Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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<voi avete qualcosa che non dovrete mai lasciar morire soffocato dall’oscurità e dalla durezza di ciò che ci circonda…...> {OK}

Ultimo Aggiornamento: 25/05/2015 21:04
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23/05/2015 14:45
 
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Frederik - Eshlyn
Frederik – Eshlyn

La regina invita il mercenario a corte, la donna confida i suoi problemi e l’uomo conferma il suo impegno a proteggere la zanna e la sua regina. Si parla di molte cose e la regina accetta di supportare la creazione di un nuovo corpo militare al diretto servizio non della corte ma di lei stessa al di fuori della normale catena di comando dell’esercito di Raad, formata da uomini che possano agire e combattere in maniera poco ortodossa.

Note:
- La regina comprende che l’uomo dagli occhi rossi possa essere un demone.
- La regina approva la creazione di un corpo militare indipendente dalla corte che risponda solo a lei.
- La regina conferma il grado di Capitano a Frederik
- Frederik viene a conoscenza della questione con gli occhi rossi e dell’esistenza di Toldfir
- La regina scopre dell’esistenza di una nuova prescelta e desidera incontrarla ma non ne conosce il nome.

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Eshlyn [Studio Reg. E Amba.] <Sereno il cielo oltre le finestre di quella stanza rettangolare, le stelle brillano in quel manto nero come piccole perle o brillanti in una stoffa preziosa, ma quella notte cosi tranquilla potrebbe essere piena d’insidie e nonostante la sua irrefrenabile voglia di uscire da quelle mura troppo strette per uno spirito come il suo, è costretta dalla paura…dal timore di incontrare di nuovo quell’uomo dagli occhi di brace…a restare rinchiusa in quel palazzo di granito, in quella che lei chiama la prigione dorata. La Regina è in quello che è il suo studio, li ove le decisioni vengono prese assieme ai membri del consiglio o da lei soltanto, li ove le firme vengono imposte sulle numerose pergamene ora sparse sullo scrittoio, posizionato lungo la parete opposta ai pesanti battenti di ebano intagliato che formano l’ingresso. E’ una stanza ricca, arazzi e dipinti sulle pareti l’abbelliscono, come quei tappeti morbidi su cui i suoi piedi nudi poggiano comodamente, sul tavolo alla destra dell’entrata vi è poggiato una caraffa elegante e piena di buon vino e due calici…segno che la giovane donna è in attesa di qualcuno. Dal soffitto pendono i porta candele accuratamente accesi e sia sul tavolo del Consiglio che sul suo scrittoio, sono accesi i candelabri…donando all’ambiente un colore rossastro aranciato, che da idea di calore e sicurezza; sembra come se Eshlyn non volesse vedere nemmeno un ombra scorrere lungo le pareti…come se temesse che in quelle ombre qualcuno vi si celasse. Passeggia la Regina avanti ed in dietro innanzi al caminetto di granito bianco ormai spento, visto le temperature miti…passeggia in attesa di colui che aveva mandato a chiamare tramite missiva, presto egli verrà condotto li da una delle guardie dell’ambasciata…come da lei ordinato…attraverserà il corridoio d’ingresso e poi entrerà da quei pesanti portoni che li faranno finire in un dedalo di corridoi, un labirinto che solo chi vive e frequenta l’ambasciata sa come attraversare…uno dei piccoli stratagemmi di sicurezza ideati durante la costruzione delle ambasciate e di Raad.>

Frederik [Corridoio Davanti St]: Cammina l'uomo con passo marziale neanche fosse ad una parata, sa adeguarsi alle situazioni ed ha palazzo l'arrogante nobile è forse tornato ad emergere. Una guardia lo guida e lui la segue, indossa abiti neri perfettamente lavati, abiti pratici ma immacolati, pantaloni neri ed una casacca, chiuse da fibie e bottoni d'argento, su ogni bottone inciso un piccolo teschio ghignante. Ai piedi alti stivali di pregiata fattura rinforzati in metallo nelle punte. Alle mani spessi guanti di pelle. Sulle spalle un lungo mantello nero che sfiora quasi i tacchi ed intorno alla vita una fascia rosso sangue. Il nero cappello a falde larghe è appoggiato tra il corpo ed il braccio destro. Al collo pare porti un ciondolo di qualche tipo ma scompare sotto la casacca, vicino al collo si intravvede il colletto di una camicia bianca che sparisce anch'essa sotto la casacca. E' armato come sempre, la fiducia è una merce preziosa in tempi di guerra. Una spada lunga di magnifica fattura è appesa alla schiena, l'elsa spunta sopra la spalla sinistra sulla guardia decorata in oro draghi e lupi paiono inseguirsi in una danza eterna, al fianco destro invece una spada corta sorella della lunga ma con solo un aquila in picchiata ivi raffigurata. Sul petto fanno bella mostra tre pugnali da lancio mentre nello stivale sinistro riposa nascosto alla vista un pugnale di comune fattura. Avanza quindi dietro alla guardia che lo conduce al colloquio con colei a cui deve fedeltà, da tempo non la vede e di certo non gli dispiace incontrarla ancora la missiva che lo ha raggiunto quindi è stata gradita. Supera nobili e servitori arricchiti nel suo percorso riceve guardi di disprezzo, nulla che lo possa toccare, quella feccia probabilmente non ha titoli importanti come il suo solo bassa nobiltà di nessuna importanza attaccati al palazzo come le pulci ad un cane, inutili ed insignificanti li schiaccerebbe lui stesso ma non è certo di loro che si preoccupa, non è per loro che ha deciso di fare la sua parte per tentare di salvare quel mondo, per lui i parassiti possono anche venire divorati dagli abomini. Osserva il palazzo cerca di memorizzare il percorso in quel dedalo di corridoi tutti uguali, osserva piccoli dettagli memorizza e studia, la mente dell’uomo che mai si rilassa completamente e in attività. Infine si lascia quelle creature tanto eleganti che disprezza alle spalle e scortato giunge alla porta dello studio di colei che lo attende. Si ferma ed attende che la guardia lo annunci. Al che la guardia busserebbe leggero attendendo la risposta della regnante.

Eshlyn [Studio Reg. E Amba.]: <Un sospiro lieve esce dalle sue labbra, gli occhi si socchiudono…sono occhi colore dell’ossidiana neri e profondi, ma che guardano le persone con gentilezza, non sono simbolo di cattiveria, ma anzi…sono solo due pozzi scuri di un anima non troppo calma ma mai violenta, se non quando necessario. Le dita dei piedi vengono solleticate dal tessuto del tappeto, ma lo ignora…non era il modo di presentarsi ad un ospite…ma Eshlyn non sarebbe stata Eshlyn, se un minimo di ribellione all’etichetta non fosse presente in lei. Gli orli della gonna sfiorano le caviglie nude, mentre continua a camminare avanti ed in dietro, è una veste di color rosso acceso, una stoffa pregiata e ricamata sul corpetto morbido – che non stringe troppo il busto della regina e la lascia tranquillamente respirare – con fili d’oro recanti l’effige dei Lannister, il leone rampante. Lo scrittoio è alla sua destra, mentre alla sinistra il muro con le finestre si allunga fino alla porta, porta dietro la quale qualcuno è giunto e il leve bussare della guardia le fa aprire gli occhi>Avanti!<esclama con voce un po roca per il lungo silenzio, ma con un breve colpo di tosse la schiarisce immediatamente. Cosi Frederik la vedrà, perché del Duca mercenario sta attendendo l’arrivo e quelli non può essere altri che lui, ferma di spalle al caminetto laterale allo scrittoio, proprio innanzi alla parete opposta a quella dell’ingresso; una ragazza alta dal fisico normale, pelle olivastra e capelli neri come la notte lasciati sciolti a ricadere lisci sulla schiena, solo due trecce partono dalle tempie e si uniscono dietro la nuca per evitare impedimenti nella visuale, un fermaglio d’argento a testa di leone a stringerle. Altro non è che quella ragazza che lui ricordava dall’incontro al Porto, unica differenza è che i suoi abiti ora sono quelli adatti al suo rango…o quasi>

Frederik [Studio]: L'uomo si fa quindi avanti all'invito ad entrare supera la guardia senza degnarla di uno sguardo ed entra nello studio. Fa vagare lo sguardo rapido al nuovo locale a coglierne i punti di forza, le debolezze i punti difendibili, il militare dentro di lui non riposa mai, ma dopo un rapido vagare i suoi occhi verdi vanno a posarsi sulla donna che lo attende, si fa quindi avanti e si prodiga in un mezzo inchino molto elegante non troppo profondo. Si raddrizza quindi < ben trovata mia signora è un piacere per me potervi incontrare ancora > direbbe quindi passando ad avvicinarsi con passo deciso. L'uomo appare più pulito ed ordinato dell'ultima volta abiti puliti, stivali tirati a lucido, i capelli corvini lunghi fino alle spalle pettinati una volta tanto. Fose manca al galateo ma non attende di esser invitato ad avvicinarsi è un uomo che va subito al dunque avanza quindi verso la donna. Studiando ancora il locale e la sua forte luminosità.

Eshlyn [Studio Reg. E Amba.]: <E senza farsi attendere oltre ecco che il Mercenario, dal passo sicuro, fa il suo ingresso nello studio; un sorriso spunta sulle labbra della giovane regina, ma non è uno dei sorrisi che forse lui ricorderà essere stati elargiti con generosità dalla Sovrana…è un sorriso spento, di chi è stanco e si porta con se numerose notti insonni. Ode il saluto e lo vede chinarsi, meno di Toldfir ed in parte ringrazia la schiettezza del mercenario> Honor et Virtus Lord Frederik...sono felice di rivedervi sano e salvo dopo il viaggio al Nord, spero siate riuscito a portare a termine ciò che dovevate portare a termine..<un giro di parole, ma l’uomo capirà. Lo studia in viso ne cerca gli occhi verdi per capire se qualcosa in lui c’è di diverso oppure no, ma non trova nulla se non l’uomo che aveva già avuto modo di osservare solo molto più ordinato rispetto quell’incontro fortuito.> Scusate se vi ho fatto chiamare con cosi poco preavviso mio Lord, ma come avrete potuto notare, l’ambasciata è un po…come dire…in subbuglio…trovo strano che le guardie vi abbiano fatto giungere qui con quell’arsenale ancora appeso ai vari cinturoni <un sorriso ancora tirato, prova a fare dell’ironia su quella situazione non proprio felice, ma sta semplicemente cercando di sdrammatizzare ciò che più la spaventa> Ma comunque tanto meglio…non temo che voi possiate provare ad uccidermi od a farmi del male fisico di alcun genere…e non avete nemmeno gli occhi rossi…<una smorfia, scuote il capo> comunque spero di non avervi disturbato o costretto a far rimandare qualche incontro importante…ma…avevo necessità di parlarvi al più presto…< annuisce seria, diretta anche lei non ci gira troppo in torno, ormai il ghiaccio del silenzio era stato spezzato con l’Ufficiale ed ora era il tempo dell’azione> ma prima ditemi dunque…come state? <ancora un sorriso prima di accennare a lungo tavolo alle spalle del mercenario, circondato da otto sedie> Se volete li c’è dell’ottimo vino…insomma…servitevi pure senza problemi se vi aggrada…

Frederik [Studio]: Ascolta il dire della donna per lunghi attimi e nulla dice lascia che finisca di parlare prima di prender parola non ama la soffocante etichetta di palazzo ma non è nemmeno un selvaggio. Sorride tranquillo < bene mia signora, direi molto bene > ripensa forse ad alcuni accadimenti degli ultimi giorni < solo un po di noia a dire il vero, le mie capacità sono un po sprecate >. Ma passa subito ad altro e ride leggermente < avessi voluto uccidervi lo avrei potuto fare anche senza armi > dice ora sfrontato < ma sono qui per servirvi non certo per farvi del male, mi hanno fatto passare con le armi perchè sono degli sciocchi. Diciamo che si è sparsa la voce prima tra le guardie cittadine e poi tra quelle di palazzo che io sia al servizzio dell'illuminato vi stupireste come delle voci viaggino veloci in taverna, non ho fatto nulla per ostacolarle, può essere utile in casi come questo > direbbe con non curanza, negli ultimi mesi ha bevuto con diverse guardie in taverna e forse ingigantito la verità dietro una semplice lettera in bacheca non mentire solo farcire un po la verità e lasciare che corra di bocca in bocca sfruttando il gusto umano per il pettegolezzo. Ridacchia poi alle parole della regina < beh c'è una nuova prescelta nella gilda dei maghi direi che il viaggio è andato bene > non dice altro sulla prescelta solo un sorrisetto che sparisce rapito che non è ben chiaro che voglia dire forse qualche pensiero poco consono a quel momento. Nota l'aspetto stanco ed un po spendo della donna, appoggerebbe il cappello su una delle sedie davanti alla piccola scrivania e si avvicinerebbe al vino < ne gradite anche voi ? > domanderebbe allora per poi continuare mentre attende una risposta, lo colpisce il riferimento agli occhi rossi, conosce una sola persona con quelle caratteristiche < avete problemi con qualcuno con gli occhi rossi forse? > domanderebbe < una donna forse? > pensando all'impura anche se penserebbe che è improbabile come potrebbe lei arrivare alla regina.

Eshlyn [Studio Reg. E Amba.]: <Osserva Frederik ancora, ne nota i sorrisini e aggrotta la fronte, chi sa cosa passa per la mente di quell’uomo cosi misterioso, curiosa come piccolo leoncino, forse troppo ed è anche per questo se si mette nei guai, ma lo ha promesso…niente colpi di testa…solo comportamenti responsabili. Al dire sulla noria ovviamente sorride e inizia a muovere qualche passo lento verso di lui, per avvicinarsi un poco di più, riducendo le distanze ad un passo o poco meno, il Duca potrà senz’altro notare il suo essere scalza, visto che la supera di parecchio> Beh…direi che per la noia potrei avere un ottimo rimedio che farà al caso vostro…e delle vostre armi…<dice in tono amaro, ma comunque continua ad ascoltarlo in silenzio e una leggera risata esce dalle sue labbra> L’Illumianto…lo conosco per fama e per averlo incontrato qualche volta alla Torre del consiglio, è molto raro vederlo li…ma ovviamente avrà da fare nel Palazzo dei culti…<sospira> sono sicura che sia per questo motivo e perché alcune guardie probabilmente vi conoscono...ma state certo che se ci fosse stata qui la mia “ombra”…vi avrebbe requisito ogni singolo pugnale o coltello o spada, che avete in dosso mio Lord…<ennesima risata leggera, prima di tornare seria a farsi attenta, il discorso prende una piega interessante, un informazione che nemmeno a lei era giunta, un informazione che la lascia sorpresa>Oh e cosi abbiamo una sostituta della compianta Lady Amaranta….ma è una Prescelta abbastanza timida a quanto pare....non ha fatto conoscere a nessuno la sua esistenza se non a voi…<lo guarda notando ancora quei sorrisini sul suo viso, un guizzo di curiosità le illumina le profondità scure di quelle iridi che poco hanno a che vedere con il classico aspetto fisico dei Leoni dorati, ma lei aveva preso tutto da suo padre Lord Dearenis. Alla sua offerta annuisce, senza aggiungere altro…ma spera vivamente che del buon vino l’aiuti a dormire, comunque si sofferma sulle ultime domande e scuote il capo rabbrividendo. Un sospiro lascia sfuggire mentre inizia a parlare>Un uomo Duca Frederik…un uomo dagli occhi rossi che è il mio incubo già da prima dell’inizio della guerra…pensavo mi avesse dimenticata dopo aver provato ad avermi senza il mio consenso, ma nient’affatto… un anno fa ormai lo vidi in biblioteca e minacciò il popolo umano se non lo avessi assecondato nella ricerca di un regno per se…io ho ceduto a quel ricatto…ma il debito non è mai stato riscosso per mia fortuna…< fa una pausa >solo una rosa nera ed una missiva mi sono giunte tempo fa…come mi giunsero allora… ma sei giorni fa, l’ho incontrato di nuovo…nello stesso luogo la biblioteca…non so il suo nome…ma mi ha chiesto di sposarlo…o meglio mi ha dato un ultimatum…ho tempo di pensare a ciò per un mese…e poi lui tornerà…ma, il suo è stato un ricatto bello e buono…secondo lui il mio regno perirà ed io con lui…se non lo sposerò…<termina, almeno parte della storia era stata rivelata>

Frederik [Studio]: Si sfilerebbe quindi i guanti ed anche il mantello che butterebbe con non curanza su una sedia, sarà un duca ma la vita da mercenario hanno limato parecchio i modi più consoni di una corte, senza dir ancora nulla mentre immagazzina tutte quelle informazioni la dritta si stringerebbe sul manico della caraffa ed andrebbe a riempire i due calici. Poggerebbe poi la caraffa sul vassoio ed andrebbe a strignere i calici uno per mano, farebbe alcuni passi verso la regina e porgerebbe quello nella manciana. Comincerebbe quindi a parlare < la prescelta non è una donna che possa amare questa gabbia dorata che è il palazzo come la definiste voi tempo fa > andrebbe a muovere il bicchiere in senso rotatorio ed a cogliere con il naso l'aroma del vino come chi se ne intende, poi prima di prenderene un sorso < all vostra salute mia regina > direbbe per poi tornare al su discorso < penso comunque che la nuova maga suprema avrà preso pieno possesso del suo ruolo non potrà fare a meno di presentarsi, datele tempo e non dubitate che sarà all'altezza di quello che questi oscuri tempi richiedono, ci scommetterei la mia vita > dice chiudendo il discorso e senza altro aggiungere. Non si sente forse a suo agio a parlare della gilda dei maghi lui che è fatto di carne, sangue ed acciaio temprato poco comprende la magia anche se suo malgrando sta imparando alcune cose. All'udire dell'ombra < sicuramente avrebbe potuto provarci, chiunque esso sia e mi sarebbe dispiaciuto fargli del male qui davanti a voi > dice duro ora senza emozione nella voce come se fosse un dato di fatto od una legge inviolabile del cosmo, è arrogante e sicuro di se non vi è dubbio e non pare preoccuparsi di nasconderlo, anche davanti alla regina che rispetta e che serve fatica a piegarsi ad essere un servo. Ma quando ode parlar dell'uomo ripete < occhi rossi > più a se stesso che alla regina come riflettesse <conosco una donna con gli occhi rosse un anima demoniaca anima quel corpo forse anche il vostro oscuro corteggiatore è toccato da tale oscurità > direbbe pensieroso < se questo è il vostro problema lo ucciderò per voi, descrivetemelo perchè lo possa trovare e provvederò a risolvere il vostro problema > parla di uccidere un altra creatura vivente come se parlasse di ritinteggiare una staccionata, un gesto qualunque per lui senza alcuno sforzo fisico o morale solo una pratica da espletare. Studirerebbe quindi la regina con gli occhi verdi cercherebbe qegli occhi neri in cui ha percepito forza e tristezza allo stesso tempo < mia signora voi non dovete cedere a nessun ricatto, se voi cedete il vostro popolo cadrà con voi, un sovrano vive per mettere ordine nella vita dei propri sudditi, quella cratura può minacciarvi ma l'unica risposta che può ricevere è morte > direbbe e forse si pente di essere così spietato. Sta cercando di essere più comprensivo e caritatevole più umano < ma se voi foste magnanima potrei portarlo in catene davanti a voi così che nelle segrete possa spendere il resto della propria vita a pentirsi del suo gesto, magari gli si potrebbe solo tagliare i tendini così che non possa scappare > dice deciso ripensando alla sorte del vecchio mago < nessuna pietà e nessun perdono per chi vi minaccia mia signora > dice ora maligno ma non rivolto alla sovrana, < vi proteggerò mia signora le vostre guardie lasciano a desiderare avete bisogno di meglio > chiuderebbe quindi il discorso.

Eshlyn [Studio Reg. E Amba.]: <Accetta il vino senza problemi, allungando la dritta verso l’opposta altrui> Grazie mio Lord<quindi andrebbe a studiare un poco quel vino, come se in quel liquido scuro vi fosse rispecchiato il volto di colui che la perseguita negli incubi e nelle notti, ma il discorso riprende sulla Prescelta e lei lo ascolta con attenzione, il capo dopo un poco si inclina da un lato, verso sinistra…e un sorriso quasi sornione compare per qualche attimo sul viso della sovrana> Mi fido delle vostre parole e non metto in dubbio nulla di ciò che mi state dicendo…perché sarò anche una Regina chiusa e prigioniera, in questi giorni più di prima, in un palazzo d’oro…ma…sono sempre una donna…e da come ne parlate…non mi sfugge che la conoscenza con la nostra Prescelta degli Elementi, non è una conoscenza superficiale…non è cosi mio Lord?<curiosa lo guarda ancora prima di tornare a parlare> comunque…sarò felice di incontrarla quando più preferisce e si sentirà pronta…magari in un luogo ove non si sentirà in prigione…ovviamente in quel caso…mi spiace per lei ma…dovrà subirsi le mie guardie…ho promesso di non uscire di qui senza una scorta, ne di giorno ma soprattutto di notte…<guarda Frederik negli occhi verdi, non abbassa lo sguardo non è solita farlo e non perché è una regina, semplicemente perché non ne sente e vede il motivo. Alza il calice > alla vostra salute comunque <ricambia il gesto altrui con un sorriso, prima di portare il calice alle labbra e bere un lungo sorso di rosso, come se non bevesse da chi sa quanto un liquido e la sua gola fosse riarsa dalla sete…ma cosi non è, inconsciamente o forse non tanto, spera che quel vino faccia effetto velocemente. Comunque torna ad osservare ed ascoltare il duca mercenario ed un sorrisino spunta sulle sue labbra che si scostano dalla coppa> Credo sarebbe un combattimento ad armi pari mio lord…è uno degli ufficiali della guardia reale o meglio a castel granito faceva parte di coloro che sorvegliavano e proteggevano la famiglia reale…poi c’è stata la guerra…e il suo compito era quello di proteggere la città con gli altri guerrieri…fin quando mio nonno e ser Thomas non lo hanno mandato qui, a sorvegliare la Regina combina guai…<scuote il capo> ma a quanto pare…la Regina riesce a mettersi nei guai anche quando è sorvegliata…<una mezza risata prima di tornare silenziosa. Le parole di Frederik però le gelano il sangue e per poco non fa cadere il vino, un brivido la scuote e gli occhi trasudano orrore, un orrore che al mercenario non passerà inosservato, con i leggeri tremiti delle mani> un…de…demone? Oh Madre Celeste proteggimi … gli occhi di certo mi hanno fatto pensare ad una creatura non umana…ma un…un demone…per gli Dei…<le gira la testa, ma non è il vino e la mancina ora si poggia di colpo su una delle sedie, lo sguardo vaga per la stanza frenetico quasi, nella sua mente il cervello lavora> ora capisco molte cose! Ora tutto quadra! Giammai il mio regno cadrà nelle mani di un essere simile…mai il mio popolo avrà una guida del genere…<scuote il capo> nel passato vi è stata una cosa simile…un mio antenato costrinse sua figlia a sposare un demone che aveva posato gli occhi su di lei…e quella giovane fanciulla patì mille tormenti per colpa della pazzia del padre…non permetterò mai e poi mai che la storia si ripeta…<il petto si alza e si abbassa frenetico in un respiro accelerato, rabbia e furore in lei oltre che ancora più disgusto verso l’uomo sconosciuto…verso il demone. Quando sente i consigli di lui, la sua durezza e la sua spietatezza, si riprende un attimo e annuisce> Avrete la sua descrizione…ma come lui ha dato l’ultimatum a me…io ho dato un ultimatum a lui…ha tempo un mese per svanire dalla mia vista e non farsi rivedere…altrimenti ho giurato di farlo marcire nelle segrete…anche colui che vi ho detto essere la mia “Ombra” ha giurato di proteggermi ed è per questo che vuole vedervi…le mie guardie…credo…<guarda il mercenario negli occhi>siate voi…voi e l’uomo di cui vi parlo…siete uomini d’arme fidati e a me fedeli…e non posso far altro che ringraziare entrambi e gli Dei per avermi fatto incontrare voi…le altre guardie…mi proteggono ma avete avete ragione…con una creatura del genere…se è vero…ho bisogno del meglio.

Frederik [Studio]: Le parole della regina a proposito della prescelta gli mandano il vino di traverso, tossisce leggermente, colto in fallo, ha forse abbassato un secondo la guardia e la regina che non è certo stupida ha capito forse qualcosa si domanderebbe , rimane un attimo senza parole aprendo la bocca come per dire qualcosa ma poi richiudendola, cosa non proprio da lui che è sempre attento e pronto, ma si riprende rapido da quella stilettata < ehm... abbiamo fatto un lungo viaggio insieme verso nord ed abbiamo avuto modo.... parlare. Se per caso mi capitasse di incontrarla le riferirò del vostro interesse ad incontrarla> dice soltanto mascherando l'imbarazzo per quell'argomento. Ridacchia di una risata leggermetne nervosa prendendo un altro sorso di vino, ora alle parole della donna si fionderebbe sulla possibilità di cambiare discorso < un combattimento ad armi pari non credo > direbbe senza aggiunger altro, avrebbe voluto dire che lui senza alcuna remora ad usare colpi bassi che una guardia reale non userebbe mai, sarebbe quindi avvantaggiato ma non lo dice, aggiunge solo < se per voi è importante incontrerò quest'uomo >. Poi però la vede barcollare e scatta in avanti per sorreggerla ma si ferma quando vede che non vi è bisogno < forse e meglio che vi sediate > direbbe ora un po apprensivo < siete stanca, quella creatura vi perseguita anche nei sogni > dice con tono rabbioso ora, l'ha scelta come regina è la sua regina e nessuno può toccare qualcosa di suo, legale e rispettoso fino in fondo come solo un uomo in bilico tra luce e tenebre può essere. Quasi possessivo ma non certo perchè la regina è una donna, la sua rabbia non ha nulla a che fare con sentimenti od attrazione fisica, la sua rabbia è perchè quello è il regno in cui vive la sua stirpe, il suo retaggio non una cosa che una creatura non umana possa prendere a suo piacimento lui non è un giocattolo che un demone possa possedere prendendo la sua regina. Al seguente dire < siete troppo comprensiva permettete ai vostri nemici di sopravvivere con il rischio che possano sempre tornare, quando si verrà al dunque la mia lama vi proteggerà, ma avreste bisogno di uomini fidati al di fuori dagli intrighi ed ai giochi di potere non legati ad alcuna corte se non a voi, uomini incrollabili perchè non hanno più nulla da perdere, non certo guardie sciocche che fanno accedere alle vostre stanze un uomo armato > direbbe ora un po alterato < avrei potuto essere un assassino, in cinque mesi li ho convinti di non essere pericoloso un tempo più che accettabile per organizzare l'assassinio di una regina direi, per vostra fortuna non ho cattive intenzioni > diventando ora più calmo e tornando a sorseggiare il vino.

Eshlyn [Studio Reg. E Amba.]: <Lo vede scattare in avanti per sorreggerla, ma non ve ne è bisogno, però al suo consiglio allontana una delle otto sedie dal tavolo e vi prende posto. Poggia poi delicatamente il calice sul tavolo con un sordo rumore di metallo sul legno, lo sguardo resta su Frederik che per un momento sembra sciogliere quella tensione in cui era caduta, il respiro rallenta un poco come i battiti del suo cuore, perché quello strano comportamento? Non comprende, lo vede aprire bocca e richiuderla più volte, sembra stupita l’espressione su quel volto di solito serio ed impassibile, come d’altronde è strano che il vino gli vada di traverso dopo le parole da lei pronunciate. Ma poi ecco la spiegazione e una risata le esce spontanea dalle labbra, una risata che non trattiene anche se non è il momento adatto per lasciarsela sfuggire, dopo un po’ si ricompone e agita la mancina…aveva capito la reazione di Frederik o almeno in parte, probabilmente lui ha pensato che volesse alludere a qualcosa di particolarmente confidenziale, ma non era quello che lei intendeva> Perdonatemi mio Lord non volevo offendervi con la mia risata…non volevo nemmeno mettervi a disagio…insinuavo solo che la Prescelta era una vostra amica…e infatti me lo avete confermato…in un lungo viaggio si stringono legami, un lungo viaggio pieno di pericoli per giunta…si può contare solo l’uno sull’altra e viceversa…o ci si uccide o si convive o si diventa amici imparando a conoscersi…<ammette. Comunque torna ai discorsi lasciati in sospeso precedentemente annuendo alla questione incontro con la maga come ad indicare che il discorso poteva chiudersi li tranquillamente, riguardo all’incontro con la sua guardia personale sorride> non fa piacere a me ser…e vedendo come ne parlate…temo per l’incolumità di entrambi…avrei timore addirittura di lasciarvi soli…ma…è lui che mi ha chiesto espressamente di volervi conoscere…ho detto …beh…gli ho detto che voi siete un uomo di cui mi fido…e questo non è un mistero…e lui per sicurezza vuole vedere chi è costui in cui ripongo cosi tanta fiducia da tenerlo tra le persone di cui non dovrei temere un tradimento… tutto qui… penso possiate comprendere…ha degli ordini da rispettare…<spiega sincera nel dire, cosi sincera che arrossisce appena nell’esprimere quello che pensa del mercenario. Ma è il tono rabbioso con cui si esprime successivamente che la lascia basita completamente, non comprende tutta quella rabbia per il fatto che quella creatura oscura la perseguiti nei sogni…non può sapere di certo cosa pensa di lei il mercenario, quindi deglutisce e lo segue con lo sguardo scuro senza perdersi un suo cambiamento d’umore. Man mano che però le parole fanno avanti uno strano senso di irritazione sale anche in lei, lo sguardo si fa serio ma prima di rispondere attende che lui termini di parlare. Solo in quel momento la sua voce si fa udire seria e decisa > Lord Frederik Duca di Rocca Scura…so bene che non posso lasciare in vita chi mi minaccia, chi dice che senza di lui, senza il suo aiuto io non riuscirei mai a governare il mio popolo, egli mi ha dato della ragazzina capricciosa, di chi per colpa di un orgoglio sciocco non vede cosa le viene offerto…voi non sapete che rabbia mi fa, che disgusto provo ogni volta che le sue dita sfiorano la mia pelle…non sapete cosa si prova a vedere e comprendere che tutte le sicurezze su cui si è basato il proprio governo vengano distrutte una dopo l’altra da un uomo che non sa nulla di te e di cosa fai ogni giorno per il tuo popolo! Sono disposta a morire io stessa per la mia gente, ho pensato persino di togliermi la vita per proteggerli, ma sarebbe stato sciocco ed egoistico da parte mia! Ho delle responsabilità! Essere una regina è come essere una madre…quest’ultima non può togliersi la vita, suo figlio perirebbe con lei! Mi sono rinchiusa in queste mura per il mio popolo….ma uccidere un uomo a sangue freddo senza un processo non è nella mia indole…se si rifarà vivo…voglio catturarlo…processarlo…farlo giudicare da chi di dovere e poi se la sentenza sarà di morte…verrà eseguita…<termina cosi lo sfogo riprendendo aria> comunque avete ragione…ma ser Toldfir è un uomo a me fedele…oltre che a mio nonno e ser Thomas, entrambi questi uomini non vorrebbero mai il mio male! Quindi…tornando al discorso riguardo gli uomini di cui mi parlate…cosa proporreste voi?<il tono ora è calmo, il fuoco si è spento e vuole sapere qualcosa di più riguardo la proposta di Frederik, sa che ha ragione e vuole ascoltarlo.>

Frederik [Studio]: La segue e va a sedersi anche lui in una delle sedie vicino alla regina, ascolta le parole della regina sulla prescelta ed annuisce per darle ragione più a convincere se stesso che la regina, non aggiunge altro sulla questione lascia che la donna parli < se quest'uomo vi è fedele come dite lo incontrerò e parlerò con lui, ma sia chiaro che non devo nulla ne a lui ne a vostro nonno, il fatto che lui sia una guardia reale non significa nulla per me > direbbe serio ma sincero. Ascolta le parole seguenti < vi fidate di me al punto di affidarmi la vostra vita, le mie mani non sono come quelle del vostro cavaliere le mie sono bagnate di sangue, ma le userò per proteggervi su questo non dovete dubitare > direbbe ancora mortalmente serio ora. Al dire sul processo e la cattura da vivo < se sarà possibile lo porterò da voi vivo ma io non avrei aspettato lo scadere del tempo che vi a dato e se cambiaste idea, non dubitiate che io caccerò quell'essere ovunque si nasconda al costo di scendere fino negli inferi che lo hanno sputato fuori per trascinarlo fuori in catene, se cambiaste idea basta una vostra parola >. Osserva ora anche la rabbia della regina < sono sfacciato mi signora, ma l'errore è stato vostro nulla dovevate concedere a quella creatura, chi minaccia voi minaccia il regno, se vi ha toccata anche solo con un dito andava cacciato senza pietà subito senza che diventasse così arrogante da credere di poter aspirare a tanto > stringe i denti < mozza la testa rapido al primo in modo che chi segue impari la lezione >. Ora la guarda dritto neglio occhi storce la bocca contrariato < uccidervi sarebbe stato sciocco solo un modo per fuggire ai vostri problemi, i problemi vanno affrontati a testa bassa, siete una regina non dovete mai chinare la testa a meno che non vogliate governare un regno di schiavi > dice ancora serio < cosa ho in mente io, io sono un soldato un capitano e voi avete bisogno di qualcuno di fidato, permettetemi di aiutarvi io addestrerò degli uomini, creerò qualcosa simile alla mia vecchia legione, sarà un corpo indipendente che obbedirà solo a voi, fuori da ogni intrigo o complotto >. Prenderebbe un ultimo sorso di vino svuotando il boccale < Raad è piena di gente che ha perso tutto, uomini e donne disperati che hanno perso chi amavano e tutto ciò che possedevano, io li sceglierò tra queste persone, cavalieri sconfitti, armigeri senza alcun motivo di vivere, donne che hanno visto divorare i loro figli. La maggior parte non sarà adatta, ma a quelli più forti e preparati, darò una nuova famiglia ed uno scopo molti si spezzeranno e verranno scartati ma quelli che ne usciranno saranno i soldati più duri e temprati della zanna, perchè solo chi ha perso tutto ed ha visto il proprio mondo bruciare davanti ai propri occhi è pronto a mettere tutto in gioco fino alla fine. Li addestrerò a combattere ed ad agire insieme come se fossero una sola creatura, vi darò l'arma più affilata che potrete mai avere e solo voi potrete impugnarla > la guarderebbe negli occhi a fondo < dovrete solo fornirmi il necessario perchè io possa iniziare, mi servono fondi ed autorità il resto lo farò io > dice serio ora zittendosi.

Eshlyn [Studio Reg. E Amba.]: <Afferra il calice lasciato sul tavolo e ne termina il contenuto con un altro lungo sorso, quindi andrebbe a prendere con la mandritta la caraffa, versandosene ancora un'altra coppa. Ovviamente ascolta Frederik in ogni sua parola e alle prime sorride> Ovviamente non dovrete loro niente…voi siete un mio uomo non un loro…voglio solo far capire a ser Toldfir che di voi ci si può fidare…<e si collega con il discorso a ciò che dice successivamente> e proprio perché non siete come lui che voglio la vostra presenza al mio fianco in questi momenti difficili…e magari anche in quelli più sereni…<accenna ad un sorriso ma terminali, per la prima volta dopo tanto sta parlando da regina, si sta muovendo da donna a capo di un popolo…di una razza e sta facendo tutto il possibile per farlo al meglio> So che le vostre mani sono sporche di sangue…quelle del mio cavaliere solo di quello degli Altri probabilmente…ma voi avete una cosa in più, quella cosa che il demone che mi ha aggredito pensa possa darmi lui…voi potete aggirarvi per i luoghi malfamati di Raad e proteggermi da chi trama nell’ombra…e in oltre voi sapete come agiscono gli assassini spietati, voi conoscete l’oscurità del mondo…ma nello stesso tempo, siete un uomo che ha visto morire i suoi compagni, che ha sofferto a lungo e che ha visto scomparire la propria famiglia chi sa dove…<lo guarda dritto negli occhi intensamente ed a lungo> per quanto possano essere sporche le vostre mani, nella vostra anima almeno un piccolo punto di luce c’è…altrimenti mi avreste ucciso e non riportato a casa quel giorno al Molo<sorride, ma poi scuote il capo> quella creatura non sa contro chi si è messa…lui non voleva sentire le mie parole, ho provato ad avvisarlo…a scacciarlo…ma lui ha continuato sino alla fine ed ora, peggio per lui…<beve un altro lungo sorso di vino tornando a poggiare la coppa sul tavolo poco dopo. A dire riguardo il demone, tutto il resto, dalla sua sfacciataggine alla precisazione riguardo la caccia precedente, Esh incassa il colpo e annuisce> ricordo la vostra missiva…sarete sincero con me anche quando la verità farà male, quindi ho poco da irritarmi per i vostri comportamenti<sorride ancora>…e lo ammetto è stato sciocco non mandargli contro il mio esercito…ma potevo rischiare di essere vista debole dalla nobiltà…una donna al potere non è vista bene …e questo discorso già l’ho preso con il cavaliere…ma…comunque…quell’uomo prima della guerra sulla propria testa aveva venticinquemila denari…quindi non siamo stati a guardare impassibili…<la mano resta sulla coppa che ora fa girare lentamente, ma continua a parlare> comunque io gli ho dato un ultimatum, se non è sciocco se ne andrà…ma se non lo farà…se vedrete in giro un uomo dai capelli castani e corti, alto, occhi rossi, che di solito indossa una camicia e dei pantaloni di fattura comune…e porta con se una spada…ha un carattere arrogante…beh…sappiate che sarete libero di portarlo qui in catene…non posso impedirlo…siete un mio uomo, ma non un soldato della guardia reale <detto questo si zittisce e continua ad ascoltarlo e con una smorfia riguardo l’uccidersi risponde> non piego la testa infatti…lotto…e lo state vedendo…certo il mio sonno è scarso…ma sono qui a cercare di fare qualcosa per proteggere me e voi tutti…perché è questo che fa una leonessa…protegge i suoi cuccioli sino alla fine…<annuisce> sono stata sciocca a pensare una cosa simile…è stata una debolezza da donna quale sono…<sospira… quindi alza di nuovo il calice e continua a sorseggiare il nettare nero. Poi il discorso cambia e pian piano le cose iniziano a farsi chiare, un esercito di uomini e donne al suo servizio, un esercito fedele…ma oltre a questo fa attenzione a come parla di quegli uomini e donne sbandati e privi di uno scopo, in cuor suo la Regina spera che non sia una cosa quella vissuta dal mercenario sulla propria pelle, ma probabilmente si. Comunque termina di bere il suo vino e riflette ancora diversi minuti su quanto detto da Frederik. Quindi prende un respiro e annuisce> Sta bene mio lord…ti avevo promesso una nuova legione...ed un Lannister paga sempre i propri debiti…spero di non dovermi pentire della scelta…mi fido di voi…assieme a Toldfir potreste consigliarmi in materia di battaglie…comunque d’ora in poi Frederik, sarete il Capitano degli uomini al mio servizio…avete il potere di reclutare chi ritenete degno…ma fate attenzione…non voglio trovarmi taglia gola sbandati che provano ad assassinarmi <sorride per sdrammatizzare> mi fido del vostro giudizio…e vi farò avere i fondi necessari e…per il luogo ove addestrarli…potreste usare il cortile dell’ambasciata…o…se troppo stretto…non so…vedete a Raad se trovate un luogo adatto…<annuisce. Inizia a sentire la testa un po’ leggera a causa del vino bevuto troppo velocemente, ma è lucida nel prendere le decisioni>

Eshlyn [Studio Reg. E Amba.]: <Afferra il calice lasciato sul tavolo e ne termina il contenuto con un altro lungo sorso, quindi andrebbe a prendere con la mandritta la caraffa, versandosene ancora un'altra coppa. Ovviamente ascolta Frederik in ogni sua parola e alle prime sorride> Ovviamente non dovrete loro niente…voi siete un mio uomo non un loro…voglio solo far capire a ser Toldfir che di voi ci si può fidare…<e si collega con il discorso a ciò che dice successivamente> e proprio perché non siete come lui che voglio la vostra presenza al mio fianco in questi momenti difficili…e magari anche in quelli più sereni…<accenna ad un sorriso ma terminali, per la prima volta dopo tanto sta parlando da regina, si sta muovendo da donna a capo di un popolo…di una razza e sta facendo tutto il possibile per farlo al meglio> So che le vostre mani sono sporche di sangue…quelle del mio cavaliere solo di quello degli Altri probabilmente…ma voi avete una cosa in più, quella cosa che il demone che mi ha aggredito pensa possa darmi lui…voi potete aggirarvi per i luoghi malfamati di Raad e proteggermi da chi trama nell’ombra…e in oltre voi sapete come agiscono gli assassini spietati, voi conoscete l’oscurità del mondo…ma nello stesso tempo, siete un uomo che ha visto morire i suoi compagni, che ha sofferto a lungo e che ha visto scomparire la propria famiglia chi sa dove…<lo guarda dritto negli occhi intensamente ed a lungo> per quanto possano essere sporche le vostre mani, nella vostra anima almeno un piccolo punto di luce c’è…altrimenti mi avreste ucciso e non riportato a casa quel giorno al Molo<sorride, ma poi scuote il capo> quella creatura non sa contro chi si è messa…lui non voleva sentire le mie parole, ho provato ad avvisarlo…a scacciarlo…ma lui ha continuato sino alla fine ed ora, peggio per lui…<beve un altro lungo sorso di vino tornando a poggiare la coppa sul tavolo poco dopo. A dire riguardo il demone, tutto il resto, dalla sua sfacciataggine alla precisazione riguardo la caccia precedente, Esh incassa il colpo e annuisce> ricordo la vostra missiva…sarete sincero con me anche quando la verità farà male, quindi ho poco da irritarmi per i vostri comportamenti<sorride ancora>…e lo ammetto è stato sciocco non mandargli contro il mio esercito…ma potevo rischiare di essere vista debole dalla nobiltà…una donna al potere non è vista bene …e questo discorso già l’ho preso con il cavaliere…ma…comunque…quell’uomo prima della guerra sulla propria testa aveva venticinquemila denari…quindi non siamo stati a guardare impassibili…<la mano resta sulla coppa che ora fa girare lentamente, ma continua a parlare> comunque io gli ho dato un ultimatum, se non è sciocco se ne andrà…ma se non lo farà…se vedrete in giro un uomo dai capelli castani e corti, alto, occhi rossi, che di solito indossa una camicia e dei pantaloni di fattura comune…e porta con se una spada…ha un carattere arrogante…beh…sappiate che sarete libero di portarlo qui in catene…non posso impedirlo…siete un mio uomo, ma non un soldato della guardia reale <detto questo si zittisce e continua ad ascoltarlo e con una smorfia riguardo l’uccidersi risponde> non piego la testa infatti…lotto…e lo state vedendo…certo il mio sonno è scarso…ma sono qui a cercare di fare qualcosa per proteggere me e voi tutti…perché è questo che fa una leonessa…protegge i suoi cuccioli sino alla fine…<annuisce> sono stata sciocca a pensare una cosa simile…è stata una debolezza da donna quale sono…<sospira… quindi alza di nuovo il calice e continua a sorseggiare il nettare nero. Poi il discorso cambia e pian piano le cose iniziano a farsi chiare, un esercito di uomini e donne al suo servizio, un esercito fedele…ma oltre a questo fa attenzione a come parla di quegli uomini e donne sbandati e privi di uno scopo, in cuor suo la Regina spera che non sia una cosa quella vissuta dal mercenario sulla propria pelle, ma probabilmente si. Comunque termina di bere il suo vino e riflette ancora diversi minuti su quanto detto da Frederik. Quindi prende un respiro e annuisce> Sta bene mio lord…vi avevo promesso una nuova legione...ed un Lannister paga sempre i propri debiti…spero di non dovermi pentire della scelta…mi fido di voi…assieme a Toldfir potreste consigliarmi in materia di battaglie…comunque d’ora in poi Frederik, sarete il Capitano degli uomini al mio servizio…avete il potere di reclutare chi ritenete degno…ma fate attenzione…non voglio trovarmi taglia gola sbandati che provano ad assassinarmi <sorride per sdrammatizzare> mi fido del vostro giudizio…e vi farò avere i fondi necessari e…per il luogo ove addestrarli…potreste usare il cortile dell’ambasciata…o…se troppo stretto…non so…vedete a Raad se trovate un luogo adatto…<annuisce. Inizia a sentire la testa un po’ leggera a causa del vino bevuto troppo velocemente, ma è lucida nel prendere le decisioni>

Frederik [Studio]: Ascolta interessato, divenire un consigliere della regina non era nei suoi piani ma sicuramente una posizione che porta potere, e lui certo non disprezza il potere, ascolta di ser Toldfir < si voi potete fidarvi e se non mi intralcerà potrà farlo anche questo ser > dice semplicemente. < una donna al potere non è forse ben vista come dite, ma da quando una regina si deve preoccupare di com'è vista governate e date ordini non potranno che obbedire che gli piacciate o meno. Ascolta la descrizione e la memorizza ma nulla d'altro dice in proposito. Sorride < ma alcuni dei vostri cuccioli hanno artigli più affilati dei vostri non temete che sappiano difendersi >. Ma poi si cambia argomento < non parlo di taglia gole ma di persone oneste magari anche buone un tempo che hanno assaggiato come sia duro il mondo, non c'è più terribile avversario di un uomo buono che è costretto a divenir malvagio perchè la sua furia è giusta e può essere solo imbrigliata ma non spenta > dice pare farsi pensieroso < chi vaga nella tenebra senza scopo si attaccherà alla luce più luminosa che scorge e non potrà far altro che seguirla con il rischio di bruciarsi come una falena nel fuoco > si alza allora in piedi forse che voglia congedarsi < io darò una luce a questi individui come un tempo è stata data a me> dice solo non aggiunge altro non spiega. < vedremo che spazi usare nei prossimi giorni > direbbe allora. Si avvia a raccogliere le sue proprietà < mia signora credo sia tempo che voi vi ritiriate e provate a riposare > dice ora gentile.

Eshlyn [Studio - Uscita]: <Ascolta le prime parole di lui fa spallucce> non posso sapere come reagirà ser Toldfir, ma questo nessuno può dirlo…vedremo il tempo cosa dirà…per ora le mie sono state solo proposte <annuisce, non è comunque sola, ha il resto del consiglio da ascoltare in merito. Comunque alle parole successive riguardo le donne al potere e annuisce sorridendo> avete ragione mio Lord…forse sono solo troppo influenzata dagli anni di governo di mio nonno…il suo regno è stato lunghissimo…ho paura di non essere degna a succedergli…<sospira> ma se lui mi ha scelto un motivo ci sarà…e se voi vi accalorate cosi tanto per un uomo che lede il mio regno e la razza umana…beh…qualcosa di positivo allora l’ho fatto <ridacchia appena mentre questa espressione si rispecchia negli occhi appena un poco lucidi e dalle pupille poco più dilatate del normale. Un’ennesima risata al dire sugli artigli affilati, accompagnata da un cenno d’assenso con il capo, ma poi torna seria ad ascoltare ciò che dice. Inizia a farsi sempre più attenta man mano che le parole vengono pronunciate, quel parlare di luce e di dare una possibilità a delle persone buone di riscattarsi ed avere un nuovo scopo nella vita. Si alza anche lei e gli si avvicina mentre sta raccogliendo le sue cose, ciò che aveva temuto forse è vero, forse anche lui ha passato ciò che ha poco prima raccontato, quella perdita di un punto di riferimento. Non sa niente di quell’uomo, del suo passato, ma comprende che non ci aveva visto male…c’è della luce in lui, una volta raggiunto…gli poggerà una mano sul braccio per attirarne completamente l’attenzione, quindi lo guarderà negli occhi con un sorriso buono, dolce…comprensivo un sorriso sincero e privo di maschere> Avete della luce dentro di voi Frederik…ve l’ho detto…le vostre mani sono sporche di sangue, di omicidi, ma nel vostro cuore<e ora poggerebbe una mano sul petto altrui all’altezza del cuore> voi avete qualcosa che non dovrete mai lasciar morire soffocato dall’oscurità e dalla durezza di ciò che ci circonda…fate in modo che quella luce brilli almeno un po e non si spenga completamente…<parole sincere che provengono dall’animo della Regina. Alle ultime parole di lui quindi guarda un po sconsolata il vino, ma annuisce sospirando> Se riuscirò a dormire… sono giorni che sono perseguitata dagli incubi…nemmeno i rimedi dei Guaritori funzionano…probabilmente nemmeno ubriacarmi risolverà qualche cosa…<una breve risata mentre strizza l’occhio al Duca mercenario. Quindi se non verrà trattenuta, si avvierà verso lo scritto per recuperare le scarpe di stoffa e cuoio, che andrà ad indossare nuovamente ai piedi…assieme a strani equilibrismi precari. Poi detto ciò tornerà sul Mercenario> Se mi vorrete far compagnia per un po’ di strada, ne sarò lieta…e ovviamente…vi consiglio per questa notte di riposare qui, in una delle stanze degli ospiti, un servitore vi scorterà, non vorrei vi perdeste…ma se volete tornare alla vostra abitazione fate pure…non vorrei mogli arrabbiate fuori dai cancelli del palazzo…<ennesimo sorriso. Attenderà una sua decisione prima di uscire e prendere passo verso l’altro lato del corridoio, oltre le porte del labirinto…verso le scale per il piano superiore e le proprie stanze.>

Frederik [Studio]: L'ascolta, < ognuno di noi si confronta con chi lo ha preceduto, mio padre era un uomo buono un governatore giusto come voi, si vergognerebbe nel vedere cosa è divenuto il suo primogenito, ma forse meglio che non abbia visto questi tempi, questi sono tempi oscuri e di guerra non fatti per gli uomini giusti > pare riflettere < ma voi ce la farete forse, non conosco vostro nonno ma se ha governato a lungo un motivo ci sarà stato, se lo stimate dovrete per forza fidarvi della sua scelta >. Rimane un po sorpreso quando la regina si fa vicina, non è abituato molto ad esser toccato da altri o a farli avvicinare così tanto se non è lui a deciderlo, ma non si scosta la lascia parlare < non saprei, darò una possibilità a quelle persone di riscattarsi, molti lo faranno morendo ma se saranno utili si saranno riscattati, ho vagato anch’io a lungo nelle tenebre, sono sprofondato e mi sono estraniato dal mondo, ma poi sono tornato a galla. Però quando l'oscurità ti afferra difficilmente se ne andrà mai completamente > sorride amaro, ripensa al suo mondo ridotto in cenere tutto quello che credeva immutabile disperso ai quattro venti, solo polvere < a volte quella luce non ce la fa a brillare da sola, a volte e più semplice abbandonarsi alle tenebre, ma non sono mai stato uno che sceglie le vie più semplici, i deboli si arrendono e muoiono > ricambia al sorriso con un sorriso < le emozioni sono una debolezza per quelli come me ma se non avessi nulla per cui combattere non sarei diverso dagli altri, ho impiegato molto a capirlo >. Riflette qualche attimo < quando sono giunto a Raad cinque mesi fa ero in balia degli eventi ma ho trovato qualcosa che mi ha ridato la voglia di combattere, lassù nel nord ho visto che la forza non ha abbandonato le razze di questo mondo c'è ancora speranza non è troppo tardi > dice serio quasi un profezia < il mondo può essere salvato appartiene a noi non a quelle creature, io farò la mia parte anche se il mio passato direbbe il contrario combatterò alla mia maniera, a volte il fuoco si combatte con il fuoco e se c'è da pagare un prezzo in carne e sangue lo pagherò > direbbe ancora mortalmente serio < quello che creerò sarà per voi e per servire i vostri scopi, noi vigileremo anche quando tutti gli altri dormiranno è una promessa, non dovrete temere le ombre mia regina perché ci sarà uno di noi in quelle ombre>. Ma poi si rilassa e la conversazione scema passando su livelli più tranquilli, osserva la regina recuperar le scarpe < si grazie mi fermerò qui si è fatto molto tardi > le porgerebbe quindi il braccio per poi condurla alla sua stanza <exit>
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25/05/2015 21:04
 
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GDR APPROVATO.

Eshlyn: 12 pe.
Frederik: 12 pe.


Annotazioni:

-La regina comprende che l’uomo dagli occhi rossi possa essere un demone.
-La regina approva la creazione di un corpo militare indipendente dalla corte che risponda solo a lei.
-La regina conferma il grado di Capitano a Frederik
-Frederik viene a conoscenza della questione con gli occhi rossi e dell’esistenza di Toldfir
-La regina scopre dell’esistenza di una nuova prescelta e desidera incontrarla ma non ne conosce il nome.

Commento:Nulla da dire se non...BRAVISSIMI! [SM=g2439323]

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