Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Regni d'Oriente

Canzoni di storia e di distruzione [OK]

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    Post: 23
    Città: MILANO
    Età: 32
    Sesso: Maschile
    00 17/09/2014 08:33
    Partecipanti: Ascalyn, Galian, Sheera, Necronya, Laedo; Master: Eilwood
    Da alcune sere la gente si raduna a porta granito senza motivo apparente, ed i 5 protagonisti sono andati in quel luogo per indagare. Il motivo di cotanto accalcamento è un bardo che, con la sua musica, riesce a cullare le anime e forse a trasportarle in un passato che Laedo e Galian sembrano aver vissuto in prima persona... Forse uno scherzo del destino, o forse un monito perché il passato non si ripeta?

    Commento: Una buona quest, spero che i giocatori si siano divertiti! E buona riapertura della Land!


    Annotazioni: Ognuno di essi ha trovato un sacchetto con una perla, tutte bianche (seguirà scheda a breve)

    Proposta punti: Tutti 25 Punti, tranne Laedo che, avendo preso parte a meno azioni, per Lui 20

    La giocata:

    Le giornate a Raad sono trascorse tranquille, nonostante il costante pericolo dato dalla presenza degli Altri, eppure, da qualche tempo a questa parte, a Porta Granito, si stanno radunando molte persone, tutti i giorni, alla stessa ora. Genti di ogni tipo si radunano, ma il motivo resta ancora ignoto, è come se qualcosa, o qualcuno li stesse attraendo. //GDR PLAY, TURNI: Necronya, Sheera, Ascalyn, Galian

    21:33 Necronya [Forma Umana -porta] Tra i presenti che si radunano nei pressi dell'ingresso cittadino, s'aggira la figura di una donna avvolta da un pesante e raffinato mantello rosso vermiglio. La sua figura si presenta molto alta rispetto ai canoni femminli comuni. Ha un passo lento e tranquillo che quasi sembra farla galleggiare all'interno di quel tessuto rosso. Tessuto che, tramite un cappuccio, cela in parte i dettagli del suo volto. Il bel crine corvino viene nascosto, ma i bei tratti nobili del volto maturo si mostrano, impreziositi da un paio di orecchini di cristallo a forma di goccia. Ha le labbra carnose, tinte in un rosso scuro ed uno sguardo che sembra sorpassare la realtà, come fosse dotato di una strana profindità assai inquietante, colorata di un nocciola intenso. Il proprio incedere viene scandito dal suono dei tacchi che sollevano que metro e ottantotto di donna a un metro e novantaquattro. Ha un'espressione seriosa e algida, imbevuta di mistero e paradosso. Osserva la gente ed ascolta le loro voci, mentre s'avvicina ove la folla sembra accalcarsi.

    21:39 Sheera [§pressi Porta§] {Una sera come tante,Notte prepotente nel suo avanzare continuo sulla Terra dei comuni Mortali,spire oscure che strisciano,in Silenzio,ad inglobare ogni cosa,in un grembo fittizio e soffuso.Luna,pallida,remota,a mostrare un volto in declino che vorrebbe spazzar via completamente la Tenebra,ottenendo,al contrario,il sol risultato di rendere la Notte ancor più densa di fascino della sua Beltà.E tra tentacoli oscuri avanza Creatura femminea all'apparenza forgiata della stessa sostanza del Buio,crogiolo di Cuore di Spine battente all'interno del petto.Cammina,lenta,verso quella Porta che sembra richiamare a sè uomini e donne da tutta la cittadella,convogliandole in un marasma umano senza apparente motivo.Ali di corvo i lembi del manto nero che seguono ogni passo,confondendosi col lungo crine setoso in netto contrasto col pallore d'un volto d'alabastro perfetto,sinuoso corpo femmineo racchiuso in gabbia d'abito rosso vermiglio,come se la stoffa fosse imbevuta del Sangue più denso.Al fianco destro,frusta arrotolata a giacere silente,come animale ammaestrato,docile,in attesa di esser risvegliata.Occhi chiari,pozze di Ghiaccio,a volgersi verso il varco della Porta,in un barlume di curiosità ad incrinare quella maschera di fredda indifferenza stampata ad Arte su lineamenti di Venere Oscura.}

    21:49 Ascalyn [Pressi Porta]: Serata tranquilla, cielo stellato, nessun problema particolare in giro per Raad o nell’Hospitalis… Cosi cammina con il suo solito passo marziale, più da uomo d’arme che da delicata fanciulla quale le sue fattezze dimostrano, verso la Porta Granito che sembra aver attirato come falene ad una lanterna molti degli abitanti della cittadina; al suo fianco il maestro Galian…da quanto non si riuscivano a vedere? Troppo tempo e cosi ne aveva subito approfittato, dopo essersi incontrati nel giardino del luogo di cura, l’aveva trascinato fuori in una passeggiata che ora li conduceva stranamente li come tanti altri. Gli occhi smeraldo della mezz’elfa scrutano i presenti attorno a se, agli occhi altrui risulta una figura coperta dal mantello verde con su ricamato il simbolo dei Custodi e tenuto stretto al collo dalla spilla di riferimento alla carica di Estremo guaritore. L’espressione seria del suo viso, che lo rende piu simile a quello di una statua di marmo che ad una persona, è incorniciato dalle onde corvine dei suoi capelli…sotto le quali spuntano due piccole punte in corrispondenza delle sue orecchie, segno indelebile del suo sangue misto. Nessun cappuccio copre il suo capo e a tratti sotto i lembi color foresta, spuntano le vesti caratterizzate da una camicia nera, stretta al busto da un corpetto in cuoio del medesimo colore e un paio di pantaloni in pelle altrettanto scuri…che muoiono in un paio di stivali alti sino al ginocchio. Ai fianchi pendono a destra il pugnale dall’elsa bianca e la punta ricurva, simbolo di gilda, a sinistra la sua fedele spada…riposti entrambi nei propri foderi ]“Ma cosa succede?”[ chiede voltandosi ora verso il suo Maestro..

    21:54 Galian Le ombre sono calate su Raad, il sole ha abbandonato quelle terre un’altra volta. Galian è stanco, il lavoro all’Hospitalis è molto e in questo periodo i malati aumentano a vista d’occhio. Ma comunque accettò la proposta di una passeggiata al chiaro di luna della sua sottoposta. I custodi guaritori sono decimati, per fortuna l’estrema svolge un lavoro impeccabile coprendo le mancanze del Supremo che per doveri istituzionali non può essere sempre presente. Gli zoccoli battono il terreno e il mantello di Supremo danza sospinto dai movimenti del quadrupede e dalla dolce brezza serale. Il cappuccio è calato sulle spalle, sulla groppa le bisacce colme di ogni utensile da guaritore, non porta con se alcuna arma. Sul petto brilla la pietra di Plutone ben visibile è quindi il simbolo della sua appartenenza. Gesticola il centauro mentre parla con l’estrema che cammina al suo fianco “ mi trovate impreparato mia cara” risponde alla domanda forse retorica della sua discepola.

    Ignoto è il motivo per il quale tutta quella gente si raduna ogni sera a Porta granito, nessuno ne parla, sembra invero che nulla accada, eppure... Dei passi si avvicinano, risonanti di campanelli. Un uomo dai lineamenti aguzzi, le orecchie puntute e quello che sembrerebbe primo pelo sale su un rialzo l' vicino. I suoi abiti sembrerebbero quelli di un avventuriero, uno stocco è fissato al suo fianco, ma è ciò che ha nelle mani la cosa più curiosa. Esse, infatti, stringono uno strumento a corda: un liuto. E le note iniziano ad uscire da quello strumento e si mischiano con una voce che sembra magicamente amplificata. ]E di nuovo in questa notte, giungo qui per decantare. Ardue e tetre son le lotte, ma la musica fa volare. Or chiudete i vostri occhi, or sognate quel che fu. Perché il bardo col suo canto, vi farà sognar di più.[ Melodiosa risuona quella voce, che sembra essere lontana da ogni tempo. Molti cominciano a sbadigliare, cullati da quelle note, e anche i quattro auditori lì giunti, potranno iniziare ad udire una lieve sonnolenza (//Tirate tutti un d100) // GDR PLAY, STESSI TURNI! Quest Aperta, se volete unirvi, mandatemi una missiva.

    22:07 Necronya [Forma Umana] Quello sguardo persuasivo e predatore, resta silente al di sotto di quelle lunghe ciglia nere. Scivola sui volti presenti, osservandoli ma senza guardarli veramente. Come se fossero tutti quanti delle misere briciole di pane, eppure per qualche motivo, l'affluire delle persone ha attratto anche lei. Resta distante qualche passo dalla calca, non desidera mischiarsi troppo tra i mortali, per questo raggira l'accalcamento. Rumor di zoccoli la distraggono per un momento e roteando il volto, posa l'attenzione per un momento su Galian. Unica creatura che al momento si differenzia tra gli umani. S'avvede anche della presenza di Ascalyn..finchè poi, alle orecchie giunge il suono di uno strumento. Torna a voltarsi verso la folla, che accerchia la figura del bardo che riesce ad inquadrare malamente tra le varie teste dei presenti che le si piazzano dinanzi. Osserva tutto senza fiatare, senza respirare invero..sol un lieve ghigno di dissenso appare su quel volto nobile quando sente le parole del bardo, iniziando a sua insaputa a percepire una sottile sonnolenza.

    22:18 Sheera [§pressi Porta§]: {Avanza,lenta e sinuosa in quell'incedere che la condurrebbe attraverso quel marasma umano accalcatosi nei pressi di quel luogo strutturalmente meno attraente di tanti altri edifici presenti all'interno della cittadina.Almeno,per lei.Eppure,la curiosità umana,dopotutto,farebbe sorgere anche dentro il suo Cuore Nero una scintilla di brace,punzecchiandola sommessamente,inducendola a puntare quelle iridi taglienti e glaciali esattamente ritte innanzi a sè,lasciando al corpo snello il compito di scavalcare e scansare,con sinuosa eleganza,spettatori che probabilmente le starebbero innanzi,frapponendosi tra lei e l'obiettivo della vista.Poi,eccola,l'attrazione della serata.Un uomo,forse un avventuriero,che catturerebbe all'istante lo sguardo della Maledetta su di sè,in pungente presenza,unitamente all'attenzione di tutta la calca.Quasi farebbe per andarsene ella,incrinando le labbra in smorfia di disapprovazione per quella che per lei sembrava delusione...ma poi,quello sconosciuto inizia a suonare,pizzicando le corde di un liuto.E canta.Si sorprenderebbe ad ascoltarlo,perdendosi in quel canto morbido.Una melodia che la cullerebbe,con calma,facendole intorpidire le membra,le palpebre sembrerebbero diventare pesanti,in preda ad un'improvvisa sonnolenza...}]Ma cosa...?[{In sussurro sfuggirebbe quella domanda,a chiedere a se stessa cosa stesse accadendo,mentre la Mente,utilizzando insegnamenti di tanti anni addietro,inizierebbe ad innalzarsi,concentrandosi,quasi volendo tentare di superare quella barriera sonnolente e rimanere lucida nel seguire gli eventi ]Skill Focus Mentale lv1[}.
    22:26 Ascalyn [Pressi Porta]: Aveva sentito parlare dell’accalcamento delle genti in quel punto della città, ma non vi si era mai recata a vedere, ignara infatti osserva ancora i presenti non riesce a notare nessuno ne Sheera ne Necronya dalla sua posizione, coperta dalle persone da un lato e dall’altro dal corpo equino di galian che la supera nettamente. Alla voce del suo maestro alza gli occhi verso di lui e fa spallucce ]“Io ne ho sentito parlare in questi giorni, ma non ho avuto tempo di uscire e verificare di persona…”[ e dopo quelle parole ecco che il vociare li attorno si fa insistente e incuriosita ruota il capo verso il piccolo palco ove sale il Bardo dalle orecchie appuntite. Aggrotta la fronte e inizia ad alzarsi in punta di piedi per vedere meglio l’intrattenitore, nota appena i suoi abiti tra le teste, ma non dicono niente se non che sono sporchi come quelli di chi ha viaggiato per lungo tempo. Un trovatore qualsiasi armato di liuto…la gente si divertiva con queste cose lo sapeva ed in quel periodo oscuro e tetro in cui era piombato il loro continente, quelle distrazioni erano una cosa positiva e necessaria. Qualcosa di strano però accade attorno a lei, le persone iniziano a sbadigliare li accanto, la fronte si aggrotta di nuovo e d’istinto si volta verso il Maestro per verificare il suo stato…lei per sua natura non ha cosi tanta necessità di dormire, lei riposa in un sonno fatto di realtà nebbiosa, visioni del passato e vortici di sensazioni e sentimenti…per questo non sarebbe soggetta a ciò che sta accadendo agli altri presenti…la sonnolenza non inciderebbe su di lei e sulla sua psiche ]“Che sta succedendo?”[ borbotta in un misto di curiosità e allerta ]//Resistenza al sonno liv 3 (Abilità Passiva)[

    22:30 Galian: All’udito del mezzo-cavallo giunge il suono di un liuto, un sorriso appare sul volto stanco e appesantito dagli anni del centauro ]“ un menestrello”[ verbia a bassa voce le braccia che prima gesticolavano accompagnando il parlare vanno a incrociarsi dietro la schiena al di sotto del mantello.] “ in questi tempi bui mia cara, basta veramente poco per riscaldare il cuore della gente”[ continua poi ]“ dicono che la musica sia stata creata dalle fate per alleggerire il cuore di tutti, non c’è uomo o donna, o elfo o demone che non ami la musica”[ poi girandosi verso la mezza con gli occhi quasi commossi ]“ ascoltate questo è uno dei più grandi incantesimi mai esistiti nessuno può sfuggire”[ parla per metafore, ma forse è la realtà, un piccolo sbadiglio compare sul suo viso, gli occhi si socchiudono godendosi la musica che lo culla come una madre con il proprio cucciolo.

    22:32 Laedo [{cielo}]: Il Sole si nasconde dietro le montagne a occidente, l’ultimo confine naturale, prima di inabissarsi nell’oceano notturno. I flebili raggi selenici carezzano, freddamente, le dorate scaglie e le membranose ali dell’Antico, creatura nobile e venerabile. Rade nubi cumuliformi, dalla base piatta, si spostano tranquille nella volta celeste, simili a bolle di sapone galleggianti su un’acqua invisibile. I loro bordi sono tinti dell'argento di trivia che placida naviga come vela di una nave fantasma. Morbide e fresche come cumuli di lana, le nubi, vengono attraversati dal Drago. Ritmicamente le ali si alzano e si abbassano con scarsa frequenza in quanto l’antica Creatura sfrutta le correnti celesti per sostenere il suo peso e librarsi in volo come fantasma di tempi perduti. La città di Raad..unico baluardo di sopravvivenza di tutte le specie giace sotto alle sue ali, illuminata a giorno come un'oasi di luce dentro un mare oscuro ° Che prezzo hai pagato per avere il potere della luce da opporre all’ombra?° riflette accorata la Creatura. Le ombre si addensano, nell’immobilità della tenebra crescente, ma la mente del Drago è vigile {Conoscenza Sensibile (liv.3)} altre creature si aggirano per quelle strade, fortezza di speranze e sospiri. Rallenta il suo volo per abbassarsi appena forse alla portata di viste acute.

    La canzone del Bardo continua nella sua melodia al di là del tempo. Quasi tutti i presenti oramai sono assopiti, ma i quattro auditori non ancora, ed è forse questo che fa, all'improvviso fermare le rime di quel menestrello che, dopo una breve pausa, riprende quella sua rimata canzone. ]Ed ecco chi, pur con difficoltà, resiste al sonno e si ancora alla realtà, prescelti voi siete, scelti dal fato, perché ora vivrete, un frammento del passato.[ Sembra che, dopo queste parole, una nebbia cali intorno a loro. Anche l'aureo drago sentirà questa sensazione e avrà l'impulso di fermarsi presso la prima spianata possibile, perché questo è l'inizio di qualcosa che va oltre la comprensione delle razze senzienti, questa è un'esperienza che segnerà questi auditori... qualcosa che può essere portata solo dalla musica. //GDR PLAY, STESSI TURNI!

    22:50 Necronya [Forma Umana] Per ella è una sensazione strana quella che la psiche sta provando. Un intorpidimento che si riflette anche sul corpo, appesantendolo e rallentandolo, nemmeno se ne sta accorgendo in vero. Soltano poi, quando le palpebre, involontariamente calano sui suoi occhi, fanno scattare un campanellino d'allarme. La finta umana avvolta dal manto rosso, riapre gli occhi color nocciola e li posa con più attenzione sulla figura del bardo che continua a suonare. Sentendo le sue parole, ella sposta gli occhi verso gli altri personaggi che non si mostrano assopiti come il resto della folla. Per altezza e per il colore del mantello ella non passerà poi tanto inosservata, e così nemmeno Sheera..della quale ella s'avvede. Sono rapide occhiate, quella della demonessa, che torna poi a scrutar il bardo..sollevando leggermente il capo con quella fierezza algida e diffidente, che lo sta a guardare con dure sentenze ben vive dentro quegli occhi. Improvvisamente le cose cambiano..lo scenario si appesantisce di nebbia e ciò che fin poco fa vedeva chiaramente, ora s'appanna. In lei non vi è alcun sussulto o spavento, resta solamente ferma, vagando con gli occhi un po' a destra e un po' a sinistra.
    22:53 Sheera [§pressi Porta§]: {Il Bardo canta,la sua melodia trascende la Realtà,irrorando i comuni Mortali di una beatitudine sconosciuta,sottile,che li culla in nuvole soffuse ed invisibili.La Mente allenata sembrerebbe,infine,aver la meglio su quella sonnolenza fortemente indotta dall'altrui voce...una voce che si ferma,quasi a render omaggio ai pochi che son riusciti a resistere alla malia di Morfeo.Le iridi chiare prenderebbero a volgersi a destra ed a sinistra,incorniciate da chioma corvina che si mischia alla cromia della Notte,la Vista alla ricerca di chi,come lei,a detta del Bardo aveva resistito al sonno,uscendo vittorioso.Gli occhi chiari,glaciali,si poserebbero sul Centauro,sulla Mezza e sulla Figlia degli Inferi,il sopracciglio destro s'inarcherebbe scettico,ben consapevole di non conoscere nessuno di loro.Poco male,al momento non le serviva.Ma prima che le labbra carminie possano dire qualunque verbo,ecco che nebbia sottile salirebbe tutt'attorno a loro,portatrice delle flebili parole del Bardo che si spengono nel Vento notturno.}]Ora l'atmosfera è decisamente migliore...[{Sussurra a se stessa,quasi beandosi dell'impalpabilità di quella nebbia a tratti forse spettrale,in contrasto con la Tenebra.Attende gli eventi,Cuore di Spine a proprio agio tra le spire dell'Oscurità.}

    23:00 Ascalyn [Pressi Porta]: Pian piano tutte le creature li attorno iniziano ad appisolarsi e lentamente scivolano a terra sbadigliando, stropicciandosi gli occhi e iniziando a sonnecchiare. Si guarda attorno mentre la voce profonda del centauro le arriva ben chiara alle sue orecchie da mezzo sangue ]“si la musica è bella…stranamente piace anche a me”[ un mezzo sorriso beffardo che le inarca un solo lato delle labbra, in effetti quel suono di liuto era decisamente piacevole e nonostante il suo animo duro e gelido, l’Estrema sa riconoscere il bello delle cose…la musica, assieme alla natura, era una delle poche cose che apprezzava del mondo; all’ultima frase del Maestro però inarca un sopracciglio ]“Dite il vero Maestro…un incantesimo…a quanto pare qualcosa del genere c’è…e non mi piace…”[ gia non le piace, la magia la mette sempre a disagio…lei è piu propensa alle cose tangibili come il freddo metallo di una spada, che ad un incantesimo che si insinua nella tua mente e ti stordisce. Le labbra si serrano quando la voce del Bardo si fa di nuovo sentire, alza lo sguardo dai cittadini addormentati e lo posa sul cantore, uno sguardo di smeraldo acceso e gelido…tagliente come il ghiaccio. E’ uno sguardo che aleggia attorno quando l’uomo sconosciuto nomina altre persone…una è Galian al suo fianco, le altre sembrano essere due donne avvolte nei manti…uno rosso l’altro nero come il buio che è calato su Oldaine. Attende quindi tornando a guardare dritto verso il bardo…mentre il mondo sembra iniziare ad essere avvolto da una strana nebbia, sbatte le palpebre e le strizza anche piu volte per capire se è vera o solo frutto dei suoi occhi stanchi; inizia ad essere inquieta, tanto che la mano sinistra si poserebbe d’istinto sull’elsa della spada e si stringerebbe in modo convulso sul cuoio dell’impugnatura senza però muoversi di li, prima del Ragno c’è stata la nebbia e il sonno di alcuni e la pazzia di altri. Non riuscirebbe ancora a rilassarsi come sembra accadere agli altri li attorno, troppo sospettosa…

    23:02 Galian: Quando Galian si riprende da quel stato di beatitudine, si accorge che tutti i presenti sono assopiti solo in 4 sono rimasti svegli ad ascoltare le parole di qul menestrello che forse del menestrello ha ben poco. Gli occhi si sbarrano, lo sguardo si volge verso Ascalyn ]“ state bene?, forse la storia dell’incantesimo non era tanto una metafora”[ ride ora, ora risata nervosa, non divertita dettata dalla preoccupazione. Non è chiara la situazione, e il centauro è più stupito che spaventato, non se ne capacita. Ne ha viste molte nella sua lunga vita, ma c’è sempre qualcosa che riesce a sorprenderlo. Una leggera nebbia avvolge i presenti, cerca di restare calmo per non agitare Ascalyn, ma istintivamente scioglie le braccia da dietro la schiena portando la destra a toccare la pietra incastonata sul suo petto. Se la situazione dovesse farsi difficile non sprecherebbe un secondo nell’usarla per tutelare la sua amata discepola.

    23:05 Laedo [{torri Porta Granito]: Eccolo che or sorvola il centro abitato e in pochi istanti è proprio sopra Porta Granito, circondata dalle torri delle ambasciate e la mente si concentra sulle presenze che si palesano all’esterno delle strutture. Individua una vasta moltitudine di animi e intenzioni {skill: Conoscenza Sensibile III}, i loro cuori sono calmi ed i battiti sono sinceri. Discende, planando, verso le più alte torri laddove alcuno spettatore -se non di sue simili sembianze -possa posarsi: le membranose ali si distendono e la discesa è lenta, l’Antico non smuove gli occhi dalla pietra che si erge verticalmente mentre or sbatte, ripetutamente, come un elegante volatile dalla possente mole, le ali; le zampe posteriori si allungano, mentre le anteriori vengono portate verso l’alto. Le ali si ripiegano, con un suono duro, contro i fianchi corazzati e le anteriori, in risposta simile alle posteriori, si poggiano e artigliano la pietra con leggeri stridii -e lasciando probabilmente i segni sulla struttura - facendosi così notare chiaramente dai presenti. Il collo dorato si arcua, aggraziato ed elegante, lo sguardo fiero ed intelligente puntato appena sotto di sè, la coda trova il suo posto accanto al fianco della creatura quasi arrotolandosi attorno alla circonferenza di una torre, il corpo si ritrova perfettamente immobile come quello di un gargoyle, come per riprendersi dalla fatica del lungo volo durato, senza sosta, per alcune ore. Capta una musica nell'aria ed il muso piega verso destra, facendo ondeggiare le frange, osservando l'origine: un vecchio canuto strimpella chissà quale melodia eppure, sarà la stanchezza o la sua veneranda età, ma avverte un leggero cedimento {Resistenza magica III +30%} sulla propria volontà di riprendere, con curiosità, ad osservare i presenti concentrandosi esclusivamente sulla voce dell'umanoide. Come un intontimento generale si sente rilassato a tal punto da aprire leggermente le fauci lasciando fuoriuscire piccoli rivoli di fumo, similmente a quando un drago si addormenta di un sonno profondo, eppure l'Antico è ancora sveglio.

    Muta il paesaggio intorno a loro e intorno al Drago dal color dell'oro, la cui resistenza alla magia sembra non avere un effetto. Più non vi è alcuna città, ma alberi, alberi e sentieri dall'aspetto antico, più di qualsiasi creatura, più antico delle città... Sembra un luogo già visto, eppure è mutato, così come lo è il cielo, che sembra tinto di una colorazione vermiglia. Un lampo di luce e un rumore come d'ali giungerà all'orecchio dei presenti, mentre la musica continua a risuonare, assieme alle parole del bardo. ]Ed ecco infine la dei misteri foresta, ecco il luogo di ira funesta, ecco per voi quello che fu, perché un simile errore non si commetta mai più.[ Criptiche le parole del Bardo, che risuonano lontane e vicine allo stesso tempo. Un senso di meraviglia per quello che è accaduto potrebbe avvolgere i presenti. La presenza del drago non sembra essere notata, eppure musica e parole giungono anche a lui, risuonando diverse... Egli vedrà fiamme nere e ali piumate, prima di essere bruscamente riportato alla realtà. Se i presenti vorranno avvicinarsi, potranno, ancora inconsci di quel che potrebbe avvenire.... GDR PLAY, STESSI TURNI (max 10 minuti a post)

    23:29 Necronya [Forma Umana] Non s'avvede del drago in quanto la situazione sia già strana di suo, ci manca solo che si accorga della presenza di un essere divino. Attorno a lei l'ambiente sembra esser mutato. Ove prima vi erano edifici, or vi son alberi..il cielo color del sangue che sporca di tensione il tutto..tensione che ella però non percepisce. Si guarda attorno senza alcun senso di meraviglia o di sgomento, proprio come una vera ignorante che non ha apprezzamento della vita e del passato. Di tanto in tanto guarda se riesce a vedere i presenti.

    23:32 Sheera [§porta/nebbia§]: {Bruma,sottile,ad avvolgere corpi e Menti,a confondere sensi che normalmente sarebbero perfettamente vigili,irradiando atmosfera sottile ed eterea,irreale.Le parole del Bardo giungono agli orecchi,mischiandosi all'aere leggera,quasi fossero divenuti soffio di Brezza anch'esse.Verbo vicino e lontano,mentre tutt'attorno ogni cosa muta,in un vortice di Nebbia sottile.Mattoni divengon alberi vetusti,pietre del suolo si tramutan in terra di sentieri persi nel Tempo Antico,il Nero della Notte cede il passo ad una volta Vermiglia,quasi fosse Sole Sanguigno.La Mente ingorda cattura le parole di quel Bardo così strano,il Cuore Oscuro palpita sommessamente per meraviglia di ciò che accade,in preda alla magnifica sensazione d'esser stato prescelto per quella Visione,per quel Messaggio.Sorride,in piega non vista di labbra carminie,sottile incrinazione di maschera d'alabastro,beandosi di quella Fortuna.Unico rammarico..non era stata scelta solamente lei.Non s'avvede del Drago d'Oro,non ancora.}]Frammenti del Passato,orsù,mostratevi ai miei occhi...[{Sussurro,a se stessa,al Bardo,a quell'atmosfera vibrante di Magia,mentre fruscio d'ali smuove l'udito.}

    23:35 Ascalyn [Pressi Porta/bosco]: E la nebbia li avvolge sempre di piu, d’istinto si avvicina al fianco di Galian, protettiva nei confronti del maestro e allo stesso tempo rassicurata da tale presenza…il calore emanato dal corpo del centauro infatti sembrerebbe calmare un po il suo cuore, come quando una figlia si avvicina al padre. Annuisce alle sue parole dando ruotando lentamente fino a dare le spalle al fianco altrui]“io sto bene e voi Maestro?”[ chiede con voce seria ove Galian, che la conosce bene, potrà sentire tutta l’inquietudine che la mezzosangue ha in corpo. Le note del liuto persistono nell’aria, ma l’ambiente circostante cambia…muta come muterebbe in un sogno…la nebbia lascia spazio alla vegetazione, alti alberi che nei ricordi della mezzosangue si associano ad una forma familiare che sin troppe volte ha visto, anche quei sentieri sembrano quelli che negli anni passati lei è stata solita percorrere…la nel fitto di quello che sembra il Bosco dei Misteri nel pieno del suo splendore, quando ancora la mezz’elfa non era giunta in quelle terre. Deglutisce andando a stringere ancora di piu l’elsa nelle sue mani ]“sembra…il vostro bosco Maestro”[ dice a Galian , titubante nel tono perché non è pienamente sicura; gli occhi si alzano verso il cielo, un cielo rosso come il fuoco che le mette inquietudine tanto quanto le parole ora pronunciate dal bardo, che nonostante il cambiamento dell’ambiente, si sente come se ancora fosse li. Di sicuro Necronya sentirà quelle sue sensazioni e magari le faranno anche piacere…cibo perfetto per un demone; immobile comunque ancora resterebbe, non vuole allontanarsi…ma se Galian si sposterà lei lo seguirà come una diligente guarda personale, anche se così non è…non ha intenzione di lasciarlo solo ne ora, ne mai…

    23:38 Galian: La nebbia calata intorno a loro tramuta tutto il luogo in una foresta, una foresta familiare al centauro. La bocca socchiusa, lo sguardo gira lentamente osservando quello che lo circonda. Lo zoccolo posteriore destro batte ripetutamente raschiando il terreno. Un senso di ansia lo pervade ]”questo è il mio bosco mia cara”[ , il passato non è piacevole da ricordare, e riviverlo potrebbe essere anche peggio . Non verbia altro il saggio centauro attende solo lo svilupparsi degli eventi.

    23:40 Laedo [Torri -[ Cielo]: Appartiene ad una strana razza il cantore, ma l'Antico ha commesso l’errore di ascoltare mentre l'artista ha errato nel tentar di penetrare con la sua musica, nei ricordi di Colui che è la Storia del Mondo. Troppa è la verità contenuta nella sua mente, per quanto antica sia, potrebbe produrre sconvolgimenti. Millenaria la Verità e millenari quegli Occhi. Il tempo stesso sembra cambiare forma: alcuni momenti di vita si trascinano all’infinito, mentre altri fuggono su rapide ali. Ode ciò che il bardo pronuncia con la voce. Il muso punta verso l’alto chiudendo le palpebre ed interrompendo quel contatto visivo e come dei flash nella mente della creatura evocano ricordi dolorosi e sanguinari. "Ed ecco infine la dei misteri foresta... ecco il luogo di ira funesta...ecco per voi quello che fu..perchè un simile errore non si commetta mai più..." parole criptiche ai più, ma non per Lui...Lui c'era..era presente durante la guerra, ha lottato e ha vinto, garantendo la sopravvivenza delle specie. Parole di monito per menti semplici. Un brusco risveglio. Lampi d'odio si stagliano negli occhi ambrati e un moto d'ira per i Figli perduti gli dona un fremito sin in fondo alle ossa. Il dolore e la rabbia per il tempo mai dimenticato, per l'errore di altri da lui pagato, s'insinua nel profondo del ventre. Le fauci si spalancano e una luce dorata illumina le pareti della gola mentre gli occhi risplendono come gemme baciate dal sole. Il muso puntato verso il cielo, come a gridare egli stesso un monito per coloro che hanno ucciso il sangue del suo sangue e proprio dal cielo sono discesi. L'emotività di un Drago è assolutamente dissimile da quella delle altre razze ed il dolore viene sfogato con bestialità. Un ruggito, possente, fende l'aria rendendola ricca di vibrazioni. Una voce millenaria squarcia la tranquillità della notte. L'Antico ha percepito l'incantesimo {Conoscenza Sensibile III} e, seppur innocuo nella materia, può essere assolutamente venefico per l'anima e le emozioni. Le palpebre si oscurano ed assume, per quanto possibile, un'espressione severa, quasi carica d'odio. Dopodichè con uno slancio dei possenti posteriori s’invola alto sopra le torri, urtando maldestro -per l'ingombrante mole-, tegole e sporgenze con le ali e gli artigli, recuperando quota ogni istante di più, svanendo infine nella notte stellata.

    E mentre i presenti osservano la scena e il centauro e la mezz'elfa si scambiano alcune parole, nel cielo sembra irrompere una figura, dotata di ali piumate, il quale sembra discendere all'interno del bosco... Troppo lontani sono i presenti per raggiungere quel luogo. Anche la Demonessa reagirà alla vista di quella figura che è totalmente il suo opposto, eppure nulla potrà fare... E all'Improvviso fiamme del colore della notte avvolgono il tutto, ardendo di un'arcana potenza, mentre tutto intorno l'aria inizia a farsi pesante e quasi insopportabile... La reazione dei presenti è ignota, ma onuno di essi sentirà le parole del Bardo risuonare. ]Ed infine fuoco di notte mise fine alle lunghe lotte, La foresta arse, il mondo cambiò, e quel gesto avventato gli Altri svegliò.[ E poi il silenzio... // GDR PLAY, STESSI TURNI, ULTIMO GIRO DI AZIONI

    00:09 Necronya Sposta lo sguardo verso l'alto, percependo quel ruggito che vibra di dolore ma non vede nulla, se non una figura dorata, dotata di ali che si scaglia verso il basso. Un ghigno disgustato colora quel bel volto da nobildonna. Le scene successive ardono in fiamme nere che appesantiscono l'atmosfera. Per ella non è altro che un segnale per andarsene ad abbondare il luogo che per l'appunto, se le fosse concesso dalll'incantesimo, abbandonerà.

    00:10 Sheera [Porta[ambasciata]: {Un Battito d'ali,ignota creatura che le porta,almeno per il momento.Le iridi s'assottigliano,in schegge di Ghiaccio trasparente,il capo reclinato verso l'alto,lasciando la chioma in morbida distesa nera sulla schiena.Poi,eccolo.Creatura Immortale,dalle ali piumate,che sempre è albergata nei Libri,mai vista nel concreto.Un Angelo lanciato giù,verso il basso,ad irrompere in quel Bosco sorto per Magia attorno a loro al posto degli edifici,portando con sè solamente Fuoco.Fiamme Nere,oscure come la stessa Notte,ad ardere di Potenza Arcana in grado di far brillare gli occhi chiari d'insaziabile Ingordigia e Brama di Potere.Fiamme che bruciano tutto,in quell'illusione che appare così reale da rendere l'aria insopportabilmente densa,pregna di fumo acre ad appesantire i polmoni,tanto da spingere la cassa toracica a scuotersi,alzandosi ed abbassandosi più velocemente,come a voler cercare fonde di maggior ossigeno.Mandritta che andrebbe portata al petto,a palmo aperto,come a voler sostenere i moti dei polmoni racchiusi nella carne,in quello che è diventato un respiro più veloce,pesante...apparentemente faticoso per chi come lei appartiene alla comune razza umana.Si morde il labbro inferiore,leggermente,in Rabbia sopita per la Debolezza insita nel Sangue della propria Origine,mentre le ultime parole del Bardo giungono agli orecchi,perdendosi nel Vento,rivelandole la Sorgente primigenia di quelle Creature Oscure da lei tanto odiate.Un brandello di Storia che non conosceva e che ora la Memoria avrebbe conservato.In lontananza,coperto da sensi oppressi da troppi stimoli arcani,ruggito possente del Padre dei Draghi,ad esprimere Furia bestiale.Se potesse,anch'ella urlerebbe,digrignando i denti,ringhiando sommessamente per quella Visione che alimentava ancor di più l'odio bruciante per gli Altri.Poi,rapido com'era iniziato,tutto cessa,tutto svanisce.Solo Silenzio della Notte a sovrastare tutto e tutti.Il busto che fino a poco prima sembrava essersi curvato sotto il respiro greve e pesante ora tornerebbe ritto,la mandritta lungo il fianco.Gli occhi,glaciali,andrebbero ad osservare,in Silenzio,coloro che come lei avevano assistito a quell'avvenimento.Nessuna parola dalle labbra carminie serrate,nessun commento.Solo il corpo prenderebbe a muoversi,lentamente,le spalle alla Porta,il passo sinuoso indotto a tornare sui propri passi,verso quelle quattro mura che per il momento dovevano essere casa sua.Si perde nella Notte,Cuore Oscuro amalgamato nel Buio che ha visto rifiorire il germe dell'Odio..e che l'ha visto crescere.}


    00:11 Ascalyn [Pressi Porta/bosco]: E ciò che temeva si avvera, quello è il luogo dove tutto ebbe inizio ed a confermarlo sono le parole del centauro vicino a lei…quello…il Bosco dei misteri, ove Ninfe ed Angeli un tempo si scontrarono, anni prima che lei giungesse in quelle lande. D’istinto si fa piu vicina a Galian e andrebbe a poggiargli la mancina sul braccio, può solo immaginare quanto debba essere terribile per lui rivivere ciò che i suoi occhi avevano visto in prima persona. All’improvviso però un battito d’ali la fa voltare di scatto verso il centro di quel bosco cupo, l’aria si fa sempre piu tesa fin quando da questa creatura – che lei riconoscerebbe come angelo visto che ne aveva visti altri – terribili e distruttive fiamme oscure partono e vanno ad incendiare come un onda terribile e devastante, ogni cosa che li attorno cresce vive e dimora. ]“Per tutti gli dei!”[ grida Ascalyn nel notare tutto quello, terrore misto a sgomento si nota sulla sua espressione, mentre l’aria attorno si fa sempre piu calda e le gonfia il mantello, agitando anche le ciocche corvine che le finiscono innanzi al viso. Si aggrapperebbe a Galian con la mano che ancora dovrebbe essere sul suo braccio e gli occhi smeraldo, illuminati dal fuoco sprigionato dall’angelo vendicatore divengono umidi nell’osservare la distruzione che un solo uomo può aver creato…la sofferenza che quegli alberi sentono in loro, esseri vivi tanto quanto lei e gli altri li presenti, il cuore si stringe in una morsa dolorosa che le fa mancare il fiato, mentre una cosa rara come la neve in estate, due calde lacrime scivolano lungo le guance…il legame con ha con la natura da quando era nata aumentata con l’appartenenza alla Gilda, la sofferenza terribile di tutti coloro che vivevano nel bosco …i Centauri e altre creature animali e non… Vorrebbe fare qualcosa, andare li ed uccidere quell’uomo alato…ma niente può perché il suo corpo è pietrificato, mentre il sangue si gela nel sentire le parole del Bardo. Nel mentre l’aria si fa sempre piu pesante e inizia a provocarle fastidio, tanto che è costretta, tra i colpi di tosse, a sollevare i lembi del mantello per coprirsi le vie respiratorie.

    00:14 Galian: Il ricordo di quel bosco, lui sì che c’era veramente il giorno dell’attacco quando il suo bosco e il suo villaggio sono stati bruciati dal fuoco nero. Le lacrime compaiono sul suo viso. Sente Ascalyn stringersi a se , cerca di rimanere calmo, ma l’aria si fa pesante, la situazione si fa sempre più difficile. Cosa accadrà? Cosa vuole da loro ? perché tutto questo ? perché far rivevere quel brutto momento ? tutte domande che gli passano per la testa. Non distingue il boato del drago, troppo intento a non lasciarsi andare al ricordo della sofferenza. Ma in cuor suo sente di essere pronto a tutto quello che il destino vuole mettergli davanti.

    Mentre le fiamme bruciano ancora, la vista degli osservatori si annebbia e il bosco scompare…. Di nuovo si ritrovano nella piazza, lontani nello spazio e nel tempo da quella devastazione... Eppure qualcosa di diverso vi è... Il Bardo sembra essere sparito nel nulla e le persone sono sveglissime, inconsapevoli di aver dormito... si allontanano quindi tutti, persino il drago, il demone e l'Umana, così come sentiranno di doversi allontanare anche la mezz'elfa ed il centauro... A differenza della folla, questi ricorderanno cosa han visto e difficilmente abbandoneranno quelle memorie. Il dubbio di chi fosse quel bardo permane... L'esperienza, tuttavia, non è l'unica cosa che han guadagnato i cinque quella sera... tornando alle abitazioni un sacchetto, un pezzo di pergamena e una perla... una perla diversa per ognuno di loro, ma le parole sulla pergamena saran le stesse "Perché non si ripeta mia più...". Forse quello non era un semplice bardo... //GDR END, SE VOLETE POSTATE LA CHIUSURA.


    I wanna hurt you just to hear you screaming my name..

    And at the end of the path there's a white door, open it, if you dare...
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    -Galian-
    Post: 277
    Sesso: Maschile
    00 20/09/2014 19:37
    GDR APPROVATO

    Si tiene conto del punteggio e della valutazione del Master, poichè molti master sono presenti in gioco.


    Galian= 25 pe
    Ascalyn = 25 pe
    Sheera = 25 pe
    Necronya = 25 pe
    Laedo = 20 pe


    PUNTEGGI AGGIORNATI

    PREPARARE LA SCHEDA DEGLI OGGETTI


    -Galian erede di Gandar-
    centauro di Plutone
    Supremo Custode della natura