Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Informazioni Generiche

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2014 21:50
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 924
Sesso: Maschile
17/01/2011 20:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

{Procreazioni, Unioni, Danni e Malattie, Tempo}


Ancor più di quello delle altre creature, il ciclo vitale e aspettativa di vita di un drago modellano le sue capacità e persino la sua personalità.
A parte le malattie o la morte violenta, anche i draghi dalla vita più breve possono aspettarsi di campare per diversi secoli.
Chiunque compia uno studio superficiale dei draghi conoscerà i loro quattro stadi vitali principali, che i sapienti hanno battezzato: Giovane, Adulto, Anziano e Antico.
In verità i draghi devono prima attraversare uno stadio infantile che pochi avventurieri hanno l'opportunità di osservare: quello di cucciolo.
Inoltre la loro lunga vita si conclude in uno stadio finale chiamato Crepuscolo.


ACCOPPIAMENTO





Sebbene i dettagli specifici dei rituali di rapporto e accoppiamento varino da un tipo di drago all'altro, esistono diversi elementi in comune.
Anche i draghi Giovani possono accoppiarsi, e possono farlo a seguito di un mero imperativo biologico, o a volte addirittura per amore, ma di rado sono pronti ad allevare i piccoli.
Possono pertanto abbandonare covate di uova dovunque esse abbiano una discreta probabilità di sopravvivenza. Poche delle uova così abbandonate giungono alla schiusa, e i draghi che ne escono di rado imparano a cavarsela da soli prima di divenire a loro volta delle prede.

Quando raggiungono l'età Adulta anche i draghi malvagi o egoisti sviluppano una certa misura di istinto parentale. Custodiscono le uova nelle loro tane, sorvegliandole per assicurarne l'incubazione sicura.
La maggior parte delle coppie di genitori resta insieme fino alla schiusa delle uova, sebbene qualche volta un genitore (spesso la madre, ma talora anche il padre) si occupi delle uova da solo. A volte gli adulti restano insieme anche dopo che le uova si sono schiuse.
I draghi con maggiori probabilità di lasciare la compagna ( o il compagno) a occuparsi da solo delle uova sono i neri, seguiti subito dopo dai bianchi e i grigi.
Gli altri cromatici restano insieme fino a quando i cuccioli non sono in grado di badare a loro stessi, e a quel punto si separano.

I draghi anziani depongono uova meno spesso degli adulti, ma le trattano con la medesima attenzione.

I draghi antichi non producono quasi mai una prole, ma quelli che lo fanno sono altamente protettivi, ancor più degli adulti.

Alcune varietà di draghi sono monogame e si accoppiano con lo stesso partner in tutte le stagioni degli amori.
Dorati, blu e ramati manifestano spesso questo comportamento.
Gli altri cromatici si uniscono spesso a numerosi partner nel corso della loro vita e non mantengono un particolare attaccamento emotivo agli amanti del passato.

I draghi sia maschi che femmine raggiungono la fertilità circa a metà dello stadio giovanile della loro vita, e lo rimangono fino agli anni da antichi. L'impulso biologico ad accoppiarsi si manifesta più o meno nello stesso momento, arriva al massimo durante le prime fasi dell'età adulta, poi sbiadisce (a volte sparendo del tutto) nel tardo stadio anziano o nelle prime fasi dell'antico.




UOVA




I draghi depongono uova in piccole covate, il cui numero esatto varia a seconda del tipo di drago. Le femmine possono deporre uova anche una volta l'anno, ma di rado lo fanno tanto frequentemente. I draghi hanno sui loro sistemi riproduttivi un grado di influenza superiore a quello degli umanoidi.
Sebbene una femmina di drago non possa controllare completamente quando l'accoppiamento produce uova fertili, la probabilità di generare prole scende nettamente se il drago non ha intenzione di riprodursi.
Uno dei genitori (di solito la femmina) stabilisce tipicamente il nido nella parte più riparata della tana. Il nido è costituito da un tumulo o fossa in cui la genitrice raduna le uova e le seppellisce sotto terra, sabbia, neve, foglie o qualsiasi altro materiale sia appropriato al drago e all'ambiente.
Un uovo di drago ha generalmente le dimensioni di una botticella. Di solito le uova hanno lo stesso colore della varietà di drago che le ha deposte, anche se spesso sono più scure. Hanno una forma grosso modo ovoidale e una trama superficiale a metà strada tra le scaglie di drago e la pietra.
Non appena viene deposto, un uovo di drago possiede resistenza al dipo di danni provocati dall'arma a soffio dei genitori (acido per i draghi neri, fuoco per i rossi, e così via).
Quando l'uovo si avvicina alla schiusa il guscio diventa più duro ma anche più fragile, e la resistenza diminuisce. Quando il cucciolo di drago è pronto a uscire, l'uovo non ha più alcuna resistenza.
Il periodo di incubazione varia a seconda del tipo di drago. In tutti i casi le uova vengono fertilizzate all'interno del corpo della femmina e sono pronte a essere deposte dopo circa un quarto del periodo di incubazione.


SCHIUSA


Quando un cucciolo è pronto a uscire dall'uovo, comincia a mangiare l'interno del guscio, assorbendo le sostanze nutritive rimanenti. Questa attività rafforza il piccolo drago e indebolisce il guscio. Il cucciolo poi si libera artigliando le pareti dell'uovo, facendo forza e rompendo il guscio con la forza bruta, e a volte facendolo esplodere con la propria arma a soffio già perfettamente sviluppata.






MALATTIE E CURE


I draghi vanno soggetti a numerosi tipi di malattie e di infestazioni ad opera di virus, microbi e parassiti; nutrono pertanto un certo timore verso le malattie, ed hanno sviluppato molte strane cure.

Le malattie tendano a essere molto contagiose tra i draghi della stessa specie, solo raramente possono colpire le altre creature, e le razze umanoidi. Allo stesso modo, raramente le malattie degli uomini colpiscono i draghi, ad eccezione dei mutaforma che acquisendo aspetto umano possono essere soggetti alle stesse malattie che colpiscono il corpo di cui prendono la forma: un drago in mutaforma è comunque molto più forte di un umanoide... quindi è soggetto alle malattie umane in forma ridotta.

I parassiti, invece, spesso infestano sia i draghi che gli uomini; la comune zanzara è un ottimo esempio. Quello che segue è un elenco dei principali tipi di parassiti e di malattie dei draghi, i loro effetti e le loro eventuali cure.

I Draghi sono altresì soggetti a ferite nel corso di battaglie o di scontri, per le quali vi è un elenco di cure non ancora completo, poichè non tutti i Draghi feriti accettano di farsi avvicinare per valutare ed eventualmente curare una ferita o una lesione.
Infine, alcuni tipi di Draghi sono più facilmente soggetti a malattie del sistema nervoso, ad opera della magia o per eventi naturali, quali la malinconia e la furia, per la cura delle quali si raccomanda la presenza di persone di elevata esperienza e di competenza comprovata. Un inesperto che si misurasse con un Drago furioso non avrebbe alcuna speranza di sopravvivenza.

Ferite o Lesioni

ALA SPEZZATA

La lesione richiede una cura complessa e la guarigione non è garantita.
L'ala lesa dovrà essere stesa in piano, su una lastra di marmo o su pietra levigata.
Il Drago stesso dovrà mantenere la posizione, rimanendo immobile, per almeno 7 giorni.
Per garantire l'immobilità indispensabile, ed essendo impossibile narcotizzare un Drago, il Signore dei Draghi eseguirà sul drago ferito un'ipnotizzazione.

ARTO SPEZZATO

Se non appare fuoriuscita dell'osso, riportare in posizione la frattura eseguendo un movimento rapido, con l'aiuto di 4 o 5 persone che siano riconosciute dal Drago come amici o conoscenti (evitare estranei per non dover avere a che fare con un Drago ferito e con un numero imprecisato di cadaveri).
Una volta riportati i monconi in sede, bendare strettamente la zampa con lino pulito al quale si sia impastata calce (come disinfettante) e argilla.
La guarigione è solitamente assai rapida e senza conseguenze.
Il bendaggio di Draghi che vivono nell'acqua o in prossimità della stessa dovrà essere fatto invece con rami puliti di corniolo e lino.

SANGUINAMENTO

Verificare che non vi siano corpi estranei nella ferita, nel qual caso devono essere rimossi con cautela.
Disinfettare con una miscela di alcool denaturato e calce, ed eventualmente cauterizzare con il fuoco (esclusivamente in caso di Draghi che ne sopportino le conseguenze, assolutamente mai nel caso di Draghi d'Acqua).
Bendare con un lino che sia stato sterilizzato in acqua bollente ed asciugato con cura.
Nota bene: i Draghi non vanno assolutamente suturati: il loro corpo permette di ricostruire il derma e l'epitelio con facilità, mentre una ferita suturata potrebbe far nascere cicatrici irrigidite assai fastidiose

Malattie Nervose

FURIA

Un drago ferito, o che veda uccidere il proprio compagno, o che venga privato della compagna o dei piccoli può divenire furibondo.
Si scaglierà contro chiunque, utilizzando tutte le armi della propria magia, fino alla propria morte o alla morte dell'avversario: esso rappresenta un pericolo per se stesso e per tutti coloro che lo incontrano.
Unica cura accertata è far scivolare il Drago nello stato di Sonno, per quanto possa esser rischioso ma è l'unico modo per acquietarlo.

MALINCONIA

Colpisce il Drago che venga tenuto forzatamente lontano dal proprio compagno, sia esso morto, ferito, o impossibilitato a vederlo.
La malinconia, una volta impadronitasi della Creatura, lo condurrà a rifiutare il nutrimento e a lasciarsi andare all'inedia.
Uniche cure attualmente accertate, oltre al ritorno del Compagno, è la ridefinizione di un nuovo compagno o la resurrezione dello stesso, se possibile.

STATO DI SHOCK

Per shock o collasso cardiocircolatorio s'intende un'alterazione drammatica del normale funzionamento dell'apparato cardiovascolare. Nello shock si ha una caduta della pressione arteriosa, con conseguente diminuzione dell'irrorazione di tutti gli organi del corpo, cosicché i tessuti cominciano a soffrire per carenza di ossigeno (vitale per qualsiasi distretto del corpo).
Lo stato di shock nei Draghi è uguale a quello di tutte le altre specie, ciò che lo distingue sono i tempi e modi d'apparizione.
Questo è dovuto alle loro complesse e particolari funzioni celebrali (che li rende capaci di controllare molte delle attività involontarie, ad esempio il battito cardiaco) e fisiche (rimarginazione delle ferite accelerata).

Tipi di Shock e Cause

Shock emorragico: perdita di liquido circolante (sangue o liquidi corporei), emorragia, ustione. Si ha diminuzione dei liquidi circolanti e calo della pressione arteriosa.

Shock neurogeno: forti stimolazioni nervose dovute a dolore fisico (fratture, lussazioni, etc.) o derivanti da situazioni traumatiche (forti emozioni). La pressione arteriosa diminuisce perché i vasi sanguigni aumentano di calibro; il sangue circolante rimane invariato.

Shock cardiogeno: disfunzione od esteso infarto al cuore. La pressione arteriosa cala perché manca la spinta; il sangue circolante ed i vasi sanguigni rimangono invariati.

Shock anafilattico: dovuto ad una reazione allergica generalizzata causata normalmente da: punture d'insetti, pozioni o alimenti. La pressione arteriosa cala per un aumento del calibro dei vasi sanguigni, dovuta al rilascio di istamina, il sangue circolante rimane invariato.

Shock Volontario ed Involontario
Lo shock è in ogni modo una reazione mirata a salvaguardare gli organi vitali, centralizzando il flusso sanguigno verso essi (cuore, polmoni e cervello).

Il Drago stesso, date le sue straordinarie capacità, provocherà il primo stadio (shock volontario) in questo modo:

1. Vasocostrizione degli organi periferici, in modo da concentrare maggior flusso di sangue agli organi vitali. Sintomi: zampe anteriori e posteriori fredde, a causa della redistribuzione del sangue;

2. Vasodilatazione coronaria e cerebrale, volta a permettere maggior afflusso di sangue agli organi vitali;

3. Tachicardia: aumento del battito per far circolare più rapidamente il sangue. Sintomi: Battito superficiale e frequente;

4. Tachipnea: intensificazione della frequenza cardiaca per aumentare l'ossigenazione del sangue;

5. Aumento degli atti respiratori per introdurre una maggiore quantità di ossigeno da inviare agli organi vitali.

Il secondo stadio avviene dopo una prolungata esposizione al primo, quando il Drago non sarà più in grado di mantenere il controllo sulle attività involontarie del cervello. Le sue conseguenze saranno le seguenti:
Disorientamento, sonnolenza, inquietudine e senso d'angoscia.

Cause: poca ossigenazione agli organi vitali, in particolare al cervello.

Trattamenti
applicabili dal compagno del Drago o da qualcuno di sua fiducia

1. Agire sulla causa che ha scatenato l'evento (nel caso di emorragie, ustioni, fratture o altro. E' consigliabile chiamare i cerusici dall'Hospitalis);

2. Mettere il Drago in posizione antishock: supina con le zampe posteriori sollevate di 45 gradi circa (possibilmente con l'ausilio di un altro Drago);

3. Sorvegliarlo continuamente, se inizia a perdere coscienza bisogna parlargli per tenerlo sveglio o entrerà nel secondo stadio (vedi sopra);

4. Coprirlo il meglio possibile.

Malattie virali

CONGIUNTIVITE E SCLEROSI DELL'OCCHIO (Draghi delle Tenebre)

La congiuntivite dell'occhio di origine batterica colpisce esclusivamente i Draghi delle Tenebre, causata da un microorganismo che si insedia nella palpebra e ne rode i contorni: la cicatrizzazione del tessuto dà luogo ad un indurimento nello spessore, ed ogni volta che il Drago batte le palpebre queste grattano dolorosamente nell'occhio.
La malattia ha andamento altalenante, creando infiammazione continua e dolore indicibile alla creatura colpita, tale da poter degenerare in furia (vedere l'apposito capitolo): inoltre, inibisce lo sguardo del Drago e ne pregiudica seriamenbte le capacità di volo e attacco.
Cura: viene utilizzato un impacco di camomilla matricaria, malva e erba di san Giovanni, colti in una notte senza luna, e diluiti nell'acqua di un ruscello che scorra nelle tenebre.

LABIRINTITE (Draghi dell'Aria)

Dovuta a un parassita che si istalla nell'orecchio del Drago, la labirintite porta la creatura dapprima ad un senso di stordimento, dopodichè gli impedisce di volare regolarmente, causando sbandamenti, perdita del senso dell'orientamento e un pericolo estremo per il suo Compagno.
La malattia non è grave, ma va curata con rapidità prima che il parassita infesti tutta la mandibola.
Cura: ripetute lavature dell'orecchio con Olio di mandorle dolci nel quale si sia infuso dell'aglio e della tintura di rosmarino, diluiti al 5 per cento. Almeno 5 volte al dì, per 10/15 giorni.

MORBO DELLA SCAGLIA (tutti i Draghi)

La malattia viene chiamata comunemente Morbo della Scaglia, ed è una delle patologie più sgradevoli che i Draghi possano contrarre, poiché colpisce appunto le loro scaglie. Queste infatti - a forma di lacrima, attaccate al corpo solo per l'ultimo piccolissimo lato - sono composte da una peluria fermamente fissata all'epidermide, al di sopra della quale si trovano delle piccole ghiandole che secernono una sostanza ricca di minerali atta a compattare tra loro i peli e fissarli ancora di più alla pelle. La malattia colpisce le ghiandole, a cui viene impedita la secrezione della sostanza, e con il passare del tempo le scaglie tendono a staccarsi, rendendo il Drago vulnerabile agli attacchi, agli urti ed ai violenti sbalzi termici da cui l'epidermide a scaglie generalmente lo preserva.
La malattia è stato scoperto essere simile ad una che colpisce la Razza angelica.
Cura: La medicina necessaria per debellare il Morbo della Scaglia è un decotto di Radice di Perval, un piccolo arbusto dai fiori bianchi che cresce nelle zone ventose dei Monti delle Nebbie, a cui bisogna successivamente aggiungere polvere di solfato di potassio. La medicina va somministrata per via orale ed agisce nel giro di poche ore.

POLMONITE (Draghi di Fuoco)

Per cause naturali o per un soffio gelato, un Drago di Fuoco può contrarre una polmonite batterica.
La malattia, intaccando i bronchi e i polmoni del Drago, porterà all'inizio un senso di malessere diffuso che indebolisce e rende estremamente irritabile il Drago, successivamente, se non curata adeguatamente, all'inibizione del soffio.
Poichè essa è accompagnata da una diffusa irritazione del sistema circolatorio, può in alcuni casi condurre ad irritazioni della congiuntiva ed inibizione dello sguardo.
Cura: Il drago va condotto in luogo chiuso e riscaldato (può essere adatta la pendice di un vulcano, una torbaia o simile) e assolutamente lontano da ogni tipo di umidità. Deve essere alimentato con cibi secchi e deve essere spalmato spesso con un unguento a base di : timo selvatico, rosmarino, menta piperita e lavanda officinale, diluiti in grasso o burro.
Poichè il Drago sarà estremamente irritabile, si consiglia che la cura venga affidata esclusivamente al suo Compagno.

RICTUS HISTERICUS (Draghi Ombra)

Per quanto possa apparire una malattia del sistema nervoso, il Rictus Histericus (paragonabile a quello degli umani colti dal tetano) è dovuto ad un infezione da stafilococco, che può svilupparsi in seguito ad una lesione con fuoriuscita di sangue non accuratamente disinfettata e cauterizzata.
Provoca un irrigidimento dei muscoli, che inizia con quelli del muso, tanto da far sembrare che il drago colpito stia ridendo. In realtà, si tratta degli spasmi muscolari della malattia. Successivamente, colpisce la muscolatura delle ali e delle zampe, inibendo il movimento. Quando la malattia raggiunge il torace viene inibita la respirazione e il drago muore.
Cura: Somministrazione di acido muriatico per via endovenosa, con una diluizione in acqua distillata di una fonte che sgorga da un punto in ombra, infatti anche se i draghi d’Ombra sono completamente immuni agli acidi. La vasta flora batterica del drago potrebbe essere completamente spazzata via dando quindi effetti collaterali.

SANGUE MARCIO (Draghi di Terra e di Acqua)

Questa malattia è causata da un virus che attacca le cellule del sangue dei draghi, utilizzandole poi per riprodursi. Ben presto il drago diventa anemico e debole. Questa malattia (che si manifesta solo durante i mesi estivi) è molto contagiosa, specialmente durante le ultime due settimane di vita. La probabilità che un altro drago venga contagiato è de125% per ogni contatto con il malato.
Cura:Foglia di un melo del giardino delle Esperidi (situato su 'giardino dell'oceano' un'isoletta lontana pochi km) colta alle prime luci dell'alba, con una folata di vento (in genere un battito d'ali di drago basta ed avanza); essiccata e infusa in acqua (per draghi di terra con in aggiunta un sasso o una piccola roccia) quindi filtrata e fatta bere al drago. Questa cura è efficace nel 100% dei casi, ma presenta ha un risvolto della medaglia: bisogna convincere il guardiano del giardino delle Esperidi, (un drago che messo dalla dea in tempi remoti a sorvegliare il giardino) delle proprie intenzioni: un umanoide in genere viene ridotto in poltiglia prima che possa aprir bocca, conviene quindi inviare un drago, (in genere i draghi molto intelligenti e con grandi parlantine vengono inviati a raccogliere la foglia), perchè il guardiano, costretto a rimanere a vegliare notte e giorno sul giardino, ricambia con il dono della foglia le informazioni recenti sul mondo.


[Modificato da DEOARIS 30/01/2014 21:50]


Laedo, detto l'Antico,
Capostipite della Razza dei Draghi d'Oro
Supremo Sacerdote del Culto del Drago,
Signore dei Draghi dei Regni D'Oriente.
__________________,` ____________d888888
_________________,P____________dP___`888.
________________,8` ___________8 ______`888
_______________,dP____________`________`88
______________d8`______________________`8b
_____________,d8`_______________________`8b
____________d8P_________________________88_
___________,88P_________________________888
__________d888`____.d88888888P"""""""____888
_________d8888b._d88888888888888ba______888
________,8888888888888888888888_________888
_______,8`.;88888P"""""""788888888ba._____888
______,8;_,8888`_________`88888"_________d88
_____)8e888`____________,88888be._______888
___,d888`_____________,8888888`"""_____d888
_,d88P`______________,8888888Pb._____d888
_888`______________,88888888`""____.d8888
_`88_____________,888888888____.d888888
__`P____________,8888888888bd888888
_______________d888888888888d888
_______________88888888888888b
_______________888888 88888888888b


“Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore”

Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:16. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com