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Complotti e bottiglie di vino {OK}

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2015 19:08
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16/05/2015 01:32
 
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Nahyra - Dorihen
Riassunto: dopo molto tempo, troppo tempo, i boss della mano nera si danno appuntamento alla locanda, per ritrovarsi e bere un po' di buon vino in compagnia, ma entrambe si rendono conto di quanto sia divenuta noiosa la vita, e di come il nome della Mano Nera non susciti più timore. Per questo decidono di fare qualcosa di malvagio.

Commento: le cattive sono tornate, abitanti di Raad tremate [SM=g2439332]


22:53 Dorihen {Odia le serate noiose, odia starsene li immobile ad osservare il suo calice di vino ormai quasi vuoto, la locanda è semi deserta, se non per qualche ubriacone vista l’ora…individui insulsi per lei, sono solo feccia…di esseri umani o di altre razze, interessanti ne aveva visti nei suoi viaggi…ma quelli che occupano i tavoli del luogo sono inutili e puzzolenti creature a cui lei nemmeno dona uno sguardo. Se ne sta seduta al tavolo più lontano possibile dall’ingresso, un po appartato, la posizione del suo corpo è rilassata…schiena completamente poggiata contro la spalliera, gambe incrociate la destra sulla sinistra....sono gambe scoperte…pelle nuda e chiara come la luna piena, perché non indossa uno dei suoi soliti abiti suntuosi o eleganti…questa sera ha optato per un vestito di pelle e stoffa, un vestito dalle numerose ed articolate stringhe…il collo a sbuffo e la scollatura pronunciata, di certo non le importa degli sguardi indiscreti , sa di essere bella e come la ceratura che riposa nel suo animo, si lascia ammirare. Creatura della notte, piume nere e soffici, lucide e resistenti come quei capelli corvini lasciati ricadere sciolti e lisci lungo la schiena e in parte sul petto; becco appuntito e appena ricurvo sulla punta…proteso in avanti come quelle labbra dalla forma particolare di un piccolo cuore…due rosse linee morbide cosparse del solito belletto color sangue che mai manca sul suo volto. Occhi nocciola…acquosi…ma che in quella forma umana risultano essere graziosi come quelli di una giovane cerbiatta innocente; artigli acuminati e resistenti…come quelle unghie più lunghe e resistenti di quelle umane. Orecchie appena appuntite sono nascoste sotto le ciocche corvine…mentre le dita di entrambe le mani picchiettano sul tavolo legnoso…sembra in attesa di qualcuno…e lo sguardo penetrante osserva in maniera insistente la porta d’ingresso e il bancone ove l’oste pulisce stoviglie.}

22:57 Nahyra [Vicolo --> Locanda]: La mezzo demone si passa una mano tra i capelli neri, lisci, lasciati sciolti, ondeggiano ad ogni suo passo. Questa sera indossa una camicia rossa, dello stesso colore dei sui occhi, e sopra questa un corpetto nero, le gambe sono fasciate da calzoni neri, la coda da rettile è ben visibile. Gli stivali di cuoio non producono quasi alcun rumore mentre cammina per le vie buie di Raad. Come al solito porta al fianco sinistro la sua spada, al sicuro nel fodero, assicurata alla cintura che la stringe in vita. “Quindi questa sera avremo una conversazione civile, con una persona civile, in un luogo socialmente accettabile?” chiede con entusiasmo la voce nella sua testa, l’anima umana. <°Così sembra°> risponde l’impura con voce cupa, e la sua voce rimbomba per la via. È sempre il demone a muovere quel corpo imperfetto, la sola ad avere il controllo su ogni cosa. Lei e Dorhien si sono date appuntamento alla locanda, e dove ci sono loro, solitamente c’è una bottiglia di vino. <°Vino°> sussurra quasi con affetto. Continua a camminare, con grazia, silenziosa e letale, mentre la coda si muove lentamente dandole maggiore equilibrio. Giunge infine innanzi alla porta della locanda, poggia una mano sulla porta e la apre, solo il necessario per scivolare dentro e quindi richiuderla alle sue spalle. Il suo sguardo vaga veloce per la locanda, e le sue labbra si aprono in un sorriso beffardo quando i suoi occhi incrociano quelli di Dorhein, agile la raggiungerebbe al tavolo, quindi indicherebbe il bicchiere innanzi a lei. <°Avete iniziato senza di noi? Siete crudele°> scherza, facendo seguire le sue parole ad un sorriso. Quindi prenderebbe posto davanti a lei, sistemando la sua spada, in modo che non le dia noia.

23:14 Dorihen [Tavolo - Interno]: {Un leggero sbuffo esce da quelle labbra che si muovono per schiudersi, lo sguardo si sposta dalla porta ora all’oste e si schiarisce la voce facendogli un cenno con l’indice e il medio della mano destra per farlo avvicinare. L’uomo ubbidisce stranamente subito e la raggiunge zigzagando tra i vari tavolini vuoti od occupati} Portami un altro paio di bottiglie di vino…quello buono…se ti faccio questa richiesta sai già chi sto aspettanto…{la voce è lenta pacata e il tono basso come un soffio di vento al profumo di rosa selvatica, l’uomo non si muove e cosi per un breve attimo nello sguardo della mutaforma compare una scintilla nero violacea e l’espressione diviene dura} Muoviti idiota…mi raccomando il vino buono…altrimenti sai cosa ti aspetta…{tono adirato, ma basso per non farsi udire troppo in giro, l’oste cosi riparte verso il bancone con passo svelto, lei sa chi è lui e lui sa chi è lei ed è questo l’importante…mantenere quei ruoli e quella copertura, cosi da sembrare semplici avventori…semplici persone sedute ad un tavolo che sorseggiano vino, ma che in realtà tirano i fili delle proprie marionette muovendosi nell’ombra come solo un Agente di esse sa fare. Mentre torna a guardare il resto della sala, ecco che le sue orecchie captano un suono, il cigolio della porta, quindi gli occhi si posano in un paio di rubini familiari e le sue labbra si inarcano in un sorriso beffardo tanto quello altrui. Attende cosi che si avvicini prima di dire altro ma è solo una volta raggiunta che il sorriso si allargherà e le labbra si muoveranno}Ho solo preso un calice di vino per ingannare il tempo…ma ho appena ordinato il vostro preferito sorella {la appella cosi anche se in realtà appartengono a due razze completamente diverse…lei al mondo della natura, Nahyra a quello degli umani e degli inferi…entrambi a metà, ma sono unite da molti scopi…sono unite dal destino e dalla vita stessa…ereditiere di un grande potere lasciato dal loro defunto maestro Aset ed Apsalar della Mano Nera} E’ da molto che non ci vediamo…mi siete mancate!{usa sempre il plurale, sa che in quel corpo sono due…lo sa bene, anche sua madre era cosi}

23:22 Nahyra [Tavolo]: Si accomoda sulla sedia, la coda si andrebbe ad arrotolare attorno alla gamba della sedia, come un serpente. Si liscerebbe le pieghe del vestito, sistemandosi poi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. <°Anche voi ci siete mancata credevamo che aveste dimenticato come tornare umana°> scuoterebbe lievemente la testa. <°Tu e il tuo vino ci siete mancate°> tornerebbe a specificare l’impura, strizzandole l’occhio in segno di complicità. C’erano davvero poche persone che l’impura sopportava senza troppi sforzi, e la mutaforma era una di quelle. <°Non so voi, ma noi ci annoiamo terribilmente. Perché non movimentiamo un po’ questa città? Ci sentiamo troppo buone ultimamente. Lo detesto!°> dice con rabbia stringendo la mano in pugno e colpendo con violenza il tavolo. Quindi tornerebbe a sorridere, come se niente fosse successo. “Salutamela!” chiede timidamente la voce nella sua testa <°Ah, Nahyra vi saluta°> guarda l’oste affrettarsi a portare loro il vino e un calice per lei. Lo fissa con sguardo penetrante, mentre lui si affretta a stappare la prima bottiglia e versandole un calice. <°Voi ci viziate!°> direbbe alla sua consorella assaggiando un sorso di vino.

23:35 Dorihen [Tavolo ]: {La osserva prendere posto, quegli occhi rossi metterebbero timore a chiunque, ma non a lei…lei ne accetta la vista e anzi ricambia gli sguardi che le lanciano, non ha problemi come non ha problemi con quelli del loro adepto Rahel che non aveva più visto. Alla prima affermazione una lieve risata esce dalle sue labbra, una risata calda che sa di miele come la voce, non ha bisogno di fingere con la mezzo demone, e lascia uscire tutta quella perfidia che è in lei…come quando aveva incontrato il duca.} Non proprio mie care…la mia vera essenza…quella oltre questo involucro debole di carne e privo di piume si sente decisamente un po’ ristretta ultimamente…vorrebbe volare e cacciare…ma la costringo in questo corpo di donna contrastando i miei istinti…e forse è questo che mi sta facendo essere decisamente troppo irritabile in questo periodo{sospira e socchiude gli occhi. La sua strana R graffia in quel suono che sembra il richiamo del corvo, come del tutto simile ad un sommesso gracchiare è quello che le uscirà dal profondo della gola, in risposta alla seconda affermazione/domanda altrui, sussulta appena al suono provocato dall’altra e torna a guardarla con i suoi occhi nocciola} Concordo con voi…c’è troppa pace in questa città…dobbiamo tornare a far parlare delle ombre che si aggirano nei vicoli della città…dobbiamo tornare a fare intrighi…a fare complotti…mi sento troppo buona anche io…{sbuffa stizzita} voglio sgranchire un po le membra, voglio far uscire il potere che è in me…{in sorriso estasiato quasi dalle punte beffarde illumina il suo volto} da quando il Maestro è morto…non sono mai riuscita a far uscire ciò che sento scorrere nelle mie vene…ho bisogno d’azione…come voi…{tossicchia} hai qualche idea Kahira?{si rivolge espressamente all’anima demoniaca, dicendo in un sussurro appena udibile il nome altrui. Alle ultime due frasi il sorriso torna tranquillo e rilassato, soprattutto mentre vede l’oste servirle} un giorno dovrai far tornare la piccola…vorrei sentirla parlare di nuovo…ma mi vai bene anche tu…comunque niente vizzi…è ciò che ci spetta di diritto mie care!

23:49 Nahyra: Inspira profondamente, mentre la sua mente fugge lontano, torna indietro di anni, quando era solo un’adepta, giovane e insicura, era la piccola Nahyra a muovere quel fragile corpo. Ricorda le ferite, il dolore, il sangue. “Guardaci ora!” le suggerisce la voce dell’anima umana nella sua testa e lei le fa eco ad alta voce <°Già guardaci ora!°> dice più a se stessa che all’altra. Forse il suo maestro sarebbe fiero di lei, di loro. Ora era lei al comando, insieme a Dorihen. Prende il calice con una mano, fa roteare il vino al suo interno, in modo da meglio apprezzare l’aroma, quindi lo svuoterebbe in un unico sorso. <°Oh, la povera Nahyra non può uscire, è in punizione°> dice beffarda. “Ma cosa ho fatto??” protesta la voce nella sua testa. <°L’ho fatta uscire una sera, tempo fa, e un mercenario ci ha definite feccia. FECCIA! NOI!!°> direbbe alzando lievemente la voce, stringendo i pugni con rabbia. <°Oh no, non lascerò che ci copra nuovamente di ridicolo!°> concluderebbe severa. Quindi la sua espressione da rabbiosa torna a farsi serena, ha qualche idea su come movimentare la città <°Perché devono esser solo gli Altri a terrorizzare la gente? Perché noi no?°> sorride beffarda. <°Ci piacerebbe che il nostro nome suscitasse un po’ di timore, questo dobbiamo fare! Farci rispettare°> si verserebbe altro vino, guardando l’amica negli occhi. Entrambe avevano diverse forme, perché non sfruttarle a loro vantaggio. <°voi siete un corvo, certo non la creatura più spaventosa del mondo, ma potreste escogitare qualcosa per spaventare la gente. E noi abbiamo pur sempre una forma demoniaca con cui terrorizzare la gente!°> propone. È un inizio, per divertirsi un po’.

00:07 Dorihen [Tavolo]: {Prende il calice di vino mentre l’oste si allontana lentamente, lo porta al naso e ne inspira l’odore forte, gli occhi si posano sul liquido rosso e un mezzo sorriso spunta…è corposo e denso…non si vede il fondo di quella coppa di metallo identica all’altra…l’oste sa che lei non vuole quei bicchieri che rifila agli avventori normali. Quindi lo porta alle labbra e ne beve un lungo sorso sentendolo scivolare in gola fino nello stomaco, non sarebbe l’ideale per un corvo avere l’alcool in corpo…ma ora il suo apparato digerente è quello umano, quindi non ha problemi. La prima parola che pronuncia la consorella non sa a cosa sia dovuta, ma probabilmente a qualche dialogo interiore, quindi si concentra sulle altre e un sopracciglio si inarca} Un mercenario vi ha dato della feccia? E chi era?{il tono è curioso come è sua natura essere, è una reazione innata e istintiva che proviene dal corvo e non solo dall’umana} Potremmo iniziare a divertirci da lui…{un sogghigno, non può immaginare che anche lei lo ha conosciuto e ci ha parlato per una sera li in quella stessa locanda. Comunque di nuovo quel verso graffiante esce dalla sua gola mentre il calice, tenuto sin ora a mezz’aria, viene riportato sul tavolo} Dovresti lasciarla uscire ogni tanto…magari nel nostro posto segreto…ricordi cosa mi hai fatto promettere una sera come questa? Con vino e divanetti comodi a sostenere le nostre membra stanche…{la guarda negli occhi di fuoco} ho promesso di non farvi impazzire…e far uscire anche Nahyra…è un buon modo per evitare ciò…{fa spallucce, sua madre non faceva mai uscire la sua parte interiore, ma non si era mai posta il problema. Comunque ascolta le ultime parole in silenzio soppesandole una ad una, si fa pensierosa mentre inizia a giocherellare con la coppa, facendola roteare tra l’indice e il pollice; poi dopo poco prende fiato e torna a guardare la mezzo demone in viso} Il corvo può fare scherzi e questo andava bene quando ero ancora un’adepta debole…{afferma con tranquillità}…ma il fatto di dover far temere il nostro nome direi che sia una cosa saggia da pensare…le persone qui si sono tutte dimenticate di noi…pensano solo agli Altri ed a quelle insulse farfalle di ghiaccio ad ovest della città…ma si sono dimenticati di chi invece vive tra loro come un semplice cittadino rispettabile, ma che in realtà è un Agente delle Ombre…{un sogghigno malvagio increspa quelle labbra rosse} Tu la tua forma demoniaca…e io…beh…la mia maschera…un bel mantello…una tunica…e il gioco è fatto…{sorride ancora } sai ultimamente ho visto persino qualcuno affermare di essere il Re di Picche, di voler creare disordine in città…quest’uomo…non so chi sia…ma l’ho trovato fastidioso il suo affronto…{si passa la mancina sul mento} dovremmo fargli vedere chi è il Mazziere…e non solo sulle bacheche della città, ma anche dal vivo…in carne ed ossa…non credi?

00:21 Nahyra [Tavolo]: Ascolta il dire dell’altra, mentre afferra la bottiglia e si versa un altro bicchiere di vino. Le piace la sensazione di leggerezza, la fa sentire più libera, senza troppe responsabilità. A volte sente l’esigenza di andarsene, scappare lontano, senza voltarsi indietro. <°Oh, quell’insulso mercenario, Frederik il suo nome, sono un duca e tutti gli uomini sono feccia°> dice imitandolo gesticolando con le mani, come a volerlo schernire ulteriormente. Ricorda la promessa fatta, nel covo della Mano Nera, e ricorda anche il buon vino che aveva bevuto. <°Ah, ricordo le promesse che ci avevate fatto, però lei è in punizione adesso!°> rimarca, sa che il suo comportamento è immaturo, ma è pur sempre lei a decidere in quel momento, e lei ha deciso quello. “Sei gentile, eh. Io sono qui, e non sono in punizione, non ho fatto nulla di male!” protesta la voce nella sua testa, sorride a quelle parole, ridacchia sommessamente. Quindi la sua attenzione torna sulla sua sorella. <°Concordiamo con voi comunque, il nome del nostro ordine, qualcuno non lo conosce neppure! Trovo che sia disdicevole, è bene che la Mano Nera torni ad essere temuta, che i nostri nomi siano dei sussurri, che la gente eviti le strade quando calano le ombre, perché le ombre sono il nostro regno.°> sorride mentre quel pensiero la riempie di gioia ed eccitazione. La coda si srotola dalla gamba della sedia e scatta, emettendo uno schiocco, simile, seppur più attutito, a quello di una frusta. Ascolta quindi le ultime parole della mutaforma e storce il naso <°Re di Picche? Dobbiamo rimettere al suo posto questo giullare!°> lo dice lei, che è la Regina Folle degli Impuri, anche se vi sono pochi della sua razza. <°Si noi siamo il mazziere, e il mazziere gestisce le carte. Rimettiamo a posto questo sciocco!°> sorride, felice. Ride, rianimata da quella conversazione <°Dovremmo cominciare con la foresta, trovare una vittima, e noi con la nostra forma demoniaca, e voi con la vostra magia, gli faremo perdere la ragione, e sarà lui a spargere la voce!°>

00:47 Dorihen [Tavolo]: {Osserva il fare altrui mentre sorseggia il vino ancora una volta…quando sente nominare federik le sale un dubbio, aveva incontrato un umano ricco molto interessante, e Nahyra aveva nominato un duca. Aggrotta la fronte e smette di bere allontanando il calice dalla bocca} Potete descriverlo mie care?Perchè anche io ho incontrato un uomo…un umano almeno sembrava…ricco…aveva dei possedimenti probabilmente da qualche parte…{accenna senza andare oltre, vuole capire se è lui o meno, se fosse colui che ha incontrato…sarebbe in vantaggio…lei avrebbe saputo il suo nome…vero o finto che sia, ma pur sempre il nome ed il titolo nobiliare alla corte umana, mentre lui di lei non sapeva nulla. Le viene da ridere ma si trattiene, continua anzi ad ascoltare la sorella e scuote il capo rassegnata alza le mani quindi in segno di resa}come preferite…{ non intende infierire oltre, non sa mai come può reagire una persona con due anime contrapposte al loro interno, se si forza troppo la mano. Comunque continua a prestare attenzione al seguito annuendo di tanto in tanto e allargando quel sorriso maligno sul suo volto, mostrando perfino un poco della dentatura chiara tra quelle labbra morbide e carnose, quindi allo schiocco della coda lei emetterebbe un altro verso gracchiante dalla gola, sentiva il corvo spingere per uscire perché quelle parole pronunciate dall’amica la stavano facendo agitare ed infervorare, tanto che la sua anima selvaggia e piena d’istinto puro stava graffiando l’altra pur di prendere il sopravvento e volare alta sopra il capo dell’impura} esattamente mie care! Dobbiamo farci temere…noi siamo le figlie delle tenebre…le prescelte a perseguire la loro causa…noi siamo le figlie del male…creature all’apparenza docili ma che in realtà sono tutto il contrario!{questa volta le esce la risata, una risata maligna e folle, sente ribollire l’Ars Oscura nel sangue man mano che l’adrenalina sale nel suo corpo, sta pregustando ciò che la sorella dice, sta pregustando ogni attimo di ciò che sarà. Annuisce quindi alla sua affermazione finale} Dobbiamo trovare una vittima mie care, una vittima a cui far portare il Verbo della nostra organizzazione! Dobbiamo tornare ad essere temuti come anni fa lo era la banda del sorriso…ma noi a differenza loro…dobbiamo essere più scaltri e cauti…{sogghigno mentre gli occhi brillano di quella strana luce violacea e innaturale che è quel potere che scorre in lei, dato dal sangue e non dallo studio}

01:13 Nahyra [Tavolo]: Socchiude gli occhi mentre fa mente locale <°Dunque, è un uomo alto, più di noi, ma non si molto, capelli neri, occhi verdi, spesso indossa un cappello, veste di nero. Borioso, sicuro di sé e sembra che nulla lo intimorisca.°> storce il naso, ma poi sorride beffarda <°L’abbiamo incontrato molte volte, ma ancora non gli abbiamo svelato i nostri nomi°> ride, divertita da quella piccola malvagità. Le lancia uno sguardo complice, mente si sistema una ciocca scivolata davanti al viso. <°Ci divertiamo con quello che abbiamo°> confesserebbe sollevando le spalle <°Però sarebbe notevolmente divertente se ci giocaste un po’ anche voi!°> dichiarerebbe, scoppiando quindi a ridere. Si fermerebbe un istante a riflettere sulle parole dell’amica, decisamente, sente di avere bisogno di tornare ad essere la creatura malvagia che era un tempo, come durante la guerra con gli Altri, spietata e folle. “Magari senza la follia!” suggerisce la voce nella sua testa. <°Si, magari senza la follia!°> confermerebbe quindi ad alta voce, senza curarsi di apparire strana o folle. <°Voi mi avete convinta, dovremmo cercare delle vittime, terrorizzarle a morte, magari indossare una maschera, così da non essere riconosciute°> unisce le mani con fare cospiratorio <°Siamo le figlie delle tenebre ed è giusto che la gente ritorni a temerci!°> si versa un ultimo bicchiere di vino, ormai è tardi ed è stanca. Svuota il bicchiere in un solo sorso e sorride alla sua amica <°Si è fatto tardi, siamo felici di avervi rivista, e non vediamo l’ora di mettere in atto i nostri piani°> sorride beffarda, alzandosi quindi dalla sua sedia, ondeggia lievemente, a causa del vino, ma la sua coda si muove velocemente, permettendole di recuperare l’equilibrio. <°Buona notte mia cara, speriamo che al nostro prossimo incontro avremo buone notizie da dirvi!°> le strizzerebbe quindi l’occhio con complicità e infine se ella non tentasse di fermarla salirebbe al piano superiore, per pernottare nella sua stanza.

01:27 Dorihen [Tavolo - Esterno]: {Termina con un ultimo e lungo sorso il vino e quando Nahyra le descrive il mercenario, i tasselli del mosaico iniziano a mettersi l’uno vicino all’altro ed un sorriso sghembo appare sulle sue labbra} Avete fatto bene a non rivelargli i vostri due nomi…nemmeno io glie l’ho rivelato…{dice svelando cosi all’altra di conoscerlo} Quindi si chiama Frederik …bene a sapersi…ci ho giocato un po anche io..non sa chi sono…non sa nemmeno cosa sono o cosa voglio…sono stata molto ambigua con lui…insomma come sono di solito con chi attira le mie attenzioni miei care…quell’uomo sa essere un ottimo passatempo in caso di noia…e ho notato una certa oscurità in lui…è un uomo strano…la prossima volta sonderò la sua Aura per capirlo meglio…{annuisce compiaciuta della sua idea. Quindi torna silenziosa ad appoggiare le mani sul tavolo e con esse gli avambracci, si stacca dallo schienale e si poggia con il busto sul bordo di legno} ovviamente mia cara…le nostre maschere o maschere diverse per noi una rossa e una nera…oppure quella che ci donò il maestro…mi è capitato di indossarlo durante un incontro con il nostro caro adepto…{sorrisino maligno sul viso si disegna, mentre annuisce ancora complice dell’altra in ogni affermazione ed idea da lei proposta. Quando poi si congeda la mutaforma sorride tranquilla e stranamente priva di quella malignità o fare beffardo che aveva tenuto sin ora, è un sorriso naturale e morbido} Benissimo…io invece credo che andrò a far sgranchire un po le ali alla mia vera essenza…la notte è giovane mie care per chi come me di notte è abituato a cacciare…{sorride ancora, mentre a sua volta si alza; all’ultimo dire di congedo annuisce} Lo spero anche io sorella…buon riposo e che le ombre vi cullino…{un respiro profondo mentre la segue per qualche attimo con lo sguardo, poi dopo aver pagato le consumazioni, si alzerà e preso il mantello da uno dei ganci vicino alla porta, uscirà dal luogo per dirigersi in un punto isolato e ben nascosto…per poi trasformarsi nella sua forma prediletta, ove la libertà la riempie completamente nell’animo…}
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18/05/2015 19:08
 
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Ottimo lavoro ragazze..un pò di vita non fa mai male [SM=g2439356]

Dorihen:12 pe
Nahyra : 12 pe

Vediamo dove andate a parare... [SM=g2439347]


Laedo, detto l'Antico,
Capostipite della Razza dei Draghi d'Oro
Supremo Sacerdote del Culto del Drago,
Signore dei Draghi dei Regni D'Oriente.
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“Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore”

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