Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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<°Oh avete decisamente giocato sporco!°> {OK}

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2015 13:10
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21/05/2015 01:06
 
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Frederik - Kahira - Nahyra
Frederik - Nahyra
Frederik incontra l'ipmpura nei bassi fondi, la mezzo demone è in conflitto con se stessa e l'uomo se ne approffitta per prendersi una piccola vittoria sulla donna, sfruttando il momento di debolezza strappa i nomi delle due anime. L'impura non è contente di essere stata raggirata e promette un nuovo gioco più terribile, ma nella sua arroganza Frederik non se ne preoccupa.
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Nahyra [Banchina]: È notte e piove, nessun posto sarebbe meno indicato del porto, ma l’impura di questo non si avvede, non le importa di stare al caldo, al sicuro, vuole restare sola. Per questo motivo ora si aggira sulle banchine del porto, cammina lentamente, osservando l’acqua nera. Questa sera indossa un mantello nero, lungo, zuppo di acqua, il cappuccio è calato sul viso, nascondendolo in parte. Indossa una camicia nera, e sopra questa un corpetto nero, anche i calzoni sono neri, per meglio confondersi nella notte. La spada, sul suo fianco sinistro è al sicuro nel suo fodero, mentre nello stivale destro si cela un pugnale. <°Sei offesa?°> chiede ad alta voce, senza preoccuparsi di abbassare il tono. Silenzio, non giunge alcuna risposta dalla sua mente, il che è un tacito assenso da parte dell’anima umana. Arrabbiata per la violenza che l’impura aveva commesso nei confronti di un vecchio a terra, inerme. <°Smettila! Di qualcosa!!°> direbbe alzando il tono di voce, arrabbiata instabile, dopo le vicende della foresta l’anima umana aveva smesso di parlarle e questo la destabilizzava, rendendola ancora più folle.

Frederik [Banchina]: Oscurità ed acqua paiono aver ignoiato il mondo l'uomo è tornato ai moli dove si trovava anche la sera prima, forse a cercar qualcosa o solo a raccogliere le idee chi può dirlo. Indossa come sempre il nero, con pantaloni e casacca di taglio militare chiusi da fibie e bottoni d'argento, su ogni bottone inciso un piccolo teschio. Alti stivali di buona fattura anch'essi neri, sulle spalle un lungo mantello un po logoro nella parte bassa ed a cinger la vita una fascia rosso sangue. Da sotto il cappello a falde larghe i capelli corvini ricadono selvaggi sulle spalle ad incorniciare un volto che pare scolpito ed a volte distaccato in cui sono incastonati due occhi di un verde profondo. E' armato anche se non vi sono pericoli immediati, una spada lunga legata alla schiena, l'aspetto dell'elsa magnifico la guardia decorata draghi e lupi, al fianco destro una spada corta che forma una coppia con la lunga anch'essa magnifica, tre pugnali da lancio in bella vista sul petto ed un pugnale nascosto nello stivale sinistro. L'uomo è zuppo d'acqua anche se è equipaggiato per affrontare un po di pioggia quella che viene giù è una vera e propria cascata. L'uomo che ha viaggiato ed è istruito penserebbe subito che è una conseguenza della sparizione delle farfalle, la temperature è aumentata in città sconvolgendo per qualche tempo il clima locale. Piogge che quasi sembrano tropicali. Cammina quindi zitto per lasciare i moli la visibilità è ora poca veramente, la pioggia ha spento la maggior parte delle torce quindi non s'avvede dell'impura, o meglio scorge una figura ma non la riconosce a causa del buio e dell'acqua.

Nahyra [Banchina]: Ma continua ad esserci silenzio nella sua testa, come tutt’attorno a lei, solo la pioggia emette qualche suono colpendo il selciato, le casse poste accanto al molo e sui tetti delle baracche. Serra la mascella, storcendo il naso. Non aveva fatto nulla di male, aveva solo seguito la sua natura. <°Certo, posso essere violenta se questo serve per salvare la tua pellaccia, ma quando lo faccio per diletto, oh! Allora è un crimine!°> ribatte nuovamente con rabbia e sdegno. Le mani si chiudono a pugni, mentre le unghie affondano nella carne con tanta foga, tanto da avvertire dolore. Di scatto aprirebbe le mani, le guarderebbe, vedendo il sangue sulle piccole ferite a mezza-luna create dalle sue unghie. <°Rispondimi piccola insolente!°> continua alzando ancora il tono di voce. Non scorge ancora Frederik, troppo occupata da quello che accade, o meglio non accade, nella sua testa.

Frederik [Banchina]: Cammina, inizia ad undir parole un poco alterate, parole che ancora non distingue, una donna forse ma i suoi occhi non vedono bene. Non teme certo cattivi incontri quindi continua ad avvicinarsi e giungendo a circa tre metri ora vede la figura meglio, si una donna ma così incappuggiata e bagnata dalla pioggia non la riconosce e poi e buio ed i suoi occhi umani non distinguono i dettagli. Si avvicina alla donna e fa per superarla con un semplice saluto < sera> e passerebbe oltre quindi.

Nahyra: Si immobilizza al sentire quella voce, non si era avveduta dell’avvicinamento di Frederik troppo presa dal suo litigio interno. Solleverebbe quindi il capo, guardandolo in volto, riuscirebbe a distinguere ogni dettaglio (//oscuro visione). Rimarrebbe a guardarlo, frastornata mentre lui, non riconoscendola la supererebbe. Continuerebbe a seguirlo con lo sguardo fino a che egli si troverebbe ad un paio di metri da lei. Quindi sussulterebbe, come a risvegliarsi dall’incanto in cui si trovava <°Ma bene! Deve essere la serata ignoriamo le povere pazze!°> urla alla schiena dell’uomo, infuriata per essere stata ignorata, e non solo da lui, ma anche dall’altra parte di sé, colei che dovrebbe essere sempre dalla sua parte nonostante tutto. <°Sei offeso anche tu?°> chiederebbe con rabbia, mentre la mano sinistra, tremante, si andrebbe a posare sull’elsa della spada, per poi allontanarsi con uno scatto. La sente, la follia, sente che sta ritornando a rimpiazzare il silenzio.

Frederik [Banchina]: Ode quelle urla provenire dalla donna si volta di scatto e fa forse anche lui il gesto di portar la mano verso l'arma, ma il suo cervello riconosce la voce < donna con la spada? > direbbe con leggera esitazione < siete voi? > domanderebbe ma raggiunto dalle altre parole un po rabbiose e quasi disperate < no non sono offeso con voi, non vi ho riconosciuta io non vedo al buio e quel cappuccio vi celava alla mia vista > direbbe sinceramente allontanando la mano dalla spada. La studierebbe quindi, per alcuni attimi in silenzio mentre l'acqua cola lungo il bordo del cappello. < cosa ci fate qui? > direbbe.

Nahyra [Banchina]: Sente la testa vuota, silenziosa, un silenzio quasi doloroso. Istintivamente si porta una mano alla testa e afferra con forza una ciocca di capelli, stringendola forte e tirandola, avverte il dolore, pungente e quindi lascerebbe la ciocca, allontanando le mani con uno scatto. <°Oh, ti punirò vedrai, e farà male!°> dice, mentre un’espressione sadica si dipinge sul suo volto. Lo dice guardando Frederik, anche se in realtà sta minacciando la voce nella sua testa, l’anima umana, che misteriosamente tace. La rabbia sale, ma non è arrabbiata con l’umano, è arrabbiata con se stessa. Con una mano abbassa il cappuccio, mostrando il proprio volto, la pelle bianca, gli occhi rossi contornati da occhiaie <°Siamo abbastanza riconoscibili adesso?°> dice con sarcasmo, e tiene abbassato il cappuccio, lasciando che la pioggia le bagni i capelli neri, e la pelle pallida del viso. Le gocce fredde l’aiutano a recuperare la sua lucidità, quindi sorriderebbe tranquilla a Frederik <°Una ragazza non può fare una passeggiata sotto la pioggia? Potrei chiedere lo stesso a voi°> chiede con un sorriso beffardo.

Frederik [Banchina]: L'impura pare più pazza del solito, non capisce se parla con lui, con l'altra dentro di lei o con chi altri, si avvicina di qualche passo. Scruta quel volto che mostra i segni della stanchezza < si siete proprio voi ma già ne ero sicuro > dice dando poca importanza al tono. L'ascolta e fa un mezzo sorriso < non saprei io non sono una ragazza, dovreste chiederlo ad un altra ragazza >. Si stringe nelle spalle < io cercavo soltanto una cosa ma non è qui > direbbe senza altro aggiungere. L'osserva nota le occhiaie < ma siete sicura che sia tutto a posto state tutte e due bene? > direbbe un po dubbioso.

Nahyra [Banchina]: Equilibrio e follia, che si alternano come le facce di una medaglia. Ascolta le parole dell’uomo, annuendo, ma non riuscendo a smettere di pensare a quel silenzio che non è abituata a sentire. <°Avete ragione, non siete una ragazza°> direbbe ridendo, una risata tesa, turbata. Quindi inclinerebbe il capo, mentre ancora la pioggia bagnerebbe il suo viso, le gocce scivolano sul suo collo fino ad inzuppare il colletto della sua camicia. Ma non si preoccupa, l’essere fradicia è l’ultimo dei suoi problemi <°Che cosa stavate cercando?°> chiede, nel tentativo di trovare un argomento per distrarsi. Poi giunge quella domanda, la proposta di un aiuto per risolvere i loro problemi, ma l’impura è troppo orgogliosa per farsi aiutare <°Oh certo, va tutto bene, la piccola fa un po’ i capricci, ma nulla di che°> dice agitando una mano in aria. <°Abbiamo solo bisogno di qualche distrazione stasera°> direbbe mentre il suo tono si colorerebbe con una punta di malizia.

Frederik [Banchina]: Riderebbe leggermente < bene abbiamo appurato che non sono una ragazza è già qualcosa >. Ascolta la domanda < se vi dico che non lo so sembro pazzo, in realtà una creatura oscura, minacciosa e terribile, forse potreste essere voi ma non ne sono sicuro > direbbe poco convinto e con una nota di ironia. Ma al seguente dire studia quel volto che appare un po segnato dalla follia < beh non penso di potervi aiutare > si stringe nelle spalle. Non coglie forse la malizia seguente < e pensavate di trovare distrazione qui al porto ? non sarebbe meglio la locanda? > domanderebbe non del tutto coscente di cosa diamine stia succedento in quella testa troppo affollata.

Nahyra [Banchina]: La sente, la avverte, può percepire la presenza dell’anima umana nella sua testa, come se percepisse la sua attenzione, non è sopita, non è scomparsa, sta cercando di punirla volontariamente, e sa quanto lei odi quell’insubordinazione e nonostante quello si ribella comunque. <°Vuoi ribellarti a me?°> dice quasi in un sussurro. Si sfiora il ventre, quasi a rassicurare la sua anima, mentre un pensiero malato si fa strada nella sua mente. Guarda l’uomo davanti a lei e solleva un sopracciglio, con fare cospiratorio. <°Oh non temete, siamo nel posto giusto, e noi in questo momento abbiamo bisogno di voi°> nemmeno immagina l’umano quello che l’impura sta per chiedergli <°Colpitemi°> dice quindi, seria, senza ironia, senza sorriso. <°Dateci un pugno o un calcio. Fatelo, non mi ribellerrò°> conclude quindi, mentre un sorriso maligno si fa strada sul suo volto. Vuole punire con il dolore l’anima umana, sa che ella lo detesta.

Frederik [Banchina]: L'ascolta pare persa a discutere con se stessa poi quella strana domanda, < siete sicura? > domanderebbe ancora, per un attimo non vuole partecipare a quella follia ma poi forse pensa che un po di dolore potrebbe farla tornare sana, forse non è una cattiva idea. Scrolla ancora le spalle non gli capita spesso di ricevere richieste del genere, le si avvicina lentamente, chiude la dritta a pugno < come credete, la colpisce quindi alla bocca dello stomaco, un punto doloroso da toglire il fiato, un punto non certo da far danni permaneti ma doloroso >. Non gli importa nulla di fare del male a quella creatura questo è ciò che è stato per lungo tempo quello che cerca di non essere, ma l'oscurità di quella creatura forse tira fuori la sua.

Nahyra [Banchina]: A quella strana richiesta, l’uomo non si pone troppe domande, ormai ha imparato a conoscere la folle impura e quando infine si convince a colpirla, sorride beffarda. Poco prima che il mercenario la colpisca, lascerebbe scivolare via la sua coscienza, lontano dalle terminazioni nervose degli arti e del tronco, man mano che la sua presa scivola via, viene sostituita dalla coscienza dell’anima umana, costretta a prendere il posto dell’altra. Il corpo dell’impura è percorso da un brivido poco prima che il pugno di Frederik colpisca la bocca dello stomaco dell’impura, comandata ora dall’anima umana. Forte è il dolore che avverte, non è abituata a soffrire, il colpo e l’improvviso cambio di conduttrice di quel corpo fa cadere l’impura a terra. Nahyra, si porterebbe le mani allo stomaco, mentre riversa a terra, sul molo bagnato. Comincia a piangere, solleva gli occhi rossi verso l’umano <”Perché lo avete fatto??”> chiederebbe dolorante, mentre le sue lacrime si andrebbero a confondere con le gocce di pioggia. Frederik noterà sicuramente il cambio nel tono della voce, ora meno cupo e decisamente più femminile. <”Date sempre retta alle donne pazze??”> chiede quasi adirata, stringendosi lo stomaco. °Fa male eh? Questo è quello che ti aspetta se cerchi di ribellarti a me.° è l’anima demoniaca a parlare, nella sua testa. <”Ti odio!”> dice rivolta all’altra parte di sé.

Frederik [Banchina]: Osserva la reazione studia la cosa come uno studioso incuriosito, si accorge quindi del cambiamento, rimane fermo qualche attimo. Poi si china verso la nuova Nahyra < preferivate che lasciassi fare a lei, vi ho colpita in un punto in cui fa male, molto male ma che non vi lascerà danni permaneti preferivate che la vostra amica vi pugnalasse o si strappasse la pelle come faceva la mio arrivo > direbbe duro alla nuova personalità che non conosce è un altra donna ora <ringraziate che ci sia stato io qui, ma sono cose che dovete imparare a gestire tra voi se siete la più debole o diventate più forte od ubbidite non avete altra scelta, stare li a piangere non vi servirà a nulla > dice serio, mi dispiace per voi. Dice andando a rialzarsi ora.

Nahyra [Banchina]: <”Non mi avrebbe pugnalata, non è tanto stupida da mutilare il suo stesso corpo”> dice imbronciata, si rialza da sola, senza cercare aiuto dall’uomo, cerca di darsi un contegno, comincia a cercare di pulire i suoi vestiti dal fango ma è abbastanza inutile. Sospira e lascia perdere. °Oh, piccola mia, devi imparare che non puoi fare quello che vuoi con me° dice la voce del demone nella sua testa, cupa e arrogante. Nahyra torna a guardare l’uomo davanti a sé <”Credete che sia la prima volta che mi punisce?”> dice scuotendo lievemente la testa. Con rabbia asciugherebbe le sue lacrime <”So che voi conoscete lei, e credete che sia più forte, lo è, ma io non sono l’essere debole che lei dipinge”> quindi prenderebbe un respiro profondo, conscia che quello che sta per fare le causerà un’altra punizione <”L’altra bastarda si chiama Kahira”> dice, come vendetta, ben conscia che l’altra aveva nascosto il suo nome per tutto quel tempo. Avverte la rabbia del demone dentro la sua testa, tenta quasi di rannicchiarsi su se stessa, pentendosi delle sue parole, ma ormai è fatta.

Frederik [Banchina]: Osserva la donna rialzarsi, ora si è diversa le movenze il modo di fare e di dire, l'ascolta. < siete sicura guardate il vostro braccio sanguinante > direbbe indicando il braccio in cui ha affondato vigorosamente le unghie. Studierebbe la donna come se fosse la prima volta che la vedesse < non penso sia la prima volta e si non penso siate così debole dividete il corpo con un demone ed a quel che vedo avete ancora una personalità quindi debole non dovete essere > direbbe, < e comunque un po di dolore non è un prezzo da pagare per un po di libertà o forse preferivate rimanere chiusa la dentro con voi stessa > strana creatura penserebbe. Giunge poi il nome che tanto è stato conteso < buono a sapersi e voi come devo chiamarvi? > direbbe approffittando per prendere più informazioni possibili ed aggiungendo < ve lo avevo detto donna con la spada che lo avrei scoperto o dovrei chiamarvi Kahira > ride ora è si erge tronfio della propria vittoria.

Nahyra [Banchina]: °Questo non lo dovevi fare, non dovevi permetterti!° è furiosa l’anima demoniaca, ma non fa nulla perché sa di avere tutto il tempo per punire l’altra. °Prima o poi ti condurrò in mezzo al pericolo e ti abbandonerò lì, sola e disarmata° le mostrerebbe immagini di sangue, ferite, occhi pesti e labbri spaccati. Nahyra deglutirebbe lentamente. Ci è abituata, e sa bene che potrebbe non essere una minaccia a vuoto. Sorriderebbe malinconica, non è così semplice il rapporto tra le due anime, Kahira l’ha salvata da tante brutte situazioni, si è sacrificata per lei molte volte. Abbassa lo sguardo sulle proprie mani <”Lei ogni tanto lo fa, quando non le parlo. Per mantenere la lucidità”> cerca di giustificarla. Non sa cosa preferisca, se rimanere richiusa al sicuro o muoversi e provare dolore, non sa rispondere a quella domanda. <”Potete chiamarmi Nahyra”> dice con un sorriso e chinando lievemente il capo in segno di rispetto, è decisamente più educata dell’anima demoniaca. Alle ultime parole dell’uomo l’anima demoniaca si infervora. °Adesso basta!° dice arrabbiata nella sua testa, e l’anima umana avverte come una forza che la afferra e la trascina indietro <”Temo che il mio tempo sia finito”> riesce solo a dire prima che l’anima demoniaca riprenda il controllo. Il corpo dell’impura è scosso da un brivido, mentre i tentacoli della coscienza demoniaca ritornano al proprio posto, controllando le terminazioni nervose. <°Oh avete decisamente giocato sporco!°> direbbe arrabbiata, con una voce cupa e bassa, si avvicinerebbe di qualche passo, si fermerebbe quindi a meno di un metro dall’altro e gli punterebbe il dito indice al petto. <°Non credete di aver vinto°>

Frederik [Banchina]: l'ascolta interessato raccoglie quelle informazioni sulla lucidità altrui, e poi memorizza anche il secondo nome, quando comprende che l'altra anima sta tornando saluta l'anima umana < arrivederci Nahyra è stato un piacere > direbbe sorridendo, assiste al cambiamento solo qualche tremore poi la stessa postura e lo stesso atteggiamento cambiano. Ascolta l'accusa del demone < si ho giocato sporco ho approfittato della vostra debolezza ed ho preso ciò che volevo, non è ciò che piace fare anche a voi > sorriderebbe compiaciuto ed un po arrogante, la lascia avvicinare sempre con un sorriso beffardo in volto < oh mia signora Kahira io non credo di aver vinto, io ho vinto, potreste anche uccidermi ora ma non cambierebbe il fatto che sono riuscito a strapparvi ciò che volevate tenere segreto, ho vinto e non potete cambiare questo fatto che siate umana o demone > ride ora lui, ha vinto e si preoccupa di far notare la cosa, la vittoria è qualcosa di inebriante per l'uomo non tanto vincere quando vedere gli altri sconfitti. < ora dovrete trovare un nuovo gioco > direbbe sempre beffardo.

Nahyra [Banchina]: <°Grazie tanto Nahy, adesso continuerà con quest’assurda storia per l’eternità!°> direbbe all’altra parte di sé. Poi i suoi occhi rossi, ridotti ad una fessura, si punterebbero in quelli dell’uomo, mente la pioggia continuerà a grondare sui suoi capelli e sul suo viso pallido. <°Siete arrogante, troppo arrogante!°> si guarderebbe intorno, come a voler controllare che non vi sia nessuno nei dintorni, quindi farebbe ancora un passo, e se Frederik non si allontanasse, si solleverebbe in punta di piedi sussurrandogli all’orecchio <°Voi non avete la minima idea di quanto sia pericoloso farmi arrabbiare°> quella minaccia sarebbe detta con un tono quasi dolce, come se già pregustasse una qualche punizione. Quindi si allontanerebbe sorridendo malefica <°Avete ragione, adesso devo trovare un nuovo gioco da fare con voi°> quindi gli strizzerebbe l’occhio <°Tuttavia vorrei rimandare al nostro prossimo incontro, devo discutere con la mia piccola insolente ora!°> direbbe infine con odio. Quindi se egli non tenterà di fermarla si volterebbe, e senza salutare, scomparirebbe nell'oscurità.

Frederik [Banchina]: L'ascolta sempre sorridendo < si sono arrogante e non mi importa di sembrare altro > dice incurante, lei si fa vicina e lui si fa leggermente sulla difensiva, ma lei si limita a sussurrargli all'orecchio, la lascia fare ma prima che lei si allontani anche lui si fa vicino al suo orecchio < e voi non fate l'errore di pensare che io non lo sia > poco più di un sussurro nell'orecchio dell'impura. Poi lei si scosta al dire della donna l'uomo sorride < fate pure cercate un nuovo gioco in fondo quello vecchio cominciava a stancare era ora di risolverlo, non siate troppo dura con Nahyra> direbbe quasi serio. Non dice altro se non < allora arrivederci donna con la spada > lui si volterà nella direzione opposta e si allontanerà sotto la pioggia battente, venendo inghiottito anche lui nell'oscurità che avvolge Raad.
[Modificato da Frederik_Vendergast 21/05/2015 01:07]
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22/05/2015 13:10
 
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GDR APPROVATO.

Frederik: 12 pe.
Nahyra: 12 pe.


Annotazioni:

-Frederik viene a conoscenza dei due nomi (coincidenti con le due identità) dell'Impura.

Commento:Ma che bella role!M'è piaciuta davvero molto,è stato bello leggere l'Impura che (per una volta) appare un pò in difficoltà con la sua doppia anima da tenere a bada...Bello bello. [SM=g2439305] ad entrambi!

PUNTEGGI AGGIORNATI.
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