Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Cacciatori e prede {OK}

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2015 18:20
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03/04/2015 01:29
 
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Eris - Gabriel
Eris - Gabriel

La muta forma fa uno spiacevole incontro con il vampiro, lontani da occhi indiscreti il vampiro gioca con la donna pregustando il pasto. La lascia in fine fuggire per rendere la caccia più interessante.

Divertente giocare il predatore a caccia della sua preda.


Gabriel [Foresta]: Gabriel avanza sicuro nella notte scura e priva di luna ha lasciato il palazzo tardi in quella sera, ed ora cammina silenzioso come un fantasma, indossa una cassacca rosso sangue che arriva fino al ginocchio, decorata con numerose spirali, dei bottoni d'avorio la chiudono sul petto, porta pantaloni nei ed attillati che finiscono dentro degli stivali perfettamente lucidati. Si muve rapido come un predatore e forse lo è, i sensi in grado di percepire il battito di un cuore sono all'erta anche se il viso pallido quasi grigiastro pare calmo nella sua perfezione, gli occhi due antichi e profondi pozzi che paino brillare di luce propria. Continua ad avanzare tra i rami senza toccarne alcuno, ascoltando il rumore di ogni animale dal più piccolo in setto agli animali più grandi, ma è solo un ombra che si muove senza quasi toccare terra parrebbe visto quanto è silenzioso.

Eris [Foresta] La Luna questa sera ha deciso di nasconderse, invisibile agli occhi umani e di creature che non sono elevati come Lei. La Dea, la Natura che si rispecchia in un cielo scuro oggi non c'è. E starebbe li a cercarla la mutaforma, col naso all'insù, ma invano. Tranquilla, è nella sua casa ed è decisamente tranquilla, nulla le può accadere, all'incirca. Almeno crede che lo sia, non sente certo l'avvicinarsi del vampiro, a dire il vero non ha nemmeno idea della presenza di esseri del genere. Fa un profondo respiro tornando con il nasino all'ingù, uno strano sorriso le si disegna sul volto. Si decisamente e stranamente calda è la donna, come se finalmente un grosso peso sia sceso dal proprio cuore e sia iniziata una nuova vita. O meglio un nuovo capitolo di un libro che ha avuto troppi colpi di scena. Così si guarda attorno cercando dove potrebbe passare la notte questa volta, non guarda solo per terra, una tana, un buco nel terreno ma anche in alto, sui rami...magari un nido abbandonato o di qualche altro sventurato uccello.

Gabriel [Foresta]: Viaggia veloce ma poi un suono il battere di un cuore umano attira la sua attenzione, si dirige verso il frastuono di quel cuore giovane e forte. Arriva in un attimo alla radura superando vari ostacoli senza muovere un solo ramo, quando è ormai arrivate rallenta il passo assume una postura umana ed ha passo tranquillo si avvicina a quel cuore pulsante, la bestia dentro di lui artiglia per uscire, la fame si sente, ma per ora la ricaccia indietro, potrebbe balzare subito su quella creatura solitaria e squartarne la carne con i denti, ma ama giocare con il cibo sorride maligno, mentre entra nella radura a passo lento ma deciso, sa esattamente dove sia la muta forma.

Eris [Foresta]: Non ode nessun rumore, almeno finchè esso non è particolarmente vicini a lei. Allenata in questo, ormai da parecchie lune vive nella foresta ed ora più che mai sta attenta a qualsirsi rumore. Inoltre è un cacciatore esattamente come il vampiro quindi si, è particolarmente attenta ai rumori, grazie anche alle sue doti mezze animali ovviamente. L'udito quindi è più sviluppato. Ma rimane immobile, non ancora nulla, ancora nessuno. Magari è solo un animaletto, magari no. Tese le membra come tesi i sensi, indossa un vestito nero, elegante con un corpetto un poco più stretto del solito vestito "comune" che indossa spesso. Questo potrebbe rendere il suo respiro un poco più accelerato causa contrazione del corseto. A lei questo non impedirebbe certo però veloci movimenti o una totale traformazione. I capelli sono lasciati liberi a cadere sulle spalle e gli occhio blu fissi sulla foresta davanti a lei.

Gabriel [Foresta]: L'uomo è ad una decina di metri da lei, la guarda come fosse giorno, fissa i profondi occhi scuri che paiono emanre un loro bagliore, la muta forma potrà notare i lineamenti perfetti ed i movimenti posati del nuovo venuto, movimenti che trasmettono la sensazione di una forza a stento trattenuta. L'uomo si volta verso di lei con un sorriso sulle labbra in cui si notano denti bianchissimi < buona sera signora cosa fate in un luogo così appartato sola > parla educatamente e le sue parole paiono calde e rilassanti come una serata di una fresca estate. Nulla nel uomo ora ricoda un predatore, ma è questo a renderlo molto più pericoloso per l'arpia di qualunque altro predatore della foresta.


Eris [Foresta]: Ed ecco che appare di fronte a lei una splendida figura. E' buio si, è sera, ma lei, forse anche per il fatto che ha un ottima vista dovuta alla sua particolare duplice natura; può quindi benissimo o almeno egregiamente notare i forti lineamenti di lui, marcati,decisi e decisamente d'effetto. Non è però riuscita a capire o percepire distintamente da dove sia venuto. Sbatte ritmicamente li ciglia in un rapito stato di confusione, è molto strano...strana la sensazione che le trapassa la mente. Ma le parole di lui la destano da quel suo torpore, "Non sono sola" un piccolo ghigno più che sorriso, le si dipinge sul volto. Ovviamente sta parlando di lui con una leggera frecciatina che fa capire che non è certo l'ingenuotta nobiletta di Raad. Non lo è mai stata e certo non lo diventerà ora. Se in lui così, non c'è ombra del predatore, lei già inizia a mostrare gli artigli: la migliore arma d'attacco è la difesa, dopo tutto.

Gabriel [Foresta]: Sorride alle di lei parole, non si scompone non più di quello che fa un uomo punto da una zanzara, i suoi sensi anche se gli occhi sono rivolti verso di lei gli dicono che non c’è nessuno, o meglio nessuno dotato di raziocinio, percepisce perfettamente gli animali che si muovono nel sotto bosco, ma non gli interessano < se non siete sola dovete avere qualche amico invisibile nella vostra testa, o vi riferite a me, potrei non essere la migliore delle compagnie, sapete prima di cena tendo ad essere intrattabile > dice ironico, un ironia che certo lei non può capire anche se la lingua va ad umettare le labbra, un gesto umano di cui non ha reale bisogno, ma le vecchie abitudini sono dure a morire. La studia ancora per un momento ha un odore selvaggio, forse il suo gusto non sarà dei più gradevoli ma a caval donato non si guarda in bocca, quanto spesso gli può capitare di trovare una donna sola nel bosco.

Eris [Foresta]: Non afferra subito la sua battuta, non potrebbe, dopo tutto non sa che genere di creatura sia. Rimane comunque guardinga, lo scruta per bene cercando di acutizzare qualche senso o qualche percezione. Infatti una strana percezione inizia a diffondersi nel proprio corpo ma non è ancora chiarissima. Inoltre lui sembra così deciso, sicuro di se. E' strano, molto strano. "Bhe qui troverete ben poco da cena, ser e ben molto di intrattabile" Risponde a tono pensando anche all'orso che potrebbe spuntare da un momento all'altro. Lo sa che vaga in quella zona del bosco, ne sente l'odore marcato. Il respiro si calma, si fa più netto e cadenzato. Il corpetto nero si alza e si abbassa ritmicamente mentre la postura della mutaforma è rigida ma non si dovrebbe vedere molto. Decidi quindi di insinuare qualche dubbio "Dovreste stare attento voi, invece..." fa una piccola pausa "si dice girino feroci animale in questa foresta..."

La fame lo assale, appoggia la destra all’albero vicino a lui, sente le unghie che affondano nel legno, ma tiene a freno la bestia, non è ancora ora vuole giocare prima, vuole godersi la sua preda, per un attimo pare che la mente si annebbi, sente i canini quasi affondare nelle labbra, ma poi la bestia gli concede un attimo di tregua. Poco si nota dall’esterno di questa piccola battaglia interiore, ride di una risata leggera e perfetta, ogni cosa che fa pare come se fosse al rallentatore come fosse studiata e provata mille e mille volte come un vecchio attore che per tutta la vita a provato la stessa opera < non preoccupatevi penso che non avrò problemi, ho gusti particolari, magari vi mostrerò se siete curiosa > percepisce il respiro della donna, il battere del cuore forse leggermente affannato ora, ascolta il seguente dire di lei < bestie pericolose ripete > ghigna con un espressione leggermente maligna, non crede ci siano bestie più pericolose di lui in quella foresta < non temete bella dama > dice cordiale, quasi rilassato < sono un cacciatore, in questo bosco per vi sono solo prede da cacciare da seguire da stanare nelle loro tane> dice con tono ironico e forse ora la muta forma potrebbe percepire l’ironia nella sua voce.

Eris [Foresta]: Aguzza gli occhi, stringendoli appena, la posa mutata del uomo la insospettisce, ovviamente si. Ed ecco che un lampo, come una folata di adrenalina l'assale. Come quando il lupo sente una pista, che gli arriva al naso una singola particella di sangue, ecco che a lei giunge chiara come un lampo una sensazione (Istinto animale II). Sbarra le chiare iridi, la pelle grigiastra freme appena. Una chiarissima sensazione è quella che ha percepito: non essere al sicuro. Il cuore inizia quindi a pompare più sangue nelle vene, il sorrisetto sornione le sparisce presto dal visetto pallido. Il suo istino ha avuto Sempre ragione, e lei si fida cecamente di esso. Una voce in testa le dice solo di scappare, scappare veloce, scappare forte, di battere le ali prepotentemente, di andare lontano da li. Non è un abbandonare la casa, l'ha già fatto altre volte. Il bosco è vasto, ci sono molte tane e poi c'è sempre l'interno delle mura. Non sa perchè ma il suo stesso corpo le sta imponendo ciò. Ormai è inutile e improfiquo provare altre strategie di fuga, questa, lo sa è la migliore. Le basta una lieve concentrazione, ormai sa benissimo come fare. Ormai è naturale, è l'istinto, è se stesse che prepotentemente esce fuori. La sua vera natura che si prepara per essere mostrata agli occhi estranei. Una visione che raramente è possibile contemplare. (Mutaforma totale-fase 1)

Gabriel [Foresta]: Percepisce il cambiamento, muta forma, adesso comprende l’odore selvaggio, nella sua lunga vita ha già avuto a che fare con creature di quel genere, potrebbe fermarla con un semplice comando, ma vuole giocare, abbandona la sua posa ed avanza, qualcosa di bestiale può scorgersi in lui, il volto contratto e le mani paiono ora artigliate come se le unghie fossero artigli si avvicina a lei a passa lento, lo sguardo e malefica, ma vuole vedere cosa lei sia, vuole giocare < pensi di potermi scappare con questi trucchetti sciocca > la deride e con un voce che pare un sussurro < posso fiutare la tua paura e seguirti ovunque tu vada, questo bosco è il mio paese dei balocchi > la deride, poi ha un illuminazione, perché non farla correre più veloce, si concentra e manifesta parte del suo potere per terrorizzare quella creatura già allarmata (infondere terrore livello III), già si gusta la caccia, la fuga disperata quanto inutile pensa nella sua testa con un vena di crudeltà e sadismo che prova nel far fuggire le sue prede nell’illuderle di poter fuggire.

Eris [Foresta]: Stringe gli occhi, ecco sta succedendo. E' il momento peggiore probabilmente della mutazione, la prima volta ha fatto male, molto male. Ma lei non ne ha sofferto come potrebbe soffrire un semplice umano, per lei quel dolore familiare vuol dire vita. Dura poco, pochissimo. Il cuore accelera fin troppo velocemente, così forte da rimpicciolirsi perchè è quello che realmente avviene. Si irrigidisce la donna, totalmente rigida, è infatti il momento in cui è vulnerabile maggiormente, tutti i muta forma lo sono ora. Ora che il loro corpo sta mutando. Inizia interiormente, come le viscere e questo lei lo sente bene. Ma ecco che il tutto, il momento della mutazione, pare accelerato da un flusso di adrenalina maggiore causato da uno strano potere dell'uomo. Non ha idea di chi sia, le parole giungono confuse, ma la sensazione di pericolo e terrore è ora chiarissima. Quindi il sangue fluisce velocemente pompando sempre di più al cuore, tanto da lasciare indietro gli altri organi e concentrarsi nella parte superiore del proprio corpo. Visibile sarebbe l'afflusso meno irroratorio nelle gambe che iniziano a cedere mentre la donna da rigida ora si incurva spalancando appena la bocca. Un dolore fitto si potrebbe sentire a livello dello stomaco che sta mutando, si sta rimpicciolendo tutto in lei. La carnagione superiore del corpo inizia a diventare più lucida e chiara quasi tridimensionale dato lo spuntare di penne e piume più soffici a livello del collo. Collo che inizia ad ingrossarsi come la testa che pare proprio mutare orrendamente forma e riassorbire quasi gli stessi capelli. Non ci vuole moltissimo ma i segni interni iniziano a farsi vedere esteriormente e la donna sembra rachitizzarsi. Piegarsi sempre di più e chinare la testa verso il basso, ingobbendosi quasi. Ogni organo è in rapida mutazione, l'adrenalina, l'emoglobina e altri liquidi scorrono veloci e rapidi negli organi di maggiore interesse. Il cuore perde dei colpi e ne forma altri più consoni alla nuova vita che sta andando a creare. Ecco, il momento di cambiamento della donna, il momento in cui è debole, indifesa e, molto probabilmente, l'unico in cui possa essere ancora fermata.
Gabriel [Foresta]: La creatura è ad un passo da lei, potrebbe afferrarla e porre fine a quella trasformazione, affondare in quella carne morbida e tenera, quel cuore rimbomba nella sua testa come un martello pneumatico, ma vuole giocare, vuole che ella fugga, vuole darle la caccia, vuole stanarla prenderla e fare suo il rosso calore che scorre in quel corpo, quelle emozioni fanno emergere i canini che gli feriscono il labbro, ma si lecca le labbra come davanti un piatto particolarmente succulento e le ferite si rimarginano immediatamente, aspetta, ora la bestia il predatore che ama giocare con la preda come un gatto con il topo è li in attesa che la preda terrorizzata fugga, per cacciarla, oggi o magari domani la inseguirà, quello è il suo territorio di caccia, Raad e popolata dalle sue prede.
Eris [Foresta>raad]: Si ha paura, decisamente ma nei suoi anni ha imparato anche a controllare quella e rigirarsela in suo favore. Si l'aiuta a stimolare di più gli la produzione di ormoni atti alla fuga ed è quello che sta facendo. La mutazione ormai è completa, un'aquila con ben poche sembianze umane. Piume folte e penne al posto delle braccia che ormai si sono del tutto allargate e accorciate, ossa leggere molto leggere. Una grande testa con cresta bianca e becco accuminato. Un petto ampio che pompa aria in una macchina perfettamente atta al volo, meglio di chiunque altro animale del cielo. L'aquila. L'aquila bianca. L'aquila grigia. L'arpia. Eccola che ora con un sonoro grido esce dall'ormai enorme vestito nero che ricade coprendola per un secondo. Gli arti inferiori spariti, al loro posto due enormi artigli che andrebbero ad affondare l'aria pochi millimetri davanti a se, verso il vampiro come avvertimento. Lui potrà vedere la più grande fra questi volatili, una maestosa Arpia grigia e bianca decisamente più grande di un comune falco o di una meno visibile aquila. Tenterebbe quindi la fuga, al più presto dettata dall'istinto di sopravvivenza che l'ha fatta arrivare fin li. (Muta forma totale- fase 3) Ma dove, in mente subito le viene il sacerdote. Si si dirige verso Raad, è li che il suo volo la porterà. Nel luogo di culto dove chiedere aiuto e spiegazione a colui che l'ha condotta nel viaggio verso il villaggio. Ma poi un lampo, no. Non può andare da lui, sa bene come sarà quando tornerà in forma umana e poi cosa gli dirà...l'aveva avvertita sul bosco. Ma dannazione è la sua casa! Non dovrebbe esserci certa gente! Fin troppi i pensieri umani che le vengono in mente, sa che fra poco svaniranno. Anche questa è una mutazione, fra poco avrà molta meno capacità di raziocinio ma ne manterrà buona parte. Quindi deve decidere ora, così da poter dare libero sfogo alla parte animale e fuggire in fredda. Si, andrà in biblioteca, li incontrerà qualcuno di cui sa di potersi fidare, che l'ha già protetta in passato e ne è sicura, lo rifarà.

Gabriel [Foresta]: Il vampiro la guarda compiaciuto, fa una cosa che lei non si potrebbe aspettare, applaude a quella trasformazione, potrebbe prenderla ma decide di lasciarla fuggire, lei prende il volo e lui seppur appare umano, i vestiti pregiati indosso degni di un nobile viziato, appena lei si allontana cambia la sua postura e come un ragno comincia a correre nel bosco nella direzione presa dall’arpia, compie movimenti ad una rapidità che nessun umano potrebbe eguagliare, nessun cuore pompa sangue non prova stanchezza alcuna mentre come un ombra di morte attraversa la foresta, si muove rapido ma non fa rumore mentre attraversa la boscaglia, forse gli sfuggirà tra le mura forse no, ma ci saranno altre sere per giocare, la seguirà se ci riuscirà per vedere dove va a rintanarsi la sua preda, per prepararsi alla prossima caccia.
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07/04/2015 18:20
 
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Role Approvata!

Eris: 12pe
Gabriel: 12pe

Annotazioni:

- Quando dovete "captare" la presenza di una qualche creatura che ancora non riuscite a vedere fate attenzione a descrivere bene le skill e le vostre capacità innate specificando soprattutto la Distanza in metri.. leggendo la role questo particolare non si coglie ok?
- Eris quando avverti un pericolo descrivi meglio COME ti accorgi del suddetto.. non basta vedere come cambia la posa dell'uomo o una semplice battuta.. cosa fa scattare in te il pensiero di non essere al sicuro?

- Oltretutto mi sarebbe piaciuto leggere come il vampiro, durante la trasformazione della mutaforma, cerchi con grande sforzo di resistere all'animosità del sangue di Eris che ovviamente fluisce più velocemente.

Detto questo. Buon game!



Laedo, detto l'Antico,
Capostipite della Razza dei Draghi d'Oro
Supremo Sacerdote del Culto del Drago,
Signore dei Draghi dei Regni D'Oriente.
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“Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore”

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