Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Scheda di Razza

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2014 20:56
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 924
Sesso: Maschile
17/01/2011 20:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

{Morfologia e capacità}
TRATTI DEI DRAGHI


Ma che cosa, esattamente, da di un drago ciò che è?
Anche altre bestie rettiloidi magiche possiedono grandi poteri. Alcune creature minori, come le viverne, condividono certe caratteristiche con i draghi.
Che cosa distingue i Draghi da questi altri esseri?

Tutti i draghi puri hanno categorie di età distinte e crescono in forza e potere man mano che progrediscono fra tali categorie. Ogni drago cromatico dispone sia di un'arma a soffio sia di un assortimento di capacità soprannaturali, inclusa un'aura che incute un terrore opprimente.
Tutti i draghi cromatici, inoltre, presentano la medesima struttura corporea.

ANATOMIA ESTERNA


Coperto di scaglie, con quattro zampe e una lunga coda serpentina, a prima vista un drago ha l'aspetto di un rettile gigante. Ciononostante, quella di un "drago" è una classificazione a sè, che incorpora caratteristiche sia di rettili sia di mammiferi predatori. In effetti, l'anatomia eterna di un drago (quattro zampe direttamente collocate sotto il corpo anzichè disposte ai lati) è più simile a quella dei mammiferi che a quella dei rettili.


ORGANI DI SENSO



VISTA:
Al centro dell'occhio di un drago si trova una pupilla sottile e verticale, come quella di un gatto. Tuttavia, mentre la pupilla del gatto si espande allo scopo di catturare più luce nelle zone buie, l'espansione della pupilla di un drago consente all'energia primigenia che fluisce nel sangue della creatura di emanare dalla pupilla stessa (Vedi Anatomia Interna). Questo infinitesimale trasudamento di magia conferisce al drago la sua scurovisione.

UDITO:
I draghi cromatici non possiedono l'orecchio esterno. Come nei serpenti i suoni vengono percepiti tramite un meccanismo interno. Da fuori, l'unico indizio dell'esistenza di tale meccanismo è un minuscolo orifizio tra le scaglie.
Alcuni draghi hanno collari o frange scagliose intorno alla testa; in questi casi, una cresta di spine scagliose può circondare l'orifizio uditivo, concentrando il suono verso il timpano in modo simile all'orecchio esterno dei mammiferi. Tuttavia queste scaglie non sono una parte necessaria all'orecchio dei draghi.

TATTO:
A causa delle scaglie e della pelle coriacea, i draghi hanno il senso del tatto poco sviluppato. Pertanto, un drago può dormire comodamente anche su un cumulo frastagliato di tesori, fintanto che il mucchio si adatta anche solo vagamente alla sua forma. Tuttavia i draghi sono sensibili al dolore: qualsiasi cosa abbia la capacità di perforare le scaglie e l'epidermide riceve immediatamente la loro piena attenzione.

GUSTO:
Il senso del gusto di un drago è distribuito tra le narici e la lingua. Gli orifizi nasali possono captare gli odori anche a grande distanza, ma sono meno capaci di differenziare le componenti di un odore rispetto alla lingua. Quando un drago si avvicina all'origine di un effluvio interessante, la sua lingua dardeggiante identifica e localizza diversi odori, non diversamente dalla lingua dei serpenti. La lingua è inoltre l'organo del gusto di un drago. I draghi possono percepire più sfumature di sapori delle creature umanoidi: per esempio un drago potrebbe elencare tutti gli ingredienti di uno stufato dopo averne preso un unico assaggio corposo..


FAUCI E DENTATURA

Come nei coccodrilli, i muscoli che chiudono le mascelle di un drago sono più potenti di quelli che le aprono...ma anche in questo caso, solo l'avversario più possente potrebbe sperare di tenere chiusa la bocca di un drago, se questo intende aprirla. I denti, anch'essi simili a quelli del coccodrillo, includono lunghe zanne capaci di trafiggere e lacerare, incisivi per tagliare la carne dalle ossa e una serie di molari per masticare e sminuzzare il cibo.
La mandibola di un drago può inoltre slogarsi volontariamente allargando la bocca fino a proporzioni enormi, proprio come quella dei serpenti.
I draghi manifestano di rado questa loro capacità, in quanto la usano solo per mordere avversari più grandi di loro o per inghiottire prede troppo robuste per essere ridotte in pezzi più piccoli.
La gola può dilatarsi a sufficienza per permettere il passaggio di qualsiasi cosa riesca a passare dalle mascelle slogate, sebbene la deglutizione di qualcosa di tanto grosso da obbligare il drago a slogare la mandibola sia un'esperienza alquanto dolorosa per la creatura.
I denti e le zanne di un drago sono composti da una sostanza rigida più simile alle ossa del drago stesso (vedi "Ossatura") che non allo smalto e l'avorio di cui sono fatti i denti della maggior parte delle creature.
Similmente, l'interno dei denti somiglia al midollo osseo più che alla polpa.
Un drago sviluppa una nuova dentatura ogni volta che aumenta di taglia. Fra un periodo di dentizione e l'altro, se un drago perde un dente è obbligato a farne a meno, a meno che non disponga di un modo per farlo ricrescere magicamente.


ACULEI, ARTIGLI E CORNA

Tutti i draghi hanno qualche combinazione di sporgenze cutanee sotto forma di aculei, artigli, corna o tutti e tre gli elementi. Queste prominenze sono composte di una sostanza simile a quella dei denti del drago. Non sono cheratinose come le corna della maggior parte degli animali dotati di tali escrescenze, nè possiedono la stessa composizione delle ossa del drago, sebbenen siano molto simili a queste ultime.
Gli aculeisono saldamente ancorati nei muscoli e collegati allo scheletro da una serie di legamenti.
Artigli e corna, invece, si sviluppano direttamente dallo scheletro del drago.
Corna e aculei crescono mano a mano che il drago cresce e si sviluppa; come i denti, anche gli artigli cadono e si riformano quando il drago aumenta la propria taglia.
I piedi del drago hanno caratteristiche sia dei volatili sia dei rettili.
Un piede ha di solito tre artigli rivolti in avanti e un singolo artiglio presso la parte posteriore,sebbene una minoranza rispettabile di draghi cromatici abbia quattro artigli rivolti in avanti.
L'artiglio posteriore è normalmente rivolto all'indietro quando il drago cammina o corre, ma può essere rivolto in avanti per svolgere le funzioni di un rudimentale pollice opponibile. Sebbene l'artiglio posteriore non sia completamente prensile nè agile come una mano umana, può comunque consentire al drago di afferrare oggetti e persino utilizzare utensili a patto naturalmente che tali strumenti siano di dimensioni adeguate e progettati per l'impiego dei draghi.


SCAGLIE

La superficie delle scaglie di un drago dipende in parte dalla sua varietà.
Per esempio, lo strato superficiale delle scaglie di un drago nero è di solito ruvido e coriaceo, come quello di un alligatore, mentre le scaglie di un drago viola sono generalmente più levigate, come pelle di serpente indurita. Queste tendenze , tuttavia, non sono assolute.
Il modo in cui sono disposte determina la struttura superficiale dell'epidermide di un drago. Le scaglie più grandi, come quelle che ricoprono la testa, il collo e la schiena sono collegate alla pelle da un lato e si sovrappongono alle altre scaglie all'estremità opposta. Questa disposizione crea un rivestimento simile a una corazza di scaglie o alle tegole di un tetto. Alcune scaglie, come quelle che rivestono la parte inferiore del drago, sono invece affiancate anzichè sovrapposte.
Le scaglie dei draghi sono leggermente più flessibili dell'acciaio e sostanzialmente più resistenti, cosa che le rende perfette per le armature.
Sfortunatamente per coloro che desiderano realizzare armature di scaglie di drago, raccogliere la 'materia prima' è difficile, e le armature costruite con queste scaglie durano solo poche settimane dopo esser state tolte a un drago vivente.
Tutti conoscono qualche storia riguardo completi unici di armatura magica fatti di scaglie di drago, ma realizzare un'armatura comune utilizzando le scaglie raccolte potrebbe essere impossibile senza l'assistenza di un rituale ormai perduto da molto tempo.
Un drago non muta mai la pelle, dato che le sue scaglie crescono lentamente per tutto il corso della sua vita.
Occasionalmente perde qualche scaglia a causa di ferite o malattie, o come risultato di un ricambio naturale. Le zone scoperte restano nude solo per qualche mese al massimo, prima che le scaglie di ricambio siano cresciute abbastanza da riempire gli spazi vuoti.


ALI

Le ali di un drago hanno una struttura semplice.
Ognuna consiste in una membrana di pelle sottile tesa su un telaio di ossa leggere, simili a quelle di un pipistrello.
Ogni ala è abbastanza grande da far sì che solo numerose ampie lacerazioni possano minacciare l'integrità della membrana. Di conseguenza, è difficile ferire un drago abbastanza gravemente da impedirgli di volare. Inoltre, le lacerazioni si rimarginano molto velocemente.

ANATOMIA INTERNA




Molti dei dettagli che distinguono i draghi dalle altre creature sono interni. Sebbene le scaglie e la carne di un drago somiglino per alcuni aspetti a quelli dei rettili, sotto la pelle la faccenda è del tutto diversa.


ORAGANI PRINCIPALI:

Cervello (1-2): Il cervello di un drago è grande sia in termini assoluti, sia in proporzione alla sua massa corporea. Una porzione significativa del cervello è dedicata a memoria e ragionamento, e altre parti controllano due funzioni esclusive dei draghi: il potere mistico degli occhi e la canalizzazione dei comportamenti acquisiti nel singolare cervello "rettile" della creatura.
Direttamente collocata sopra i centri sensoriali della corteccia cerebrale, un drago presenta una protuberanza aggiuntiva (un lobo in miniatura) dotata di una connessione sinaptica diretta ai nervi ottici. I sapienti ritengono che sia questa protuberanza a generare la presenza terrificante del drago. Sebbene non si tratti di un vero e proprio attacco con lo sguardo, l'effetto ha origine dagli occhi, e potrebbe essere questa l'origine della leggenda che vuole i draghi dotati di uno sguardo ipnotico.
Il lobo in miniatura attinge al potere mistiche che fluisce attraverso il cervello. Dopo che il drago ha speso tale potere, deve concentrarsi per qualche momento allo scopo di rinvigorire il lobo e approntare la capacità per impiegarla di nuovo.
Il secondo fattore principale che caratterizza il cervello di un drago è la sua connessione dei centri di memoria e apprendimento con il cosidetto cervello rettile, che a sua volta responsabile della collera, del meccanismo di attacco o fuga e altri comportamenti istintivi. La connessione è resa possibile da spessi conglomerati di sinapsi e serve a incorporare nei comportamenti istintivi del drago qualsiasi cosa che impari nel corso della sua vita.
Le tecniche apprese, come il combattere con efficacia o le tattiche di caccia, divengono così una parte innata delle reazioni automatiche della bestia. Questa conoscenza viene persino trasmessa alla prole del drago. I giovani draghi ereditano tutti gli istinti e i comportamenti reattivi dei loro genitori, inclusi i tratti che questi ultimi hanno sviluppato a partire dai loro ricordi ed esperienze.

Laringe e Trachea (3-4): La laringe contiene uno spiegamento di corde vocali leggermente più complesse di quelle umane. Anche se la maggior parte di questi esseri preferisce parlare usando una serie ristretta di tonalità, un drago può produrre qualsiasi tipo di suono, da un basso ringhio a uno strido così acuto che le orecchie umane sono a malapena in grado di percepirlo. Come nella maggior parte delle creature, la trachea è inoltre la via di passaggio per la respirazione del drago.

Polmoni (5): I polmoni occupano una porzione enorme dela cavità toracica di un drago, in quanto devono ossigenare il sangue di una creatura tanto massiccia. Somigliano più da vicino ai polmoni dei volatili che a quelli dei rettili o mammiferi. Estraggono ossigeno sia durante l'inalazione sia durante l'esalazione.

Cuore (6): Il cuore di un drago è la sua fonte del suo potere draconico. Questo gigantesco organo a quattro ventricoli pompa il sangue con energia sufficiente a spingerlo in tutto il corpo dell'enorme bestia. Narra la leggenda che se il cuore di un drago potesse essere riempito di granito, la forza delle sue contrazioni sbriciolerebbe la pietra riducendola in polvere.
Il cuore genera inoltre l'energia elementale che conferisce ai draghi cromatici le loro armi a soffio e altri poteri. Si tratta senza dubbio dell'aspetto più magico di queste creature. Senza l'energia mistica distribuita dai loro cuori, i draghi non sarebbero altro che lucertole intelligenti. Questa energia pervade l'intero corpo attraverso il sangue; per le parti che richiedono invece un potere più focalizzato, l'energia viene incanalata tramite il fondamento (vedi punto 8).
Il sangue di un drago è leggermente più diluito rispetto a quello umano ed è più scuro, apparendo quasi nero alla luce fioca. La sua temperatura dipende dalla natura del drago: il sangue di un drago rosso sprigiona vapore, quello di drago bianco è appena sopra il punto di congelamento e così via.

Ventriglio (7): Il ventriglio di un drago cromatico è composto da due cavità: uno "stomaco superiore" più piccolo e il ventriglio vero e proprio. L'energia elementale, trasferita direttamente dal cuore tramite il fondamento, rimane immagazzinata nello stomaco superiore fino a quando il drago non ne ha bisogno. Questa energia agevola la digestione della creatura (nel qual caso fluisce nel ventriglio quando vi giunge il cibo attraverso l'esofago), oppure alimenta l'arma a soffio del drago.
In verità, la denominazione "arma a soffio" è imprecisa, in quanto il fuoco, veleno, acido o altra sostanza vengono sprigionati non dai polmoni, ma dallo stomaco superiore. Il flusso di energia viene più precisamente vomitato, piuttosto che esalato.
Piccole perdite di questa energia possono risalire dallo stomaco superiore all'esofago, raggiungendo la bocca e le narici del drago, da cui emergono sotto forma di sbuffi di fumo o riccioli di gas velenoso (un altro motivo per il quale la gente crede che l'arma a soffio faccia parte del sistema respiratorio dei draghi). Queste perdite di energia producono inoltre i danni inflitti dalla maggior parte dei morsi dei draghi.
Dopo che il cibo ha raggiunto il ventriglio, le placche rigide incorporate nell'organo, simili alle corna e ai denti nella composizione, lo triturano; successivamente, lo stomaco superiore immerge il cibo inghiottito nell'energia della sua riserva.

Fondamento (8): Il fondamento è un organo unico, posseduto solo dai draghi. Un tempo ritenuto l'origine dell'arma a soffio del drago, esso è un enorme vaso sanguigno, simile a un'arteria estremamente grande e complessa. Il fondamento incanala il sangue ricco di energia proveniente dal cuore, dirigendolo direttamente nello stomaco superiore del ventriglio del drago.
Quando viene esaminato all'esterno del corpo di un drago, il fondamento somiglia a un tubo gommoso, con uno strato superficiale di muscoli capaci di pompare il sangue in modo simile a quanto fa il cuore. Questo strato esterno permette al fondamento di aprirsi e chiudersi rapidamente da un'estremità all'altra, sospingendo un'ondata di sangue nello stomaco superiore.

IL SOFFIO SANGUINANTE


La capacità soffio sanguinante di un drago deriva dal fatto che la sua arma a soffio è alimentata dalla stessa energia che agevola il processo digestivo della bestia.
Quando un drago viene ferito seriamente, il suo corpo rilascia una scarica di adrenalina direttamente nel flusso sanguigno,
che a sua volta invia un'ondata di energia elementale attraverso gli organi della creatura.
Per prepararsi a ricevere l'imminente afflusso di potere, il tratto digestivo del drago espelle l'energia già contenuta al suo interno.
Essenzialmente il drago vomita il soffio sanguinante direttamente dal ventriglio anzichè dallo stomaco superiore che normalmente conserva l'energia per il soffio.
Occorrono alcuni istanti perchè il ventriglio si 'rifornisca'in quanto durante il combattimento,
quasi tutta l'energia pompata dal cuore viene indirizzata verso l'arma a soffio.
Pertanto il soffio sanguinante si ricarica solo dopo un riposo breve.
Un drago deve lasciar passare alcuni minuti senza usare la sua arma a soffio prima che lo stomaco superiore inizi nuovamente a immettere energia nel ventriglio.



MUSCOLATURA



I muscoli di un drago somigliano in qualche maniera a quelli di un grosso felino predatore dal collo alle natiche, e a quelli di un serpente costrittore lungo il collo e la coda. L'area che sfida ogni paragone è quella situata alla base delle ali e lungo il torace.
I muscoli delle ali e del petto sono più densi e grandi di qualsiasi altro gruppo muscolare della sua anatomia. Nonostante la loro potenza, però, questi organi non sarebbero mai in grado di sollevare in aria una bestia tanto pesante senza assistenza magica. I saggi ipotizzano che l'energia elementale che scorre nel sistema cardiovascolare di un drago contribuisca anche alla sua capacità di volare. Secondo questa teoria, la magia nelle ali conferisce al drago una forza che va molto al di là di quella fornita dalla sua seppur possente muscolatura toracica.
Il pettorale alare è il principale muscolo del volo, e viene usato per il battito d'ala discendente. Il trapezio dorsale alare solleva l'ala e la spinge all'indietro, mentre il deltoide alare e il cleidomastoide alare sollevano l'ala e la portano in avanti.
I muscoli alari servono principalmente a controllare la forma delle ali, agevolando la manovrabilità aerea del drago. Il tricipite alare e il bicipite alare piegano e dispiegano le ali, mentre il flessore alare ulnare e il tensore alare radiale permettono loro di avvolgersi e girare.
Oltre ad essere il gruppo muscolare più forte nel corpo di un drago, i pettorali sono anche i più resistenti. In questi titanici muscoli scorrono continuamente enormi quantità di sangue, spazzando via (o anche distruggendo, grazie all'innata energia contenuta nel sangue dei draghi) le tossine che provocano l'affaticamento.
Un drago può volare per parecchi minuti alla velocità massima, per diverse ore a velocità di crociera, e per giorni interi se si affida a planate e correnti ascensionali. I draghi mantengono la loro velocità di volo esteso semplicemente alternando periodi di volo sotto sforzo e volo planato.


OSSATURA



Lo scheletro di un drago è composto da oltre 500 ossa separate.
Come nel caso della muscolatura, le ossa comprese tra il collo e il posteriore del drago (tronco e zampe) ricordano lo scheletro di un grosso felino, mentre le ossa del collo e della coda somigliano a quelle dei serpenti.
Le ossa dei draghi sono robuste.
In effetti, per quanto riguarda la pressione che possono tollerare senza rompersi, sono più dure di qualsiasi materiale non magico a parte l'adamantio. Come le scaglie, però, quando le ossa vengono rimosse dal corpo di un drago, diventano relativamente fragili.
Le ossa dei draghi sono cave come quelle degli uccelli e sono pertanto notevolmente leggere per le loro dimensioni e robustezza. Il midollo che contengono è un ulteriore deposito dell'energia elementale che scorre nel flusso sanguigno.
Lo sterno serve come ancora per i muscoli del volo di un drago, mentre la scapola draconica sostiene l'ala.
Il metacarpo draconico e le falangi alari di ogni ala costituiscono il telaio su cui si stende la membrana di volo.


METABOLISMO

Data la loro somiglianza ai rettili, in genere si presume che i draghi siano creature a sangue freddo. In verità un drago non dipende dall'ambiente per riscaldarsi, ma mantiene una temperatura corporea interna costante.
Per definizione generale questa caratteristica rende i draghi esseri a sangue caldo, ma le vere creature a sangue caldo mantengono la temperatura corporea incrementando il ritmo metabolico quando l'ambiente esterno si raffredda e rallentando il metabolismo e disperdendo il calore in eccesso (sudando, ansimando o con metodi simili) quando l'ambiente esterno si riscalda.
L'energia elementale che scorre attraverso il flusso sanguigno di un drago, d'altro canto, mantiene la gamma di temperature interne appropriata alla creatura a prescindere dall'ambiente esterno.
Un drago può entrare in un lungo torpore simile a uno stato di ibernazione. Questo sonno permette alla creatura di trascorrere decenni o addirittura secoli senza svegliarsi.
I draghi possono mettersi a dormire allo scopo di sopravvivere a periodo di carestia senza essere costretti a trovarsi una nuova tana, per il cordoglio in seguito alla perdita di una persona amata, o per allontanarsi dal mondo che ormai è venuto loro a noia.


DIETA

Dato che i draghi impiegano l'energia soprannaturale come parte del loro processo digestivo, possono ingerire e digerire ogni tipo di cibo. Possono anche estrarre nutrimento da sostanze che non vengono considerate cibo dalle altre creature viventi.
I draghi sono predatori: cacciatori istintivi al vertice della catena alimentare. La carne e gli altri tessuti organici sono per loro i più facili da digerire, ma quando la carne non è disponibile, possono ricorrere a nutrirsi di grandi piante, come alberi e voluminosi cespugli.
In caso di emergenza, quando l'alternativa è patire l'inedia, i draghi possono mangiare qualsiasi cosa siano in grado di inghiottire: legno morto, roccia e altri materiali inorganici, anche se considerano questo cibo repellente.
Questo comportamento è considerato molto umiliante per un drago, e alcuni di essi, in particolare i rossi, preferiscono patire la fame per qualche tempo piuttosto che ridursi a dipendere da cibo non destinato al loro palato.
Sebbene un drago possa mangiare fino a metà del suo peso corporeo in cibo organico nell'arco di una sola giornata (e molti lo fanno, se vi sono prede a sufficienza), ha effettivamente bisogno di una quantità di cibo organico pari al 15 o al 20 per cento del suo peso corporeo al giorno.
Un drago Rosso può digerire più velocemente le prede carbonizzate dal suo fuoco (e pertanto ne preferisce il sapore). I draghi bianchi trovano più facile digerire le prede congelate. Quelli purpurei le prede che hanno iniziato a decomporsi e via dicendo.



[Modificato da DEOARIS 30/01/2014 20:56]


Laedo, detto l'Antico,
Capostipite della Razza dei Draghi d'Oro
Supremo Sacerdote del Culto del Drago,
Signore dei Draghi dei Regni D'Oriente.
__________________,` ____________d888888
_________________,P____________dP___`888.
________________,8` ___________8 ______`888
_______________,dP____________`________`88
______________d8`______________________`8b
_____________,d8`_______________________`8b
____________d8P_________________________88_
___________,88P_________________________888
__________d888`____.d88888888P"""""""____888
_________d8888b._d88888888888888ba______888
________,8888888888888888888888_________888
_______,8`.;88888P"""""""788888888ba._____888
______,8;_,8888`_________`88888"_________d88
_____)8e888`____________,88888be._______888
___,d888`_____________,8888888`"""_____d888
_,d88P`______________,8888888Pb._____d888
_888`______________,88888888`""____.d8888
_`88_____________,888888888____.d888888
__`P____________,8888888888bd888888
_______________d888888888888d888
_______________88888888888888b
_______________888888 88888888888b


“Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore”

Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:40. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com