanda della giovane “ mia cara l’unico modo che avrei per vedervi con altri occhi sarebbe bere altri due di questi “ afferma ammiccando verso il calice, che subito porta alla bocca inghiottendo un bel sorso. Una smorfia compiaciuta compare sul suo volto data dall’asprezza di quel liquore. “ come la dignità, anche la curiosità è femmina” beve un altro sorso “ ma non smanio di conoscere tutto il vostro trascorso” piccola pausa per poi riprendere “ se conosceste il mio trascorso figliola, a quest’ora mi venereresti come una dea “ sorride ammiccante.

Eris [Tavolo]: Adesso si che ride, e ridendo nel sorseggiare quello che lei le ha poc'anzi donato non fa altro che quasi strozzarsi! Appoggia prontamente il calice sul tavolo e si copre il giovane sorriso con la mano. " Attentate alla mia vita così". La guarda conpiaciuta mentre ingolla un bel sorso di acquavite; si quella vecchietta le è davvero simpatica. Le ricorda molto la sua tutrice, Ker donna assai discutibile sotto parecchi punti di vista. Alla sua ultima affermazione poi, non può che sorridere e quasi annuire "oh non faccio molta fatica a crederlo!". Chissà come mai ha ci trova un particolare feeling con la donna di fronte. "Non pensavo si potessero fare incontri così piacevoli in locanda!" E il fatto che le piaccia particolarmente si capisce come elargisce complimenti su complimenti alla vecchina. Solitamente acidità, fredezza e frecciatine sono la norma per lei, ma poi ci sono quelle rare persone che riesce ad apprezzare. Solitamente sono quelle alquanto rimproverevoli. "Venite spesso qui?" chiede riprendendo il calice dopo essersi ripresa dalla risata sorta poco prima, anche lei manda giù con facilità, si direbbe, il contenuto del bicchiere dimezzandolo senza particolari problemi.

Lodien [Interno Tavolo]: Sorseggia ancora da quel calice che fra un attimo sicuramente chiederà pietà “ mia cara vi confido una cosa” abbassa di nuovo la voce “ io ci passerei le giornate qui, ma purtroppo nonostante sia quasi più vecchia di questa città” alza gli occhi per poi continuare “ devo venirci di nascosto, scappando dall’ambasciata” piccola pausa “vedete, mia nipote è la regina degli umani e per quanto le voglia bene, è una lagna, lei e la sua lettura, non sa quanto possa essere piacevole un calice di questo” verbia alzando il calice “ in un posto come questo” sorride compiaciuta. Forse dovrebbe aggiungere anche altro, ma quell’altro deve rimanere un segreto, i suoi contatti con la Mano Nera che si cela sotto quel luogo non deve di certo trapelare, e nemmeno un barile di acquavite le farebbe confidare una vita basata sul fine giustifica i mezzi.

Eris [Tavolo]: Una cosa nei suoi modesti anni di vita l'ha imparata: in taverna si è sempre più loquaci, più del dovuto e più del solito. E così, anche se possono sembrare misere informazioni, qualcosa viene a sapere della donna che ha di fronte. "A quindi ho il piacevole onore di bere assieme ad un membro reale?!" alza il calice " Lunga vita alla Regina quindi.." sorride ambigua "o sarebbe meglio dire alla nonna della regina?" Non si fa troppi scrupoli nel parlare schiettamente, dopo tutto lei non è nessuno, non ha casa, ne famiglia, ne affetti: risulterebbe molto difficile rintracciarla qual'ora avesse detto qualcosa di troppo. Ma dopo tutto non ha fatto nulla di male, ha solo augurato lunga vita a chi in quel momento le sta seriamente simpatico. "E se la vostra bevanda preferita è questa, state pur certa che l'avrete lunghissima!" si riferisce, ovviamente alla vita, e non si capisce bene se stia scherzando o meno. Dopo tutto andare avanti di quella roba non giova molto alla salute, almeno così ha sempre pensato. " Comunque sono certa che la cultura sia una base solita per un regno sereno e duraturo..." allunga gli occhi verso il bancone mutando la sua espressione da goliardica a estremamente seria "ma dopo tutto se vostra nipote venisse a vedere con quale oste dobbiamo passare le nostre gradevoli serate, sicuramente cambierebbe idea sulla scelta da fare" Pover'uomo, questa sera sicuramente gli fischieranno le orecchie!

Lodien: All’augurio della ragazza la vecchia alza il calice e beve alla goccia tutto il contenuto svuotando il bicchiere. “ mia cara, non vi facevo così ingenua” verbia “ la cultura non c’è dubbio serve per governare, ma fidatevi, il potere delle donne sta altrove” ammicca posando lo sguardo fra le sue gambe “ una donna che vuole farsi rispettare deve prenderselo il rispetto in questo mondo di uomini ignoranti “ piccola pausa “ la furbizia e la scaltrezza sono il potere delle donne e quel potere va coltivato e sfruttato appieno” Conclude così alzandosi dalla sedia “ ora mia cara se volete scusarmi le mie vecchie membra chiamano il letto, mi ritirerò verso l’ambasciata” fa per andarsene verso la porta quando si ferma di colpo “ mia cara voi dove alloggiate ? qui fuori ho la carrozza che mi attendi volete soggiornare all’ambasciata umani ? “ aspetta la sua risposta avviandosi verso la porta, se Eris dovesse accettare la seguirebbe, altrimenti la saluterebbe augurandosi di rivederla presto.

Eris [Tavolo]: Sorride alla sua prima affermazione "e immagino che voi sappiate bene dove sta!" la sua frase viene detta ammiccando e più fra se e il calice che fra la se e la vecchia. Calice che ora anche lei va quasi a svuotare, lasciandolo leggero posato sul tavolo. Così che bevendo non è riuscita bene a guardare dove la donna fissava, ma può ben intuirlo dal discorso che segue. Annuisce e la saluta stranamente gentilmente poi, quando è l'ora del congedo " Bene spero di rivedervi presto, è stata una piacevole..chiaccherata!" Sorride gentilmente e già stava pensando a dove andarsi ad infilare per la notte quando la sua attenzione viene nuovamente richiamata per quell'offerta inaspettata. Non ama molto gli umani ne tanto meno i luoghi affollati, però fuori piove ed è freddo e sta volta non c'è certo un Drago che le fa da tetto! Si alza quindi e la raggiunge "solo se mi promettete di darmi qualche ottimo e prezioso consiglio su come cavarmela in questo mondo di uomini ignoranti!" ovviamente una scusa ma ben celata dal buonismo femminile che le farà passare una serata al coperto e in piacevole compagnia. Dopo tutto, come le peggiori donne, entrerà tardi nell'ambasciata e ne uscirà quanto prima.

[Modificato da ..Eris.. 24/10/2014 00:52]
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Post: 315
Città: ROMA
Età: 33
Sesso: Femminile
25/10/2014 18:04
 
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Ehm non per fare la rompina ma....ho due appunti da fare...

1)La città è Raad, non Kaard
2)La locanda cittadina, non ospita gente visibilmente poco raccomandabile. Tali persone restano belle belle al Porto e nei Bassifondi della città, li si che si può trovare ciò che ha detto Eris, ovvero meretrici e uomini loschi. Alla locanda di Raad, al massimo trovate qualche poveraccio che si ubriaca per dimenticare le difficoltà della vita ma nulla più [SM=g27990]

Detto questo bella giocata! Da tempo non si vedeva la vecchia Lodien muoversi per la città! Ed a quanto pare è tornata anche con il botto ahahahah! [SM=g2439286]
Comunque niente da aggiungere oltre quello già detto bravissima anche ad Eris! [SM=g27985]

GDR APPROVATO

ANNOTAZIONI:


Eris non sa il nome della sua interlocutrice ne Lodien sa quello della mutaforma.
Eris è a conoscenza del fatto che la nipote di Lodien è la regina degli umani.
Eris risiederà per questa notte all'ambasciata umana.



ERIS: 11 PE
LODIEN: 11 PE


PUNTEGGI AGGIORNATI
[Modificato da Ascalyn 25/10/2014 18:05]
[§ Il Giglio Nero - Ascalyn Syrus §]


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