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Una regina è come una madre per il suo popolo {OK}

Ultimo Aggiornamento: 22/05/2015 13:19
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Città: BRACCIANO
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21/05/2015 22:10
 
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[Se metti in pericolo te stessa metti in pericolo anche loro] Eshlyn - Toldfir


Riassunto: Una serata uggiosa quella che è calata su Raad, Toldfir stanco dopo il turno di guardia, si rilassa seduto nei giardini dell'Ambasciata degli umani. Poco distante da lui passeggia l'inquieta Regina, ancora persa nei ricordi dell'incontro con il Demone. Quando la pioggia inizia a farsi più insistente, Toldfir si ripara sotto il portico, ma non vede Eshlyl e si scontrano. Dopo qualche convenevole l'ufficiale si rende conto che qualcosa non va nella giovane e cosi la invita a confidarsi; la Regina allora gli racconta tutto i suoi timori e la proposta del demone. Toldfir a quel punto si impone e giura di difenderla anche a costo di morire, ma non solo, le inizia a dare dei consigli ad incoraggiarla ed a farle presente che ciò che il Demone le ha detto non è vero, ma anzi...il popolo conta su di lei. I due si lasciano con la promessa di Eshlyn di non mettersi in pericolo e di essere prudente.

Commento: Che bella giocata *-* finalmente dei pg buoni, finalmente Esh si è sentita al sicuro e protetta da quell'uomo che all'inizio aveva visto come un carceriere mandato da suo nonno. La situazione tra questi due sta prendendo pieghe inaspettate...che la regina diventi amica del bel Paladino? chi sa lo vedremo nelle giocate prossime! Grazie infinite al player di Toldfir [SM=g2439277]

Annotazioni:

- Toldfir sa cosa è successo ad Eshlyn, della proposta di matrimonio del Demone e dell'ultimatum. Sa anche ciò che è capitato prima tra loro.
- Toldfir sa che sulla testa dell'uomo dagli occhi rossi, c'erano state già 25.000 monete, prima che la guerra iniziasse a causa di un aggressione sempre alla Regina.
- Toldfir è ora la guardia personale di Eshlyn.

La vicenda:

22:13 Toldfir [Giardini]: Un'altra tediante giornata di guardia all'Ambasciata è passata, le ore sono trascorse piatte senza alcun avvenimento particolare. ed ora il Capitano passeggia per il cortile, ammantato nella sua cotta di maglia lucida, simbolo del suo essere un Ufficiale dell'Esercito di Zanna dorata, e nei suoi tabarda e mantello recanti i colori e gli stemmi della Casata Lannister. Il passo dell'uomo è lento, non stanco però, semplicemente sembra volersi godere la brezza primaverile prima di spogliarsi dagli abiti d'ordinanza e andare alla locanda più vicina per bersi un buon boccale di birra. Un saluto viene rivolto a qualche guardia di passaggio, diretta alle postazioni per il turno notturno. L'atmosfera così diversa da Castel Granito ancora non l'ha cambiato, certo, la diversità del servizio oramai gli è familiare, ma il non essere in costante stato di allarme per un attacco degli Altri... beh, a quello proprio non si è ancora riuscito ad abituare, e quindi potrebbe apparire ancora rigido negli atteggiamenti... Va dunque a sedersi ad una delle panche di marmo bianco situate nei pressi delle aiuole, al centro del cortile, respira profondamente per godersi la maggior parte di quella brezza e di quella frescura che può sentire appoggiando la mano al marmo. Non sembra esserci nessuno in cortile oltre a lui ora, nemmeno sotto ai portici.... Non potrebbe comunque difendersi, ha riposto la spada nella sua rastrelliera all'Armeria. Il suo volto, quest'oggi, è ben visibile in quanto a causa del caldo ha deciso di non indossare l'elmo per tutta la giornata.

22:50 Eshlyn [Porticato] [Cielo cupo sembra rispecchiare il suo animo in piena tormenta... presto la pioggia potrebbe iniziare a cadere, pesanti gocce d’acqua che invece assomigliano a quelle che per tutti questi giorni sono scese dai suoi occhi scuri come una notte senza luna e senza stelle. Non riusciva a dormire da quell’incontro in biblioteca, nonostante i rimedi di ser Galian, nulla sembrava rilassarla; nemmeno la notizia diffusasi per tutta Raad della scomparsa delle farfalle di ghiaccio sembra averla rallegrata del tutto…certo era contenta e rincuorata dal fatto che il prossimo inverno gli abitanti delle zone povere della Città non sarebbero morti per febbri o peggio per assideramento, ma pensare ai Bassifondi di Raad le faceva tornare il mente l’uomo dagli occhi rossi e la paura di non riuscire a salvare se stessa e il suo popolo da quel flagello la rodevano fino a farla crollare in lacrime. Più di una volta si è dovuta trattenere durante una delle udienze con i sudditi o davanti ai consiglieri…o davanti sua nonna…ormai il suo cuore soffriva e veniva ogni giorno di più stretto da una morsa astratta di puro dolore. Aveva pensato anche di trovare qualcuno disposto a venderle un veleno, se lei fosse morta quella creatura avrebbe lasciato in pace il Popolo umano…ma era stato un pensiero passeggero avrebbe lasciato il popolo in condizioni peggiori, e non se lo sarebbe mai perdonato…in oltre un Lannister non è un vigliacco…paga sempre i propri debiti e aveva promesso a quell’uomo che lo avrebbe fatto arrestare se si fosse fatto di nuovo vivo ed una promessa va mantenuta. Cammina cosi lungo il porticato, non si avvede ancora di Toldfir, ma sente che delle gocce d’acqua come previsto iniziano a colpire la superficie cristallina della fontana al centro del giardino…il silenzio infatti attorno alla Regina, permette di udire suoni bassi e lievi. Indossa un abito verde smeraldo, seta e raso a comporlo, il corpetto forma una scollatura quadrata che lascia scoperta la pelle del collo, ma dotato di maniche l’abito…maniche che scendono fino al gomito per aprirsi a campana. Una cintura di lamine di bronzo adorna la vita della giovane, nessun altro prezioso è visibile su di lei.]

22:58 Toldfir [Pancina -] Porticato]: La pioggia inizia a cadere prima piano, poi pesantemente, ed è a quel punto che il Capitano si alza, muovendosi velocemente verso il porticato per ripararsi... "Addio alla mia birra" pensa mentre entra nel perimetro riparato del cortile, e quasi va a sbattere contro la regina che non si sa come non ha notato. [Ma che diam... Oh, salve, Maestà] Direbbe, chinando il capo in segno di scuse e di saluto alla donna. [Perdonatemi, non vi avevo vista e quasi vi ho travolta, spero non vi siate fatta male.] Continua, sempre con il capo chinato ed un tono reverenziale e cordiale, in fondo anch'egli è nobile e conosce il codice di buon comportamento. Nella fretta sembra non aver notato che l'espressione della donna potrebbe essere accigliata, e nemmeno ci fa caso, preso com'è dall'accertarsi di non aver ferito la sua regnante.

23:10 Eshlyn [Porticato]: [I capelli neri oscillano sulla schiena, tenuti stretti in un ordinata treccia che le solletica le scapole, gli occhi vagano appena tra le ombre che le fiaccole lasciano negli angoli di quel porticato, infrangendosi sulle colonne e arrivando sino a lei…sono ombre che la spaventano, la inquietano quasi…anzi sta iniziando a pensare che sia l’ambasciata stessa, cosi vuota e silenziosa ad inquietarla. Le suole morbide delle scarpe in stoffa e cuoio, scivolano silenziose sulla pavimentazione solo il fruscio delle vesti fa notare che una figura si sta muovendo in quel luogo…una figura che da Toldfir non viene ne vista e ne udita, tanto che finisce per andarle contro.] Per gli Dei Celesti fate attenzione![esclama scaricando quello che è stato un vero spavento, forse sin troppo a voce alta ha pronunciato quelle parole, ma è inquieta ed ogni cosa la fa sussultare…ha il timore che quell’essere riesca a trovarla persino li…nella sua casa, nel luogo più sicuro che conosce. Le mani in oltre andrebbero a poggiarsi contro la cotta di maglia del braccio dell’uomo per contrastare lo scontro…ma è in quel momento che nota effettivamente colui che ha innanzi, quando egli parla riconosce quel timbro caldo dalla tipica inflessione di Castel Granito, una voce che le fa sussultare il cuore in mille capriole…perché è una voce amica, una voce di qualcuno mandato li per proteggerla, per difenderla da chi la metterà in pericolo e mai come ora si sente grata a suo nonno di averle mandato una guardia, mai come ora si sente felice di avere qualcuno di fidato all’interno dell’Ambasciata] Ser Toldfir! Scusate il mio modo di fare! Non volevo gridarvi contro..[un sorriso tirato, si troppo tirato per quelli che è solita elargire a chiunque] Non mi sono fatta niente non preoccupatevi![ma non dice di stare bene non dice niente, si limita a guardarlo negli occhi] E’ da un po’ che non vi vedo in giro…state bene? Vi trovate bene qui?[chiede, parla velocemente, si vede che qualcosa la agita…il viso lo tradisce come la tradiscono gli occhi tremendamente rossi]

23:23 Toldfir [Pancina -] Porticato]: Parla, la regina, ed il capitano rimane ancor più mortificato. [Non preoccupatevi, Maestà, è solo colpa mia che, per stanchezza dovuta al turno, non ho prestato attenzione...] Ascolta, dunque le parole di lei e la osserva in viso, notando sia nel sorriso, sia negli occhi di lei che qualcosa la turba, però non vuole mancarle di rispetto, quindi prima risponde alla sua domanda. [Non mi sono ancora abituato del tutto, però non posso dire che Castel Granito mi manchi, non essere sempre con la mano sull'arma e non dormire con un occhio ed un orecchio pronti a cogliere qualsiasi segnale è piacevole, anche gli uomini della guarnigione sono simpatici e non ho notato alcuna insubordinazione, altrimenti vi avrei avvisata subito. Voi, piuttosto, sembrate turbata, posso azzardarmi a chiedere cosa sia capitato? Mi sembrate sconvolta...] Afferma osservandola attentamente e cercando di sorriderle in modo rassicurante. [Se c'è qualsiasi cosa che posso fare per voi, non trattenetevi dal chiedere, mi hanno mandato per servirvi ed è ciò che intendo fare al meglio.] Continua, con un tono calmo e sicuro, nella speranza che infonda anche in lei un po' di sicurezza e senso di protezione.

23:39 Eshlyn [Porticato]: [Il respiro di Esh è calmo per ora e la pelle del petto si tira sotto la stretta di quel corpetto infernale, ma non è il caso girare per l’ambasciata in pantaloni e camicia come se di ritorno da una passeggiata a cavallo. Un ennesimo sorriso rivolto a Toldfir e scuote il capo] su via di chi è stata la colpa è stata non tediamoci troppo con queste sciocchezze, voi non vi siete fatto male, io nemmeno quindi acqua passata[cerca di sembrare rilassata, fa perfino un occhiolino, ma si nota ancora quel suo rimuginare su qualcosa. Ascolta il discorso del soldato e di tanto in tanto annuisce segno che è attenta, quando parla di insubordinazione e delle conseguenze di un avvistamento di tali comportamenti...un fremito compare negli occhi e il corpo si irrigidisce, ma lentamente riacquista la calma…aveva degli alleati, aveva persone che le avrebbero detto se qualcosa non andava, primo tra tutti quell’uomo dagli occhi azzurri che ha innanzi. Il respiro esce più lungo dalle sue labbra mentre la domanda altrui la coglie di sorpresa, quindi le mancina viene portata di scatto al viso, a sfiorare la propria guancia e gli occhi si abbassano coperti dalle palpebre]si…vede cosi tanto? [domanda retorica prima di rialzare lo sguardo e sospirare, quindi allungherebbe il braccio destro verso di lui ] Beh…qualcosa potreste farla, volete farmi compagnia? Ne avrei davvero bisogno…per il resto…voi già fate qualcosa che mi rincuora… quelle parole su eventuali tradimenti che mi verreste a riferire…beh…mi hanno fatto sentire più tranquilla…[ fa una pausa e se lui le prenderà il braccio, inizierà a muovere dei passi in avanti, prima di continuare a parlare] Comunque…credo di essermi cacciata in guai seri questa volta…e con me ho messo nei guai tutta la Razza umana….[il tono è cupo e una morsa allo stomaco le fa mancare il fiato.]

23:56 Toldfir [Porticato]: Continua ad osservale la Regina in volto, sempre con quel suo sorriso accennato. [Maestà, se c'è qualcosa che vivere a Castel Granito mi ha insegnato, è ad osservare attentamente le persone, ed i vostri occhi l'han detto prima delle vostre parole che qualcosa vi sta turbando, comunque sarò ben lieto di accompagnarvi, mia Signora.] Detto ciò accoglierebbe il suo invito e la prenderebbe sottobraccio prima di incamminarsi con lei. [State pur certa che prima di arrivare a voi, eventuali avvenimenti o persone che potrebbero nuocervi, dovranno passare sul mio cadavere...] Continua, sempre sicuro, peché egli non solo è un Baluardo dei Lannister, ma persino un Ufficiale protettore della famiglia reale e farebbe qualsiasi cosa per far in modo di adempiere ai suoi compiti. [Nessun guaio è irrisolvibile , Maestà, l'importante è essere preparati, quindi, se volete parlarmene, non sarò il miglior confidente di Oldaine, ma posso provare ad aiutarvi, mi sembra il minimo, mia Signora.] Conclude, senza mai smettere di accennare quel sorriso, senza mai variare il tono, anche se in cuor suo è preoccupato, non tanto perché la Regina sia, come dettogli dal suo mentore, sir Thomas, "pestifera" e questa sua caratteristica l'avrebbe portate in mezzo a qualche piccolo pericolo... No, è preoccupato per la salute della Regnante, perché, a differenza del loro primo incontro, adesso sembra realmente abbattuta e in cuor suo egli vorrebbe dare il massimo per aiutarla. Pur tenendola a braccetto con la sinistra, la destra va a sfiorarle la spalla, come ad enfatizzare il fatto che lui è lì per lei, per proteggerla e perché no, quella sera anche per consigliarla.

00:15 Eshlyn [Porticato]: [Procedono, lui la tiene sotto braccio e quella vicinanza, quel contatto la tranquillizzano un poco tanto che il tocco della mano destra dell’uomo sulla propria spalla la fa sorridere un po’ meno tirata ma più naturale. Quindi lo ascolta e sospira guardando per qualche attimo avanti a se] immagino…un guerriero deve saper leggere il viso del nemico, per provare ad anticiparne le mosse…io in una battaglia verrei uccisa immediatamente…non sono in grado di celare troppo i miei sentimenti…[ammette, cosi istintiva e facilmente irritabile a volte. Ma alle penultime parole di lui le labbra si distendono in un sorriso e lo sguardo si sposta su di lui] Mi capita spesso di sentire parole simili, tutti i guerrieri che voi stesso conoscete o soldati dell’esercito di Zanna dorata, morirebbero per proteggermi…ma la metà di quegli uomini lo fa per dovere…perché gli ordini dei loro comandati sono questi…perché giurare fedeltà alla corona è questo…non tutti lo fanno perché veramente sentono di volerlo fare…[sospira] comunque non voglio con questo sminuire ciò che avete detto, anzi…le vostre parole mi rincuorano e mi fanno sentire più tranquilla…mio nonno ha fatto bene a mandarvi qui…avere qualcuno su cui poter contare…aiuta…[sorride ancora prima di tornare silenziosa ad ascoltarlo. Alle ultime parole sospira e socchiude gli occhi per qualche attimo, cercando di prendere coraggio e dirgli tutto] Un uomo…o meglio una creatura dagli occhi di brace… vuole sposarmi, non lo amo..non mi ama…è semplicemente ossessionato da me e dalla sete di potere…vuole un piccolo regno…e pensa che divenendo Re al mio fianco possa ottenerlo…mi ha iniziato a dire cose probabilmente vere…ma è stato duro…e nonostante i miei numerosi rifiuti…lui…[deglutisce, senza rendersi conto sta tremando Toldfir potrà sentirlo sicuramente]…mi ha dato un ultimatum…entro un mese devo dargli una risposta…sono gia passati quattro giorni…e mi ha detto che dovrei anche sperare che lui non cambi idea…[prende aria] quest’uomo…questo essere…è malvagio…e anni fa ormai…quando ancora ero una principessa di ritorno dalla sua vita da nomade in giro per Oldaine, ha provato a…ecco…[ si vergogna ed il rossore sulle sue guance ne è il testimone]…a farmi sua con la forza…da quel giorno di tanto in tanto…mi arrivano missive con una rosa nera…e sono due volte che lo incontro in biblioteca…[sospira] la prima sono stata una sciocca…ho accettato il suo ricatto…il mio corpo per impedire di mettere in pericolo la razza umana…non ha mai riscosso il debito…ma ora vuole di più…[termina continuando ad avere quel tremito incontrollato]

00:46 Toldfir [Porticato]: Alle prime parole della donna, egli sorride, quante volte si è sentito dire parole come quelle... [Questa, Maestà, è una cosa che posso insegnarvi, come fece sir Thomas con me, ma un discorso del genere non vale solo sul campo di battaglia, ma anche a Corte, quando non volete avere a che fare con qualche scocciatore... quando volete dimostrare al vostro popolo che siete clemente, ma che la clemenza non vuol dire essere manipolabili... io potrei insegnarvi a celare la bontà di cuore che vi rende la sovrana amata dal popolo, perché in alcune situazioni, mostrarsi duri è la soluzione migliore... Non dico che voi dobbiate non essere più la Regina che il popolo acclama, ma che almeno per chi deve temervi, dovreste farvi vedere temibile... quindi, se volete, potrei farvi da insegnante.] Ascolta poi la vicenda narratagli dalla Regina e il sorriso si tramuta in un'espressione seria, il camminare si interrompe bruscamente. [Avevate mai parlato di questa persona? Ascoltatemi, Maestà, questa situazione è molto seria, innanzitutto dopo quello che vi ha fatto potreste renderlo ricercato in tutto il continente. Per quanto riguarda l'Ultimatum, non dovete cedere, non dovete fare in modo che ottenga quello che vuole, circondatevi di persone di cui potete fidarvi, quando uscite dall'Ambasciata assicuratevi di non essere MAI sola, portatevi sempre qualche buon soldato che pattugli il perimetro delle zone dove andate, vi consiglierei anche di limitare le vostre passeggiate notturne, o, se proprio dovete, vi prego di contattare me in modo che vi accompagni, anche rimanendo a distanza. Non cedete alle lusinghe e alle minacce e venite a riferirmi di qualsiasi cosa che ritenete opportuno. Vostro nonno e Sir Thomas mi hanno inviato qui per proteggervi, come ho protetto la Vostra famiglia a Zanna Dorata e ho intenzione non solo di mantenere la parola data, ma di far in modo che il vostro nome non venga intaccato... e non lo faccio solo perché questi sono i miei ordini, lo faccio perché voi siete il faro della speranza di tutti gli esseri umani di questa città, e sono convinto che non possa esserci un faro più luminoso! Siete una donna forte, Maestà, avete il cuore buono, ma con determinate persone non bisogna esserlo, vi chiedo scusa in anticipo per le mie parole, ma chiunque cerchi di possedere senza consenso una donna meriterebbe di essere abbandonato nel Bosco dei Misteri, alla mercé degli Altri!] Il tono è freddo e militare... una calma innaturale tipica di chi non perde le staffe nemmeno se dovesse vedere la propria famiglia torturata, una calma tipica di chi ha visto la morte in faccia e non ha problemi a distribuirla se per una giusta causa. Il tono torna ad essere cordiale, ma lo sguardo ora rimane fisso, determinato... [In questa sede io, Toldfir Wiseheart, giuro che nessuno vi si avvicinerà per riscuotere alcunché senza prima aver ottenuto la mia approvazione, e se qualcuno alzerà le armi contro di voi, conoscerà la lama della mia spada!] Afferma, dopo averle lasciato temporaneamente il braccio ed essersi genuflesso davanti a lei, in segno di giuramento.

01:11 Eshlyn [Porticato]: [E le parole giungono come un fiume, tante troppe tanto che a fatica riesce a stare dietro a quel discorso cosi pieno di informazioni. Ma ogni parola viene assimilata dalla regina, ogni singolo consiglio mentre i passi si fermano e ruota il capo verso di lui alzandolo un po’ per osservarlo meglio; ogni complimento che la fa arrossire e per il quale ringrazia la sua pelle olivastra e la semi oscurità del luogo...ma non vi fa troppo caso, perché ora quegli occhi ossidiana sono puntati in quelli acquamarina di lui, quell’azzurro che sembra brillare in quella serietà di viso, è li che la forza dell’amia riluce e le sembra quasi di vederla. Lo sguardo della Regina diviene lucido e le labbra vengono morse con forza, mentre le palpebre si chiudono su quelle cupe iridi, per riaprirsi e lasciare che due salate gocce scivolino oltre sulle gote; non le piace piangere davanti agli altri, ma non riesce a trattenersi e cosi le lascia scivolare giu. Quando però lui si genuflette, lei lo guarda nella nebbia delle lacrime e annuisce, si schiarisce la voce] io Eshlyn Dearenis accetto il vostro giuramento…ma ora alzatevi…[dice, quindi si china in avanti e cercherebbe di stringergli le braccia con entrambe le mani, per fargli capire che è il momento di alzarsi, non le piace molto quando le persone si inginocchiano davanti a lei, è un segno di sottomissione che va abbastanza contro la sua natura caratteriale, ma non può impedirlo…è l’etichetta e deve accettarlo, ma per che duri poco. Quindi se l’altro sarà in piedi, cercherà di prendergli le mani e di stringerle nelle proprie] State pur certo ser che vi chiamerò ogni volta che vorrò andare in giro per la città di notte…mi farò seguire dalle guardie ogni volta che andrò al palazzo dei culti a pregare…e ogni volta che mi dovrò recare alla torre del consiglio…sarò seguita giorno e notte...dopo l’altro giorno ho veramente paura di rimanere da sola…[ammette nuovamente trasparente come uno stagno] E le persone fidate…sono ben poche … ma ci sono…per ora ci siete voi Toldfir…e poi credo di potermi fidare di un Duca della nostra gente…fu mercenario per una legione al soldo della nostra razza…posso pagarlo se vorrà…potrebbe aiutarmi…e poi c’è mia nonna…[termina quel discorso ma non del tutto, perché poco dopo riprende a parlare]Comunque non ho accettato…e non sono state lusinghe ciò che è arrivato…mi ha detto che senza di lui i Bassi fondi non potranno essere governati…e gente che non sa cos’è la legge, non può essere governata con essa, non avrò mai l’amore del popolo…che da sola il mio regno morirà, verrà distrutto ed io uccisa da chi trama nelle ombre dei vicoli dei Bassi fondi…Lui potrà proteggermi da ciò…lui come re, potrà tenere a bada queste figure…[scuote il capo] lui non sa contro chi si è messo…il suo nome non so qual’ è, ma la sua descrizione fisica era agli occhi di tutti prima della guerra…ben venticinquemila monete erano poste sulla sua testa…mio nonno lo aveva condannato alla cattura…e ora anche io l’ho fatto! Non mi sono lasciata piegare…e gli ho detto che l’ultimatum che lui aveva dato a me... io lo davo a lui…sarebbe dovuto scappare lontano da qui…lontano da me…altrimenti sarebbe marcito nelle segrete…[termina cosi il discorso. Però dopo qualche attimo un guizzo di curiosità le attraversa gli occhi] Dite sul serio quando parlate del popolo che mi ama…e che…sono la speranza della razza umana…che ho buon cuore…e tutte quelle cose carine che avete detto su di me?[un sorriso ora che diviene più morbido e quasi furbo, la presenza dell’uomo e quelle parole l’hanno rassicurata]

01:30 Toldfir [Porticato]: Annuisce e sia alza, lasciando che la regina gli tenga le mani sulle braccia, sorride ancora, dopo ch'ella ha accettato il suo giuramento. [Dico sul serio, mia Regina, e credo in quel che dico. Lo vedo negli occhi della gente, lo sento quando non ci sono lamentele tra gli avventori delle locande... non è vero che il popolo non vi stima, anzi, nutre grande speranza in voi, e noi anche.] Sorride ancora, rassicurante. [Personalmente non mi fido molto dei mercenari, ma la decisione spetta a voi, se volete contattare questo Duca, fatelo pure, ma vi chiederei di farmelo conoscere appena possibile, come vi ho detto, vorrei potermi fidare anche io...] Aggiunge, non per sfiducia verso la Regnante, ma per diffidenza verso coloro che offrono per soldi la loro capacità in combattimento. [Per quanto riguarda i bassifondi... sono d'accordo, ma allo stesso tempo in disaccordo con quello che vi è stato detto... mi spiego: è vero che è una zona difficilmente controllabile dalle guardie e dall'esercito regolare, il crimine dilaga e le figure più "losche" si rintanano lì... Eppure anche tra loro deve esserci un qualche tipo di ordine interno, qualcuno che metta a tacere gli esaltati ed i più violenti... Personalmente ritengo che queste persone che controllano potrebbero rivelarsi degli alleati estremamente buoni... Non approvo il loro operato, anzi, persone del genere le manderei tutte alla corte marziale, eppure in situazioni delicate come questa, potrebber tornare utili per la ricerca di informazioni... Diavolo, non ci sono persone informate quanto i criminali dei bassifondi... Non ve lo consiglierei mai, ma in casi estremi credo sia il caso di acquistare anche i loro servizi... quelli oppure quelli di un qualche informatore che non dia troppo nell'occhio in determinati ambienti.] Non riesce a credere alle sue stesse parole, ma quella è una situazione più che delicata, quindi il fine giustifica ogni mezzo... [Promettetemi che penserete ad ogni soluzione, mia Regina, e che fin quando questa persona non smetterà di importunarvi, sarete prudente.] Aggiunge, per poi tornare a fissarla negli occhi, intensamente.

01:51 Eshlyn [Porticato]: [Ascolta le sue prime parole ed il sorriso diviene più dolce, bonario, come quello di una sorella che sente parlare dei propri fratelli, perché quello per lei sono gli altri pari razza, il suo popolo la gente che ama e con cui passerebbe tutto il tempo possibile a sua disposizione, ma che…per motivi di sicurezza, può vedere molto di rado.]Le lamentele del popolo…vorrei sapere di cosa hanno bisogno sinceramente e io li aiuterei…se si sentono poco sicuri a Raad, se si sentono abbandonati dalla classe nobiliare…se…se le tasse sono troppo alte…insomma…vorrei sapere se vivono bene e se hanno cibo a sufficienza per sfamare i propri figli, vorrei dar loro coraggio per questa guerra infinita contro quelle creature oscure…vorrei…vorrei essere loro più vicina…sono il mio popolo…la mia famiglia…e io sono la loro guida…non li abbandonerei mai e poi mai [il tono con cui dice queste cose è misto tra la preoccupazione e la sicurezza di chi sta dicendo cose che provengono dal cuore, dall’animo. Darebbe la vita per il popolo, tanto quanto le guardie e lo stesso Toldfir, la darebbero per lei. Quando parla di Frederik lei annuisce] ovviamente ser se vorrete potrete conoscerlo! Non credo che sarà restio a conoscere colui che è la mia ombra ed il mio protettore... Gli parlerò al più presto…o almeno spero di farlo…ho bisogno anche della sua esperienza oltre che della vostra…magari come mercenario, sa come ragiona la mente di un criminale…ma è anche un Duca e sa quali sono le leggi del Regno e come ci si comporta a corte…è un nobile dopo tutto e mi ha riportata qui sana e salva una notte…in una delle mie ecco…fughe…[fa un sorrisino imbarazzato, come in segno di scuse. Sa che quella di Toldfir non è sfiducia nei suoi confronti, ma voglia di proteggerla…stava iniziando a cambiare parere su quell’uomo, se prima lo vedeva come una prigione…ciò che le è successo in biblioteca, le ha fatto capire che se lei rischia, rischia anche il suo popolo…deve essere coscienziosa e avere qualcuno al suo fianco, come lo era Tabris l’albino, è importante e assicura protezione non solo a se stessa, ma soprattutto al suo popolo. Sentendo le ulteriori parole di Toldfir si fa pensierosa un attimo e poi le torna in mente un incontro fortuito al palazzo dei culti, con quello strano tipo dagli occhi rossi certo, ma dai modi affabili e servizievoli…un uomo losco proprio come colui che ha descritto ora l’ufficiale.] So a chi chiedere aiuto per questo Toldfir! Incontrai un uomo strano…un tipo losco…potrebbe tornarci utile…non mi fido, ma assoldarlo per cercare informazioni, non sarà cosi pericoloso…ho un nome ed un cognome…posso rintracciarlo e chiedere i suoi servigi[annuisce, spesso gli incontri fortuiti possono essere utili. Alle ultime parole, nota lo sguardo intenso di lui e si sente quasi trafiggere da quelle stille azzurre, quasi sondare l’anima, deglutisce ricambiando lo sguardo e annuisce] s…sarò prudente non temete ser…ho compreso la lezione…mettere in pericolo me…è mettere in pericolo il mio popolo…e non lo permetterei mai…[sospira] avrei dovuto pensarci prima…quell’uomo mi ha sempre terrorizzata, incubi notturni…non ho mai più dormito bene da quando lo incontrai la seconda volta dopo anni, ma avevo paura…avevo paura che i nobili ed il popolo mi vedessero debole…sono una donna [un sorriso amaro] una donna non è fatta per governare…lo sanno tutti.

02:03 Toldfir [Porticato]: Annuisce solamente alle parole della reggente, non commenta oltre, continua solamente a fissarla sino alle sue ultime parole, lì si lascia sfuggire una lieve risata.[Scusatemi, Maestà, ma non sono d'accordo, anzi, ritengo che non possa esserci governante migliore di una donna, voi avete qualcosa che noi uomini non abbiamo... un re in una situazione come quella in cui ci troviamo sicuramente avrebbe pensato al popolo, ma questo sarebbe venuto al secondo posto rispetto a rimpolpare la guarnigione per difendere i confini dagli Altri, ma voi... voi vi preoccupate che il popolo viva in pace, che viva dignitosamente nonostante la guerra... ed è per questo che siete più che adatta a governare... un re deve essere un abile condottiero ed una figura carismatica per guidare il popolo, ma la regina... l'istinto materno di donna che si preoccupa per tutti i suoi figli... è questo che fa alzare alla mattina il popolo con la voglia di sopravvivere ancora un giorno, ed è per questo che anche le donne sono più che adatte a governare.] Aggiunge solamente. [Certo, non vorrei mai vedere una donna alla testa dell'esercito, sarebbe troppo pericoloso per lei, ma governare con il sorriso è un altro discorso.] Conclude. le parole possono aiutare, anche in guerra, e quella che sta intraprendendo la Regina è la sua guerra personale, quindi il morale deve essere alto, e come può esserlo se non con la voce di una persona che dice quella che secondo lui è la verità?

02:25 Eshlyn [Porticato]: [Ascolta il dire del guerriero, ne osserva il sorriso e quelle parole che escono come una cascata di sincerità, assieme alla lieve risata, la lasciano sorpresa… non la vede una debole e forse non è l’unico a pensarla cosi…o almeno, stando alla sicurezza con cui lo dice, quasi ci crede anche lei. Arrossisce un poco a quelle lusinghe da parte del cavaliere ] Io mi preoccupo del popolo perchè della guerra se ne occupano i miei generali e i miei consiglieri…non ne sarei in grado…ma…credo abbiate ragione…forse il ruolo della Regina è questo…essere una brava “madre” per il suo popolo…essere loro vicino ogni momento difficile e saperlo confortare e aiutare materialmente…quell’uomo, quell’essere…secondo lui questo non è sufficiente…secondo lui sono una sciocca ragazzina capricciosa…secondo lui io abbandono il mio popolo e quando arriveranno gli Altri a Raad…tutti moriranno…e lui vedrà me piangere disperata e chiedergli aiuto, perché mi pentirò di aver fatto la scelta sbagliata, di non aver scelto lui e il suo aiuto quando me lo ha offerto…e in quel caso…lui riderà e mi vedrà perire sotto il peso del disastro e della disfatta…[un brivido la scuote, tanto che si stringe le braccia contro il corpo] Il difetto di una Regina è quello di essere priva di un Re, la sua mano fa gola a molti…e non solo a bizzarre creature dagli occhi rossi…[sospira] io un Re lo avevo…ma invece di essere coraggioso e guidare l’esercito… si dimostrò un vigliacco…e ora il trono vicino al mio è vuoto…non vi è più nemmeno mio fratello…quindi sono un ottimo partito [una risata amara e nervosa esce dalle labbra] forse dovrei sposarmi…forse dovrei far scegliere a mio nonno un marito adatto a me…almeno quel posto al mio fianco, sarebbe occupato e nessuno mi minaccerebbe più a quel modo…[fa spallucce. All’ultima affermazione di lui però inarca un sopracciglio] Allora ser Toldfir, non avete conosciuto e visto all’opera la Suprema dei Cavalieri del Drago…lei si che è coraggiosa…è un abile combattente…e quel Drago Rosso che cavalca…è bellissimo![ammette con tono che tradisce pura ammirazione verso quella donna, quella Lady d’acciaio temprato dal fuoco dei Draghi, poche volte e di sfuggita l’aveva vista…ma la sua nomea al consiglio e durante l’assedio era ben conosciuta a tutti]

02:47 Toldfir [Porticato]: Ascolta nuovamente, ma non annuisce. [Sarete un buon partito solo per chi vorrete voi, Maestà, non è che perché siete sola dovete per forza forzarvi di andare in moglie a chi non amate.] Commenta, poi pian piano si allontana. [Ora devo rientrare, Maestà, ma quando vorrete, sapete dove trovarmi, vi auguro una buona notte e che il riposo per voi sia sereno, a proteggervi ci penseremo noi.] E, dopo aver pronunciato queste parole di commiato, un ultimo sorriso per quella sera e poi si dirigerà verso le sue stanze, dove forse architetterà una strategia.

02:57 Eshlyn [Porticato - Atrio]: [Il commento di lui giunge e la fa sorridere] Siete un brav’uomo Ser Toldfir…mi ero sbagliata sul vostro conto…[sincera fino in fondo, non si morde troppo la lingua e quello che pensa lo dice, ma non si limita a dire parole, prima che lui si allontani troppo, solleva i lembi della gonna ampia per non inciampare e tra un insieme di fruscii di stoffe si volta e gli va dietro] Aspettate…[una volta raggiunto gli poserà un bacio delicato e casto sulla guancia destra] Grazie per il vostro aiuto... mi ha fatto bene parlare con voi…[un sorriso ancora prima di lasciarlo andare] Buon riposo e buona notte Ser Toldfir Wiseheart e che il Padre Theojr vi protegga, vi dia forza e mantenga affilata la vostra lama[dopo questo congedo, Eshlyn sospira e con passo lento riprende a camminare verso l’atrio dell’ambasciata, verso i piani superiori, verso le sue stanze…proverà a riposare forse…o forse passerà la notte a rigirarsi nel letto e leggere libri pur di non farsi sopraffare dagli incubi e dalla paura di rimanere sola]

[Modificato da Eshlyn 21/05/2015 22:10]
[Eshlyn Dearenis]


§…lei che è sempre stata forte d’animo…lei è figlia di una donna Lannister! Lei ha il sangue del leone nelle sue vene!...§



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Città: ACCIANO
Età: 36
Sesso: Femminile
22/05/2015 13:19
 
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GDR APPROVATO.

Eshlyn: 12 pe.
Toldfir: 12 pe.


Annotazioni:

- Toldfir sa cosa è successo ad Eshlyn, della proposta di matrimonio del Demone e dell'ultimatum. Sa anche ciò che è capitato prima tra loro.
- Toldfir sa che sulla testa dell'uomo dagli occhi rossi, c'erano state già 25.000 monete, prima che la guerra iniziasse a causa di un aggressione sempre alla Regina.
- Toldfir presta giuramento alla Regina ed ora è la guardia personale di Eshlyn.

Commento:Che bella role!contentissima di vedere FINALMENTE qualcuno di buon cuore che protegge la Regina umana dalle minacce ricevute!Bellissima la frase "voi siete il faro della speranza di tutti gli esseri umani di questa città" [SM=g2439323] Aspetto di leggere il seguito del rapporto tra questi due!Ed in ultimo...BENTORNATO TOLDFIR! [SM=g27987]

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