Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Regni d'Oriente

Tra soldati bisogna spalleggiarsi a vicenda! {Ok}

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    Ascalyn
    Post: 315
    Città: ROMA
    Età: 33
    Sesso: Femminile
    00 06/01/2015 17:36
    Master fato -> Ascalyn - PG -> Frederik

    Riassunto: Frederik si reca al corpo di guardia presente a Porta Granito (la porta sud di Raad), per riprendersi le armi che all'arrivo aveva dovuto consegnare alle guardie della città per "questioni di sicurezza". L'umano pensa bene di portare con se la missiva lasciata da Laedo l'Illuminato, suo datore di lavoro, alle bacheche cittadine (Vedere bacheche in Land): essa riporta il sigillo dell'Enclave, ottimo lasciapassare per il mercenario. Ad aprirgli arriva Oberik un vecchio soldato di mezza età, dal carattere burbero e sospettoso...ma che alla fine vedendo il sigillo sulla missiva, si trasforma in un compagno di bevute e chiacchiere dallo spiccato spirito goliardico. Nel mentre Will il nipote di Oberik, soldato a sua volta, va a prendere le armi del Ramingo, il vecchio soldato con i suoi due compagni d'arme e il mercenario restano a parlare...trovandosi d'accordo su svariati punti di vista. Si treranno talmente d'accordo, che alla fine si ritroveranno a darsi un appuntamento per una futura bevuta in compagnia.

    Commento: Bellissima quest! arrangiata sul momento come sempre, fatta ad un ora tarda, ma essendo semplice e non troppo impegnativa, si poteva fare! Frederik bravissimo come sempre, mi ha seguito in tutto e si è fatto dare anche la pacca da orso dal massiccio Oberik! Che dire, spero che si sia divertito...e sopratutto spero che la quest gli sia stata anche utile :P
    La quest è stata scelta dal player in quanto, non potendo portare come Oggetto da Bg delle armi, ha deciso di ottenerlo come Oggetto da Quest, anche se comunque legato al pg in quanto si tratta delle sue vecchie armi. Presto posterò il link alle schede. Al master che correggerà starà poi vedere se ciò che ho fatto è fattibile o meno (sia parlando delle schede oggetto, sia parlando del motivo principale della quest). A presto anche con le schede descrittive dei png!

    Annotazioni:

    - Frederik conosce i tre armigeri: Oberik, Pik, Eduard e Will e il cognome del primo.
    - Frederik ottiene di nuovo le sue armi
    - Frederik ha notizie della regina degli umani

    Punteggio proposto:
    19 PE Non è stata una quest impegnativa e lunga, ma una semplice e breve descrittiva, ma si è mosso molto bene!

    Il Fatto:

    22:46 Frederik [Corpo Guardie]: Un altro giorno è passato in attesa della partenza, finalmente il sacerdote Leado ha mandato sue notizie, questo unito all'incontro con l'enorme uomo nei boschi la sera prima, lo ha convinto a recarsi dalle guardie per chiedere la restituzione delle armi, all'arrivo in città gli sono state sequestrate per la sicurezza pubblica, le ha consegnate senza battere ciglio, ha deciso di seguire le regole, ma ammette che senza di loro si sente nudo. L'incontro nel bosco non ha fatto che confermare questa sensazione. Ma la missiva che Laedo ha lasciato i bacheca parla chiaro, è ora di stipulare il contratto e partire. Ha preso la pergamena e l'ha portata con se, sia mai che il nome di un sacerdote non lo aiuti nella richiesta. Così ha indossato l'uniforme pulita, gli stivali tirati a lucido, vuole avere un aspetto marziale non sembrare un tagliagole del porto. Così ora è davanti al corpo delle guardie di porta granito, le temperature sono scese e leggeri fiocchi di neve si fermano sul cappello a falde larghe e sulle spalle coperte dal mantello nero

    [ATTENDERE RESPONSO]
    [Il freddo invernale si sta facendo sentire sulle regioni di Oldaine, forse l’unico luogo ove il gelo non fa da padrone è verso l’estremo sud…li nelle terre che furono della razza che dagli inferi nasce, ove le sabbie e i venti caldi soffiano di continuo. Ma li a Raad, le temperature sono scese e le nubi portano neve e non più semplice acqua; esse solcano il cielo scuro della notte, nascondendo la luna e le sue stelle a tratti…ma ogni qual volta una nube più plumbea e pesante passa sopra la cittadella fortificata, fiocchi candidi e leggiadri come piume scivolano giù e si posano sulla terra o sui mantelli di quei pochi passanti che per le vie buie si aggirano. Quei passanti simili all’Ultimo Mercenario, che a differenza loro se ne sta fermo…innanzi ad una delle due torrette di guardia che fungono da corpo di guardia…due torri in granito che svettano ai lati dei due pesanti battenti di quercia rinforzati con lunghe e strette placche rettangolari di metallo. La grata che potrebbe bloccare il passaggio è issata e le punte spuntano dal soffitto ad arco dell’ingresso, come delle grosse picche sospese su chi vi sosta sotto, una pesante sbarra di legno è poi incastrata a bloccare il portone…il coprifuoco è ormai in vigore. Ma la zona, ove diversi ammassi di neve spuntano ai lati della strada selciata e ai lati delle poche strutture li presenti, sembra essere deserta e non solo vista l’ora, ma anche perché le guardie si sono da poco rintanate alla base della torre di destra. Ferderik potrà vedere benissimo una luce uscire dalla piccola finestra quadrata e sbarrata, una finestra da dove esce anche del fumo e delle voci mescolate a risa di quelli che sono rozzi uomini…e non di certo fanciulle come colei che deve proteggere il mercenario.][GDR PLAY VAI FREDERIK]


    23:21 Frederik [Corpo Di Guardia]: L'uomo si avvicina a passo lento alla porta delle guardie, soldati, dovrebbero parlare la stessa lingua, anche lui è un soldato dopo tutto, non saranno contenti di essere infastiditi a quell'ora, ma dovrà toccare le giuste corde. Si avvicina alla porta gettando un fugace sguardo alle fortificazioni silenti, solo un mucchio di sassi squadrati certo, ma sassi che avevano rallentato gli altri, sassi che avevano bevuto il sangue di molti soldati, quei sassi, quelle pietre parlavano a chi le osservava con occhio attento, ogni scheggiatura, ogni solco avevano una loro storia, alcuni di quei segni erano stati la fine di uomini come lui, di uomini come quelle guardie. Fa scivolare la mano guantata su alcune delle pietre, poi bussa e prepara il suo sorriso migliore.

    [ATTENDERE RESPONSO]
    [Il mercenario vede giusto in quelle scala nature, segni visibili di spata o lance o peggio ancora artigli, quegli artigli terribili che chi come lui ha visto le creature dell’abisso nero, sa bene quanto possano essere pericolosi, non è passato molto tempo dall’assedio di Raad…circa tre anni..ma le cicatrici nel cuore delle persone e nelle mura di pietra si vedono ancora…e portano a galla ricordi e dolori che continuando a vivere una vita all’apparenza normale…si spera vengano riposti in un luogo remoto della propria mente. Giunge cosi davanti alla porta…mano che tocca la pietra e poi il legno della porta del corpo di guardia..si tratta di una porticina povera e del tutto anonima che serve per non far entrare il freddo e persone indesiderate. Le risate e le voci si spengono, un borbottio si sente dopo qualche minuto e poi il rumore di passi pesanti d’armigere che raggiungono la porta. Un cigolare di ferro e una piccola finestrella quadrata alta poco piu di 40 cm e larga altrettanto, si apre e due occhi scuri sormontati da folte sopracciglia nere, spuntano da dietro di essa “Chi siete?! E cosa volete a quest’ora?!” burbero il tono, raschiante la voce di quello che un soldato…il più anziano probabilmente e non solo di grado ed esperienza.][GDR PLAY VAI FREDERIK]


    23:44 Frederik [Corpo Di Guardia]: Fissa l'uomo e mette un sorriso sul volto, fa in modo che l'uomo possa vederlo in faccia, sa bene che nessuno si fida di chi cela il proprio volto, si mostra per un attimo dispiaciuto, [ sarei rimasto anch'io al caldo, ma chi comanda se ne frega di noi poveri soldati, mi chiamo Frederik Vendergast, sono stato convocato in città per scortare l'illuminato ]mostra il sigillo sulla lettera presa in bacheca [ ho lasciato le mie armi in vostra custodia, ma mi hanno convocato e non posso presentarmi per un compito così importante disarmato. Sarei venuto domani mattina con calma, ma sapete come sono, quando danno ordini li vogliono eseguiti prima di subito]detto questo fissa l'uomo mostrandosi un po scocciato per dare peso alle proprie parole.

    [ATTENDERE RESPONSO]
    [La tattica di Frederik di farsi vedere da un buon esito, il mercenario sa bene come la pensano i soldati e cosi ecco che l’uomo, nonostante lo sguardo continui ad essere sospettoso annuisce “aspettate” una sola parola di congedo, mentre la finestrella nella porta si richiude con un altro cigolio. Un rumore di chiavistelli e serrature che scattano ed ecco che la porta si apre lasciando che la luce delle torce, il calore del camino posto al lato sinistro e il fumo…non solo di legna da ardere, ma anche di tabacco da pipa…avvolga completamente il mercenario. Colui che ha innanzi è più basso di lui di qualche centimetro, massiccio e ben piazzato, sulla cinquantina tanto che qualche capello grigio spunta tra i non più folti capelli neri. L’uomo è un semplice umano, un ruvido guerriero con un anonimo pettorale di metallo un po’ ammaccato e folti baffi sul labbro superiore…che gli danno piu l’aspetto di uno dei nani, di cui parlano le leggende degli umani e degli elfi. L’uomo fa cenno di entrare al capitano, scrutando con attenzione la divisa che egli indossa…qualcosa nell’espressione del viso tradisce che, probabilmente, quei colori li aveva già visti da qualche parte ma non si ricorda più dove. “Entra ragazzo…altrimenti ti si congelerà anche quello che hai coperto dai pantaloni” un sogghigno divertito che mostra un paio di denti mancanti e tutti gli altri ingialliti dal fumo, ma non è minaccioso come coloro che aveva incontrato nella valle del massacro. Quando sente il dire di Frederik una grossa e grassa risata seguita da diversi colpi di tosse “Che i Celesti mi fulminino!” si volta verso i compagni “Avete sentito? Abbiamo la guardia personale dell’Illuminato!” scuote il capo e se il mercenario lo permetterà gli rifilerà una pacca amichevole sulla spalla sinistra, che sembrerebbe più quella di un orso che di un umano “hai spennato la gallina dalle uova d’oro eh!?”. Quando il Ramingo gli porge la lettera, l’uomo la rigira tra le mani, mentre gli altri armigeri ridono e si tirano gomitate ammiccando verso Frederik. Il primo soldato annuisce “a quanto pare si…questo è il simbolo dei sacerdoti…un ottimo lasciapassare!” ennesimo sogghigno.][GDR PLAY!]


    0:14 Frederik [Dentro Corpo Di Guar]: Sogghigna rivolto agli uomini, permette all'uomo di dargli una pacca sulle spalle e si fa avanti mostrandosi sollevato per il calore che c'è nella stanza, si rivolge ai soldati “ sì una bella gallina dalle uova d'oro, però devi sempre essere gentile e sorridente come un eunuco elfico” , fa una pausa, si toglie il cappello e si presenta “ piacere sono Frederik, e non bisogna essere avidi, al mio primo stipendio vi offro un giro di bevute in locanda e che qualcuno lo offra a me quando non avrò più soldi e la gola secca “ . Sì toglie anche i guanti e si scalda al fuoco. Non fa riferimento alle armi come se fossero una cosa che non interessa a lui ma all'illuminato. Fare amicizia con le guardie può essere utile per il futuro

    [ATTENDERE RESPONSO]
    [La stanza in cui si trova è semi circolare, una piccola porta si trova sulla parete innanzi a quella della porta d’ingresso che ora viene chiusa dal soldato più anziano; un tavolo rettangolare circondato da qualche sedia, è posto al centro del luogo e vicino su una delle pareti poco distante dalla finestra ricavata dalla pietra, c’è il caminetto. Sacchi e mobilio di scarso valore arredano la stanza, qualche barilotto contenente probabilmente olio o pece e rastrelliere per le armi. Sul tavolo ove sono seduti gli altri tre armigeri, di età varie ma più giovani dell’uomo che ha accolto il mercenario, vi sono poggiati una pipa fumante e due dadi assieme a diverse monete di taglio e valore vario, segno che Frederik aveva interrotto il gioco. “Ragazzo mio…io sono Oberik Martesh! E loro sono Pik, Eduard e quello li…lo sbarbatello è mio nipote Will” annuisce presentando tutti, gli altri fanno un cenno del capo e un sorriso verso l’uomo, solo il più giovane…che dimostra più o meno diciassette o diciotto anni, arrossisce fino alle orecchie. Quindi mentre il mercenario si avvicina al camino, il soldato si avvicina al tavolo e si siede di nuovo rimettendosi la pipa in bocca e prendendo un paio di boccate di fumo, lo lascia andare in piccoli cerchietti. “Per il dio senza nome! Quanto hai ragione figliolo! Ma qui siamo tra noi uomini d’arme senza un soldo…possiamo parlare liberamente! E per ciò ti dico fai bene a spennare tipi simili! Vivono nei loro palazzi d’oro mentre noi qui a marcire nel freddo…puah” dice lamentoso ed accomodandosi decisamente in modo poco composto. Quindi si volta verso il ragazzo “Nipote…prendi le armi del nostro amico!” schietto e perentorio, il ragazzo si alza di scatto intimorito “s..si …zio” e cosi fila via oltre la porta. All’invito alla bevuta l’uomo scoppia in un'altra fragorosa risata “Ovvio che ci sto! Un guerriero anche generoso! Conta pure su Oberik ragazzo!” e anche gli altri due iniziano ad annuire e borbottare in segno di approvazione][GDR PLAY]


    00:47 Frederik: si toglie anche il mantello e lo appoggia vicino al fuoco e lo lascia ad asciugare, si volta poi verso il tavolo e si siede con i tre uomini rimasti “ storia vera, ma vi assicuro che nei loro palazzi di marmo c'è da gelarsi il fondoschiena ad aspettare che finiscano le loro riunioni, ma poi quando ci sono i guai chi sono i primi a rischiare le chiappe” “comunque i veri uomini non stanno nei palazzi stanno in posti come questo a fare il loro duro e sporco lavoro, alla faccia di tutti qui damerini che stanno nel palazzo” cambia posizione sulla sedia “ sapete che faccio una di queste sere appena ho un pò di grana, prendo una bottiglia di quello buono e ce la beviamo insieme alla faccia loro” si rilassa sulla sedia “ hai detto giusto Oberik, non come a palazzo dove sembra che tutti abbiano una scopa nel didietro “, si fa serio “dandomi le armi mi avete risolto una bella gatta da pelare, prima ti dicono lascia le armi in custodia, poi ti mandano una missiva in piena notte, con scritto presentati con le armi, che siano dannati e vi assicuro che Frederik non dimentica gli amici”

    [ATTENDERE RESPONSO]
    [Il mercenario sembra essere a suo agio e si accomoda, cosi Oberik gli allunga la lettera con il sigillo, non ha modo di sospettare nel falso…anche perché se non ricorda male quella mattina passando vicino alle bacheche aveva visto qualcosa a riguardo. L’uomo e gli altri due armigeri annuiscono alle parole di Frederik in pieno accordo e Pik grugnisce “dici il vero amico…io conoscevo una giovane dama di corte…una servetta se si va a vedere..ma si muoveva e parlava come se fosse la nostra regina in persona…che roba…solo perché al castello ha vita facile…ma anche le guardie all’ambasciata sono uguali…” Eduard concorda con il compare “Sempre a guardarci con aria superiore quando entrano dalle porte qui fuori…ma il lavoro sporco lo facciamo noi! Io ho visto gli Altri con i miei occhi e li ho combattuti ritrovandomi all’Hospitalis…ringraziando i Celesti sono qui a raccontarvelo…con tanto di cicatrice!” e indica il lungo solco che gli attraversa la guancia sinistra dalla tempia al mento. Oberik sospira una boccata di fumo fuori dalle labbra e scrolla il capo “Basta uomini!” li rimprovera non troppo convinto “L’importante è essere qui e ridercela assieme … quei tipi tutti merletti e braghe dorate non sapranno mai cosa significa bere e mangiare in sana compagnia…sono tutti rigidi anche ai loro enormi banchetti…” sbuffa altro fumo. Dalla porta nel mentre torna il giovane Will e tra le braccia tiene tutto l’armamentario del mercenario “Spero sia tutto ser Frederik” dice poggiando la spada e tutto il resto sul tavolo. Oberik fa spallucce “Ragazzo…non possiamo di certo disobbedire agli ordini dell’Illuminato…come dicevi…dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco…che i potenti ci siano antipatici o meno…sono potenti…e non possiamo rivoltarci contro di loro…hanno troppe risorse…bah…chi sa se la nostra regina ancora pensa a noi povera gente…” sospira scuotendo il capo “non si è più vista uscire a cavallo…quella benedetta ragazza…probabilmente si sarà fatta influenzare da ciò che la circonda…” amareggiato il tono del guerriero, questo potrà sentire Frederik…notizie interessanti forse… ][GDR PLAY - //ULTIMO GIRO CHE E’ TARDI]


    01:22 Frederik: Quando si nominano gli altri, Frederik per un attimo si fa scuro, forse Oberik se ne è accorto o forse anche loro come il capitano hanno vecchi ricordi, ferite sempre aperte nei loro ricordi, si rende conto di avere rispetto per questa marmaglia, sono le persone più simili a se che trova da molto tempo, mette via la lettera di Laedo “ tutti abbiamo le nostre ferite a ricordare quei giorni, valgono più di qualunque medaglia o riconoscimento potranno mai darci” dicendolo si appoggia una mano sul petto dov'è stato ferito quando la legione mercenaria venne distrutta. Cambia però subito discorso non vuole rovinare l'allegria di quegli uomini, con un occhiata controlla che ci sia tutto il suo equipaggiamento, fa scivolare la mano sulla spada “ non immaginate quante ne abbiamo passate insieme io e lei, non mi ha mai deluso, grazie Will”, inizia a mettere le armi ai loro posti. Quando ha finito si alza per congedarsi e recuperare mantello e cappello, “ vi ringrazio, mi sapete dire quando avete il prossimo turno serale, vi devo una bottiglia di quello buono mi pare si era detto” dicendolo sorride aspettando che gli uomini confermino la cosa.

    [ATTENDERE RESPONSO]
    [Di ferite ne hanno anche loro, molte sono le cicatrici nascoste sotto gli abiti, persino il più giovane ne ha una lungo tutto il braccio destro nascosta dalla manica della veste d’arme. I soldati lo ascoltano e alla sua prima affermazione annuiscono e si spalleggiano commentando con il linguaggio colorito che solo in una locanda stracolma di gente si può udire…il linguaggio del popolino che a quanto pare a Frederik piace, come gli piacciono gli atteggiamenti goliardici delle tre guardie. Il discorso cambia e si porta sulle armi e Oberik guardando i movimenti dell’uomo ride di gusto “oh si per un guerriero la spada è come un amante…ma senza curve generose!” di nuovo un’altra risata sguaiata mentre la mancina viene poggiata sul ventre e battuta più volte “una spada curva non è una cosa buona…ma una donna…” guarda gli altri ammiccando e tutti e tre iniziano a ridere dandosi lievi gomitate. Quindi torna serio il veterano e si alza mentre lascia che Frederik si rivesta, quindi andrebbe ad allungargli la mano “ci contiamo ragazzo! E fai vedere ai quei regnanti come combatte un vero soldato! Sii coraggioso e che il padre Theojr guidi la tua spada e la renda micidiale!” gli augura attendendo che l’altro gli stringa la mano. Il ragazzo Will nel mentre al ringraziamento diventa di nuovo rosso fino alle orecchie, in pochi lo ringraziano, nemmeno il suo burbero zio “..p…prego signore”. Nel mentre Eduard batte un pugno sul tavolo “Per tutte le barche del porto! Quanto è vero che mi chiamo Eduard, non mi tiro in dietro ad una buona bevuta in compagnia…ti faremo sapere sicuramente Frederik!” sogghigna. Un’amicizia tra uomini d’arme? Sicuramete se in battaglia dovessero ritrovarsi, avrà qualcuno a proteggergli le spalle e i fianchi… questa è stata una notte fruttuosa per il mercenario, che ha riavuto le sue preziose armi e potrà cosi finire ciò che ha promesso a Laedo, proteggere la delicata Eris…che poi tanto delicata non è…se solo il Legionario lo sapesse…][GDR END - //FAI PURE L’USCITA! GRAZIE PER AVER PARTECIPATO! ALLA PROSSIMA NOTTE NOTTE! =)]


    02:00 Frederik [Corpo Di Guardia]: Ride di gusto alle battute di taverna e Stringe con forza la mano del vecchio soldato, saluta con un gesto gli altri tre, anche il giovane Will che evidentemente non è abituato ad essere preso in considerazione. “ amici è stato un piacere, ci vedremo presto, sono in debito ed un po dell'oro avuto dai signori va speso con degli amici altrimenti porta sfortuna”, detto questo si avvia alla porta, aspetta che Oberik gli apra e poi esce. Il freddo lo accoglie nel suo abbraccio, con un ultimo cenno esce nella notte. La serata è stata fruttuosa, ha nuovamente le sue armi e si è fatto degli amici che potrebbero tornargli utili. Al prossimo incontro, gli descriverà Eris, inventerà qualche storia, tipo che lo zio è un amico, dirà loro di tenerla d'occhio quando si avvicina alla città. La ragazza ha un temperamento difficile meglio evitare guai futuri, degli amici nel corpo delle guardie eviteranno molti problemi. Sì accarezza la tasca, anche la lettera di Leado va conservata non si sa mai che torni utili, questa sera ha aperto molte porte. Mentre si avvia nelle strade ormai buie rischiarate qua e la da qualche sparuta lanterna o torcia che sembra affogare in un mare di oscurità, ripensa alle parole di Oberik, la regina, non l'ha mai incontrata, forse dovrebbe rimediare. In fondo è un Duca della Zanna Dorata, non ricopre le vesti del nobile da molto tempo, ma forse è ora di riaprire quella parte della sua vita, inoltre a corte potrebbero sapere qualcosa della sua famiglia. Sì avrebbe cercato di incontrare la regina doveva solo studiare un piano d'azione. Mentre l'uomo vestito di nero si fonde con le altre mille ombre che popolano la città dormiente, si può quasi udire il tichettio degli ingranaggi che si muovono nel suo cervello, non ama lasciare nulla al caso ed ha ancora un po di tempo prima della partenza, tempo per fare ancora qualche mossa sulla scacchiera.

    [Modificato da Ascalyn 06/01/2015 17:39]
    [§ Il Giglio Nero - Ascalyn Syrus §]


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    DEOARIS
    Post: 924
    Sesso: Maschile
    00 08/01/2015 22:00
    Role Approvata e punti aggiornati

    Frederik: 18 pe

    Il pg ha riavuto le sue armi da BG:

    - la spada
    - lo spadino mancino
    - pugnale
    - pugnali da lancio

    In attesa delle schede delle armi.


    Laedo, detto l'Antico,
    Capostipite della Razza dei Draghi d'Oro
    Supremo Sacerdote del Culto del Drago,
    Signore dei Draghi dei Regni D'Oriente.
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    “Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore”