Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Regni d'Oriente

§Un Satiro alla Ricerca del Flauto Perduto!§ {OK}

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    =Elwing=
    Post: 165
    Città: ACCIANO
    Età: 36
    Sesso: Femminile
    00 16/01/2015 16:53
    Quest di Viaggio per Eris,Laedo e Frederik- I° Tappa- -> Master Fato: Elriel.


    RIASSUNTO: Inizia il Viaggio dei tre avventurieri verso il lontano Villaggio degli Elementi,meta comune per esseri mortali così diversi tra loro.Una Mutaforma,un umano mercenario e...l'Antico,in spoglie draconiche di Sacerdote.
    Prima tappa...i possenti Monti di Alta Danorieth,con i loro picchi,le loro cascate,il Lago Rae,il Bosco...e...un abitante completamente inaspettato.Una strana creatura,che si palesa ai presenti nei pressi della riva lacustre...Un Satiro che par aver perso il suo Magico Flauto!
    Si lamenta,si agita,chiede aiuto...e l'intima sensibilità animale dell'Arpia risponde a quell'appello,indicandogli indirettamente il punto dove lo strumento s'era impigliato tra i rami.Una Gentilezza che frutta alla Mutaforma un dono MOLTO particolare: sei frutti rosso-aranciati,pregni della Magia dei Draghi,che,se mangiati,avrebbero donato resistenza fisica in condizioni estreme,per breve tempo.
    Poi,il Satiro s'allontana,sulle note della sua Musica senza Tempo,lasciando i tre sulle rive di un Lago,al calore di un Fuoco.


    Annotazioni:

    -Eris riceve dal Satiro 6 frutti rosso-aranciati,che se mangiati saranno in grado di donare al corpo resistenza fisica a temperature estremamente basse oppure molto elevate,per circa 3 turni. (a breve creazione scheda oggetto apposita).

    Punteggi proposti:

    Eris: 22 pe (l'unica ad aver aiutato il Satiro).
    Frederik: 21 pe.
    Laedo: 21 pe.


    Commento:Che dire..mi sono divertita nel muovervi il Satiro e nel farvi la Quest!Bravissimi tutti nel seguire i meandri contorti della mente pazza del Master! [SM=g27985] e COMPLIMENTI a Frederik per aver seguito benissimo la sua prima Quest non in solitaria!Alla prossima tappa!

    Registrazione:

    ATTENDERE RESPONSO.

    Spire di Tenebra avanzano,ad infittire un cielo che via via divien sempre più scuro, in un saluto a quella Sera avanzante che,tra una misera manciata di ore,si sarebbe tramutata in Notte. Si sposta l'Occhio del Fato per le Terre di Oldaine,sorvola pigro quelle lande massacrate da crateri di Guerra e Morte,alla ricerca di un barlume che spezzi la monotonia. Ed ecco che qualcosa attira l'attenzione del Destino Burattinaio,proprio là,ai piedi di Montagne antiche quanto il Mondo stesso..I Monti di Alta Darioneth. Tra essi,tre picchi,alti a stagliarsi contro un cielo ridente di una luna velata dalle nubi...i due più piccoli,da sempre Tane predilette per i Protettori del Druk Yul...Il terzo,la sede di Sale maestose nella dura roccia...La Montagna dei Draghi,con la loro Città sotterranea.L'imponente Monte Druak. E poi si,lo Sguardo Onnipresente del Fato scende,sempre più giù,scivolando sulle spumeggianti Cascate e tuffandosi sull'increspata superficie del Lago Rae,fino ad immergersi nel tranquillo Bosco che da il nome a quelle Montagne. Laggù,lungo il sentiero principale dell'ameno luogo naturale,si ferma l'Occhio del Destino, puntandosi su quei tre avventori inaspettati che sfidano i Venti gelidi delle Montagne. Pedine su una scacchiera ancora vuota.{GDR PLAY-TURNI: LAEDO,ERIS,FREDERIK-PARTIRE GIA' DAL SENTIERO DEL BOSCO-DICHIARARE EQUIPAGGIAMENTI.}



    21:28 Laedo [F. Draconica/sentier]: L'aria è pungente quando le tenebre si fanno sempre più fitte e il terreno inizia ad essere famigliare per il falso profeta che conduce la compagnia in sella ad un possente destriero nero come la pece. Davanti ai loro occhi le montagne aggrediscono il cielo, ammantate di ermellino. Fiumi di nubi scorrono tra le veloci correnti del nord che imperversano anche sui visi scoperti di coloro che traversano una landa deserta da tempo. Gli unici Signori sono i Draghi. "Vi ho condotti qui" leva la voce girando il capo verso destra e cercando con la coda dell'occhio i due compagni di viaggio "perchè questo sentiero è poco battuto.." s'interrompe per riparare la bocca dalla gelida aria "..per via dei Draghi che dimorano in queste montagne" rivela levando il braccio destro e puntando il dito dritto innanzi a sè indicando i monti di Alta Darioneth..confine naturale del Druk Yul. Abiti pesanti invernali vengono indossati dal sacerdote ancor di più coperto da un nero mantello di lana bardato con cappuccio. Sotto al medesimo una cintura stringe nella sua morsa una spada con l'elsa raffigurante un drago pronto a spiccare il volo; mentre nello stivale custodisce una daga in avorio con un filo seghettato e impreziosita da un'elsa dorata. Fissate alla sella da un lato pende un elmo in puro stile draconico mentre sull'altra fiancata del cavallo un pesante scudo in ossidiana, ferro e acciaio raffigurante tre draghi in attacco che risplende sotto la luce lunare. Ha donato sia ad Eris che al mercenario due cavalli acquistati regolarmente al mercato di Raad, tipici maschi della razza nordica che non hanno difficoltà a contrastare il gelo di quelle terre. All'Arpia ha anche donato un arco con apposita faretra ricolma di 20 frecce, un pugnale e degli abiti caldi mentre al mercenario..beh..possiede già un bell'armamentario. "Direi di fermarci presso il limitare del bosco..così possiamo fare rifornimento di acqua al lago e lasciar riposare i cavalli.." propone come esperta guida presso lande a loro sconosciute.

    21:44 Eris [Sentiero/f.u.] Sguardo basso, quello dell'Arpia, non è porprio dell'umore giusto. Questo viaggio l'ha da sempre agitata e dopo la sua ultima conversazione col Drago non è certo migliorato il suo entusiasmo. Sguardo blu basso, verso la criniera del proprio cavallo. Cavallo che segue l'incedere del capo gruppo, vicino a lei ci dovrebbe essere l'altro membro della compagnia. Indossa i vestiti pesanti che il Drago le ha consegnato quella sera: pantaloni comodi e una giubba altrettanto comoda e calda, più strati fra lana e cotone che rendono meno penetrante il freddo pungente di quei luoghi. Si decisamente più freddi del suo amato bosco. In testa che copre parzialmente i corvini capelli e le orecchie a punta una sorta di cuffia sempre pesante. Piccoli ricami argentei su di lei, ornamenti di quei vestiti per lei alquanto inusuali, guanti e stivali altrettanto pesanti. Il tutto coperto da un nero e pesante mantello che non cela però il suo capo.Alza il capo solo quando il sacerdote indica le montagne, chissà magari ci dimora anche l'Antico. Decisamente sconsolata la mutaforma, che rimane silente mentre guarda il maestoso orizzonte davanti a lei. Nello stivale destro porta il pugnale che il sacerdone le ha consegnato, invece l'arco con la faretra sono portati a tracolla, non le danno fastidio dopo tutto. Annuisce solamente alle ultime parole del draconico, sembrerebbe non aver intenzione di aprir bocca.

    21:58 Frederik [Sentiero]: Il nord, mai si era recato così a nord il duca, una terra aspra è pungente, la notte che incombe fitta su di loro, le montange solo più giganti neri mentre il cielo sopra di loro è illuminato da qualche sparuto raggio di luna, tutto pare avere un aspetto irreale. Frederik , il capitano mercenario osserva i dintorni con attenzione, quel terreno desolato non lo spaventa è avvezzo alla guerra. Indossa gli spessi abiti di pelliccia donatigli dal drago, pesanti pantaloni neri e sul torso un vestito dei tipici colori del nord, bianco con decorazioni color argento, il tutto bordato di pelliccia, i piedi protetti da pesanti stivali neri imbotti, idem le mani coperte da spessi guanti scamosciati. Sulle spalle il mantello nero ricade abbandonato, in testa il solito cappello a falde larghe che tiene il suo volto in ombra celando i verdi occhi del mercenario. Sotto le pellicce celato alla vista può sentire il pettorale di cuoio conciato anch'esso dono del drago, non è certo paragonalbile al pettorale di piastre che indossava nella libera legione ma gli dava una possibilità in più in caso di scontro e questo per ogni mercenario che si rispetti valeva non poco. Le sue armi dormivano silenzionse, la spada lunga conosciuta come danzatrice crudele riposava al suo fianco, la lama protetta dalle intemperie, solo l'elsa è visibile, ogni tanto spunta a mostrare il metallo dorato che la compone e le ricche decorazioni che la rivestono. Cacciatrice la spada corta che l'uomo usa con la seconda mano giace invece appesa alla sella davanti di lui, una posizione più comoda, anch'essa dorme nel fodero, l'elsa dello stesso materiale dorato di danzatrice crudele, ma un unica decorazione una fiera aquila in picchiata. i pungali da lancio celati alla vista dentro il mantello ed il pugnale fissato nel suo fodero all'esterno dello stivale sinistro. Le sue armi quasi dimenticate ma pronte in qualunque momento a rispondere alla chiamata della guerra. L'uomo si guarda sempre in torno lo ha fatto per tutto il viaggio, cerca pericolo, il sacerdonte è sempre il solito che ha già conosciuto, ma la donna Eris è avvilita, dalla sera del loro incontro con il drago è stata chiusa in se stessa quasi gli mancano le critiche pungenti e per nulla gentili, meglio che vederla in quello stato. Quando le parole del sacerdote rompono il silenzio si concentra su di lui, valuta rapidamente la loro situazione e risponde all'uomo "ritenete che ci possano essere dei pericolo qui, i draghi?" continua "conoscete bene queste zone?" domanda al sacerdote mentre la sua mente valuta con mente da militare esperto la proposta di fermarsi del sacerdote.

    ATTENDERE RESPONSO.

    Tre esseri Mortali,estremamente diversi tra loro,ma che la Sorte ha voluto unire in una Causa comune,intrecciando le loro Vite.Sì,il Fato sa tutto,sa perchè sono qui, sa dove devono andare...Aveva osservato di sfuggita le scene che avevano condotto a questa loro tappa di un Viaggio,in fondo,appena cominciato.Ma ciò non toglie che il Grande Burattinaio non stia pregustando in anticipo ciò che potrebbe accadere con quegli attori imprevisti...se potesse,sorriderebbe! Le creature della Notte lentamente si svegliano,ovunque agli orecchi si potrà percepire l'ultimo frinire dei grilli e l'iniziale chiurlare dei gufi,mentre tra i cespugli i piccoli animali diurni corrono in ritirata,ansiosi di ripararsi nelle loro tane,al sicuro. Sentore di muschio e resina tutt'attorno a loro,in profumo impeccabile in grado di ammansire anche gli Animi più irrrequieti e duri.Ah,il Potere sconfinato della Natura ... Viaggiano armati i tre Pellegrini sebbene in quel luogo protetto dalla Magia dei Draghi non vi sia pericolo alcuno,l'Antico a far da Guida esperta di un posto ch'ei,come tutta la sua Razza,potrebbe facilmente chiamare Casa.E gli altri lo seguono,fiduciosi che il Supremo Sacerdote li condurrà in sicurezza tra quei picchi maestosi all'apparenza così terribilmente minacciosi.E si domanda,l'Arpia,se lì ci sia anche l'Antico,al sicuro nelle grotte delle Montagne innevate...non può sapere nè immaginare che il Dorato è proprio lì,innanzi a lei!A chiudere il gruppo,un uomo..un mercenario,assoldato appositamente per proteggere l'insolita carovana durante il viaggio..Danzatrice crudele e Cacciatrice!Strani nomi da dare alle spade...ma suvvia,il Fato ha altro a cui badare ora! Gli zoccoli scalpitano al suolo,i tre sentiranno i cavalli smaniosi di giungere al limitare del bosco...anelano l'acqua ed il riposo. E quando i tre saranno arrivati alla loro meta...proprio lì,tra gli ultimi cespugli ed il Lago,troveranno un essere particolare..Torso nudo di Uomo,dal bacino in giù zampe e coda di caprone ricoperte da folta peluria marrone-rossiccia.Lunghe orecchie a punta,viso umano dai tratti caprini.In testa corna lunghe e storte,barba folta.In mano,un piffero multiplo.



    °*Su su,dove siete tesorucce...il vostro caro intrattenitore è qui per voiii...Non volete ascoltare la mia musica??*° E lo vedranno saltellare,a destra ed a sinistra,agitato,parlando con voce alquanto sgraziata...in ansia..alla ricerca di qualcosa...o qualcuno!{GDR PLAY-STESSI TURNI-MASSIMO 7 MINUTI A POST,VELOCIZZIAMO}.

    22:16 Laedo [F. Draconica/accampa]: Arresta il cavallo tirando le redini verso il proprio ventre ed afferra la criniera dello stallone mentre con la gamba destra scavalca la groppa dell'animale portandola, con un movimento rotatorio, dalla stessa fiancata della gamba sinistra e delicatamente avrebbe ricercato il suolo con entrambi i piedi per poi fissare con una corda lunga 2,5m , conservata nella sua sacca affissa alla sella, le redini dell'animale al tronco di un albero poco lontano. Ora, con la mente stanca ma pur sempre lucida e sulla difensiva, potrà finalmente osservare con attenzione il paesaggio: perciò finisce con lo smarrirsi tra le vette delle montagne. Sui pendii ci sono massi alti come torri, sulla cui superficie incrostata di muschio e di licheni sono scolpiti antichi disegni ormai indecifrabili..No, non sono disegni..sono i segni delle unghie dei draghi che volano e atterrano proprio su quelle rocce durante il giorno. La nebbia serpeggia insidiosa tra le creste dei monti celando possibili sentieri..poi lo sguardo discende sino a valle contemplando un lago brumoso circondato da alti macigni e chiazzato di ghiaccio; nel bosco alle loro spalle il sentiero è oscurato da una velata foschia celestina. Una voce che pare stridula e fastidiosa all'udito del drago cattura la sua attenzione facendolo istintivamente ruotare verso l'origine della voce. Due passi o forse pochi di più per scrutare una strana creatura..ma che razza di animale parla la lingua degli umanoidi? Tenterebbe di voltarsi verso l'Arpia ed il Mercenario, non sa se loro ricambieranno lo sguardo come alla ricerca di spiegazioni, ma ei anteporrà il dito indice della mano destra davanti alle proprie labbra chiedendo il silenzio più assoluto. Lentamente si volta verso il misterioso abitante del lago e con voce risoluta chiederebbe "Chi cerchi mezzo uomo?" una voce..quasi tombale..se tale scherzo della natura abita da molto in quei boschi conoscerà il fatto che siano abitate da draghi e che potrebbe ritrovarsi a fare da misero pranzo ad uno di loro. L'espressione è severa ed esige una risposta.

    22:24 Eris: Aggrotta la fronte quando sente le parole dell'uomo e in sua direzione favella con tono abbastanza sommesso, non per non farsi sentire ma semplicemente perchè non è dell'umore adatto "Oh i Draghi non sono un pericolo..." attende qualche secondo prima di trattenere una piccola risata, i lembi delle pallide labbra si increspano mentre ricorda quello che aveva combinato con il Drago "Bhe certo, se ti presenti verso di lui urlando come un pazzo". Almeno una freccitina era riuscita a lanciarla, per poi tornare presto seria. I cavallo, come immagina anche gli altri, è irrequieto. Smanioso di giungere in un luogo tranquillo per riposarsi. (Affinita animale II) Allungherebbe la mano destra verso la criniere di esso nella speranza di rassicurarlo e calmarlo un poco. "Siamo quasi arrivati" soffusa la voce, decisamente dolce e particolare per l'Arpia che così non sembra la solita Arpia. Anche lei come lo stesso cavallo è stanca, e un po' di riposo non può che farle bene. Inoltre per la sua essenza, per il suo mezzo sangue è quasi più portata ad avere a cuore le creature che gli umani! Ed ecco che infatti il sacerdone scende da cavallo e così emulando i movimenti fa anche lei. Le redini sono lente mentre spinge l'animale a seguirla e legarlo non troppo lontano da quello del sacerdote. Chiude gli occhi, si concentra su se stessa, respira a pieno quell'aria che le ricorda tanto casa. Il muschio e i tipici odori del bosco la rassicurano. Finchè una voce giunge alle sue appuntite orecchie. Spalanca le palpebre, no non è nella sua voce, e lo capisce dalla medesima reazione che ha il sacerdote. Uguale alla sua, volta la testa in direzione di quella stridula voce. Un mezzo uomo, o una mezza capra, insomma qualcosa del genere si dipinge davanti a lei. Incrocerebbe si lo sguardo chiaro del sacerdote, ma non ci sarebbero possibili spiegazioni in quello della donna, solo ulteriori domande. Dopo tutto è lui l'esperto! Inoltre quel gesto non può che stizzirla, ancora una volta! Insomma, sembra che il sacerdote sappia tutto lui. Alza gli occhi al cielo, la ben suscettibile mutaforma, che forse si, fa meglio a starsene zittina. Le mani vanno entrambe sui fianchi ad assumere una posa abbastanza scocciata mentre ascolta il dire del sacerdote.

    22:38 Frederik: Mentre il cavallo si avvia a passo lento verso il riposo, il sacerdote non risponde alle domande dell'uomo, solo la muta forma fa rivivere all'uomo il brutto momento passato, l'arpia pungente come sempre c'era ancora dopo tutto, bisognava solo attendere che venisse nuovamente fuori, sorride alla piccola provocazione. La segue con lo sguardo mentre aggraziata come sempre scivola giù dal cavallo, anche lui non vede l'ora di fermarsi e riposare. Come gli altri prima di lui fa scivolare lo stivale sinistro fuori dalla staffa e poi dopo aver sollevato la gamba sinistra scivola a terra atterrando sugli spessi tacchi. Accarezza il cavallo sul muso come per ringraziarlo, poi lo lega all'albero vicino a quello della donna. Il pensiero va poi subito alla compagna di mille dissaventure, cacciatrice è ancora appesa alla sella, la raccoglie è la lega alla cintura. In quel momento ode una voce inquietante, si sporge oltre il cavallo e subito vede una creatura sconosciuta, mezzo uomo e mezzo capro. La mente grida subito pericolo, è un uomo pratico ciò che non conosci è potenzialmente pericoloso, osserva i volti dei compagni stupiti come forse il suo, e vede appena il gesto del sacerdote, appoggia una mano sull'elsa di danzatrice crudele, ne sfiora gli intarsi e le decorazioni, mente gli occhi verdi scrutano i dintorni alla ricerca di altre minacce, si tiene pronto e lascia l'iniziativa al sacerdote come richiesto dal gesto dell'uomo.

    ATTENDERE RESPONSO.

    Saltella la strana creatura,di certo con molta probabilità mai vista dagli avventori.. o,per lo meno,sicuramente non dall'Arpia e dall'Umano!Gli zoccoli del Mezzo-caprone sbattono sul suolo quando atterra,alzando nuvolette di polvere e terriccio,la sua piccola coda si agita a destra ed a sinistra,come impazzita,mentre gli occhi nocciola sembrano saettare in più punti non definiti,molto probabilmente non riuscendo a trovare quello che cercano...ma effettivamente,cosa mai starà cercando un essere strampalato come quello?? °*Per la Barba di mio Zio Flin!Dove può essere..pensa pensa pensa!*° China la testa,si afferra le corna bitorzolute con le mani e scuote il capo,come a voler trovare una soluzione al suo problema ancora sconosciuto...Poi,la voce del Sacerdote lo scuote,inducendolo a fissarlo dal basso all'alto per le altezze decisamente sproporzionate. °*Ma cerco una Ninfa messere!Una bellissima Ninfa dell'Aria con cui mi stavo felicemente intrattenendo...E che mi ha portato via il mio flauto!Ora non lo ritrovo più..Ma dev'essere qui da qualche parte!*° Si spiega la strana creatura,a modo suo certo,cercando di gesticolare a mezzaria con le mani umane,la voce che dapprima si perde,quasi sognante,nel descrivere la graziosa Ninfa che aveva incontrato...ma che poi torna ad essere ansiosa!Insomma,non aveva più qualcosa di suo! Gliel'aveva portato via quella bellissima creatura!Oppure...l'aveva perso nel rincorrerla? Bah,in fondo a lui che importava?? I cavalli scuotono le teste,innervositi alla presenza del Mezzo-Caprone...Bè,si,un pò puzza in effetti,non è che si lavi proprio tutti i giorni ed anche se fosse sarebbe difficile togliere tutta la sporcizia da quelle zampe pelose! °*Voi non è che l'avete vista,vero?O non è che per caso avete visto il mio flauto qui da qualche parte?Sapete..vorrei trovarlo in fretta,non mi piace stare così all'aperto,si sa mai che ci sia in giro qualche Drago...di solito mi lasciano stare perchè me ne sto in disparte senza rompere le corna a nessuno..però magari mi confondono per la cena!*° Chiede adesso,in una domanda un pò generica ma speranzosa,verso tutti ma puntando visibilmente lo sguardo sull'Arpia.Una scossa tra loro due,lui la vede scocciata,ne capisce i gesti e ne sente le emozioni...ma non come uomo,a livello animale. (Skill Affinità Animale lv3)..Un quesito a cui segue una piccola,breve spiegazione..Sa che ci sono i Draghi,naturalmente.Ma sono sempre vissuti in pace,lui in un angolino sperduto del Bosco,loro...Bè,loro dappertutto! E poi di certo non voleva diventare il loro cibo!Quindi..Bè vuole trovare quel flauto in fretta!E chissà...magari loro l'avrebbero aiutato! {GDR PLAY-STESSI TURNI-7 MINUTI MASSIMO A POST COME PRIMA.SATIRO 4 M FRONTALI DAL GRUPPO}.

    22:52 Laedo [F. Draconica/accampa]: Non coglie le domande dell'umano e nemmeno la posa stizzita della mezza umana perchè è ancora concentrato su ciò che li ha accolti in quel luogo. Più che ad una minaccia somiglia veramente ad uno scherzo della natura e tramite le sue parole, l'ansia nella voce e le sue gesta il Drago non reputa quell'incrocio incidentale come una minaccia, almeno per lui. Tuttavia avverte un potere elementale all'interno di quel grottesco involucro ed è come una goccia di magia celata all'interno di uno scrigno che forse non sa nemmeno di possederla {Conoscenza Sensibile III}. L'espressione da severa si rilassa diventando quasi apatica, neutra mentre ascolta il raccontino e, al suo termine, non resta ad osservarlo un minuto di più, volta lo sguardo verso la sua compagnia ed i cavalli cercando di tranquillizzare, con la sua compostezza, eventuali preoccupazioni da parte dell'Arpia e del Capitano Mercenario. Tenterebbe di avvicinarsi a loro e senza farsi udire da quella bestialità mormorerebbe "Non agitatevi, questa è una creatura arcana, non dovrebbe essere un pericolo per il nostro viaggio, tuttavia non sottovalutatela" avverte e si avvicina all'Arpia ponendosi appena dietro di lei e genuflettendo le ginocchia raduna qualche legnetto secco ed estrae da una scarsella che tiene in vita alcuni strumenti utili per accendere un fuoco.. che perdita di tempo quando basterebbe un suo soffio per accendere un gigante falò con cui scaldarsi. Ad ogni respiro il fiato si congela nell'aria e si disperde velocemente verso il basso. La creatura parla ed ei può avvertire il puzzo di un alito animalesco: fetido di sidro ed erba.. "Non è che magari lo hai perso mentre la inseguivi, capra?" gli domanda il sacerdote instillandogli il dubbio che forse è andato perduto nel bosco o nella ghiaia in riva al lago o addirittura in acqua..o ancora tra le rocce. Osserva Eris e Frederick e abbozzando un mezzo sorriso..in fondo potrebbe essere divertente..se vorranno potranno aiutarlo nell'impresa..intanto il drago si prepara ad allestire l'accampamento tentando di accendere un fuoco con la pietra focaia e l'acciarino a disposizione sfregando la prima contro la seconda a più tentativi..chissà se riuscirà ad accenderlo in breve tempo.

    22:59 Eris [Accampamento/f.u.]: Ci mancava anche questa, una mezza capra. Inoltre come è già noto ai due l'Arpia non è certo il massimo della gentilezza e socialità e di fatti sbuffa anche alle parole della creatura così forse come a quelle del sacerdote. Si sposta un poco col peso del corpo in modo da vedere meglio il mezzo caprone. Ascolta le sue parole e aggrotta le ciglia, nemmeno di ninfe è molto pratica. Ancor meno di quello che potrebbero fare assieme queste due creature! Sta ancora cercando di capire che cosa voglia da loro quando il suo sguardo incrocerebbe quello della misteriosa creatura non troppo distante da loro tre. Si irrigidisce percependo sicuramente qualcosa (Affinità animale II), una specie di scossa che fa capire, per quanto possa, l'agitazione del satiro. Si incupisce appena, che situazione. Odia che qualche creatura mezza animale, come lei si senta in quel modo. Un suo punto debole, sicuro. Rilassa un poco i muscoli e nota senza troppa importanza che il sacerdone si dirige dietro di lei per accendere, o almeno iniziare ad accendere, un fuoco. Sta ancora cercando di capire cosa fare o dire quando sente l'appelativo dato a quella creatura. Forse un poco di compassione sta nascendo nella frigida Arpia. Si volta di scatto verso il draconico e con tono particolarmente acidulo favellerebbe " Magari ha un nome, proprio come noi!" Decisamente acidula. Farebbe qualche passo avanti, non troppi verso la strana creatura, lasciando alle sue faccende il sacerdote. "Bhe magari...possiamo aiutarti" Alza le spalle verso l'alto, non può certo fare promesse che non manterrà, ma chissà magari cercando qua e la. Dopo tutto, almeno lei non ha di meglio da fare e poi si gela, muovendosi potrebbe trovare un po' di tepore. "Come ti chiami?" domanderebbe poi per ultimo, non proprio perchè ne sia interessata, ma almeno se ne avesse bisogno potrebbe non chiamarlo capra.

    23:09 Frederik [Accampamento]: Si convince che la creatura non sia totalmente sana di mente, sta li fuori con tre sconosciuti a cercare un flauto? Per un attimo sente il mercenario, l'assassino che era un tempo riaffiorare, quello che non conosci può essere un pericolo, se lo distruggi non può più esserlo, l'assassino freddo e primo di emozioni grida dentro di lui. Il sacerdote si appresta ad accendere un fuoco con non curanza e non fa caso a lui, sotto il mantello l'uomo stringe la mano sull'elsa della spada e si sposta in avanti. Ma poi l'arpia poco più avanti di lui sembra rilassarsi e rivolgersi alla creatura ella avanza di qualche passo verso il capro tagliando la strada all'uomo senza rendersene contro visto quanto è concentrata sulla creatura. Ma basta quello a cacciare l'anima oscura dell'uomo, lui non è più un assassino, quella parte di lui è morta, allenta leggermente la presa sulla spada, lui deve proteggere lei, può farlo senza prendere altre vite. Lascia andare l'elsa e lentamente avanza silenziono, non sembra accogliere la richiesta del capro, ma lo osserva.

    ATTENDERE RESPONSO.

    Li guarda con occhi speranzosi,con quelle iridi che certamente non sono lo Specchio di una creatura pericolosa...almeno finchè non dava un calcio a qualcuno,ma in quel caso dovevano farlo arrabbiare veramente tanto!Anche se certamente non si sarebbe messo volontariamente contro quei tre avventurieri..Si,insomma,tra tutti quella più simpatica era la donna che aveva dentro di sè un Istinto animale come il suo.Eh si,l'aveva sentito.. eccome se l'aveva sentito!Certo,un pò diverso dal proprio..e va bene,un pò tanto diverso, ma sempre d'animale si trattava! Osserva il Sacerdote allontanarsi di pochi passi,ovviamente non sente quello che dice ma, a discapito di quello che potrebbe sembrare,quella strata creatura sa già le capacità che possiede...Oltre all'essere un'eccellente saltatore,scalatore di rocce e bevitore! °*Io sono un satiro,non una capra prego.Un SA-TI-RO.Le capre sono completamente animali e non hanno l'uso del linguaggio,per non parlare poi degli striduli belati e della loro assoluta incapacità di fare musica.Ed io non ho perso il mio flauto,o almeno credo.*° Risponde al Sacerdote la bizzarra creatura,reggendo il proprio peso sulle zampe caprine. Incrocia le braccia al petto,mentre la voce e l'intera espressione facciale dimostrano una certa..scocciatura?Sì,ecco,scocciatura nel sentirsi confondere con il proprio parente animale..poco importa se lo era per metà.Poi però torna di nuovo a sorridere gioioso ed allegro,il broncio se ne va via rapido come quelle nubi passeggere che corrono in cielo a velare la Luna,nel momento in cui sente le parole dell'Arpia.Si,quella donna gli stava decisamente sempre più simpatica!(Affinità Animale lv3). °*Oh,che meraviglia!Due braccia e due occhi in più per cercare è sempre meglio di un paio solo!*° La ringrazia a suo modo,naturalmente,saltellando brevemente sul posto,prima di ritrovare un minimo di contegno mentre poi la voce da squillante si fa appena più tranquilla nel presentarsi. °*Per le corna di tutti i miei Avi!Che sbadato maleducato che sono!Il mio nome è Grunther il Satiro..per gli amici solo Grunth.E voi?Come posso chiamarvi?Siete stata così gentile con me.*° S'inchina leggermente col busto,mano destra sul petto nudo chiusa a pugno,in una sorta di riverenza a metà,nella mano sinistra stringe ancora un flauto..ma evidentemente,non era QUEL flauto. °*Vedete,io ricordo di aver rincorso la Ninfa fino a qui...e poi puff,lei è svanita nel nulla,nell'Aria,io ho saltato per prenderla ma non c'è l'ho fatta e...e poi non avevo più il mio flauto.*° Saltella ancora,adesso,riprende a muoversi sulla sinistra dell'Arpia,la mano destra che si alza e gesticola in aria,indicando degli alberi ben precisi lì vicino a loro.Ignora completamente gli altri due avventurieri...Satiri.Creature allegre ma estremamente permalose. Per fortuna,almeno la Mutaforma aveva scelto di aiutare la creatura...E magari,chissà,proprio quel gesto,aveva evitato conseguenze spiacevoli..E poi,chissà,forse il flauto era su quei rami!{GDR PLAY-STESSI TURNI-MASSIMO 7 MINUTI A POST}.

    23:21 Laedo [F. Draconica/accampa]: Al rimbrotto della mezza umana il drago sotto falsa forma sorriderebbe sinceramente questa volta... la giovane non conosce ancora l'importanza di un Nome in queste terre. Eppure non replica all'Arpia e resterebbe tacito con gli occhi al suolo, per lui non è nient'altro che una capra..viso camuso, zampe, zoccoli , coda e corna..di umano ha solo il torace..presto si riempierà di peli anche quello e sarà completamente capra la cui unica abilità sarà di restare su due zampe emulando le figure umanoidi..nonostante questi pensieri il sacerdote rimane impegnato in ben altre faccende. Socchiude gli occhi e par concentrarsi sull'azione di accensione del fuoco invece, all'insaputa di tutti, sta cercando un contatto..con un'unica mente.. 'Tieniti caro il tuo nome , Arpia' una voce s'insinuerebbe con un piccolo eco nella mente della mutaforma, la stessa voce di colui che ora a lei sembra così lontano..la voce dell'Antico {Telepatia III} 'Il Nome di ogni creatura..è come un tesoro prezioso.. che va custodito a costo della vita..sii prudente e non rivelarlo a chiunque te lo chieda..anche se per bontà del tuo cuore..' un discorso mentale cadenzato da brevi pause. Solo i draconici ed i Draghi conoscono la reale importanza del vero nome di ogni creatura..siamo in una terra magica e se riveli troppo ci si potrebbe ritrovare nei guai senza nemmeno accorgersene. Eppure lei avvertirà la voce del drago nella mente..non quella del sacerdote..come è possibile? Sarà sicuramente confusa..starà a lei decidere cosa fare con quella creatura.

    23:32 Eris [Accampamento/f.u.]: Sbatte un poco le palpebre la donna vedendo quello sfogo, la creatura non le sembra pericolosa e nemmeno troppo antipatica. Trattiene un sorriso un po' troppo azzardato forse quando sente far distinzione fra lui e il suo animale di riferimento, certo per nulla troppo diversi. A volte si immagina lei stessa, mutata per metà. Certo non una fantastica cosa! Si sente più rilassata ora che il satiro la guarda e la ringrazia (Affinità animale II), sente un particolare legame con lui, non se ne stupisce. Lei è celata da sembianze umane lui, bhe si vede la sua parte animalesca. Ed ecco che le scappa dopo la presentazione della creatura un sorriso alquanto gentile, è si. Sembrerebbe che con chi è "animale" si molto più gentile. Abituniti di vita e di sangue, così ha sempre pensato lei. China il capo, non appena ma abbastanza vistosamente. Almeno con il satiro non penserà a quei due e a quel tremendo viaggio. ".." schiude la bocca, starebbe per dirgli il suo vero nome, dopo tutto entrambi lo sanno li in mezzo, finchè una voce non le passa nella mente. Come se avesse visto o meglio sentito un fantasma si gela e il cuore perde un battito. E' impossibile, almeno per lei. Così deglutisce cercando con gli occhi ovunque ma non trovando certo ciò che cerca. "Emm Arpia.." veloci le parole le escono dalla bocca, ancora scosso il volto, dopo tutto Arpia potrebbe essere tutto e niente. E dopo tutto è anche l'unico altro nome con cui potrebbe essere riconosciuta.Cerca di riprendersi, cerca di far leva sulla propria curiosità infatti. Così decide di sentire il resto della storia che non tarda ad arrivare. "Bhe si, magari ..." si blocca cercando di capire come un flauto possa sparire nel nulla, in realtà si sta immaginando più come una ninfa possa scomparire così, nel nulla appunto. Ma da qualche parte deve pure cominciare. Si avvicinerebbe quindi ora verso il satiro sotto i rami che lui stesso sta indicando "forse è proprio rimasto impigliato li.." Le braccia attorno al corpo strette sotto i seni e che sbattono contro l'arco che ancora ha portato a tracolla. Alza il capo incappucciato nella cuffia pesante che porta e cerca con le iridi blu di guardare meglio fra i rami. Persa però con la mente che fruga altrove "Ma dove sei..." (Telepatia II) forse al nulla impreme queste parole cercando di nuovo il Drago o forse la sua sola voce.

    23:41 Frederik [Accampamento]: La creatura continua a blaterare frasi senza senso, non sembra pericolosa ma anni passati a fare il mercenario non gli permettono di abbassare la guardia, ma ha imparato a fidarsi della donna, sembra avere un istinto per queste cose a volte pare ascoltare una melodia che lui non può sentire. Però la risposta della donna lo fa tornare calmo, "Arpia" ancora quel nome, perchè non usa il suo, che forse non si fidi del tutto, si avvicina mettendo un sorriso di convenienza sul volto altrimenti scolpito nella pietra, " kelbros di castel granito piacere di conoscerti" mente, lo ha fatto molte volte ma non più da quando è arrivato a Raad, ma se la donna ha ritenuto non dare il proprio nome non lo farà nemmeno lui, meglio dare il nome di qualche altro sventurato sia mai che la sfortuna cerchi qualcun altro. Segue la donna a qualche passo di distanza, finge di guardarsi intorno alla ricerca del flauto, in realtà vuole solo rimanere vicino a lei e capire se la bestia ha altre intenzioni.

    ATTENDERE RESPONSO.

    Saltella su e giù il satiro cerca-flauto.Cercava aiuto e,alla fine,l'ha trovato nell'Arpia. Un aiuto completamente insperato,certo,ma assolutamente necessario.Una benedizione,per lui, senza dubbio!Non può certo sapere,la povera creatura,di avere vicino a sè niente meno che le sembianze mortali dell'Antico,il Padre di tutti i Draghi..se così fosse..sai che paura! Il Dorato riesce nel suo intento principale,dapprima una piccola scintilla,poi una fiammella sempre più grande si vedrà contro il buio notturno,in un fuoco ben riuscito contro il freddo pungente.Strane le trame del Destino...Un Drago costretto ad accendere un fuoco con le armi degli uomini anzichè tramite il dono della propria Natura.Ma così andava fatto.Il Satiro sente la risposta della Mutaforma e sorride di rimando ancora più allegro.Dopotutto,erano davvero in pochi,anzi pochissimi quelli che lo trattavano con gentilezza..pensavano solo a giudicarlo dal suo aspetto esteriore,alquanto bruttino lo sapeva.Però anche lui aveva un Cuore!Poco gli importa se quello non era il vero nome della donna,a lui bastava ed avanzava.Segue l'Arpia, saltellando,ignaro che le menti dell'Antico e della Mutaforma siano collegate. °*Arpia!Bellissimo nome!sisi,davvero!Il tuo invece non è che mi piaccia molto. Aspetta..aspetta...mi sembra di vedere qualcosa..Si!Per tutti i Pifferi!Il mio Flauto!*° Si rivolge a lei inizialmente,poi al mercenario..non che gli vada molto a genio quest'ultimo. E poi..eccolo finalmente,proprio lassù,sopra la testa della Mutaforma,un poco più spostato sulla sua sinistra.Il famoso Flauto cercato dal Satiro!Salta felice,sul posto,per qualche istante, poi,le zampe si flettono e si lasciano andare,come una molla,consentendogli di saltare in alto per recuperare con la destra il suo prezioso strumento rimasto impigliato tra i rami,mentre la sinistra butta via l'altro flauto,ormai per lui completamente inservibile. °*Grazie di avermi aiutato a ritrovarlo!Grazie,grazie,grazie!Ora potrò finalmente tornare a fare musica per le Ninfe e farle danzare!*° Saltella di nuovo,felice,a destra ed a sinistra,mentre quelle parole finalmente spiegano perchè quel Flauto era così speciale.Aveva la Magia dei Satiri. °*Visto che mi hai aiutato e sei stata gentile con me,ti darò un regalo.*° Si rivolge all'Arpia naturalmente,mentre rovista in una tracolla di felci e liane,fino a trovare sei piccoli frutti rosso aranciati. °*Questi piccoli,succosi frutti,crescono solamente qui.Sono pieni della Magia dei Draghi. Hanno il potere di donare maggiore resistenza fisica alle condizioni estreme,anche se per breve tempo.Forse vi serviranno.*° Parla con serietà adesso,quella serietà propria delle Creature Arcane che sanno molte cose nonostante l'apparenza,mentre le consegnerà i frutti tra le mani.



    Non c'è menzogna in quello che è stato detto alla Mutaforma e l'Antico,sicuramente,lo potrà avvertire con certezza. Poi,ancora l'espressione del Satiro muta,trasfigurata dalla Gioia più grande,saltella verso il bosco,probabilmente verso la sua casa,mentre li saluta allegro. °*Buonanotte e Buon riposo a tutti voi!!E Grazie ancora!Da parte mia e dei miei Avi!*° Parole che pian piano sfumano,in un congedo lontano,pian piano sostituite da una musica leggiadra,soave...allegra e vivace.La leggendaria Musica dei Satiri,capace di far spuntare sorrisi persino nei Cuori più duri e nelle creature più evanescenti. E sulle note di quella Musica,anche l'Occhio del Fato pian piano si ritira nel suo covo, abbandonando quel palcoscenico su cui la scena s'era ormai consumata,lasciando solo il clamore silenzioso della Notte..ed un Fuoco ardente sulla riva di un Lago.{GDR END-GRAZIE A TUTTI PER LA PARTECIPAZIONE!CHI VUOLE FACCIA POST D'USCITA.}.

    Musica del Satiro:



    00:04 Laedo [F. Draconica/accampa]: Non volta lo sguardo ma ascolta la loro conversazione...brava Arpia..hai seguito il consiglio giusto e non dovresti temere alcun male, il satiro è stato sincero {Conoscenza Sensibile III}. Un altro sorriso sul viso pallido del nordico; gli altri possono pensare che sorrida per via della riuscita di accensione del fuoco, fortunatamente non passeranno la notte al gelo. Si risolleva strofinando le mani e sbattendole per scacciare la terra e i residui di corteccia e, avvicinandosi alla sella, estrae dalla sacca tre folte pellicce dove potranno dormire al caldo i tre viaggiatori. Posa le pelli, acquistate al mercato, al suolo intorno al fuoco ed egli si sdraia nella prima e, afferrato un lembo, si coprirà il fianco lo richiama "Io e voi faremo il turno di guardia per stanotte. A voi il primo turno..quando la luna tramonta dietro il primo picco svegliatemi e voi potrete andare a riposare.." schiarisce la voce "Vi sveglierò domani mattina all'alba" si congeda. Non è saggio lasciare Eris nel fare la guardia..lei è una femmina mezza umana, deve risparmiare energie per affrontare il gelo e le terre del druk yul per nulla facili se non sei un drago o un draconico...o un mercenario abituato a simili scenari. "Y'Ani Druak" augura loro la buonanotte con il tipico saluto draconico. Benvenuti nelle terre del Drago Tonante.

    00:10 Eris [Accampamento/f.u.]: Ed ecco che riprende quella strana sensazione, la stessa che l'aveva attanagliata quando l'Antico l'aveva lasciata nel bosco. Fa lunghi respironi cercando di scacciare quel pensiero. Odia sentirsi in quel modo e soprattutto odia non poterne fare a meno. Situazione in cui Eris non si è mai trovata prima d'ora. Continua a guardare in alto e perfortuna le prime parole che la distraggono sono quelle dell'uomo, perchè ha dato un nome falso? Come se lei non l'avesse fatto, bhe..effettivamente ha solo detto una mezza verità, tutto qua. Ma tenta di lasciar perdere tutto quello ora concentrandosi sull'allegria che emetteva quella creaturina non del tutto profumata al proprio fianco (Affinità animale II). Almeno quella sensazione che li univa, se così si può dire, la metteva un poco di più di buon umore. Inoltre il commento sul nome non ha potuto che far spuntare in quel viso grigiastro un piccolo genuino sorriso. Non a tutte sarebbe andato a genio quel soprannome, ma lei come poteva non amarlo. Si volta ora verso il mercenario non nascondendo quel piccolo sorriso dovuto anche al commento del satiro sul nome dell'uomo. Trattiene a strento una risata facendo una faccia davvero buffa. Ma ecco che viene ben presto richiamata dal saltellante satiro che finalmente trova il famoso piffero. Con un sospiro di solievo la donna alza il volto e prima che possa anche solo pensare a come prenderlo, esso è già in mano al legittimo proprietario. Un salto poderoso, si. Dopo tutto è mezzo caprino! Un'espressione soddisfatta della donna accogliere quella della creaturina quando scenderà dal salto. E solo alle sue seguenti parole, Eris si farà decisamente stupita. Non sa bene cosa fare, un dono? per lei? Non è solita riceverne e poi, bhe non ha fatto molto ovvio. Allunga però piano piano la mano ed ecco che riceve dei frutti rossi e...ancora Draghi. Non può crederci, è una sorta di persecuzione per lei. Annuisce solo "Bhe grazie.." un poco imbarazzata lo vede poi sgattaiolare via. Almeno quella musichetta la fa decisamente rilassare. La incamera nella mente finchè può, finchè la sente. Torna poi a guardarsi la mano, dovrà metterle in una sacca al sicuro. Sembrano sicuramente utili. E così voltandosi intercetta il viso del sacerdote e il suo fare. Bhe ovviamente pure l'ordine impartito al mercenario e la buonanotte. No, non riesce proprio a sopportarlo. In più il Drago non le ha risposto e lei è rimasta così, senza saper da dove sia spuntata quella voce. Decide di non darci, peso, non questa sera o non sarebbe riuscita a dormire per nulla. Si avvicina quindi alla pelliccia, curandosi di spostarla bene da quella del sacerdote. Già dormire li in mezzo a due semi sconosciuti non le piace per niente come idea! In ogni caso si sistema un poco in modo da coprirsi e riscaldarsi col tepore del fuoco e della pelliccia stessa. "Vuoi che ti faccia compagnia per un po?" chiede al mercenario, un tono tranquillo, normale. Dopo tutto sembrerebbe rilassata o quasi.magari due chiacchere la faranno stare meglio. Aspetta il suo dire e in base alla risposta agirà di conseguenza.

    Frederik [Accampamento]: La creatura continua nella su affannosa ricerca, ammette guardandola che è tutto fuorchè minacciosa, il commento sul nome non lo tocca minimamente, trova quel nome brutto anche lui, sorride sinceramente, la situazione si sta facendo veramente assurda ora l'assassino se ne è andato resta solo l'uomo, forse duro, cinico ma non malvagio senza un valido motivo. Almeno Eris sembra divertita la vede rilassata ed anche lui si rilassa ma solo un poco. Poi il capro trova il suo santo graal, prima che l'uomo possa dire qualunque cosa il flauto e nelle mani del satiro. Un salto per raggiungerlo sulla pianta che solo quelle gambe potevano fare. E' stupito quasi divertito e la musica che esce dallo strumento è veramente allegra, è pensare che stava per uccidere quella creatura. La vede allontanarsi ed ascolta quella musica rilassante, gli occhi blu di Eris sembrano aver ricuperato la luminosità perduta, che grosso errore avrebbe fatto. Le parole del sacerdote lo riportano alla realtà, non discute è d'accordo con quanto detto dall'uomo. Sì siede tra i suoi due compagni vicino al fuoco, sente in lontananza echi della musica del satiro, fissa il fuoco, sente un po di malinconia stringergli il cuore e le sue armi pesanti come macigni ai suoi fianchi. Le parole di Eris lo riscuotono, vede quel visino pallido che incornicia gli occhioni blu spuntare dal mucchio di pellicce "sì mi farebbe piacere, ma non troppo devi riposare" si avvicina a lei leggermente per non disturbare il sonno del sacerdote...
    [Modificato da =Elwing= 16/01/2015 16:54]
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    -Galian-
    Post: 277
    Sesso: Maschile
    00 16/01/2015 18:39
    GDR APPROVATO

    complimenti a tutti veramente bravi ...e bravo il nostro Master, non vedo l'ora di vedere il seguel :)

    mi permetto di dare un punto in più dei punti proposti per inaugurare l'anno nuovo e questa bellissima serie di quest :)



    Eris: 23 pe (l'unica ad aver aiutato il Satiro).
    Frederik: 22 pe.
    Laedo: 22 pe.


    Annotazioni:

    -Eris riceve dal Satiro 6 frutti rosso-aranciati,che se mangiati saranno in grado di donare al corpo resistenza fisica a temperature estremamente basse oppure molto elevate,per circa 3 turni.




    -Galian erede di Gandar-
    centauro di Plutone
    Supremo Custode della natura

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    ..Eris..
    Post: 28
    Città: BOLOGNA
    Età: 32
    Sesso: Femminile
    00 16/01/2015 23:15
    Bhe io, oltre ovviamente che ai compagni di viaggio,direi un bel GRAZIE al fato!!!
    Bravissime Elriel =)mi sono davvero divertati un sacco! =) Grazie mille!
    E detto ciò, speriamo di sopravvivere anche alla prossima puntata [SM=g2439312]
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    Frederik_Vendergast
    Post: 71
    Età: 44
    Sesso: Maschile
    00 23/01/2015 11:58
    In effetti siete tutti bravissimi, master e miei compagni di viaggio [SM=g2439281]