Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Il vampiro e la locanda

Ultimo Aggiornamento: 17/05/2015 01:22
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 71
Età: 44
Sesso: Maschile
17/05/2015 01:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Gabriel - Mirena
Gabriel - Mirena

I sue si trovano all'entrata della locanda ed il vampiro ne approfitta per trascinare l'umana verso le tenebre
----------------------------------------------------------------------

Mirena [Esterno]: Ha deciso di andare alla Locanda stasera, solo per bere qualcosa anche se non è propriamemte un posto adatto per una dama, ma non importa almeno per lei al momento. Da qualche tempo un nuovo pensiero si è fatto largo nella sua mente, un qualcosa che non riesce a spiegarsi, ma che si è insunuato nel più profondo del suo animo. Cammina arrivando all'esterno della Locanda ora, a pochi metri dalla porta, indossa un abito color bordeaux molto scuro, gonna lunga ai piedi e sinuosa e morbida, bustino ben allacciato che le sostiene il decoltè perfettamente, scollo quadrato ampio, maniche aderenti e lunghe a manicotto. I capelli mogano molto folti e mossi son tenuti in una treccia alta e lunga ben fatta, con una piccolissima tiara di perle che le adorna il capo. Passo dopo passo, da sola, si avvicina alla porta.

Gabriel [Esterno]: L'immortale cammina annoiato come sempre per le scure vie di raad, questa sera indossa una camicia di seta bianca molto lunga giunta da lontano ed un paio di pantaloni neri attillati che finiscono nei soliti stivali, non porta altro e nemmeno ne ha bisogno. Cammina nei pressi della locande ed ecco scorgere una figura nota, vi si avvicina rapido senza esitazione e nota che ella si avvicina alla maniglia della porta, ma prima che possa abbassarla le si rivolge < buona sera mia signora vi date alla vita serale >

Mirena [Esterno]: Proprio quando sta per abbassare la maniglia, una voce ormai a lei molto familiare, la intercetta e lei si ferma. Sbarra un po gli occhi, e volta il viso vedendo lui, proprio lui che è il protagonista dei suoi pensieri ultimamente, e dei suoi anche timori e desideri più reconditi. < Buonasera.. mylord > cenno di capo, ma in questi tempi ha come una sorta di inquietudine, si è fatta parecchie domande < La.. notte ha una bellezza quasi.. irreale per chi sa apprezzarla davvero.. > già vero Gabriel?

Gabriel [Esterno]: Ascolta la voce della donna < la notte ha una bellezza infinita per chi sa abbracciarla > una frase un po enigmantica, < avete appuntamento con qualcuno la dentro ? > direbbe studiandola per un attimo, osservando il vestito ed i lineamenti come a memorizzarne l'immagine od anche solo l'odore < qualche spasimante ansioso? qualche bel garzone? > domanderebbe un po invadente, un po per stuzzicare la donna forse.

Mirena [Esterno]: < No... mylord non mi attende nessuno > a bassa voce risponde, lo guarda negli occhi sempre ma è come se dentro di sè avesse un'inquietudine di cui non conosce l'origine; scuote il capo per poi rispondere del tutto spontanea < Non.. ho nessuno del genere mylord > sorride un poco, lieve.

Gabriel [Esterno]: Ridacchia leggermente mettendo in mostra i denti bianchi e perfetti < mi volete prendere in giro, un dama giovane e bella come voi non ha nessuno nei suoi pensieri, è un vero peccato >, sorride ancora sostenendo lo sguardo impudente della misera umana senza alcuna fatica, potrebbe schiacciarla con uno sguardo ma non è ciò che cerca ora. Osserva la porta < se non vi è di disturbo potrei accompagnarvi io se la mia presenza non vi è sgradita > sa che non lo è ma alla creatura immortale piace giocare.

Mirena [Esterno]: Che strane quelle parole, proprio in questi giorni anche, che guardacaso hanno fatto fiorire proprio dei pensieri: forse coincidenze, o forse no. A quel suo dire, inizialmente indugia ma poi.. < Non è sgradita mylord.. non preoccupatevi siete compagnia > prende fiato < Ben accetta > lieve sorriso.

Gabriel [Entrata]: Sussurri a Mirena: Sorride sicuro, è pieno padrone di se la bestia riposa sazia quella notte, appoggia la mano sulla maniglia e spinge la porta scostandosi per far passare l'umana < se così dite, allora accomodatevi, ma non avete risposto non avete qualcuno nei vostri pensieri, pensate solo al vostro lavoro > sorride, la sta pungolando , un po crudele forse ma lei non può saperlo.

Mirena [Entrata]: Lui apre quella porta e la fa entrare, lei con un cenno di capo ringrazia, ed entra in quella Locanda, un posticino pieno di gente che grida, schiamazza e beve; mentre entra e si dirige verso un tavolo molto tranquillo e in un angolo appartato per evitare ipotetici sgraditi problemi. Nel mentre lei, risponde < Nessun... garzone o cavaliere aspetta me o ha interesse nei miei riguardi > sorride lievemente mentre si siede a questo piccolo tavolo, composta e tranquilla, ma sempre lo fissa negli occhi nonostante tutto.

Gabriel [Locanda]: Entra in quel luogo pieno di creature vive, non fosse già sazio faticherebbe a contenere la bestia ma ora non si fa sentire, segue la donna e si siede con lei dopo averle spostato la sedia. Al dire della donna ride leggero < come siete umile > direbbe, sorride e fa un cenno al oste di avvicinarsi, intanto continua a fissar la donna e vi si rivolge < non considerate la possibilità che qualcuno possa essere interessato > sorride curioso quindi.

Mirena [Entrata]: Sorride un pochino a quel suo dire e sempre lo fissa negli occhi < Non umile mylord.. > come a rettificare < Semplicemente... realista; nessuno mai a mostrato interesse o particolare nei miei riguardi che non fossero lascive attenzioni momentanee dettate da una sola cosa > fa un piccolo movimento di spallucce; < Se non si è mai verificata questa situazione, fino ad ora, è la risposta non umile, ma veritiera alla vostra domanda > lieve sorriso.

Gabriel [Locanda]: < avete le idee chiare quindi > , ma prima che l'uomo continui giunge l'oste < io non bevo..... vino, ma la mia signora qui può scegliere ciò che vuole è mia ospite > attenderebbe quindi che lei faccia la sua ordinazione.

Mirena [Entrata]: < Credetemi ciò che non ho ora son proprio.. le idee chiare > svela in un impeto di istinto, ma cerca di glissare rivolgendosi all'oste < Ehmm.. un qualcosa che avete di non alcolico se possibile > non stasera anche se di solito, non ha occasioni di bere ma per stasera vuole evitare; subito dopo si schiarisce la voce.

Gabriel [Locanda]: Osserva l'oste allontanarsi, non sono certo due dei suoi migliori clienti, ma non è certo un problema suo, fa vagare lo sguardo sulla sala, gente che ha già visto diverse volte, potenziali vittime che ha studiato, nessuna veramente pericolosa forse, garzoni e mercanti di vari strati sociali, qualche nobile annoiato dal palazzo. Insomma le solite facce, torna ad occuparsi della donna davanti a lui < e ditemi cosa vi turba, forse parlarne vi aiuterebbe schiarivi le idee se non avete dispiacere a parlarne >

Mirena [Tavolo]: L'Oste si allontana, sicuramente chi chiede in pratica acqua non è il miglior cliente, ma pazienza ogni sera è diversa e lui è lì per servire i clienti; se pagano il suo non è un problema. Successivamente sente quel suo dire ed è allora, che posa i suoi occhi aranciati in quelli di lui < ... > non sa cosa dire: come dire che è lui la causa e la chiave di tutto, come dire che l'inquietudine che sente la spinge a pensarlo < Io.. non.. vorrei annoiarvi > il battito cardiaco si fa più ardito.

Gabriel [Locanda]: Sono piuttosto vicini, legge una leggera agitazione della donna < non voglio mettervi in difficoltà, non mi annoiate di certo e che volevo conoscere la vostra situazione sentimentale > direbbe, senza aggiungere altro forse solo per farla agitare di più < capire se la mia presenza vicino a voi potesse causarvi problemi con qualcuno > direbbe ancora.

Mirena [Tavolo]: Molto vicini.. questo le fa andare il cervello e la mente ancora di più < Io.. non ho nessuna situazione sentimentale > dice < E nessuno può.. causarvi problemi perchè semplicemente non.. esiste > non ha nessuno < Anche se potrei chiedervi la stessa cosa.. > sussurra di rimando, guardandolo in quegli occhi scuri come le tenebre, ma che tanto afferrano la sua anima. Non riesce a staccarsi.

Gabriel [Locanda]: Ride alle parole della donna < buono a sapersi > dice scherzoso < volessi approfondire la vostra conoscenza allora non rischierei di trovare un marito geloso > come se per lui fosse un problema o come se i legami tra mortali per lui significassero qualcosa. Ascolta la domanda < la mia situazione un po complicata, avevo una donna interessante, un gioiello tra i miei tesori ma non so dove sia finita è passato molto tempo, secoli direi > dice secoli come i mortali intendono molto tempo anche se in realtà intende proprio secoli, ma lei non può saperlo. Fissa ancora quegli occhi < temete forse che piombi qui una dama infuriata a trascinarmi via, non temete sono qui solo per voi questa sera >

Mirena [Tavolo]: Scuote il capo sul marito geloso, e ascolta il suo dire dopo abbassando leggermente lo sguardo < Mi spiace > riguardo questa donna persa ma in fondo lei è come se ne fosse sollevata, e molto. Subito dopo è come se fosse spinta da qualcosa, lo guarda negli occhi e col cuore che batte forte nel petto, dice < Non teme questa inezia la mia anima, ma qualcosa di più ... > azzarda < Siete.. voi > sussurra fissandolo e col respiro un po' agitato < Non posso fare a meno di notare che mi succedono cose.. strane quando sono con voi; un sebso di inquietudine è come se mi divorasse dentro. Il vostro volto mi fa star sveglia la notte, tormendando i miei sogni.. > sussurra < Eppure non riesco a scacciarvi via... >

Gabriel [Locanda]: L'ascolta, passa sopra il mi dispiace, in fondo lei era divenuta come lui avrà trovato territori di caccia più interessanti, in fondo lui non prova sentimenti simili a quelli umani non piange ciò che non può avere ma pensa a ciò che può prendere. Ascolta il dire della donna ed anche se non lo da a vedere e compiaciuto, l'ha manipolata ed usata l'ha portata dove voleva, un gioco interessante, vediamo fino a dove può arrivare < dite, ho pensato a voi in queste notti, speravo di incontrarvi ancora non volevo essere insolente o darvi turbamento > dice e mente sulla seconda parte visto che è già stato piuttosto insolente arrivando a morderla ben due volte.

Mirena [Tavolo]: < Vi prego non prendetevi gioco di me > sussurra quasi calmamente realista < Non comprendo cosa possa essere, ma ogni notte è con me questa sensazione > lo fissa negli occhi < Ogni ombra nel buio della mia stanza sembra avere la vostra sagoma, e più ci penso più vorrei che foste davvero voi, pronto ad avvolgermi per portarmi in un posto solo a voi conosciuto.. > guarda altrove come fosse un ricordo, che non ha < Buio.. eppure con voi non da temere > dice < Ogni volta che mi fissate, sembra che possiate brandirmi l'anima con solo la forza che avete, e farla vostra.. >

Gabriel [Locanda]: E serio ora, riflette sulle parole della donna < attenta a ciò che desiderate > sorride ora < potrei veramente portarvi tra le ombre in un luogo ed in un tempo che voi non potete nemmeno immaginare e farvi parte di quelle ombre, ma ogni cosa ha un prezzo, ogni rosa ha le sue spine e quelle con le spine più pericolose sono sempre le più belle >. Intanto l'oste porterebbe l'ordinazione della donna, l'uomo si zittisce un attimo attendendo che se ne vada.

Mirena [Tavolo]: Ascolta quelle parole e un brivido l'attraversa; lo guarda negli occhi e poi dice < Come posso stare attenta alla verità > a dire che tutto ciò che ha detto è più che vero e reale. Lo fissa negli occhi e qiella descrizione, quelle parole... la fanno sospirare. < Di.. cosa state parlando... > dopo che l'oste ha consegnato e si è allontanato.

Gabriel [Taverna]: Sorride a quelle parole < non è una cosa che posso spiegarvi è una cosa che dovete provare per capire, ma non questa sera, in futuro ve ne darò la possibilità se vorrete capire cosa significhi essere abbracciati da quelle ombre e cullati da loro > sorride ma per ora tace e non dice nulla d'altro

Mirena [Tavolo]: Si alza da quel tavolo < Voi non capite... > si porta la mano al petto < Io lo sento.. qui > dice < È qualcosa che non ti fa respirare e ogni notte... immaginosiate voi nella mia stanza.. ad avvolgermi con quelle ombre > lo fissa < E ciò che inquieta di più.. è che non voglio fermarvi.. > poi piccolo silenzio, per poi riprendere < Ora io.. mi ritirerei... mio signore.. > si, ormai lo è. Una volta ascoltato si ritirerebbe o qualsiasi altra cosa lui vorrà. END

Gabriel [Tavolo]: La creatura oscura che è il cacciatore è soddisfatto, nulla di più delizioso di una preda che implori di essere divorata < allora forse vi porterò dove le tenebre possono fare ciò che chiedete ma non questa sera avete ragione, vi accompagnerò a casa questa sera, ci sarà un altra occasione > nessuna fretta il vampiro vuole che il gioco duri a lungo. Si alza dietro a lei, getta una manciata di monete sul tavolo, neanche le conta più di quello che serve sicuramente e si avvia verso la porta <exit>
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:08. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com