Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Regni d'Oriente

Una Commemorazione un po bizzarra {OK}

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    Ascalyn
    Post: 315
    Città: ROMA
    Età: 33
    Sesso: Femminile
    00 29/11/2013 04:18
    Riassunto:Il giorno del grande banchetto finalmente è giunto! La torre del conciglio apre i battenti e ospita ogni abitante della città, dal ceto piu basso ai reggenti, tutti assieme vengono ospitati all'interno della Sala del Consiglio; un'ambia stanza circolare con al centro un tavolo altrettanto rotondo quest'oggi imbandito per l'occasione: La Commemorazione di Amaranta. Il tutto inizia con un tono di cordoglio e dolore per coloro che iniziano a muoversi verso la sala...Ellad l'elfo che ricorda i suoi amici scomparsi, Elriel la Suprema dei cavalieri dei Draghi...che accompagna il suo fratello di razza Helevorn, il piu impassibile di tutti che tiene dentro il dolore e il fastidio nel vedere ciò che lo circonda...sfarso e superficialità in un banchetto che secondo lui non serve giustamente a riportare in dietro sua sorella; in fine anche l'anziana Lodien entra in scena con la sua solita fiaschetta di acquavite. All'interno della sala li attende Eshlyn la regina degli Umani e organizzatrice della serata, ella esprime la sua vicinanza ad Helevorn e lo invita a tenere un discorso, invitando a sedere gli altri. L'uomo si pronuncia in tal modo e al termine di tutto Eshlyn propone un brindisi in onore della Prescelta e di tutti i caduti...ma questo brindisi causa una brutta esperienza per tutti i presenti: una figura ammantata ha fatto qualcosa al vino e tutti dopo averlo bevuto iniziano a cambiare corpo. Helevorn si ritrova nel corpo di Elriel, Elriel in quello di Ellad, Ellad in quello di Lodien e Tarik e Morwen - da poco giunti - si ritrovano l'uno nel corpo dell'altra. Il caos si diffonde nella sala, ma ben presto viene quietato da una voce...la voce di Amaranta. La draconica spiega cosa è successo e riporta tutto alla normalità; in fine poco prima di andare via dice al fratello che lei è ancora viva e sempre lo proteggerà.

    Commento:Quest a dir poco BELLISSIMA, da tempo non mi divertivo cosi a fare da master, momenti toccanti e momenti esilaranti mescolati assieme...la tristezza della perdita di una sorella e l'allegria di Lodien che si sono uniti poi nell'"esplosione" finale dello scambio di corpi!! Bravissimi tutti quanti i player che hanno partecipato, li ringrazio moltissimo di esserci stati e di avermi seguito e assecondato ogni singolo responso pazzo! [SM=g2439279] complimentissimi anche al nuovo giunto Ellad che mi ha seguito benissimo in ogni passo! E complimenti anche al nostro caro Tarik che nonostante le poche role ha dimostrato di sapersi comunque destreggiare in quest! Che dire...finalmente il gioco si sta muovendo!![SM=g2439321] Spero che questo sia solo l'inizio di tante belle giocate assieme [SM=g2439277]

    In oltre faccio una piccola aggiunta personale...vi ringrazio davvero tutti quanti perchè, con la vostra bravura, mi avete fatto sorridere e divertire da matti, dopo una giornata difficile e stressante! Grazie infinite di cuore a tutti voi! Me vi vuole bene!! [SM=g2439327] [SM=g27998]

    Annotazioni:

    - Tutti sanno che Amaranta è viva, da qualche parte (anche se non si sa come sia possibile)

    - Tutti i partecipanti si ricorderanno nitidamente cosa è successo, tranne due eccezioni:

    Morwen avrà un grande mal di testa e ricordi confusi come quando ci si riveglia da una forte sbronza

    Ellad ricorderà di essere finito nel corpo di un anziana signora vestita elegante, anche lui avrà un forte mal di testa.

    - Nessuno sa come sia stato fatto il sortilegio

    Punteggi consigliati:

    Ellad: 20 pe
    Helevorn: 20 pe
    Elriel: 20 pe
    Morwen: 15 pe (ha fatto solo un post)
    Tarik: 17 pe (è entrato piu tardi)
    Lodien: 20 pe


    La giocata:

    [ATTENDERE RESPONSO]

    [La torre del Conciglio delle Razze ha aperto i suoi pesanti battenti in legno di quercia intarsiato, altrimenti sempre chiusi, solo per un occasione importante e solenne. Un banchetto è stato organizzato in questi giorni, un sontuoso banchetto per ogni cittadino di Raad…dal piu umile al piu facoltoso, dal popolano al reggente…nessuno è escluso da tale celebrazione. Le guardie cittadine sono state aumentate per mantenere in sicurezza la zona delle ambasciate da dove ogni sovrano sarebbe partito con la sua corte, ma è soprattutto attorno alle mura della Torre che le ronde si fanno piu intense...nonostante il clima pacifico della serata, la prudenza come si è soliti dire non è mai troppa. La regina Eshlyn Dearenis, guida degli umani, si era presa la briga di organizzare ogni cosa nei minimi dettagli e aveva messo a servizio la servitù di corte assieme ai migliori cuochi dell’Ambasciata. Un lungo tappeto rosso parte dalla grande ed alta cancellata che permette di attraversare le mura, un tappeto che prosegue per tutto il grande cortile interno ove vi è grande movimento…servi e stallieri portano via cavalli, carrozze e carretti, paggi danno il benvenuto alla celebrazione e accompagnano le donne – nobili o meno che siano – sole verso l’interno. Li salita quella piccola rampa di scale si raggiunge un ampio atrio, ove fiaccole e candelabri risplendono assieme a fiori di ogni colore e profumazione; ma non è qui che bisogna fermarsi…gli invitati vengono accompagnati o attirati da un brusio costante…quel brusio proviene dal piano superiore. Salita infatti l’ampia scala dai bassi gradini, il tappeto in velluto rosso conduce ad una grande porta posizionata sul fondo: La Grande Sala del Concilio…qui tutti i regnanti di Oldaine discutono le faccende piu importanti per la storia di Raad. [//Imm: www.parcotegge.it/wp-content/uploads/2012/06/sala-da-ballo_004-610x... E’ un ampia sala circolare e al suo centro un grande tavolo in legno d’ebano prezioso, dalla forma circolare, è stato imbandito per l’attesissimo banchetto. Li molti sono gia seduti e molti sono ancora all’esterno della sala o attorno al tavolo…in piedi ad attendere l’arrivo di qualcuno o chi sa, mentre molti servi vagano per il luogo versando vino o birra o acqua a seconda delle preferenze degli astanti [GDR PLAY: TURNI ELLAD-ELRIEL-HELEVORN-LODIEN: 10 MINUTI MASSIMO PER IL POST D’ENTRATA, NON PARTITE PER FAVORE DALL’ESTERNO DEL PALAZZO…MASSIMO DAL CORRIDOIO GRAZIE!! SE QUALCUNO SI VUOLE UNIRE MANDARE MISSIVA AL PG ASCALYN]


    22:05 Ellad [Corridoio] [ Nere nubi coprono la Calante Luna al di sopra dei cieli di Raad. Incessante pioggia cade dal plumbeo cielo, rendendo la serata alquanto tenebrosa e cupa. Ma una cerimonia capovolge tutta la situazione. Una cerimonia organizzata dalla Regina Eshlyn Dearenis, per celebrare la liberazione della città di Raad. Non può mancare a questo evento il giovane immortale. Molti suoi amici sono caduti per liberare la città da tali esseri malvagi e nonostante tutto loro sono al di fuori della mura. Per questa serata di gala, il silvano si è vestito con il miglior abito che poteva sfoggiare; un pantalone di velluto nero coprono le sue esili gambe mentre una camicia bianca di lino e una giacca sfiancata verde, anch'essa di velluto, adornano il suo busto mettendo in risalto la sua lunga chioma bionda e le sue celesti iridi. Prosegue lungo il tappeto rosso che porterebbe in direzione della Grande Sala del Consiglio, loco in cui si svolgerà la vera e propria cerimonia. Le di lui celesti iridi potrebbero già vedere i lunghi tavoli già serviti a dovere dalla schiavitù e, soprattutto, il numero immenso di persone che hanno partecipato all'evento...]

    22:07 Elriel [§corridoio§] Grande evento questa sera è stato ampiamente organizzato..un Banchetto,una celebrazione per commemorare il Sacrificio di colei che con il suo gesto è riuscita a salvare Raad dagli Altri. Amaranta. Freme il Cuore della Draconica,sussulta intimamente all'interno delle membra al ricordo della parirazza,lasciando che nella mente si stagli la cupa determinazione di non lasciare ch'ella si sia esposta invano a quel gesto così estremo. Avanzeresti,Figlia dei Draghi,lungo il corridoio terminale che ti porterà alla meta,cammineresti in un fruscio di stoffe,il tuo snello corpo stasera avvolto da abito di rubineo velluto ricamato d'oro ad ampia scollatura,lasciante scoperte le spalle [//vedasi Apoteca in scheda] e mostrando così le cicatrici che segnerebbero il corpo con strisce più chiare,lungo la parte destra del collo ed all'altezza di scapola e clavicola destre. Cammineresti,sicura,a testa alta,al fianco sinistro di Helevorn,la mandritta che,se lui lo consentisse,sarebbe poggiata all'avambraccio altrui,con leggerezza,lasciando brillare l'Anello di rubino,la mancina che con naturalezza sosterrebbe lembo della veste,sollevandola leggermente da terra. Ai piedi,morbidi stivali bassi in semplice cuoio chiaro,nel destro di essi sarebbe stato nascosto un pugnale prelevato dall'Armeria dell'Accademia [//http://www.mastridilot.com/immaginiPAP/pugnale.jpg],unica arma portata con sè...dopotutto,per una Guerriera,la prudenza non era mai troppa. Morbide si muovono le ciocche della chioma stavolta raccolta in semplice acconciatura sulla nuca [//http://imageshack.com/a/img853/4162/0fi7.jpg],ondeggiano al ritmo dei passi.Al collo,unico vezzo sarebbe portato,unico gioiello. Il Medagliode del Drago,simbolo dei Cavalieri.

    22:14 Helevorn [Corridoio] Viene definito col nome di Commemorazione solo perché taluni possano ritenersi moralmente corretti agli occhi di una società sfaldata. La realtà afferma, agli occhi cinici di un draconico che in questo momento sta lottando strenuamente con la inattaccabile rigorosità della sua stessa coscienza, che quest’evento altro non è che un guazzabuglio confuso di personalità, dalla più alla meno rilevante, pronte ad attraversare i cancelli del sontuoso Palazzo per le più svariate ragioni. C’è chi giunge per il cibo, chi per l’alcool, chi per la noia, chi per dovere morale, etico o politico, chi per i caduti. Probabilmente c’è anche qualcuno, esattamente come lui, che si ritrova a sospingere avanti i piedi semplicemente perché va fatto, anche se non ne ha il bisogno. Non ha mai sentito di averlo. Non ha bisogno di onorare la memoria di sua sorella con otri di vino, cicalecci altisonanti, tappeti rossi e abiti lussuosi. La semplice consapevolezza che appartiene all’imminenza delle prossime ore durante le quali sarà costretto ad udire, senza evitarlo, il tintinnare dei calici levati in alto ad osannare un’esistenza della quale i più conoscevano a malapena il nome, lo irrita, lo irrita notevolmente. Dovrebbe esserne fiero. Dovrebbe essere lui, Helevorn, a sentirsi, fra i tutti, quello più fiero stanotte. E invece non fa altro che contare mentalmente i passi che lo attendono per completare una marcia che pare più un supplizio, un lento avanzare in direzione del primo girone infernale che altro. Ma agli occhi degli altri, così come a quelli del Cavaliere che lo accompagna e verso la quale dirige la mestizia di uno sguardo criptico, apparirà come la statua granitica di sempre. Saranno solo i suoi, dello stesso colore della gemella, a tradire il sussulto di un’emozione che custodirà gelosamente per sé.

    22:19 Lodien [Corridoio-- Sala ] Passo spedito della vecchia Lodien, è in ritardo, forse si è trattenuta troppo alla locanda, ma non poteva rinunciare a due o tre bicchierini di acquavite. Non ama molto le feste istituzionali, ma la sua amata Eshlyn l’aveva obbligata a presenziare e per sopportare una serata come questa, che a prima vista si prospettava noiosa e malinconica, l’aiuto della sua migliore amica non poteva di certo farle male. Il vestito nero e rosso che indossa è leggermente sgualcito (//http://www.medievallegend.it/sito_1_i000779.jpg ) , il corpetto è stretto per bene mettendo in mostra la spaccatura del seno che nonostante l’età è ancora bello sodo, Ed è proprio in quel meandro che si trova nascosta l’inseparabile boccetta di acquavite, colma pronta all’uso, non si sa mai. Non porta nessun gioiello e ciò che indossa nonostante l’eleganza e il pregio dei tessuti parrebbe indossato senza una scelta precisa, non le importa molto della cerimonia è lì solo perché il ruolo di Consigliere di Zanna Dorata glielo impone. Il suo unico interesse è il potere, o per meglio dire proteggere il potere che con le sue trame segrete e poco pulite ha tramandato a sua nipote. Condotta dal tappeto rosso, leggermente barcollando per merito dell’alcool in corpo, raggiungerebbe la sala principale, il banchetto è servito al centro della sala e dopo aver lanciato uno sguardo generico ai presenti, non si soffermerebbe molto su chi le sta intorno, ma punterebbe direttamente al grande tavolo per trovare posto, ma soprattutto per riempire un bel bicchiere per calmare l’arsura.

    [ATTENDERE IL RESPONSO]

    [Entrano in scena allora i protagonisti di questa serata, mossi chi dal dovere chi dalla noia chi dal ricordo di amici perduti in battaglia, chi per onorare sul serio la giovane draconica Prescelta dai Sei Elementi che ha donato la sua vita per salvare quella di un popolo che a stento la conosceva. Un Elfo Ellad dal portamento elegante e dagli abiti altrettanto si muove agilmente tra i presenti, in molti lo guardano curiosi, altri gli sorridono e addirittura lo salutano senza conoscerlo…probabilmente gia invasi dai fumi dell’alcool, altri invece lo guardano diffidenti…tutte le razze sono presenti e nonostante la collaborazione che c’è…l’astio resta e cova dentro come un veleno. Poco piu in dietro [//2 metri] camminano come due nobili quali sono, il Primo tra i Cavalieri dei Draghi, la splendida draconica Elriel che in molti conoscono li dentro, la rispettano e la temono forse…colei che ha guidato l’esercito nella difesa della città quel giorno e ha visto morire molti dei suoi compagni oltre che una sorella di razza. Al suo fianco invece il Primo tra i mercanti, erede della defunta Clio e gemello della defunta Amaranta…fiero e impassibile come una statua, ma mosso semplicemente da un obbligo che nemmeno vorrebbe sentirsi in dosso, la perdita di una persona cara fa sempre male…per di piu se di una gemella si tratta. Legati da fili invisibili ma forti che solo la morte puo recidere…e proprio la Parca dalla falce nera, è calata a tagliare quel filo saldo e indistruttibile…Helevorn questo lo sente nel cuore e nell’animo ed è ciò che fa brillare i suoi occhi in un muto sentimento di dolore che tiene celato dietro quella maschera di granito. In molti si inchinano al passaggio dei due draconici, in molti bisbigliano occhieggiandoli, soprattutto gli sguardi si posano sul giovane dagli occhi Ametista per i motivi precedentemente chiesti. Prima tra tutti invece è l’anziana Lodien, nonna della regina Eshlyn – quest’ultima gia in sala che attende gli ospiti – che come sempre si distingue per la sua energia e per il suo corpo tonico, anche se gli anni sono gia abbastanza sulle spalle della vedova. Presto entreranno nella sala…e presto la celebrazione avrà inizio…[GDR PLAY STESSI TURNI: 5/7 MINUTI A POST VELOCIZIAMO – QUEST APERTA, CHI VUOLE AGGIUNGERSI SCRIVA AL PG ASCALYN]


    22:53 Ellad [Sala] [ Rimane lento e cadenzato il suo incedere mentre prosegue verso la Grande Sala del Consiglio. Altezzoso fiero è il suo portamento, con spalle ben ritte su cui cadono elegantemente i biondi capelli. Saluti gli vengono donati, saluti di persone che ei non conosce. Si limita a rispondere a tali saluti con un cenno del capo, continuando ritto per la sua strada. Ed ecco che finalmente farebbe il suo ingresso all'interno dell'immensa Sala. Si fermerebbe al centro di essa, ammirando il suo maestoso soffitto e successivamente i vari presenti all'interno della stanza. Non conosce nessuno dei presenti all'interno del loco e nonostante ciò qualcuno gli si avvicina sorridendo gentilmente. Andrebbe a voltarsi notando l'ingresso di due figure, che con portamento nobiliare, attirano l'attenzione della maggior parte dei presenti. Sfrutta tale occasione l'immortale, che con lo stesso passo leggiadro, andrebbe a muoversi in direzione di una zona poco affollata della Sala, evitando ulteriori sguardi su di sè...]

    22:54 Elriel [§sala§]: Certo nessuno,questa sera,questa Notte,potrebbe mai sperare di provare sensazioni simili a quelle che il Draconico al proprio fianco sentirebbe dentro di sè,nemmeno tu,Cavaliere,sai con esattezza cosa significhi perdere qualcosa di più che una semplice sorella...Non sai,Draconica,cosa porta la perdita di un Gemello,non sai il vuoto che lascia nel Cuore.Un abisso incolmabile,che il parirazza al proprio fianco serberebbe dentro di sè,occultandolo perfino alla stessa Figlia dei Draghi.Quasi non baderesti,Cavaliere,a coloro che innanzi a voi s'inchinano,non t'importa.Giungerebbero,infine,insieme,i due Draconici,qualora non venissero ostacolati nel loro cammino,innanzi alla porta centrale d'ingresso alla Sala,preceduti di poco dal Consigliere di Zanna Dorata.Fermeresti,Guerriera,il tuo incedere innanzi a quel varco,sosteresti davanti al legno per qualche attimo,mentre le iridi bicrome d'Istinto andrebbero a ricercare le ametiste del parirazza,in uno sguardo intenso e profondo,ma al tempo stesso che vorrebbe comunicare ad ei il calore soffice di focolare domestico acceso..occhi con cui tu,Draconica,cercheresti,forse invano,di studiare i lineamenti d'ei,osservando in quei secondi la piega delle labbra,il bagliore delle iridi,i segni su quel viso apparentemente disteso...probabilmente alla ricerca delle emozioni nascoste da colui che ti affianca.Riuscirai a cogliere quel bagliore di Dolore nelle Ametiste altrui?Forse.O forse no.Ma hai tentato comunque. *Sei pronto?* Morbida la voce che cercherebbe contatto con la mente d'ei,in un dialogo fatto a labbra serrate che solamente lui potrà udire. [//Skill Telepatia].Attenderebbe ella un qualsiasi cenno del parirazza in risposta,prima che il guardo torni innanzi a sè e la mancina abbandoni il contatto con la stoffa,velluto che cadrebbe al suolo in fruscio,mentre la mano andrebbe,infine,a dischiudere quel ligneo uscio.Un sospiro,flebile,emergerebbe dalle labbra,come prima di un tuffo nel vuoto,poi con eleganza i passi d'ella verrebbero condotti all'interno della Sala,a fianco di Helevorn,rispondendo a sguardi curiosi altrui con l'atteggiamento fiero che sempre la contraddistingue.

    23:06 Helevorn [Sala]: Non vede gli altri. Li sente, purtroppo, li sente tutti, ma senza vederli. Sono come sagome di carta accavallate l’una sull’altra. Il draconico le scorge con la coda dell’occhio catturando a malapena le loro ombre come se non vi fosse nulla di diverso in quelle presenze dall’ambiente che li circonda, come se fossero un tutt’uno con le pareti, arazzi decorativi posizionati in fila, per provvedere all’utilità blanda di abbellire gli interni per coloro che, stanotte, hanno intenzione di dedicarsi all’impassibilità oggettiva e immorale dell’estetica. E’ chiaro che nelle intenzioni del discendente dei maestosi Alati, stanotte, vi sia quella di lasciare a tutto il resto degli astanti il rigido riverbero di quella pratica che ad egli appare del tutto assurda. Rendersi belli, profumati e splendenti per chi? Mettere in mostra seni succinti o sfoderare l’abito più elegante del guardaroba per cosa? I morti non hanno bisogno della comune propagazione che si riserba solitamente all’attrattiva. Sono morti! Morti e basta. Il tessuto della casacca nera e dei pantaloni che vanno a ricoprirlo sono necessari al solo scopo per il quale sono stati creati. Tutto il resto è nulla, reso vivido dalla flebile scintilla di animosità che lo incastra quando Elriel tenterà a tutti i costi di leggergli il dolore dentro. Non può per quanto si sforzi. Perché appartiene solo ad Helevorn. Perché solo l’altra metà di quelle ametiste apparentemente algide avrebbe potuto. “No..ma non lo si è mai per un addio, giusto?” cos’è quello? Un sorriso? Forse. Forse dovrebbe ricordarlo nella speranza che tutte le preoccupazioni suscitate nel cuore della draconica che lo affianca tornino a depositarsi sul fondo della sua anima come polvere nascosta sotto un tappeto. Delle occhiate non si cura, le metterà a tacere, probabilmente, con il solo alleato che ad esse potrebbe contrastarsi degnamente: silenzio.

    23:09 Lodien [Sala- Tavolo]: Raggiungerebbe così il bancone, e dopo aver afferrato la caraffa contenente della schiumosa birra, ne verserebbe un poco in una coppa in legno. Con la destra la porterebbe alle labbra e dopo averne bevuto un piccolo sorso, con la faccia schifata, porta la presa della coppa dalla mano destra alla sinistra, e con la prima andrebbe a cercare nel corpetto la boccetta di acquavite. Una volta trovata, stringendo con i denti il tappo della stessa, la apre con un colpo secco del capo e dopo aver dato un occhiata intorno per evitare lo sguardo indiscreto dei presenti, ne versa parte del contenuto nella coppa che tiene nella sinistra. Una volta raggiunta la correzione adeguata della birra, riposizionerebbe il tappo sulla boccetta e la rinasconderebbe di nuovo nel corpetto sul seno sinistro, cercando di passare inosservata. In seguito girerebbe su se stessa cercando di non attirare l’attenzione, volgendo le spalle al tavolo e ripassando la coppa dalla sinistra alla destra. Ora lo sguardo è rivolto verso l’entrata della sala, un’elegante sorriso comparirebbe sul suo volto, quel tipo di sorriso che normalmente si vede sul volto di un bambino scoperto a rubare i biscotti.

    [ATTENDERE RESPONSO]

    [E finalmente tutti son giunti nella sala, chi con altezzosità e una grazia che solo gli elfi contraddistingue…e molte giovani fanciulle questo particolare lo notano, sorrisini e sguardi sfuggevoli vengono donati ad Ellad, i suoi sensi sviluppati e acuti probabilmente potranno anche sentire quale risatina, nel mentre si sposta nel lato meno affollato della sala, la ove forse si sente meno oppresso dalle genti…o forse da quelle fanciulle che sembrano non staccagli un attimo gli occhi di dosso, soprattutto una con un vestito lilla a balse decisamente graziosa e con un paio di occhioni blu incastonati in quel viso dai lineamenti morbidi e paffutelli e incorniciati da una cascata di riccioli rossi come il fuoco e a tratti selvaggi. [//img: archivi.diariodelweb.it/img/620/260/260313-625x351.jpg] Ma tutta questa goliardia non si intona affatto con il tema principale di quella serata, non sembrano rispettare – almeno non tutti- la solennità del momento e il dolore di chi Amaranta e tutti gli altri defunti li conosceva sul serio…di chi ha condiviso momenti, gioie, dolori, sorrisi e discussioni…questo è quello che passa nella mente di Helevorn e quello che passa nella mente di quella fanciulla dai capelli neri seduta ad uno degli scranni attorno al tavolo…elegante nel vestire e nel portamento e stretta in quel vestito rosso e oro ricamato con teste di leoni…Eshlyn Dearenis, l’organizzatrice del banchetto, che nel veder arrivare uno degli ospiti piu importanti si alza e afferrando uno dei calici lo picchia con una posata per ottenere silenzio e attenzione. Nel mentre accade questo, Lodien beve come suo solito, furba e scaltra come una volpe corregge il suo calice di birra senza essere vista da nessuno, solo un servo ben tarchiato e giovane – piu o meno sui tredici anni – se ne avvede e sgrana gli occhi, occhi che sono posati niente di meno che sul seno vistoso del Consigliere…chi sa se Lodien lo vedrà avvampare come un piccolo fuocherello? Comunque tutti gli astanti tacciono e si voltano verso la regina che guarda invece Helevorn ed Elriel [Amici, Lord e Lady, e tutti voi che siete giunti a questo banchetto…benvenuti…e benvenuti ad Helevorn Berek'Dey e al Supremo dei Cavalieri dei Draghi Elriel Falassion…] china il capo in avanti [Mi associo di nuovo al vostro dolore per la perdita di una sorella, di un’amica forse…ma comunque di una coraggiosa donna che si è sacrificata per noi tutti…] solenne il tono dell’umana [ed ora che siete giunti…vi prego di accomodarvi pure ove piu vi aggrada attorno al tavolo…in modo tale da poter iniziare questa commemorazione…] una pausa in cui torna a posare lo sguardo sul draconico e a lui si rivolge [Ser Helevorn…se volete pronunciarvi in un discorso…lo ascolteremo volentieri…] un mezzo sorriso, gentile e a tratti triste potrà notare il draconico su quel volto dai lineamenti delicati e dalla pelle appena ambrata. No non si è mai pronti a dare l’addio ad una parte integrante di se stessi…non si è mai pronti a dare l’addio ad una sorella.] [GDR PLAY TURNI COME PRIMA: 5/7 MINUTI A POST, CHI SI VUOLE UNIRE MANDI MISSIVA AL PG ASCALYN]


    23:52 Ellad [Sala]: Finalmente fugge dagli sguardi indiscreti e dai sorrisini di coloro che incontra sul proprio cammino. Ma i risolini di alcune dame continuano ad arrivare pungenti alle di lui puntite, ronzii pungenti e fastidiosi. Nonstante tutto la sua postura rimane alquanto regale e la sua cortesia e cordialità rimangono impeccabile, anche nei confronti della insistente ragazza dai rossi riccioli e dalle blu iridi. Le dona un sorriso nonostante il suo costante sguardo sia fisso sulla figura dell'immortale. Per sua fortuna, l'attenzione dell'intera Sala viene richiamata dalle parole della regina Eshlyn Dearenis. Occasione ideale per disfarsi, sempre in maniera cortese, delle attezione della fanciulla. Le celesti iridi, indi, andrebbe a posare sulla figura della Regnante, che nonostante fosse abbastanza lontana dalla sua posizione, riuscirebbe a scorgerla benissimo grazie alla sua formidabile vista elfica. Il capo alza lievemente per ascoltare al meglio le parole della Regina. Lo sguardo successivamente sposta su Helevorn, seguendo la direzione delle iridi di Eshlyn. Attenderebbe che ei si pronunciasse e nel frattempo spererebbe che la dama dalla rossa chioma la smetta di fissarlo, data la ricorrenza che si sta festeggiando...

    23:54 Elriel [§sala-tavolo§]: Ancora rieccheggerebbero nella propria mente le parole che il Draconico aveva pronunciato prima che la Sala li accogliesse con la sua cacofonia di voci indistinte,un crogiolo che andrebbe ad infastidire l'oto fine della Draconica,quasi facendolo fischiare lievemente,quell'udito sensibile che le avrebbe donato la capacità di percepire frasi anche a parecchia distanza.La mente ha serbato dentro di sè quel sorriso che il parirazza le ha riservato,un sorriso che in apparenza denoterebbe tranquillità,ma che,invece,accompagnato a quel Dolore soffuso ed inafferrabile che permea le iridi altrui,altro non sarebbe se non una copertura.Sapresti bene,Draconica,dentro di te,che quella piega delle labbra di lui tirata in un sorriso non era stata sincera,le ametiste d'ei non erano state accompagnate dal consueto bagliore interno animato da veritiero sorriso,i tratti del viso altrui erano rimasti duri,rigidi,nonostante quelle labbra inarcate,come se la bocca fosse stata forzatamente indotta ad aprirsi in quel gesto.Lo sapresti,perchè intimamente,coveresti la presunzione,Cavaliere,di conoscere il Primo Artigiano,sebbene non nel profondo quanto avrebbe potuto la Gemella scomparsa.Uno sguardo,fuggevole,verrebbe indirizzato al Draconico,iridi bicrome che per l'ultima volta vorrebbero incatenarsi alle ametiste altrui,la mandritta ancora poggiata sull'avambraccio di lui che andrebbe a stringersi,lievemente,in moto impercettibile,a far intendere al Draconico il Dolore che anch'ella provava...per far capire ad ei che,seppur in minima parte,aveva carpito la sua reale sofferenza e,per questo,gli era accanto.Ma tutto ciò non durerebbe altro che miseri attimi,prima che tu,Cavaliere,con fierezza posi lo sguardo innanzi a te,sugli astanti,la testa alta,il viso che sarebbe divenuto maschera d'alabastro,insondabile,mentre il Silenzio e gli occhi degli astanti la circondano.Accoglierebbe il saluto della Regina,la mandritta che ora andrebbe a sciogliere il contatto col Draconico,tornando lungo il fianco,mentre in solenne neutralità le labbra si schiuderebbero in saluto.[Y'Ani Druak,Eshlyn Daeneris,Regina del Popolo Umano...Lord..Lady..].Chinerebbe appena il capo,in Rispetto verso la Sovrana,alcune ciocche che andrebbero a sfiorare la fronte mentre saluta anche gli altri astanti,con meno enfasi,prima che il corpo snello inizi ad incamminarsi verso il tavolo circolare,probabilmente imitata dal parirazza..non si sarebbe piegata innanzi a nessuno dei presenti.Una volta giunta al tavolo,prenderebbe posto alla sinistra della Regina,con disinvoltura ed eleganza.Un posto valeva l'altro.

    00:20 Helevorn [Sala]: Non vi è niente di appropriato all’occasione. A partire dai colori per finire ai rumori. Sembra quanto di più simile ad una festa possa esserci, piuttosto. Quelle, il draconico, le ricorda piuttosto bene. Nel rigido clima invernale che si respirava anche all’interno dell’enorme castello in pietra grigia che apparteneva alla sua casata ne venivano organizzate sempre molte. Feste dedicate al culto della sua gente, al raccolto, alla mietitura, al principio della primavera o semplicemente alla vanagloria di suo padre. E mentre l’erede di una dinastia rimarcata attraverso l’inusuale caratteristica degli occhi viola, che rappresentavano della stessa il retaggio indiscusso, se ne stava assiso sul trono che, a confronto della sua espressione parea fatto di morbide piume, due piccole anime si accollavano il peso di un’innocenza strappata prima del dovuto sulle loro spalle. Quella che creava più scompiglio era di sicuro la sua, perché di certo Amaranta, figlia e portatrice indiscutibilmente degna del sangue dei Berek’Dey, non avrebbe mai messo a rischio il suo buon senso ed il dettame che si era autoimposta in favore dell’imperturbabilità. Helevorn fra i due era sempre stato il Peccato. Il solo che riusciva a strapparla da ciò che la costringeva ad appigliarsi alla maschera di fredda indifferenza che s’era cucita addosso a causa della responsabilità di un’aspettativa di troppo nei suoi riguardi. Adesso, in questo preciso istante, quel draconico, la sua espressione intagliata nel marmo dell’inamovibile distacco, la sua postura perfettamente fiera, sembra in tutto e per tutto il ritratto vivente della Prescelta degli Elementi. E’ come se non fosse scomparsa davvero se ci si sofferma un istante di più nel riflesso ambivalente di quello sguardo votato in quantità pari alla densità dell’ametista e alla lucentezza quasi trasparente del lilla. E’ come se fosse sopravvissuta grazie al semplice fatto che colui con il quale condivise lo stesso spazio angusto nel ventre della medesima donna stasera si trovi lì, in mezzo a tutta quella gente. Ecco la Commemorazione vivente della Suprema. Intagliata nell’emblematica armonia di un corpo e di un’anima che, in terra e nei cieli, rappresentava, e rappresenta tutt’oggi, la sua perfetta metà. La vicinanza di Elriel non solo lo rassicura. E’ essenziale. E’ ciò che fa la differenza in questo caotico marasma di volti ed identità indistinte. La sua stretta risoluta, la fermezza di quelle occhiate profonde che hanno l’evidente scopo di denudare anche l’animo più incrollabile come quello del figlio dei Draghi costituiscono la sola ragione per la quale trova la forza di avanzare verso il centro di una sala apparecchiata nello stile dei Re. Ed infine è verso la Prima degli Umani che sposta totalmente l’attenzione. Così, in un guazzabuglio di ombre in movimento scorge con nitidezza il volto della sola che par aver appreso perfettamente il significato della parola Rispetto. E’ per questa ragione, e non per il fatto che sia stata investita del titolo di Regina, se Helevorn china leggermente il capo in avanti. Un discorso. Ecco in cosa consiste il suo invito. Lui lo accetta con l’orgoglio di chi è stato sempre in grado di mettere a tacere lo strazio sotto un mucchio di palpabile fierezza. Stanotte non se ne serve per tentare di apparire superiore agli occhi degli altri come qualsiasi altro draconico crede fermamente d’essere. Lo fa per onorare la stessa persona della quale parla come se avesse i suoi occhi incollati addosso in questo momento “Amaranta ha sempre avuto la forza di cento uomini, il coraggio di mille guerrieri e l’energia di milioni di draghi nel petto. Eppure era magra come un osso. Una fragilità fallace che veniva spodestata dalla salda determinazione che tutti coloro i quali hanno avuto il privilegio di incontrarla potevano riscontrare facilmente entrando in contatto con i suoi occhi. Non credo che sia mai esistita a questo mondo un’anima più pura e allo stesso tempo salda della sua, né che mai esisterà. Non credo nemmeno che avrebbe voluto sentirmi dire queste cose..quando la rivestivano di complimenti diveniva scostante, anche se credo che fosse semplicemente timida. ..e spero che in qualche modo possa perdonarmi per averlo detto..” si intravede il frammento di un sorriso rivolto direttamente alla sua gemella sulle sue labbra. Un frammento di sofferenza indicibile nei suoi occhi “..grazie” e si rivolge solo alla Regina, ora, per quanto possa apparire l’esatto contrario. Non aggiunge nient’altro. Né leva in alto alcun calice. Si appresta solo a raggiungere il fianco di Elriel, con il cuore pesante come un macigno.

    00:24 Lodien [Sala]: Ed ecco finalmente arrivare chi forse tutti stavano aspettando. Helevorn il primo mercante nonché fratello di Amaranta accompagnato da Elriel, la fiera cavaliere dei draghi. Lodien sorseggia la sua coppa che dopo essere stata riempita una seconda volta, è pronta per il terzo giro. L’ebrezza dell’alcool comincerebbe a farsi sentire, tanto che una volta notato lo sguardo del giovane garzone, di tutta risposta la vecchia con uno sguardo ammiccante e provocante si aggiusterebbe il corpetto schiacciando ancor di più il seno castigato in quel stretto corpetto. Ed ecco che l’attenzione dei presenti viene intercettata dalla giovane Eshlyn che tintennando con il calice richiama l’attenzione annunciando l’arrivo dei draconici. Lo sguardo della vecchia cercherebbe di spostarsi verso la nipote ma compiendo una panoramica dei presenti non può non notare la figura elegante e aggraziata dell’elfo, figura che scaturisce in lei un certo fremito, un certo desiderio. Cercherebbe quindi di avvicinarsi per quanto possibile all’elfo compiendo alcuni metri con passo furtivo per non attirare l’attenzione, cosa che le risulta un po’ difficile visto il suo stato. La sua preoccupazione oltre a quella di non farsi notare da Eshlyn è quella di non permettere a quelle giovani sgualdrine di rubare la preda all’esperta vedova, manca un elfo alla sua collezione di uomini e non può certo farselo scappare. Il draconico prende ora la parola, un discorso ricco di sentimenti, ma Lodien non presta molta attenzione, forse troppo ubriaca o forse troppo interessata all’elfo, tanto da dimenticare dove si trovi e il perché di quella commemorazione.

    00:32 Morwen [Sala]: F.U. || Sei sfuggevole in mezzo a tutta quella gente. Ti senti soffocare e ti senti terribilmente fuori posto. Per quanto ti sia abituata alla pelle che indossi, non riesci a non preferire il manto nero e il pelo della Lupa che è in te. Non puoi farci nulla, è la tua natura. Ti guardi dalle donne che ridono e dai versetti che fanno. Che razza di corteggiamento sarebbe una risatina così stridula da sembrare un'oca strozzata? Passi oltre, ti nascondi nella penombra delle colonne, sfuggi e con gli occhi ghiacciati continui a guardarti intorno. Una dama qui, una dama là. Qualche messere, ma non ti interessano. Ti interesserebbero se fossero tutti ammassati in una locanda con quattro pareti e un caminetto, lì si che ti divertiresti a prenderli in giro con il tuo gioco, con la tua capacità di mascherarti e di imitare chi non sei. Ora sei una semplice donna, con la pelle pallida e una cicatrice vistosa sotto l'occhio. Capelli corvini i tuoi, lucidi e legati in una miriade di trecce asimmetriche che ricadono sulla tua schiena. L'abito blu segna le tue forme con varie sfumature, legato in vita da una cintura di maglia argentata. La stessa trama arabescata ti adorna la fronte. L'unica ricchezza che possiedi, uno stupido abbellimento per la tua forma umana, che, nonostante tutto, non disprezzi troppo, dopo esserti vista in uno specchio. Non ti va di sederti al grande tavolo, come non ti va di mangiare educatamente in mezzo a quelle persone. L'unica cosa che fai, è rimanere in disparte, poggiandoti a una colonna. Chi parla.. chi parla è Eshlyn Dearenis, così ti è parso di capire dal vociare generale e tu le informazioni sai raccoglierle bene. Sorridi con un che di furbo, perchè il visino della donna che parla ti è familiare, ma con un altro nome. Sorridi perchè la volta che hai conosciuto quel viso, la tua interlocutrice è stata capace di ingannarti, come tu hai ingannato lei. Ti muovi sinuosa nell'ombra, come una serpe ma in verità sei un lupo, un lupo nero, un lupo alpha. Ti appoggi a un'altra colonna, un discorso sta per iniziare e tu l'ascolterai, perchè ti stai annoiando e perchè non hai altro da fare. Incroci le braccia al petto, tu che sfuggi a tutte le autorità, che vivi per te stessa. Ma commemori anche tu, in qualche modo, qualcosa di diverso e qualcosa che solo tu conosci. Cè anche il forestiero che hai visto nella locanda l'altra volta. Se dovessi riconoscerlo e se questi dovesse guardare verso di te, gli faresti un gesto con la mano, portando l'indice e il medio alla fronte, a mo' di saluto. Anche l'uomo parla, altre parole di ringraziamento a gente che non conosci. Ma ascolti comunque, ascolti tutto.

    00:43 Tarik [Sala]: Con lentezza entra nella grande sala che si stà riempiendo a poco a poco. Il ritmico suono dei suoi zoccoli sul pavimento è offuscato dalle voci che lo circondano e che si sovrappongono. Galian aveva deciso di portarlo con sé a questa commemorazione ma adesso che era arrivato si sentiva tremendamente fuori luogo. Per quanto si sforzasse non riusciva a ricordare nulla. Nessun volto di quelli numerosi che lo circondavano gli era familiare cosi come non lo erano i brandelli di conversazione che riusciva a captare mentre avanzava verso il grande tavolo d’ebano. Sopra un cuscinetto imbottito riconosce la mole di Galian e sorridendo alla vista di quel corpo familiare si avvicina e si sistema vicino a lui. Osserva le persone presenti con attenzione soffermandosi sull’elfo dallo sguardo altero per poi passare a un’anziana che sembrava aver bevuto troppo. La sua attenzione viene catturata dalla donna che stà richiamando l’attenzione battendo una posata sul bicchiere. Ascolta con attenzione le sue parole e si volta verso i draconici che prendono posto al tavolo. Li osserva in silenzio cosi come ascolta le parole di lui cosi cariche di sentimenti che lo colpiscono nel profondo e non ne conosce il motivo. Abbassa il capo in segno di rispetto per l’emozione del draconico e per riprendere il controllo sul tumulto interiore che le sue parole hanno scatenato pone le mani sull’else delle sue lame e il contatto con il metallo gli infonde la pace interiore che cercava. Si volta osservando la sala e la sua attenzione viene catturata da una donna appoggiata alla colonna con una cicatrice vistosa sotto l’occhio. Riporta la sua attenzione al tavolo e attende

    [ATTENDERE IL RESPONSO]

    [Ascoltano tutti quelle parole cariche di sentimento, cariche dell’amore di un fratello verso una sorella, la regina degli umani abbassa il capo man mano che il discorso va avanti e molti dei presenti fanno altrettanto rendendosi conto in quel momento di comportarsi come ad una festa…ma che festa non è…non c’è nemmeno un gruppo di musicanti o qualche giocoliere a rallegrare la serata…c’è solo la voce di una donna e quella dell’uomo di Helevorn che racconta della Prescelta la cui statua è ben racchiusa al sicuro. Tutti sono silenziosi e nessun bisbiglio, sembra che le parole del nobile draconico abbiamo ammutolito chiunque e chi si era macchiato di superficialità sembra aver trovato il suo contegno. Tranne qualcuno di nostra conoscenza…Lodien infatti si avvicina ondeggiando al giovane Elled in disparte…che dovrà ricordarsi bene la prossima volta che non si puo sfuggire all’occhio vispo di una Vedova piu tosto allegra. Il Garzone che poco prima guardava la scollatura di quest’ultima al suo gesto scappa via nascondendosi in una delle porte laterali della sala. Tutti comunque attorno al tavolo guardano Helevorn ma è la regina a prendere parola [grazie a voi ser…] la voce sembra roca ed è costretta a tossicchiare…chi la guarda puo notare facilmente la lucidità di quegli occhi castani e profondi [le vostre parole sono state davvero belle…e hanno toccato i nostri cuori…soprattutto il mio…posso almeno in parte capire il vostro dolore…] ovvio anche lei ha dei fratelli…di cui uno scomparso chi sa dove…[…con questo voglio sottolineare il nostro ringraziamento a vostra sorella proponendo un sobrio brindisi…se per voi va bene…] si volta quindi a far cenno ai servitori di portare il vino; dall’altra parte della stanza una giovane donna, Morwen, si nasconde nell’ombra…una donna dall’anima ferina che ascolta e apprende i nomi di tutti i presenti senza unirsi alla commemorazione, stessa cosa fa ma con deciso rispetto il caro Tarik vicino ad un compostissimo Galian che commosso resta li ad ascoltare il susseguirsi dei discorsi, lui aveva curato la Prescelta anni prima e non poteva di certo mancare. Ma il fato, non puo lasciare una serata scorrere cosi, senza metterci il suo zampino muovendo i fili di un altro attore sulla scena. Circa un ora prima…nelle cucine del palazzo del concilio una figura completamente ammantata di nero a mosso i suoi passi indisturbata…avvicinatasi alla botte contenente il vino e una nenia era stata pronunciata piu volte, assieme a dei piccoli segni disegnati con un carboncino nero, una goccia di sangue era poi stata imposta su di esso. Ora quel vino è stato portato alla tavola dei presenti…e i servi lo versano come ordinato dalla regina nei vari calici di ognuno. [Alla coraggiosa Amaranta Berek’Dey Prescelta dei Sei Elementi! Onore a coloro che sono caduti assieme a lei per proteggere le nostre vite…] dice con voce decisa e alta, tremendamente seria la regina degli Umani, che alza il calice e guarda tutti prima di attendere i commensali e bere il liquido rosso. Chiunque berrà quel vino…sentirà qualcosa fremere in lui…un mancamento o una vertigine…ed in fine una sensazione di vuoto nello stomaco…e poi…qualcosa accade… corpi diversi con menti diverse! Cosa sta succedendo nella sala? Chi era quella creatura ammantata di nero..di cui solo una maschera si è scorta…una maschera bianca con due lunghe strisce rosse che dagli occhi scivolano come lacrime di sangue lungo le guance rigide? Il gracchiare di un corvo possono udire gli astanti…un gracchiare allegro come una risata…[GDR PLAY STESSI TURNI: 5/7 MINUTI A POST MASSIMO – CAMBIO CORPO!! LODIEN = HELEVORN, HELEVORN=ELRIEL, ELRIEL=ELLED, ELLED=LODIEN, MORWEN=TARIK,TARIK=MORWEN. QUEST CHIUSA…NON PUO PIU ENTRARE NESSUNO]

    [//A scanso di equivoci...ora i vostri pg avranno il corpo del pg affiancato...ovvero...Lodien per esempio...si ritroverà il corpo di Helevorn al posto del suo ...Helevorn quello di Elriel e cosi via...pur restando se stesso...avrà un corpo di un altro.]


    01:27 Ellad [Sala]: Saluta la dama conosciuta qualche sera passata con un cenno del capo e successivamente andrebbe ad ascoltare con molta attenzione le parole verbate da Helevorn. Rammarico e tristezza riempono l'animo dell'imortale udendo le profonde parole del draconico. Ricordi si paleserebbero nella di lui mente. Scene goliardiche con i suoi amici, amici deceduti a casua degli Altri. Non si accorge dell'arrivo di Lodien poichè la sua attenzione è ancora attratta dal discorso di Helevorn. Ma improvvisamente la di lui vista muterebbe, divenendo meno nitida e allo stesso modo anche il suo udito, adesso più flebile. La di lui testa inizierebbe a girare, volteggiare come se avesse bevuto un calice intero di vino. Non riesce a restare in equilibrio, la mandritta indi andrebbe ad afferrare il braccio di una figura presente innanzi ad ei, vestito con una bella giacca verde, molto simile alla sua. [Vogliate scusarmi] verbia con cortesia l'immortale, alzando lievemente il capo e quindi anche lo sguardo, andando ad osservare una figura elfica, di elevata statura dalla lunga bionda chioma. Incredibilmente assomigliava tantissimo a lui. La di lui vista si soffermerebbe maggiormente su tale figura e la lucidità della sua mente si rischiarerebbe per un solo secondo. Ma in quel sol secondo si renderebbe conto che la figura che avrebbe dinanzi è proprio lui stesso! Le gambe iniziano a cedergli e gli occhi iniziano a socchiudersi. In un baleno si ritroverebbe per terra, Fato permettendo, privo(a) di sensi...

    01:30 Elriel [§sala§]: Siederesti,Draconica,a quel tavolo imbandito a festa,un banchetto in onore di chi non è più tra i vivi..o almeno così tutti credono.Perchè tu infondo sai,Signora dei Cavalieri,che la Gemella del Primo Mercante mai cesserà di esistere su questa terra,poichè ella sarebbe rimasta nell'Aria respirata..nell'Acqua scrosciante..nella Terra calpestata..nel Fuoco potente e crepitante..nella Luce e nell'Ombra.In tutti quegli elementi che Amaranta,come Prima Maga,come Prescelta,aveva custodito e governato,con Sapienza estrema. E sarebbe sempre vissuta,concretamente,nella carne di quel Draconico che ora,con la sua voce,aveva spezzato il Silenzio,facendo sorgere fuggevole sorriso sulle labbra della Guerriera,come se attraverso la bocca del parirazza stesse in realtà parlando la Voce di Amaranta.Ascolterebbe quel discorso,lo serberebbe nel proprio Cuore,gelosamente,in Silenzio.Non aggiungerebbe nulla a quelle parole,nessun calice alzato per un brindisi.Preferiresti essere da un'altra parte,Figlia dei Draghi,vorresti essere lontana da quella cacofonia di risate nell'ombra e da quel Banchetto forse senza senso.Ti sentiresti quasi a disagio in quegli abiti sontuosi fatti di velluto,una veste da Donna e non da Guerriera..Vorresti essere altrove,anche da sola,di fianco al corpo di Amaranta tramutato in pietra,per onorarla a modo tuo,nel Silenzio della Notte...eppure permarresti lì,immobile nella tua perfetta eleganza data dal Sangue degli Avi,rimarresti lì,sfiorando appena la mano di Helevorn con la mancina in tocco lieve ed al contempo deciso nel momento in cui ei prenderebbe posto accanto a te,come se ti fossi tramutata per lui in solido pilastro dal viso insondabile.E poi ecco che nella sala tutti tacciono,Silenzio composto spezzato dalle parole della Regina,un brindisi a cui tu stessa,Draconica,parteciperesti,con calma,alzando con la mandritta quel calice di vino che t'è stato porto.[Ad Amaranta..che possa vivere in eterno.].Brindi a modo tuo,poi le tue labbra verrebbero bagnate dal vino,il liquido rubineo scenderebbe nella gola..Un solo sorso,che cambierebbe tutto.La testa prenderebbe a vorticare su se stessa,costringendo le palpebre a socchiudersi,lo stomaco sembra in fibrillazione,come per un salto nel vuoto...E nel preciso momento in cui riaprirebbe gli occhi,si ritroverebbe...in sembianze diverse dalla sua.Sbatterebbe due o tre volte le palpebre,la vista sensibile di un elfo in grado di scorgere ogni cosa,tanto da farle girare la testa,le mani incredule sfiorerebbero quel corpo non più di Donna..ma di uomo.Anzi,di un elfo rivestito di stoffe,con lunghi capelli biondi.[Ma che diavolo...?].Voce che non sa se suorerà come la propria oppure no,che forse risponderà a quello che fu il proprietario del corpo ora in suo possesso..non ha coscenza di quanto starebbe accadendo..Non farebbe in tempo ad intercettare la caduta di Lodien,poichè percepirebbe un gracchiare di corvo,come di risata,che alle nuove orecchie puntute genererebbe fastidio immane,i sensi per il momento che non riuscirebbe a controllare,costringendo quasi le mani a tapparle..[Basta..fatelo smettere!].Se mai tu,Cavaliere,dovessi trovare quel corvo..ne rimarrebbero solo piume nere nel Vento.

    01:45 Helevorn [Sala]: Apprezza le parole pregne d’emozione della Regina, ripagandola con un nuovo ed elegante cenno del capo attraverso il quale comunicherà l’intento di ringraziarla così come quello di accettare il brindisi in onore di sua sorella. Probabilmente, visto quello che attende tutti i presenti all’interno della sala che avranno la sfortuna di sorseggiare il vino incantato, tra qualche ora si pentirà di averlo fatto. Quando si dice che il fato è burlone non si dice mica una bugia! Tutt’altro giacché, essendo il brindisi rivolto ad Amaranta come potrebbe evitare di subire l’effetto con il quale quelle poche gocce, a seguire il gesto del draconico di alzare uno dei calici offerti dalla servitù e portarselo alle labbra, lo ripagheranno di lì a poco? Non potrebbe. Corvaccio del malaugurio, oltre a sentirlo gracchiare si sente la testa girare come accadrebbe se qualcheduno, in un tempo futuro e lontano da questo, si trovasse su una giostra esageratamente veloce. Fino a poco tempo fa l’alcool lo reggeva particolarmente bene.. che diamine sta succedendo? La risposta la trova, seppur rintontito, l’istante seguente.. e non deve nemmeno cercare così lontano a dirla tutta.. che gli Alati l’abbiano in Gloria, per tutti i santissimi e benedettissimi numi..non ricordava di avere due mele al posto dei suoi pettorali scolpiti. Ma.. nemmeno di essersi vestito tanto elegantemente a dirla tutta? L’istinto lo induce a cercare di coprirsi per quello che può -c’è troppa carne al vento, e non è nemmeno la sua! ma gli sembra quasi di essere nudo- con le braccia che, dopo essersi accertato della natura di quei frutti, e aver sgranato gli occhi il secondo seguente, si allontanano dal suo corpo, sventolando una all’aria come se fosse vittima di un brivido. Ecco perché cercherebbe di camminare dietro uno dei camerieri, per tentare di riversargli il vino restante sul capo e sbraitare, preda dei fumi di uno strambo maleficio “Non è divertente! Restituisci alla proprietarie queste cose..” si indica il petto con enfasi “..io non le voglio!” ma è sentendo la sua stessa voce che si rende conto di essere finito nel corpo di..Elriel! E’ piuttosto imbarazzante..cercherò di risparmiarvi la descrizione nel dettaglio ma credetemi, essere privato da un momento all’altro degli attributi non è una cosa di poco conto. Amaranta, perdona il Fato perché non sa quel che fa…(//voi state fuori peggio di un balcone :P)

    01:46 Lodien [Sala]: Non riesce nemmeno ad avvicinarsi del tutto all’elfo, poichè le viene proposto la cosa che ama di più , di più del corpo di un uomo, un bel calice di vino rosso prelibato. Lo conosce benissimo quel vino, e lo ama particolarmente, ne ha una scorta segreta nell’armadio della sua stanza. Con la destra lo afferra, strappandolo dal vassoio del garzone, e senza aspettare il brindisi lo beve tutto di un sorso, assaporandone l’aroma. Ma ecco, una sensazione strana la pervade, ha forse bevuto troppo ? No non ha ancora raggiunto il suo limite. Si sente mancare comunque, sente che piano piano la sua mente perde il controllo del suo corpo, si sente mancare, cerca in tutti i modi di resistere a quella sensazione o di cercare un appiglio per non cadere, ma invano. I suoi occhi si chiudono e la sua mente si stacca dal corpo. Non passa molto tempo, ed eccola riaprire gli occhi, ma quello che vede davanti a sé non è lo stesso punto di vista di prima, cos’era successo? La vecchia porta la mano alla testa per cercare di trattenere quel lieve stato di confusione. E allora come destata da un brutto sogno, capisce: quella fronte, quella chioma non era la sua. Stupita porta le sue mani sotto gli occhi, non sono le sue; abbassa il capo, quello non è il suo corpo. È un corpo di uomo, il corpo del draconico e aggiungerebbe, che corpo di uomo. Scoppia in una fragorosa risata la vecchia, tanto che non percepisce nemmeno il gracchiare fastidioso, forse la mente inebriata dell’alcool nel corpo altrui, non le fa capire la gravità della situazione. Un pensiero le passa subito nella testa, un sorriso malizioso compare sul suo volto, mentre la destra scivola lentamente al di sotto del pantalone raggiungendo l’inguine. Di colpo gli occhi si spalancherebbero e con essi anche la bocca. “ Per tutti gli dei, questo draconico ha la coda al posto sbagliato” urlerebbe scoppiando di nuovo in una fragorosa risata.

    01:56 Tarik [Sala]: Ripercorre la sala con lo sguardo quando un servo gli sfiora il manto. Volge lo sguardo su di lui e prende la coppa di vino che gli stà porgendo. Ringrazia il servo con un cenno del capo e poi ascolta in silenzio le parole del brindisi guardando con la coda dell’occhio Galian che, commosso, non perde di vista la donna ma con la mente vaga nel mare dei ricordi. Quel mare che per lui è inaccessibile ma che vorrebbe più di ogni altra cosa al mondo. [Ad Amaranta] sussurra e poi porta la coppa alle labbra. Beve tutto d’un fiato e appoggia il bicchiere sul tavolo davanti a sé. Senza preavviso sente un calore partire dal petto e diffondersi nel resto del corpo. Le sue zampe cominciano a tremare mentre muove qualche passo indietro. Mentre si guarda intorno vedendo che anche gli altri ospiti si sentono male la vista gli si offusca lentamente fino a quando l’oscurità non domina tutto il suo sguardo. Si sente crollare e istintivamente cerca un appiglio nell’oscurità. Le sue mani fanno presa sulla parete alle sue spalle e questo lo confonde….non era nelle vicinanze di un muro. Lentamente la vista ritorna e, ancora in maniera offuscata, nota che il suo punto di vista è cambiato. [Ma cosa stà succedendo?] chiede ad alta voce sperando di ricevere risposta e inorridito si rende conto che la sua voce è molto più acuta di quello che dovrebbe essere. Abbassa lo sguardo e nota qualcosa fuori posto: al posto dei suoi pettorali è comparso un seno. Davvero un bel seno deve ammetterlo ma pur sempre una cosa anormale. Anche i suoi attributi sono svaniti e ciò lo lascia intontito e sconvolto. Si guarda intorno e vede il suo corpo sdraiato poco distante, svenuto. Muove qualche passo incerto e prendendo un bicchiere osserva la sua immagine riflessa. I lunghi capelli corvini le scendono sulla schiena, il suo sguardo sembra di ghiaccio ma cosa ancor più stravagante è la cicatrice sotto l’occhio destro. È finito nel corpo della donna che aveva osservato con interesse prima appoggiata alla colonna. Era davvero una gran donna non ce che dire. Scuote il capo facendo ondeggiare i suoi capelli e con passo malfermo si dirige verso il tavolo sperando di ricevere una spiegazione

    [ATTENDERE RESPONSO]

    [E tutto cambia, tutto gira vorticosamente e tutti i corpi sembrano avere la stessa reazione…chiunque ha bevuto quel nettare ha cambiato posto, persino la regina degli umani è divenuta un uomo barbuto dallo strano vestiario, un bel cappello piumato e un farsetto a dir poco bizzarro…un tipo egocentrico a quanto sembra…il puro caos nella sala!! E il corvo gracchia e se la ride di gusto…quel corvo dagli occhi furbi e scaltri…quel corvo che forse nasconde ben piu di un segreto…quel corvo che è appollaiato ad una delle finestre aperte per far uscire i fumi del cibo e il troppo calore dovuto all’eccessivo numero di persone nella stanza. Ellad sviene a terra nel corpo del Consigliere di Zanna Dorata senza nemmeno osservare cosa fosse diventato, mentre Elriel nel corpo dell’elfo sembra confusa e decisamente stordita da quei sensi acuti e diversi rispetto ai suoi…a quelli della figlia dei Draghi. Per Helevorn non cambia molto se non il ritrovarsi in un corpo con un po di protuberanze in piu…si nel corpo della sua amica e sorella di razza Elriel…e grida e sbraita e getta il vino sul capo di quel servitore che ignaro osserva la scena e povero, anche lui cade vittima di quella strana vicissitudine e si ritrova nel corpo di una ragazza formosa e strizzata in un abito viola decisamente vistoso. Grida chiasso caos…anche Tarik non capisce piu cosa sta succedendo trovandosi nel corpo della bellissima Morwen e prova a camminare e ci riesce, raggiunge il tavolo ma tutti coloro che incrociano il suo sguardo hanno lo stesso vuoto negli occhi la stessa sorpresa, un uomo baffuto guarda Morwen/Tarik con gli occhi sgranati [Non lo so! È un maleficio è un maleficio! Ci hanno avvelenato!!] agita le braccia al cielo quell’uomo. Mentre quella che non sembra per niente a disagio è proprio Lodien che probabilmente ha trovato pane per i suoi denti o…lasciamo stare… comunque se la ride di gusto con quel suo vocione caldo e affascinante facendo complimenti poco consoni al suo liniaggio…ma d’altronde…da una vedova allegra…molto allegra…cosa ci si puo aspettare? Tra tutto questo caos però…il gracchiare del corvo viene strozzato e vola via in uno sbattere frenetico d’ali [BASTAAAA!!] tuona una voce a molti famigliare, soprattutto ad Helevorn e ad Elriel…una voce che risuona potente e perentoria. Il silenzio inizia a calare nella sala…e la voce riprende a parlare [Un oscuro maleficio è stato imposto al vino questa sera…un maleficio che ha portato al caos in questa stanza…] la voce non ha un corpo…non ha niente…sembra provenire dalle pareti della stanza stessa [e il caos non è ammissibile agli occhi della Prescelta dai Sei…]. Tutti ora capiranno di chi si tratta, anche chi non la conosce, ma accade altro…una luce azzurrina avvolge i corpi scambiati…di nuovo quel capogiro, di nuovo quel vuoto allo stomaco e quel fremere nel corpo…ed ecco che tutto torna come prima. Solo il corpo di Ellad e quello di Morwen resteranno a terra privi di sensi. [Helevorn…fratello mio…] la voce si fa piu dolce e rassicurante come quella che il draconico conosce bene [sono felice di vederti sano e salvo…ho sentito le tue parole… e sai che non mi piacciono i complimenti…dovrei rimproverarti ma…non ora…e non oggi…] una sensazione simile ad una carezza sfiorerà il viso del giovane artigiano [non me ne sono andata … quindi non angosciarti fratello mio…ti ho protetto quell’infausto giorno e continuerò a farlo…] detto questo la voce si dissolve e la pelle della guancia del draconico verrà abbandonata dal quel tocco caldo e delicato. Stupore e gioia…commozione e dolore…tutto si è mescolato in questa strana notte dagli strani eventi…il bacchetto forse continuerà sotto una luce diversa…o forse non continuerà a fatto…ma per lo meno il fratello ha potuto risentire la voce della gemella. [GDR END…BUONA NOTTE CARISSIMI…GRAZIE PER LE RISATE E SPERO CHE VI SIATE DIVERTITI E CHE LA QUEST VI SIA PIACIUTA! Chi vuole continuare in auto mastering puo farlo!]


    02:32 Elriel [§sala§]: Un fischio continuo sembrerebbe essere quello che perfora quelle due...cose puntute che sembra avere al posto delle orecchie e sembrano esser diventati proprio i suoi padiglioni auricolari.Mani premute contro le orecchie,dunque,per cercare di controllare quell'udito finissimo che s'è trovata come "regalino" del Fato...più un macigno da sopportare a dire il vero per il momento.Cerca di controllarsi,o meglio,di controllare quel suo nuovo corpo,per poter riprendere pienamente possesso dei cinque sensi.Respirerebbe lentamente,piano,quasi avesse fatto una corsa da podista e dovesse recuperare quintalate d'ossigeno.[Calma...Non devo perdere la calma..].Parla,con una Voce che non è la sua,ora se ne rende perfettamente conto..è una Voce cristallina,quasi impalpabile,forse addirittura melodiosa.Non può far altro che concedersi una smorfia,mentre finalmente le mani possono concedersi di abbandonare le orecchie,visto che probabilmente ella avrebbe per lo meno raggiunto una calma sufficiente a controllare almeno i cinque sensi dell'elfo.Il caratteraccio,quello della vera Draconica,però,non potrebbe certo rimanere confinato nel limbo e difatti verrebbe fuori,come un roboante tuono,attraverso quella voce melodiosa che però ha tutto fuorchè autorevolezza.[Dove sei,corvo?Fatti vedere!].Muoverebbe qualche passo in avanti,con quelle protuberanze in mezzo alle gambe di cui al momento si vergogna...e poi,tutto gira di nuovo,altro capogiro,altro frullio di stomaco..e tutto torna come prima.Torna nel proprio corpo.Quasi grida di gioia,ma la voce della Prescelta la frena...affetto,gioia,gratitudine..e la certezza che non è scomparsa albergano nell'animo.[Grazie..Amaranta..].La ringrazia,con gli occhi lucidi,prima che il proprio corpo venga indirizzato verso l'uscita della sala.Il banchetto per lei terminava qui..se ne sarebbe andata,porgendo congedo alla Regina,avvisando il parirazza...Probabilmente il Draconico l'avrebbe seguita all'esterno o no..ma per lei,tutto finiva così.[//Exit].
    [§ Il Giglio Nero - Ascalyn Syrus §]


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    =Elwing=
    Post: 165
    Città: ACCIANO
    Età: 36
    Sesso: Femminile
    00 29/11/2013 10:57
    //Quest davvero divertentissima!E con un sacco di spunti di gioco...non posso fare altro che ringraziare tutti coloro che hanno partecipato con me alla giocata,è stato divertentissimo vederci tutti assieme in questo modo strano...ma soprattutto...un GRAZIE immenso a Galian ed Ascalyn,lui mente pazza della giocata e lei master vero e proprio..ci avete fatto passare una serata meravigliosa!Alla prossima!
    P.s: Vi vogliamo bene! [SM=g27998]
  • Nixi92
    00 29/11/2013 16:17
    Semplicemente... ODDIO!!!!!!

    Sto ancora ridendo da sola come una scema! XD XD XD XD XD

    Mi sto ancora immaginando la scena di Helevorn col corpo di Elriel che si avventa sul cameriere, Elriel in versione elfo che da di matto e Lodien... non serve che specifico sulla cara nonnina, vero? XD

    Ho appena tratto una conclusione: Lodien mi fa paura!!!!! [SM=g2439330]
    La sua ultima azione è EPICA!


    Ellad: 20 pe
    Helevorn: 20 pe
    Elriel: 20 pe
    Morwen: 15 pe (ha fatto solo un post)
    Tarik: 17 pe (è entrato piu tardi)
    Lodien: 20 pe
    (Come da suggerimento ricevuto xD)

    Cavoli, mi spiace davvero di non aver potuto partecipare (stavo quasi male da quanto assonnata ero) [SM=g2439327]

    EDIT: punteggi inseriti.
    [Modificato da Nixi92 29/11/2013 16:23]