00 16/11/2011 00:51
(Quando una land diventa beautiful)

Riassunto:
Zeth va nelle celle atrovare il prigioniero.
Scopre che egli è parente di Esh. Suo nonno infatti fu Iannis Lannister, fratello di Jhonatan lannister (Il vecchio re) che ebbe un figlio. Costui a sua volta insegnò al figlio l'odio per i Lannister, e da qui l'insano gesto dell'uomo. Zeth ordina di spargere la voce che sia morto, di non dire nulla ad Eshlyn, e di buttarlo nella cella più remota del castello.
Zeth decide che Eshyn non dovrà saperne nulla, per proteggerla. Ma sarà davvero finita qui? Lo sapremo nella prossima....emh, sapremo in futuro :P

Commento: IO ADORO quello che dice Zeth da arrabbiato *-* scherzi a parte, quest semplice e lineare. Ho lasciato correre alcune auto conclusività di zeth (attento però) proprio perché la quest era molto semplice, ma spero ricca di spunti on


[ATTENDERE RESPONSO]
[Da quando c'è quel prigioniero, le guardie non hanno più pace. Protesta, rompe le scatole, si lamenta, sparla. Non la smette un secondo di parlare. Stesso prigioniero che ora è nelle celle reali, sorvegliato da due guardie che hanno l'aria decisamente irata. Altre due guardie sorvegliano l'accesso alle celle. Non si può dire che le celle siano piene. Pochi prigionieri, la maggior parte dei quali viene rilasciata nel giro di pochi giorni, più altro arrestati per vagabondaggio, atti osceni, rumori molesti...cosucce da nulla insomma. La cella "migliore " la suite delle celle è riservata però a questo giovane chiacchierone, che non perde occasione per lamentarsi. Ci sono un pò di torce qua e là , che illuminao l'ambiente, quindi la visibilità è ottima, sebbene man mano che si scenda faccia sempre più freddo. Il prigioniero è nella cella. La gamba ferita è stata ben curata, non si può dire che la regina maltratti i prigionieri, solo che ha ancora difficoltà a metterla a terra. Indossa una semplice tunica, ed è pulito. Non sembra smuto o smagrito. Nessuno l'ha maltrattato, a parte qualche scappellotto occasionale per farlo stare zitto. Adesso pare dormire. Zetrahs è fuori dalla cella, arrivato adesso. Una delle guardie scatta in piedi al suo arrivo, destando con una gomitata il suo collega, che si era quasi assopito. Zetrhas è a due metri dalla cella del traditore. Con lui una guardia armata e munita di torcia, che l'ha accompagnato fin qua -Desiderate vedere il prigioniero, comandante?- dice una delle due guardie che sorvegliano la cella] GDR PLAY, VAI ZETH



22:16 Zethras: [Ingresso Cella] (Finalmente è arrivato il momento in cui può parlare con quel figlio di una sgualdrina che ha cercato di uccidere Eshlyn e suo nonno durante l'incoronazione. Quanto ha aspettato questo momento, quanto a desiderato di trovarsi faccia a faccia con lui. E, finalmente, La regina gli ha dato il permesso di scendere nelle segrete e parlarci, se non altro per interrogarlo. Il portamento del comandante è imperioso, fiero come non mai, segno che qualcosa in lui forse è cambiato. Forse è un pò , meno barbaro adesso, questo trasmette nei modi che tiene in questo momento. Ma non è altro che una maschera. La bestia selvaggia che è in lui scalpita per uscire, per sfogarsi su quel maledetto traditore. Per fargli patire le pene dell'inferno. Una guardia l'ha accompagnato, nel suo tragitto verso le prigioni, forse una precauzione di Eshlyn per evitare che il comandante esageri, chi lo sa. Indosso il comandante porta un paio di calzoni neri ed un paio di stivaletti di cuoio, pure neri. In vita è stretta una cintura di cuoio alla quale, sul fianco sinistro, è assicurato il fodero ove è custodita Oighear. Il petto possente è coperto invece da una casacca nera senza maniche mentre le braccia sono coperte da due avambracci di cuoio scuro. Cupa è l'espressione del guerriero, concentrata quanto fiera. Giunge quindi alle prigioni, fermandosi a circa due metri dalla cella dove gli è stato detto che è rinchiuso il traditore. Nota con un certo divertimento la reazione delle guardie nel vederlo, il che gli provoca anche una risatina che gli fa smuovere impercettibilmente le spalle) State tranquilli, non verrete puniti per questo (tranquillizza le guardie, in fondo a lui appare normale che possa venir loro sonno, stando li. Ma non può certo non rimproverarli) Ma state più attenti, in futuro. Se qualcuno di questi prigionieri si liberasse e cercasse di arrecare danno alla regina ne sareste i responsabili. E sapete benissimo cosa vi costerebbe, non è vero? (li guarda intensamente, cercando di)>

22:16 Zethras: [Ingresso Cella] ((li guarda intensamente, cercando di far loro capire le conseguenze di una simile mancanza. Urlare non servirebbe a nulla, dopotutto. Annuisce alla richiesta della guardia) Si, sono qui per interrogarlo su ordine della regina. (allunga quindi la mano sinistra verso il soldato che lo accompagna, dicendogli con tono fermo) Entro da solo. Tu resta qui e non entrare per nessun motivo. Me la vedrò io con lui (parole che, forse, lasciano intendere tutto o forse addirittura niente. Chissà cosa passa nella testa del gigante del nord) aprite la porta (dice pacato, preparandosi ad entrare, una volta che il suo ordine sarà stato eseguito. Finalmente il giorno della resa dei conti è arrivato. Gli dispiace solo di non poterlo ammazzare, quel cane)


ATTENDERE RESPONSO
[Le guardie sobbalzano a lle parole di Zetrhas, rispondendo con un "si comandante" appena sussurrato. Aprono le porte della cella, richiudendole alle spalle. Restano fuori. La cella non è illuminata, ma all'esterno ci sono torce che riescono a portare luce anche là dentro. L'uomo si desta alle parole di Zetrhas. Sgrana gli occhi, cercando di arretrare sul pagliericcio che gli fa da letto. Gli sfugge una smorfia di dolore. -Sei il galoppino della regina?- dice con un tono sarcastico. Ora che zeth può vederlo bene, forse noterà i capelli biondo chiaro, gli occhi azzurri, un azzurro che egli ha visto da qualche parte, con un tratto famigliare. Un ragazzo sui 20-25 anni, di certo bello, che a Zetrhas ricorderà qualcuno. O un gruppo di persone. -Sei venuto a dirmi della condanna a morte da parte di quella schifosa famiglia?- incrocia le braccia, guardando con uno sguardo duro il comandante. Uno sguardo deciso che egli avrà di certo visto da qualche parte. Saranno ora a 2 metri di distanza, in una cella grande a dir tanto tre metri per tre] GDR PLAY, VAI ZETH


2:48 Zethras: [Ingresso Cella] (Incede quindi all'interno della cella, guardandosi intorno finchè non nota il prigioniero, che giace su di un pagliericcio. Evidentemente si è appena svegliato ed il comandante non può fare a meno di lasciarsi andare ad un malcelato guizzo di soddisfazione nel notare come la ferita che gli ha inferto gli faccia ancora male) Sei fortunato che in quel momento sia rimasto presente a me stesso, cane. Altrimenti invece di colpirti alla gamba ti avrei staccato la testa...se non l'ho fatto è solo per non macchiare di sangue l'incoronazione di Eshlyn (secco e freddo il tono che rivolge al traditore, mentre gli si avvicina con studiata lentezza, lasciando che egli possa sentire la minaccia che incombe su di lui. Arrivato abbastanza vicino lo guarda intensamente, con uno sguardo che inizia a trasudare ferocia incatenata dal buon senso) Sono quello che ti ha quasi staccato una gamba, a dire il vero. E sono il futuro sposo della regina che hai cercato di ammazzare, quindi capirai da te quanto avrei voglia di sbudellarti in questo momento. Ma La regina mi ha dato alcuni ordini che non posso contravvenere, quindi veniamo a noi (mormora cercando di mantenersi calmo, sebbene la rabbia e la voglia di ammazzare quel cane sia sempre più forte, sempre più incontrollabile. A guardarlo meglio in volto gli ricorda qualcuno, un gruppo di persone a dire il vero. Ma chi? Non riesce a ricordare, è come se i pensieri fossero avvolti nelle tenebre. Scuote appena il capo e solo dopo si accorge di essersi bloccato per qualche istante a riflettere. Così sente le parole del prigioniero, che gli fanno perdere anche l'ultima stilla di calma che gli era rimasta in corpo. Lo sguardo si digrigna in una smorfia di rabbia. La mano del comandante quindi si spalanca, assumendo una postura simile a quella di una zampa di tigre con gli artigli sguainati. Si accuccia di fronte al prigioniero, ponendo la gamba sinistra come puntello sul terreno, mantenendo la destra piegata e sollevata. Quindi il braccio)>

22:48 Zethras: [Ingresso Cella] (destro si solleverebbe ad altezza del ginocchio corrispondente, in modo che la mano sporga oltre la gamba. Fatto questo distenderebbe il braccio, contemporaneamente ad una leggera rotazione verso sinistra del busto, tentando di afferrare la gamba del prigioniero nel punto dove lo aveva ferito, poco sotto al ginocchio, e stringerla con tutta la forza di cui dispone. Vuole fargli male. Tanto e lentamente) Ora stammi bene a sentire, lurido figlio di cagna (direbbe se fosse riuscito nel proprio intento) modera i toni quando parli della famiglia reale, non tollero questo tuo modo di fare. Ed a parte questo sappi che la regina ti ha voluto risparmiare. Ero io a volerti condannare a morte ma lei me l'ha sempre impedito) Stringerebbe quindi ancora di più la presa sulla gamba ferita del prigioniero, assumendo un'espressione sadica) Appurato ciò....iniziamo....(fa una lunga pausa, senza mai lasciare la presa) Chi ti ha mandato? Hai agito per conto tuo?



[ATTENDERE RESPONSO]
[Un urlo si leva nella cella. L'uomo si contorce. -L...lasciami, cane! Tu non capisci! Non potrai mai capire!- una smorfia di dolore per quell'arto ancora traballante, che forse mai si potrà riprendere -Lurido cane! I lannister devono morire! Ho agito da solo, sai? In questa terra di conigli nessuno osa reagire ai tiranni!- ed ora che Zetrhas lo guarda, riconoscerà la somiglianza col vecchio re. Con Jhonatan Lannister. -Contro una regina che lascia morire di malattia un vecchio che non ha soldi per curarsi!- suda, la voce è lamentosa. Serra forte i denti, la gamba fa male. Chiude il braccio a pugno, andando a portare in avanti il braccio, per dare un pugno in pieno viso a Zetrhas. Sarà compito suo evitarlo. In quegli occhi si legge rancore, odio smisurato. Voglia di rivalsa] GDR PLAY, VAI ZETRHAS


23:12 Zethras: [Ingresso Cella] (l'urlo di dolore del prigioniero lo riempie di un sadico piacere, un piacere che vorrebbe prolungare il più a lungo possibile. Ed infatti stringe ancora di più la presa sulla gamba ferita, guardandolo negli occhi e gustandone l'agonia. Non è un sadico ma verso quest'uomo vuole esserlo. Ha tentato di uccidere Eshlyn e merita di soffrire le pene dell'inferno. Alla malora lui e quelli come lui) Hai qualcosa in te...che mi ricorda nonno Lannister (mormora a mezza voce, prarticamente rivolto verso il prigioniero ma parlando per lo più a se stesso. Chissà che accidenti di rapporto c'è tra i Lannister e quest'uomo. Lo sente parlare di Eshlyn in termini ben poco lusinghieri e, conoscendola, questo non gli garba affatto) Tu non conosci Eshlyn, cane. Non è la donna crudele che tu dipingi, se solo quel vecchio le avesse chiesto aiuto lei glielo avrebbe concesso (non aggiunge altro, sicuro che non servirebbe spiegarsi con uno così. ' troppo accecato dall'ira per ragionare lucidamente) Che rapporto c'è tra te ed i Lannister? (chiede in tono imperioso, una domanda che somiglia più ad un ordine che ad una richiesta vera e propria. Non gli piace come si stanno mettendo le cose, tutta questa storia sta iniziando as assumete toni un pò troppo strani per quanto lo riguarda) E comunque..(serra maggiormente la presa sulla gamba del prigioniero, cercando di provocargli tutto il dolore che gli è possibile) Ti ho già detto di moderare i termini quando parli della regina. E ti conviene darmi retta, altrimenti ti strappo gli occhi e te li faccio ingoiare, così ti ritrovi con quattro gioiellini, la sotto (ringhia in tono minaccioso, guardandolo negli occhi con rabbia feroce. Per fortuna il suo istinto di guerriero è abbastanza allenato, così che ha abbastaza buon gioco nel vedere il pungo del prigioniero in arrivo. Sposta gli occhi in direzione del braccio teso dell'uomo e, contemporaneamente, il braccio sinistro si piega fino a far toccare avambraccio e bicipite, serrando il pugno con)>
23:12 Zethras: [Ingresso Cella] (forza, sollevandosi poi in modo che il gomito risulti essere ad altezza della gola del comandante. Cercherebbe in questo modo di intercettare il pugno in arrivo e, se vi fosse riuscito, aprirebbe la spalla sinistra verso l'esterno, spostando il braccio, sinistro, ancora piegato, verso sinistra, in modo sa spostare in quella direzione il braccio del prigioniero) Sti buono...o te li strappo i gioiellini...e sai a cosa mi riferisco (indica con un cenno del capo i testicoli dell'uomo, per fargli meglio comprendere cosa sta dicendo. E, di sicuro, egli avrà capito che il comandante non scherza) E così hai deciso di vendicarti tentando di uccidere la regina? (chiede rabbioso)



ATTENDERE RESPONSO
[Risata isterica alle parole di Zetrash sui lannister. Nella sua mente scorrono immagini, parole. Scoppia a ridere. Una risata terribilmente simile a quella di Jhonatahn Lannister. È isterico. Isterico dal dolore, dall'odio per cui è accecato, dalla rabbia che cova, e che piano piano lo sta distruggendo. Riabbassa le braccia. La parata di Zetrhas è riuscita bene. Continua a ridere l'uomo, mescola riso e pianto. Sposta il busto in avanti, per avvicinarsi quanto più possibile al comandante -Sai come mi chiamo? Jonatan. Uno schifoso scherzo. Sai dove dovrei essere se quel verme di mio nonno mi avesse riconosciuto? Se non avesse fatto morire mio padre come un cane? A corte. Sai perché non ha chiesto aiuto? Perché preferiva morire piuttosto che farsi aiutare dai Lannister. Sul serio comandante, sai cos'è la dignità? Io preferisco morire piuttosto che chiedere pietà. Quindi uccidimi subito e facciamola finita.- si legge odio negli occhi dell'uomo, si sente nelle sue parole. L'odio in cui è stato cresciuto. Odio alimentato. Da dietro la cella, si sentono mormorii di sorpresa. La gente borbotta, stupita. Le guardie ascoltano. Probabilmente se Zeth non fa qualcosa, domani tutto il regno saprà questa storia] GDR PLAY, VAI ZETH


23:43 Zethras: [Ingresso Cella] (le parole del prigioniero gli giungono come un cazzotto nello stomaco. Deciso, letale, potente come un maglio. Quest'uomo è quindi il nipote di Jonathan Lannister? Certo, non lo ha detto esplicitamente, ma dalle sue parole si capisce fin troppo bene il grado di parentela che può esserci tra questo Jonathan e quello che fino a poco tempo prima sedeva sul trono di Zanna Dorata. Sente i mormorii delle guardie, le sente confabulare verso di loro e contemporaneamente una rabbia indescrivibile si impadronisce di lui, mista alla tristezza. Possibile che re Lannister, un uomo così giusto e buono, sia stato capace di un simile atto? Possibile che abbia servito un uomo del genere? No, non ci vuole credere, non può essere vero, non può!) Tu menti...(ringhia inferocito verso Jonathan, voltandosi appena verso le guardie) TACETE, CANI! VEDETE DI SPARIRE IMMEDIATAMENTE! E SE UNA SOLA PAROLA DI QUANTO AVETE SENTITO USCIRA' DALLE VOSTRE BOCCHE VI PROMETTO CHE ESTRARRO' PERSONALMENTE LE BUDELLA DI OGNUNO DI VOI E LE USERO' PER APPENDERVI ALLA FORCA! (torna quindi a guardare Jonathan, ancora ansimante per la rabbia ma, nonostante questo, presente a se stesso, dopotutto) So fin troppo bene cosa sia la dignità. E' uno dei pochi valori che seguivo, quando ancora ero un barbaro. Ma tu cosa ne vuoi sapere? Hai attaccato una donna, hai provato ad uccidere la regina nel giorno della sua incoronazione....è dignità questa, lurido porco? (la presa sulla gamba ferita si stringe nuovamente, cercando di provocargli altro dolore) Se davvero avessi quella dignità di cui tanto parli non avresti cercato vendetta nei confronti dei Lannister ma avresti biasimato quell'idiota di tuo padre, che a causa del suo stupido orgoglio non ha voluto chiedere aiuto ad un suo parente a corte, pur sapendo che aveva la possibilità di aiutarlo (il tono di voce con cui queste parole sono pronunciate è duro, non ammette repliche) Percepisco l'odio nel tuo sguardo, Jonathan. E solo ora comincio a comprendere le parole)>
23:43 Zethras: [Ingresso Cella] della regina (lascia passare qualche istante e, quindi, lo guarda fisso negli occhi) Non ti ucciderò...tu vivrai e sopporterai in eterno il peso della tua colpa. Ma non credere che io lo faccia perchè me l'ha ordinato Eshlyn, oh no....lo faccio perchè per te la morte sarebbe una liberazione, non una condanna. Ed io voglio che tu soffra le pene dell'inferno ed anche di più...meriti questo per aver attentato alla sua vita!


ATTENDERE RESPONSO
[Scoppia a ridere. -Oh chiedi a Jhonatan Lannister di suo fratello. È morto alcuni anni fa. Ho gioieto. Era mio nonno. Quindi il re attuale sarebbe il mio pro zio. Quella....quella stupida...la mia procugina. Ma è una storia che Iannis Lannister ha preferito insabbiare. Lo sanno solo lui e il vecchio re.- si scorge sarcasmo nel suo tono, e poi scoppia a ridere alla colorita minaccia del generale nei confronti delle guardie. Ride, nel vedere le guardie scappare alle parole di Zethras. Poi corruga le sopracciglia -Colpa? A quanto sembra non è morta. Ma è strano sai? Tu cerchi di proteggerla, ma sono anni che nel popolo mi sentono dire cosa farei con le ricchezze dei lannister, che tutta quella dannata stirpe deve morire, ...strano che la voce non vi sia giunta. Forse le vostre guardie non fanno il loro dovere.- insinua così il dubbio, lasciando poi cadere la testa all'indietro -E perché no? Andiamo dai....uccidimi ora. Hai detto di volerlo fare. Che c'è non sai uccidere? È facile. Vedi la spada? La parte puntuta va nel petto dell'altro- apre la camicia, mostrando il petto. Uno sguardo di sfida.] GDR PLAY, VAI ZETRHAS



00:12 Zethras: [Ingresso Cella] (inarca un sopracciglio nel vedere come le guardie si dileguino, dopo la sua minaccia. Sente il prigioniero ridere e questo non gli piace) Chi ti ha detto che potevi riedere, eh? (ringhia spazientito, stringendo nuovamente la presa sulla ferita del prigioniero, affondando per quanto può le dita nella carne dolorante) Fino a prova contraria questo è un interrogatorio, non uno spettacolo comico di qualcuna delle bettole a cui probabilmente sei abituato, cane! (non lascia mai, nemmeno per un istante, la presa sulla gamba del prigioniero, ancora no. Ha intenzione di risparmiarlo ma questo non significa che non intende arrecargli quanto più dolore possibile) Se le guardie non hanno riferito niente, significa solamente che sono state tanto intelligenti da voler evitare che si scatenassero mormorii come quelli che ho dovuto zittire poco fa. Non sarebbe saggio fomentare il panico per una cosa del genere (scuote la testa ed un sorriso beffardo si apre sul suo volto) E poi....non hai prove di quello che dici. Probabilmente i soldati che ti hanno sentito ti hanno etichettato come un povero pazzo visionario, non mi stupisce che non abbiano detto niente. Avranno avuto pietà della tua demenza (Solo ora lascia andare la presa sulla gamba di Jonathan, alzandosi in piedi e guardandolo letterlamente dall'alto in basso) So fin troppo bene come si uccide una persona. Quando tu ancora giocherellavi per le strade della città io avevo già visto morire abbastanza gente da popolare l'intera capitale di Zanna Dorata, bamboccio (lo tratta con aria di sufficienza ora, dal momento che l'uomo lo sta sfidando apertamente. E' ovvio che sta attentando alla sua pazienza ma non lascerà che l'abbia vinta. Cosa accidenti direbbe Eshlyn se venisse a scoprire che ha ucciso il prigioniero perchè non rivelasse un segreto di suo nonno? E poi lui vuole morire, se lo uccidesse gli darebbe solo ciò che vuole. E lui vuole che soffra, vuole che patisca le pene dell'inferno) .....Per uccidere una persona esistono
00:12 Zethras: [Ingresso Cella] diversi modi. Puoi piantare la spada in diversi punti del corpo: petto, gola, testa, pancia...puoi recidere qualche punto vitale e vedere la tua vittima morire dissanguata...(dice quasi con tono sadico, guardandolo intensamente) Ma esiste anche un altro metodo per uccidere, molto più doloroso (continua a guardarlo, squadrandolo da capo a piedi) Per uccidere una persona è sufficiente distruggere il ricordo che la gente ha di essa, screditandola fino alla fine, in modo che nessuno si ricordi più di lei. Quando nessuno si ricorda più di te, nel bene o nel male allora si che muori davvero. E sarà questa la tua condanna, la mia personale condanna a morte: tu marcirai qui dentro fino a che la gente non si dimenticherà di te, finchè ogni brandello della tua memoria non sarà svanito nel nulla, come la vita di tuo padre. Goditi il futuro d'inferno che ti lascio in eredità, cane. Questo è il mio dono per aver cercato di uccidere la mia donna (lo guarda con un sorriso maligno stampato sul volto, pregustando la sofferenza alla quale lo condanna)

[ATTENDERE RESPONSO]
[Incrocia le braccia al petto l'uomo. Urla tuttavia quando Zetrhas gli stringe la gamba. Urla con quanto più fiato ha in corpo. -Non....non riuscirai a cancellarmi. Mio padre ha avuto altri figli. Loro si ricordano di me. I miei fratelli. Io stesso ho dei figli, cane! E a loro verrà trasmesso il mio ricordo. Uccidimi e tutti sapranno che hai versato il mio sangue, uccidimi e ci sarà altra gente a odiare i lannister. Nessuno potrà mai dimencarmi. La mia memoria sarà ricordata, e si tramanderà. Quella della tua cara e dolce reginetta....sarà coperta di odio per aver ucciso un suo consanguineo. Non sai cosa dicono le guardie quando non le ascolti. Mormorano tra loro, ne parlano alle mogli, chiedendo loro di mantenere il segreto. Le mogli ne parlano alle amiche, facendo loro la stessa richiesta, e in breve la voce si diffonde. Credi che abbbaiaindo come un cane potrai zittirli? ILLUSO- solcata dal dolore la voce -Fammi incontrare Eshlyn. Voglio incontrarla- ordina, furente. La ferita alla gamba è ormai rimarginata, ma non la frattura che fu causata da Zetrhas. Quella fa ancora male, e il dolore gli fa quasi perdere i sensi. Infatti posa la testa sul muro, ancora vigile, ma sul punto di venir meno] GDR PLAY, VAI ZETRAHS


00:32 Zethras: [Ingresso Cella] Riuscirò a cancellarti...Tutti sapranno che sei morto qui, nelle prigioni, forse a causa di qualche malattia. Sapranno che non eri altro che un visionario, un povero folle che in punto di morte ha ammesso di essersi inventato tutto. Sapranno che le tue parole sono quelle di un pazzo fuori di senno, che ha agito solo per attirare su di se l'attenzione. E col tempo ti dimenticheranno...(dice queste parole sussurrando all'orecchio del prigioniero, con un tono maligno e ferino, che lascia ben intendere quanto il comandante faccia sul serio) di sicuro stai mentendo, stai cercando di farmi vacillare per portarmi ad ucciderti, per far si che ti liberi dal tuo dolore (scuote la testa, avendo ormai capito qual'è il gioco che il prigioniero sta cercando di fare con lui. Beh, ora che l'ha capito non deve fare altro che mettere in pratica quanto ha appena detto, così che la tortura che vuole infliggergli possa avere inizio) Vedi...io sono un tipo vendicativo. E restituisco sempre più di ciò che ricevo. E tu mi hai fatto un grande torto, cercando di uccidere la mia donna (alla richiesta di Jonathan, il barbaro scoppia in una risata fragorosa e senza freni, selvaggia e furente. Incontrare Eshlyn? Come può questo imbecille credere che gliela farà davvero incontrare? Povero pazzo. No, non incontrerà Eshlyn, non incontrerà più nessuno in tutta la sua vita ad eccezione delle guardie che si prenderanno cura di lui. Lo guarda ancora una volta, ripetendo a se stesso che sicuramente sta mentendo, che non può essere vero tutto ciò che dice) GUARDIA! (urla con tutto il fiato che ha in corpo, continuando a guardare il prigioniero di fronte a lui. gli è venuta un'idea...Forse così riuscirà anche a far capire a questo cane quanto sia grande il crimine che sta commettendo. Non solo si è macchiato di lesa maestà...ma ora anche di calunnia. Molto bene, ora sa cosa deve fare)

ATTENDERE RESPONSO
[-Folle! Tutti sanno chi sono. Mio padre si è premurato di farmelo sapere. Chiedi al re di Iannis Lannister. Chiedi al vecchio Re di suo fratello! Lui sa tutto! Jhonatan lannister sa tutta la storia! Sa come suo fratello mise incinta mia nonna, sa che non volle riconoscere mio padre. Tutti sanno, anche se nessuno vuole parlarne!- si scorge paura nelle sue parole, ma anche assoluta convinzione. E in quello sguardo per un momento Zetrhas riconoscerà il piglio che assume Eshlyn quando si arrabbia, lo stesso modo di piegare le labbra e inarcare le sopracciglia. Lo stesso modo di Jhonatan Lannister di stringere il pugno, e di batterlo poi a terra. -Chiedi alla regina di incontrarmi. Altrimenti morirò prima di quanto pensi. Ci sono molti modi per suicidarsi- un sorriso minaccioso si apre sulle labbra dell'uomo. AL richiamo di Zetrash una guardia entra nella cella, richiudendosi la porta alle spalle. -Avete chiamato, comandante?-] GDR PLAY, VAI ZETH


00:52 Zethras: [Ingresso Cella] (sente le parole del prigioniero ma non intende più ascoltarlo. Ora deve solo disporre le cose in modo che la sua condanna inizi ad essere scontata. Lo guarda con aria di compatimento, dicendo a se stesso che, forse, avrebe potuto risparmiarsi tutto questo se solo avesse provato a parlare pacificamente alla regina, spiegando le proprie ragioni e soprattutto senza provare ad ucciderla. Quasi prova un certo moto di pietà verso quell'uomo e, per un istante, sarebbe anche tentato di ucciderlo per liberarlo dalle sue sofferenze. Ma si ricrede un istante dopo, dicendosi che così facendo gli darebbe solamente ciò che vuole. Ed ecco arrivare la guardia, alla quale il comandante annuisce. Si volta quindi verso di lei, inspirando profondamente) Quest'uomo deve essere trasferito nella cella più profonda e remota del castello. Sia imbavagliato ed i pasti ridotti ad uno al giorno, e che si tratti comunque di pasti il più poveri possibile, bastevoli solo per la sopravvivenza e nulla più. Il bavaglio deve essere tolto unicamente per mangiare e deve sempre essere presente una guardia quando questo accade, perchè questo traditore non si metta ad urlare (sposta quindi lo sguardo sul prigioniero, tornando poi a rivolgersi alla guardia) inoltre....(inizia a dire, avvicinandosi ad essa ed abbassando il tono della voce) spargete la voce che il prigioniero è morto per cause naturali e che, in punto di morte, ha ammesso la propria colpa, confessando che le sue erano solo parole vuote, senza alcun significato. Dite a tutti che è morto ammettendo di essere un traditore, che le sue parole erano false e che aveva fatto tutto solo per screditare la regina, in quanto era invidioso della ricchezza e del potere dei Lannister (inizia quindi ad allontanarsi, almeno fino a che un pensiero non gli balena nella mente, facendolo tornare indietro) Ah, dimenticavo....(inizia a dire guardando negli occhi la guardia) che nessuno di voi si lasci scappare nulla di questa storia, la regina non deve esserne
00:53 Zethras: [Ingresso Cella] informata. In caso contrario ammazzerò personalmente il responsabile della fuga di notizie, dopo avergli inflitto le peggiori torture (si allontana quindi, alzando il tono della voce) E' un ordine! (esclama verso la guardia, avvicinandosi alla porta, voltandosi infine verso il prigioniero) A mai più rivederci, cane....goditi il futuro nero che ti ho lasciato in dono (una volta pronunciate quelle parole esce dalla porta, allontanandosi dalle prigioni e tornando alle proprie occupazioni. Si, si divertirà a pensare alle sofferenze che sta causando a quel maledetto. E' la giusta punizione per aver provato ad uccidere Eshlyn. Che soffra fino alla morte)

Azione accettata, GDR END