Gabriel – Sheera
Senza accorgersene nella sua ricerca delle tenebre l’umana si è spinta vicino al palazzo dei vampiri, al calare delle tenebre ne emerge Gabriel che attirato dal canto malinconico della donna la individua subito. La riconosce ed incuriosito da quella mortale che sembra volersi perdere nelle tenebra decide di lasciarla vivere per incontrarla ancora.
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Sheera [Sentiero/albero] {E' ancora Giorno,gli ultimi spasmi di una Luce ormai morente s'innalzano verso un cielo che pian piano inizia a farsi sempre più scuro,ingombro di nubi che sembrano voler accelerare l'arrivo della Sera.Notte profonda,vieni a sfiorare questa tua Figlia che altro non attende se non il tuo Oscuro Abbraccio.Pallida Luna,innalzati al di sopra delle nubi,spegnendo quell'Astro fulgente che ancora vuol vivere,inondando il Mondo con i suoi raggi fin troppo caldi e luminosi.Ombre,venite,avvolgete il Mondo con il vostro sottile manto,in voi appare ciò che di Giorno è velato ed occultato.Siede lei,ai piedi di un albero che si contorce verso l'alto,ai lati di un sentiero che si perde nella Nebbia.Rossa stoffa di un abito che s'allarga sul terreno,come macchia di Sangue,pallida carnagione che richiama Selene a far da netto contrasto con quella chioma corvina che corre lungo le spalle.Mani in grembo,capo inclinato appena in alto,palpebre socchiuse.Immobile,completamente immobile...se non fosse per quelle labbra che si muovono appena,schiudendosi vermiglie,lasciando uscire una voce che cerca di essere il più melodiosa possibile,in scale ascendenti e discendenti che preludono forse ad un futuro canto..non romantico..malinconico. (//https://www.youtube.com/watch?v=2vFOahAeVjQ).}
Gabriel [Sentiero]: L'immortale creatura scivola tra le prime fitte ombre che sempre avvolgono l'oscura foresta che nelle sue spire avvolge il tetro palazzo che come un fiore oscuro ed osceno sbocciato dove i mortali non osan posare il loro sguardo. Il suo signore avanza ammantandosi delle ombre che si allungano al retrocedere della luce, come araldo stesso della notte pone piede nella terra che come ogni sera viene conquistata dall'oscurità solo per esser perdutà ad ogni alba. Fasciato in un completo che richiama il colore del sangue, elegante e perfetto come se gli fosse scolpito in dosso, si muove rapido tra quelle fronde che pare conoscere ad ogni passo come se la foresta stessa si piegasse al suo passo in modo che mai sia messo in fallo. Avanza rapido e silenzioso, forse verso un tetro intento o forse solo per sfuggire ad eterna noia, incurante della sventura che porta ai cuori di coloro che sono vivi e possono ancora soffrire. Il suo passo però esità e si ferma all'udire di una voce che osa inoltrarsi nella terrà che è il suo dominio. Lento sorride e pone il passo verso l'incauta cantante che non par temere le tenebre.
Sheera [Sentiero/albero] {La voce si alza e si abbassa in quelle scale che hanno l'intento di scaldare le corde vocali,per preparare meglio quella voce calda e suadente che sarebbe rivolta solamente alle Tenebre ed alla Luna ancora nascosta.Si sente a Casa,anche se molti potrebbero avere opinione contraria alla sua.Come si poteva chiamare Casa un luogo così oscuro,lontano da abitazioni,avvolto dalla Nebbia?Eppure era esattamente così.Le Tenebre sono la sua Linfa,l'Oscurità avvolge quel Cuore ormai completamente circondato di puntute spine.E canta adesso,sì...quelle labbra modulano una nenia dal sapore triste e malinconico.Che possa piacere a quell'Immortale che non visto calca il terreno verso di lei?Forse..o forse no.Difficile dirlo.Eppure la sua Voce sembra unirsi alla perfezione con il pallore di una Notte che pian piano avanza.(//Canzone cantata:
www.youtube.com/watch?v=5anLPw0Efmo&index=20&list=PLSvT-88IIukStEbZ9frAaJageMf...
Gabriel [Albero]: Il passo lo muove verso la creatura che cerca rifugio dove ogni altro fugge. Muove il passo lento tra le ombre fino a spuntar poco distante, in parte celato da un nodoso albero i suoi occhi rubano con lo sguardo gli attimi di quella creatura che diffonde un canto così triste e profondo. Rimane in attesa, in agguato come il predatore che studia un nuovo venuto per comprender se sia preda o predatore. Non ha dubbi l'immortale certo non vi sono altri predatori che lui possa temere, ma la curiosità fa capolino come una sconosciuta, già i suoi occhi si sono posati su quella creatura e già non ne ha colto la vità eppur ricorda sarebbe stato semplice come recidere lo stelo di fiore. Osserva quindi dalle ombre l'oscura cantante che sfida la stessa oscurità.
Sheera [Sentiero/albero] {Canta,innalza la tua Voce alla Luna nascente pallida Mortale,offri questo canto alle Tenebre avanzanti,in un Dono fatto di note e melodia che quasi sembra richiamare lontani lamenti.Imperfetta,certo,la voce d'ella,avevano cercato d'insegnarle ad usarla quando ancora era rinchiusa tra le mura genitoriali..ma non aveva mai prestato troppa attenzione,non le era mai interessato sul serio.Eppure,melodioso è il tono,sporco ma al tempo stesso terribilmente piacevole,come se fosse Dono naturale,spontaneo...Lo coltiverà,questo inaspettato talento?Chissà...Impossibile prevederlo.Per ora è solamente la Notte ad accogliere queste stille preziose,i rami si flettono debolmente accanto a lei,smossi da Brezza invisibile,dando pallida illusione di chinarsi,in muta accettazione di quell'Offerta all'Oscurità.Nessuna sfida alle Tenebre la sua,semplice Regalo a quelle Ombre che l'hanno sempre accolta come Figlia.Non può avvertire la presenza dell'Immortale...eppure,in quel momento,non ha Paura,il suo Cuore Nero palpita per la vicinanza di quella Notte tanto adorata,amata.}
Gabriel [Albero]: Rimane immobile a lungo la creatura immortale priva di respiro e come una statua o solo un altro frammento di quell'oscura foresta, a lungo rimane immobile mentre l'oto corglie ogni tono di quella melodia che si par oscura e forse spinge il vampiro a domandarsi come una tal fiammella che può essere spenta da un refolo di vento possieda tanta oscurità al suo interno. Attenderebbe, attemberebbe a lungo, il predatore forse dormiente a causa di quella nenia che lo ha cullato per il momento placa, rimarrebbe immobile sino a quando ella terminasse di diffonder il suo dono. Muoverebbe poi un passo per emerger da quelle ombre, le mani si muoverebbero la mancina aperta e piatta la dritta a batterci sopra come in un plauso alla cantante. Sul volto perfetto e pallido che pare frutto del lavoro di uno scultore si disegna un sorriso che mostra denti dello stesso color delle ossa sbiancate dal tempo, anch'essi perfetti come se mai fossero stati toccati dal tempo o dall'usura.
Sheera [Sentiero/albero]: {Adorata Notte che ora t'innalzi nel Silenzio ovattato,amate Tenebre che ora solcate indisturbate il suolo dei comuni Mortali,avvolgete col vostro oscuro manto colei che a voi in Ancella è devota.Oh,tu,sfuggente Selene che adesso lasci intravedere i tuoi raggi,inonda del tuo argenteo pallore ella che,pur rivestita di spoglie Mortali,da sempre nell'Animo Oscuro si proclama tua Figlia.E adesso si,la Voce scema,lentamente,spegnendosi pian piano in un mormorio lontano,lasciando che infine le labbra si serrino in morbida morsa voluttuosa,vermiglia.Per pochi secondi rimane ancora lì,immobile,respirando a pieni polmoni il sentore della Notte.Poi,le palpebre sono indotte a schiudersi,suono d'applauso riverbera in quella Nebbia irreale.D'Istinto il capo si volta,perfetto disegno inciso nell'alabastro,lo sguardo chiarissimo,richiamante la trasparenza del Ghiaccio,si posa sulla figura dell'Immortale.} <Aretè...Lieta di rivedervi...>.Sussurro,flebile,alito di Vento malinconico ad uscire da labbra carminie,in contrasto con quella chioma che sembra possedere il colore delle Tenebre.In tutto ella pare Stilla d'Oscurità...Beltà di Venere Nera,Insidia di Cuore di Spine.}
Gabriel [Sentiero]: Avanza sicuro come padrone fosse di quella terra per poi arrestarsi, ora le ombre ormai calate han il dominio di quel mondo e come se fosse il loro signore l'immortale si erge in quel luogo elegante e freddo come da secoli si presenta ai mortali, immutato più della stessa pietra che si sgretola nel tempo. Gli occhi due oscure sfere sprofondate in pozzi di ombre scrutan il cielo eve la pallida signora ormai regna sofrana per poi tornare sulla creatura mortale. Scruta quel fragile corpo che così lontano dalla luce e dal calore si è inoltrata, come per un casule vagara si puntan infine sul volto dell'oscura cantante, a specchiarsi in quel chiaro sguardo che si par contrastare quelle tenebre o forse ne è solo un altro strumento. Sorride quindi mostra i denti all'ignara cretura che ancor non ne conosce il potere < buona sera mia signora, i vostri passi vi conducono in luoghi oscuri > parole gentili che celan il terrore che la notte porta quell'uomo nei cuori dei cittadini di Raad.
Sheera [Sentiero/albero]: {Eccoli di nuovo uno di fronte all'altro,l'Immortale e l'Umana maledetta dalla sua stessa stirpe per il semplice fatto d'essere nata.Figli di quell'Oscurità che li avvolge benignamente nel suo Grembo di Madre,sebbene Ella abbia dato Doni rari a colui che per la seconda volta la Mortale ha incontrato.Lo osserva,il capo s'alza impercettibilmente,per rimediare alla differenza d'altezza.E' affascinante,terribilmente affascinante,questo deve ammetterlo.Ma ciò che la attrae di più è il Segreto ch'ei nasconde,dietro quel volto di marmo e quella pelle gelida come...come la Morte.} <I miei passi mi hanno portata esattamente dove volevo essere,mio signore...nella Notte.>{Labbra vermiglie a schiudersi voluttuose,lasciando intravedere l'ombra vaga di un accennato sorriso,voce a spandersi nell'aria notturna,in Stille suadenti.}<Mi auguro che il mio canto...sia stato di vostro gradimento.Dopotutto...questo è il vostro Palazzo.>{Sussurro inconsistente a fondersi con le Tenebre il suo,riportando a galla il ricordo del verbo che tra loro era intercorso nel primo incontro,alla Radura.Impossibile dimenticare.Impossibile dimenticare lui.Troppo particolare...troppo diverso da tutti.}
Gabriel [Sentiero]: Osserva quella creatura che in profondità brama, brama con un invidia immortale per quel calore ch'ella possiede e che lui ha perduto, calore che la sua stirpe può solo assaporare per qualche attimo. Sorride lieve, comprendendo quel pensiero che l'ha sfiorato, brama il calore di quelle fiammelle, calore che ha smarrito ma che smarrirebbe mille volte per il potere che ha abbracciato nelle profonde tenebre. Sorride < per chi cantavate a chi era rivolta tutta la vostra tristezza > sorride ancora e si fa più avanti < la vostra melodia mi ha portato qui come il fuoco attira una falena quindi è stata gradita >. Ascolta ancora il dire della misteriosa mortale che non teme di sprofondar nelle tenebre e rammenta le parole dette e forse per un attimo il pensiero di trascinarla nel palazzo dove la carazze dall'astro serale non giunge mai si fa forte, una via senza ritorno per un mortale.
Sheera [Sentiero/albero]: {E chissà come ride,lassù,il Fato beffardo che ha il volto di quella pallida Selene.Destino strano,imprevedibile,che mette l'uno innanzi all'altro Vita e Morte,incarnati nei rispettivi involucri terreni,osservando come l'Una cerca sempre l'Altra,in una Danza infinita,perpetua.} <Cantavo alla Luna...alle Tenebre Immortali che sempre solcano il Mondo...>{Un attimo lascia in sospeso la frase,verbo che galleggia nell'aere immota,prima di essere conclusa.}<Non era tristezza...ma malinconia.Troppo brevi per me son le Ore Oscure.>{Certo,vorrebbe che durassero all'infinito,dilatandosi,rubando spazio al Sole.Sorride ora,accattivante Venere adombrata di Buio,denti bianchi a pareggiar col pallore del viso.}<Ne sono lieta...speravo d'incontrarvi di nuovo.>{Suadente voce a pronunciare sottile Verità.Non certo romanticismo a calcare il verbo,nè infatuazione mortale...No...Attrazione smodata per ciò che ei nasconde,per il Mistero che circonda quel volto tetro che appare solamente con la Luna.}
Gabriel [Sentiero]: Al giungere all'oto quelle parole, un ghigno attraversa il pallido volto < cantavate anche per me quindi > enigmatico come un mistero che non è dato svelare < ore oscure chissà > dice una parola sussurrata nella notte. Occhi carichi di tenebre la scrutan come a metterne a nudo l'anima della mortale < magari le tenebre ascolteranno il vostro canto e vi daranno il loro bacio così che le ore oscure non finiscano mai > pronuncia parole per provocar la mortale ha compreso cosa bramano quegli oscuri occhi incastonati in un pallido corpo e non sa che il premio che tanto ella brama non è sconosciuto al suo interlocutore. Speranza si strano sentimento che non almberga nel cuore dell'uomo < se speravate la vostra preghierà è stata udita dalle tenebre ed ora ursù ora mi avete trovato >.
Sheera [Sentiero/albero]: {Lo guarda,dal basso,immersa in quelle Tenebre di cui si proclama Ancella mortale.Sorride,labbra vermiglie a spezzare quel volto d'alabastro perfetto,la mandritta sale a scostare dallo sguardo di Ghiaccio una ciocca corvina che il Vento ha fatto smuovere,come a volerla baciare,omaggiando la sua Bellezza.}<Può darsi...>{Enigmatica anch'ella,dietro viso d'Angelo perfetto.Ascolta il dire altrui,sente lo sguardo dell'Immortale su di sè...in sè.}<Saranno le Tenebre a decidere se concedermi un simile Dono,mio signore...>{Per un istante cessa il suo verbo,lascia che l'altro scavi dentro di lei,lascia che l'Immortale anneghi nella sua Anima Oscura,plasmata dal Buio,circondata da un Cuore irto di Spine.Oscurità.Ecco cosa vedrà l'Immortale Creatura in lei.Fuoco,sì...ma completamente Nero.Un germoglio vivente ormai già intaccato da lungo Tempo da germe Tenebroso.}<Fino ad allora...io le servirò...>{Certo,l'Oscurità era la Madre che non aveva mai sentito di avere.Con calma prenderebbe ad alzarsi,fruscio di stoffa ad accompagnarla in lungo strascico.}.
Gabriel [Sentiero]: Ride ora creatura superiore agli umani tormenti o desideri, perfetto ed implacabile in ogni sua movenza, ode il richiamo del sangue la fame che lo afligge perchè le tenebre non sono vuote come molti credono ma sono colme di una fame eterna. Ma la bestia non è cosciente e la volontà dell'immortale la piega al suo desiderio < se le tenebre vorranno vi prenderanno e vi doneranno cià che bramate >, un dire sicuro una certezza oscura che non ammette dineghi, verità pronunciata da chi ormai è parte delle tenebre stesse e la cui memoria ha dimenticato il tocco del sole. Un oscurità che scruta un altra oscurità, un baratro freddo che scruta un fuoco oscuro due difformi tipi di oscurità così diversi ma uguali. Fa quindi un mezzo inchino formale ma freddo come il ghiaccio < sia come dite voi servite e verrete riconosciuta > . Si muove lento come ad allontanarsi ma un ultimo sorrido ne attraversa il volto < è stato un piacere oscura ancella forse nelle tenebre i nostri passi si incontreranno ancora > e se lei non lo fermasse si allontanerebbe sino a sparire tra le ombre. <exit>
Sheera [Sentiero/albero]: {Troppo brevi sempre per lei le Ore della Notte,troppo corti gli istanti passati nell'abbraccio delle Tenebre ed al bacio della Luna.Sorride,di nuovo,voluttuosa Creatura Mortale che aneli a svincolarti dalle catene umane,mentre osserva colui che di Tenebra è fatto,permeato fin nel profondo.I Figli del Buio s'attraggono,si cercano...si riconoscono,sempre.E lei,pian piano,sta sfilacciando la trama di Mistero che circonda l'Immortale.Arriverà a comprendere completamente chi sia...cosa sia.Lui s'inchina,freddamente,formale.La mandritta afferra un lembo della gonna,sollevandolo appena,il capo si reclina appena in basso,chioma a sfuggire verso il suolo,mentre il corpo sinuoso esegue una perfetta,nobile riverenza.}<Il piacere è stato mio...Al nostro prossimo incontro...Araldo della Notte.>{Lo appella così,mentre si congeda.Lo osserva svanire tra le Ombre,come se non fosse mai stato in quel luogo,prima di avviarsi anch'ella lungo il sentiero,seguendo il percorso a ritroso...verso la cittadina di Raad.}