Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Regni d'Oriente

Il volere dei Cristalli {OK}

  • Messaggi
  • OFFLINE
    DEOARIS
    Post: 924
    Sesso: Maschile
    00 26/02/2015 21:26
    Eris, Frederik, Laedo - PNG Kalinor - MASTER:Laedo LUOGO: Villaggio degli Elementi
    RIASSUNTO:
    Ultima tappa del viaggio per colei che dovrà mettersi alla prova attraverso il giudizio dei Cristalli Arcani, dopo aver attraversato le insidiose terre del Druk Yul arriverà sana e salva al Villaggio degli elementi dove sosterrà un breve colloquio con l'Istitutrice in carica, lady Kalinor. Le due parirazza si confronteranno in merito all'argomento dell'Equilibrio e infine l'Arpia avrà modo di saggiare sulla propria pelle il potere arcano/elementale di cui ha sempre sentito parlare.
    L'incontro si conclude con la splendida vittoria di Eris con il superamento di ogni sfida sottoposta dai vari elementi naturali (aria, acqua, fuoco, terra, ombra)..la luce invece ha accettato il predominio su tutti gli altri poteri e, per sua stessa natura benevola, ha accettato di promuovere l'Arpia a Prescelta.

    Missiva in lingua draconica di cui si parla in role; inviata da LAEDO a KALINOR prima del loro arrivo:

    {Una pergamena stropicciata reca un breve messaggio per l'Istitutrice degli Elementi}

    "Anz Turalisj Athi,
    la notte della Conoscenza si è conclusa
    Vo Zhudhe Zhi Dai?
    Kaeaja Skol viene a te, pronta al Giudizio.
    Martivir.
    L"

    //Giovane Grande Guardiana,
    la notte della Conoscenza si è conclusa
    Cosa pensate di fare?
    Un puro protettore viene a te, pronta al Giudizio.
    Pace a te.
    L.


    COMMENTO:
    Una role molto lunga suddivisa in due giornate in cui Eris riesce a portare a compimento il destino previsto dal Fato; divenire Prescelta della grande famiglia dei Maghi. Grazie a tutti i partecipanti! Role magnifica!

    ANNOTAZIONI:
    -Kalinor conosce i veri nomi di coloro che si sono presentati in tale occasione al Villaggio degli elementi (condizione essenziale anche solo per superare il ponte di ingresso)
    -Kalinor tramite la percezione del magico ha capito che Etienne Navarra è un Drago ma per rispetto verso tali creature non lo tradisce rivelando la sua scoperta
    -Eris supera tutte le prove con gli elementi e viene eletta dagli stessi come Prescelta
    -Frederik ha assistito alla scena completa della "elezione"

    Punteggi suggeriti:
    ERIS: 22
    FREDERIK:18
    LAEDO: 18
    KALINOR: 20?

    °°°


    ATTENDERE RESPONSO
    Un'ancella recapita una strana missiva a Colei che regge il titolo di Istitutrice al Villaggio degli Elementi. Un arrivo inaspettato e un'occasione più unica che rara di vedersi verificare mutamenti importanti e inattesi. I cristalli quel pomeriggio hanno tremato ed un brivido ha attraversato le membra della vecchia Kalinor. Quegli occhi a lungo hanno viaggiato per terre desolate e urbane ricercando un erede a Colei che ha compiuto la più nobile delle gesta: il sacrificio. Amaranta, ultima Prescelta, allevata dai Draghi, figlia degli Antichi, portatrice di un sangue Arcano..chi meglio di lei per governare l'Equilibrio? Ed ora? Chi potrà mai ricoprire questo titolo se non qualcuno che abbia uno spirito puro, forte e incrollabile? Al momento l'Istitutrice ha rifiutato la volontà dei Cristalli assumendo un impegno ancor più gravoso..proporre alla Magia qualcuno che ne fosse davvero Degno. La luna sorride in una delle notti più buie di questo lungo inverno nelle terre del Druk Yul. E tre viaggiatori infreddoliti si dirigono alle porte del Villaggio. L'Istitutrice li sta aspettando..il Sacerdote prende parola verso due armigeri rivelando la sua identità fittizia ma vera e presenta Eris e Frederik come suoi accompagnatori dichiarando di voler incontrare Colei che detiene le sorti dell'Equilibrio Arcano. Detto ciò un ponte si materializza innanzi ai loro occhi: trasparente come il cristallo e freddo come il ghiaccio eppure regala la sensazione di essere alquanto robusto per trasportare anche un carro di buoi. Il portone al fondo del ponte si spalanca mentre i viaggiatori lo raggiungono, mostrando alla loro vista un bellissimo e curato giardino, ricco di riflessi argentati, baci di una gelida luna invernale.
    [PLAY TURNI: Kalinor, Laedo, Eris e Frederik ]


    KALINOR: [Sala del Trono (f.u.)] Leggiadri quei passi -sotto una tunica grigia lunga sino alle caviglie che ondeggia ad ogni passo -che si poggiano sul rosso tappeto, sfoggio lussuoso che ricopre il marmoreo pavimento; rapida, per quanto le è possibile, percorre la breve scalinata mentre la servitù si scansa chinando appena il capo in segno di timoroso rispetto. Il suo sguardo è indirizzato innanzi a se ma non segue una semplice funzionalità di guida, bensì sembrano protesi verso un prossimo futuro. Raggiunge, reggendosi al suo prezioso bastone,la sala del trono per poi accomodarsi sulla larga poltrona di velluto rosso, finemente lavorata ed intarsiata di metalli preziosi. Le mani si poggiano sui braccioli dorati e le dita battono sul legno di questi, pare leggermente in ansia in questa serata l'Istitutrice, ma per che cosa? Forse la sua è solo una sensazione, ma difficilmente erra, qualcosa o forse qualcuno darà un senso diverso al corso del futuro..quest'oggi. Il sopracciglio si inarca appena al pensiero come a dubitare delle sue sensazioni, come maga sa bene che non deve lasciar prendere alle emozioni il controllo del suo raziocinio.

    LAEDO: [ponte-giardino(f.draconica)] I primi passi muove su quel sospiro di sogno divenuto realtà sotto ai suoi piedi, senza scrupolo, quasi come se lo conoscesse, come un Drago che concede il proprio servizio ad un Cavaliere. Gelida l'espressione come quella di un ghiacciaio, i lineamenti sono spigolosi e stupiti rimangono ancora gli armigeri nel contemplare la materializzazione del ponte e ancor più increduli nell’osservare l’assoluta indifferenza di quel sacerdote che innanzi ad una manifestazione 'magica' di tal genere non anima alcuna movenza se non quella del propri passi. Come se capisse perfettamente tutto ciò che intorno gli accade, perfettamente a suo agio..Osservano camminare quel draconico, considerato da molti un po’ strano, attraversare quell’area in cui qualche momento prima era il vuoto "Procediamo" incita Eris e Frederik levando appena la voce che, prontamente, riempie l'aria fino a poco prima immota. Alla fine del ponte un verdeggiante giardino le cui basse siepi intessono chissà qualche disegno e ricreano come un labirinto ed ei segue semplicemente la strada che innanzi gli si presenta senza indugiare ricerca con lo sguardo, volto a destra e a manca, alla ricerca di colei che dovrebbe riceverlo. Tuttavia quel sentiero l’ha già percorso altre volte, anche se all’epoca non era così florido, e può facilmente ritrovare la strada per entrare nella torre andando incontro all'Istitutrice.

    ERIS [ponte/giardino]Indossa l'abito nero, di pesanti fattezze, invernale, che il Drago le aveva regalato. E' da un paio di giorni che lo indossa, stufa di portare i ben poco femminili abiti da viaggio. Inoltre quel vestito le piace davvero molto: nero, discreto ed elegante, che stringeva nei punti giusti, sul seno e non troppo nei fianchi. Decisamente fine e non sconcio, senza lasciare una scollatura troppo ardita. Sarà che dopo i complimenti del mercenario alla mutaforma piace anche di più. Ma già da questa mattina sentiva uno strano fremito in lei, qualcosa mutava, o stava mutando. Riusciva a percepirlo in un qualche modo. Finalmente il sacerdote si è fatto vivo, dopo un bel pò di tempo e ben poche parole ha rivolto. Sembra teso o forse è solo giunta la fine di quel viaggio, anche lui magari ora pensa che si possa finalmente riposare. Sospira appena la ragazza che le è dietro, si fermano davanti alle guardie che però pare già attenderli e così...bhe così dovrebbero passare. Ma per andare dove? Non sembra esserci un passaggio in mezzo a quel meraviglioso mare intorno a loro, è scettica la ragazza ma rimane in attesa, ammantata nel mantello nero per proteggersi meglio dal freddo che comunque si fa sentire. Finchè ecco che davanti ai suoi occhioni blu non si materializza un ponte. A dir poco la bocca si schiude incredula, si insomma sapeva dei maghi eccetera ma..vedere fare una magia del genere è tutt'altra cosa. Gli occhi sbarrati e le labbra che automaticamente si spiegano in un sorriso. Un sorriso incredulo e quasi bambinesco. E' immobile, immobile ad osservare quel ponte sospeso in aria e l'espressione delle guardie stesse, finchè la voce del sacerdote non la desta e solo ora nota che lui ormai è già preso nel passare quel ponte fantomatico. "non ci posso credere.." forse è davvero allo stremo delle forze, la donna, perchè ride mentre dice queste cose al mercenario. "Quel sacerdote sorprende sempre!" e come se fosse normale cammina su quel'artefatto anche lei. Lo percorre tutto seguendo lui guardandosi qua e la stupefatta e decisamente...decisamente a suo agio. Forse fin troppo per la natura diffidente e particolare della mutaforma.

    FREDERIK [Ponte/giardino]: Frederik con indosso il vestito nero imbottito più elegante, a faticato un pò ad applicargli le cinghie che usa per i coltelli da lancio, ma fa sicuramente un altra figura, gli abiti imbottiti cominciavano a patire i rigori del viaggio, il nero mantello leggermente logoro nella parte bassa buttato sulle spalle, mani e piedi avvolti in stivali e guanti di pelle, il cappello ben calcato sulla testa. Le sue spade riposano nei foderi ai suoi fianchi solo le else dorate sono visibili, i pugnali da lancio al solito posto sul petto posti sopra il cuore facili e rapidi da raggiungere, il pugnale invece nel solito fodero fissato allo stivale. Sono li in attesa, le guardie per nulla sorprese, nota non troppo allerta, si aspettava più efficienza in un posto come quello. Sono comunque giunti alla fine del loro viaggio, ma non è tranquillo forse e solo la sua scarsa familiarità con la magia che riposa in quel luogo, i verdi occhi spaziano intorno a loro. Improvvisamente poi compare un ponte di luce dove prima non c'era nulla, è profondamente stupito, a visto molte cose in vita sua ma mai una magia di quel livello, ricaccia comunque indietro lo stupore, il suo viso una maschera di pietra, teme ciò che non comprende, teme in un luogo fatto di magia di non poter tener fede alla sua promessa. Prima il sacerdote e dopo la muta forma iniziano la traversata, lui non può essere da meno, emette un sospiro e poi segue la donna, è arrivato fino a li non si tira indietro proprio ora, lentamente poggia uno stivale dove un attimo prima era il vuoto, esita qualche secondo poi prosegue a passo deciso.

    ATTENDERE RESPONSO
    Assoluto stupore per i due viaggiatori che accompagnano un sacerdote che ora funge da Guida per l'aspirante ed il mercenario che si addentrano nella Culla Arcana del potere magico, laddove nasce e viene mantenuto dagli stessi maghi l'Equilibrio dei Poteri. Nel frattempo, all'interno della sala del Trono, un'ancella recapita una strana missiva a Colei che regge il titolo di Istitutrice al Villaggio degli Elementi. Due armigeri si addentrano nella sala del trono annunciando l'arrivo dei tre esponendo all'Anziana i loro nomi e , in attesa del loro congedo, scrutano come ricercare protezione verso colei che non è solo Istitutrice ma Madre e Custode di quel luogo. I tre viaggiatori sono ora nel giardino le cui siepi sono tagliate e riproducono una sorta di labirinto. I sentieri potrebbero confondere i passi di chi è nuovo al Villaggio ma non quelli di chi ha per un certo periodo dimorato tra quelle mura.
    [PLAY TURNI: Kalinor, Laedo, Eris e Frederik ]


    KALINOR [sala del trono (f.u.)] Lo sguardo percorre velocemente il perimetro della sala, mentre avverte a suoi lati le porte chiudersi e sigillare la sala del trono in un soffio. Ogni individuo che incontrano i suoi occhi par indaffarato: chi a sorvegliar il benestare dell'ambiente, chi ad ausiliare la sopravvivenza domestica all'interno di quelle mura. Tutti, lì dentro, fanno riferimento a lei, dopo la dipartita di Amaranta. Accetta dalle mani dell'ancella la missiva e la lettura ha inizio con terminologie a lei famigliari..la lingua della precedente Prescelta. Ripone nella tasca della tunica la missiva mentre le parole della stessa si marchiano nella sua mente come rune di fuoco..è pronta. Due armigeri si avvicinano dando notizia di ciò che in parte si aspettava e con lentezza si solleva dal trono per restare in piedi sorreggendosi ad un bastone alto quanto la sua figura con una gemma montata in cima. Un sospiro e gli occhi sbattono una volta con lentezza mentre con la mano sinistra indica il portone. La volontà dell'Istitutrice viene correttamente interpretata dalle ancelle che veloci aprono l'ingresso della torre che si affaccia proprio sulla sala del trono. Una sferzata d'aria fredda e secca le si riversa in volto, lasciando solo il ricordo del calor della dimora nel suo interno. Eppure nessun fastidio comporta, quella temperatura, che comunque promette una nuova stagione in arrivo. La tunica grigia che vincola il suo corpo non rimane statica ma si agita appena all'aggressione della corrente. Già l'iridi volge laddove la figura di un essere che pare umano dovrebbe sopraggiungere, accompagnato..dal futuro di quel piccolo regno; mentre chiudono per ultimi il corteo due guardie che presto faranno il loro ritorno alla riva, lasciando che il ponte nuovamente scompaia. esordisce con voce calorosa e leggermente acuta..un'apparenza di cordialità mostrata forse per l'occasione. Il solo tono della voce mostra forse la veneranda età dell'Istitutrice.

    LAEDO [->sala del trono (f.drac)] Il Sacerdote passeggia attraversando il cuore del giardino, tenendo gli occhi chini al suolo, ed i piedi calpestano quelle poche foglie disposte al suolo come un soffice tappeto vegetale che accompagnano le movenze del sovrano con il loro famigliare scricchiolare. Le mani sono poste una nell’altra innanzi al ventre ed il passo è lento e misurato "Eris" sussurrerebbe quel tanto che basta affinchè lei possa udirlo. Rallenterebbe il passo cercando di portarsi al fianco dell'Arpia "Presta molta attenzione" l'avverte con voce delicata dandole del 'tu', quasi timoroso nel farsi udire, prima di continuare "Incontreremo l'Istitutrice Kalinor, erede della Prescelta Amaranta, scomparsa durante l'ultimo assedio" accorcia la storia prima di continuare "Costei ha l'incarico di trovare qualcuno abbastanza degno e puro da poter esser il nuovo Prescelto" le narra. Gli occhi per qualche breve attimo ricercherebbero quelli di lei e forse la colpirebbero, qualora li mirasse abbastanza a lungo, scoprendo che il loro colore è di un azzurro estremamente chiaro in quella notte. Non arrestano i passi "Verrai messa alla prova..Eris" la chiama per nome come a sottolineare l'importanza del momento "Non avere paura se non sarò fisicamente al tuo fianco..l'Antico sarà vicino a te in ogni momento" l'ammonisce restando sempre serio. Infine si porterebbe avanti di un passo rispetto alla mutaforma e allungherebbe il collo ricercando il mercenario "Capitano..voi farete esattamente ciò che vi verrà detto..rimarrete vicino a me, non agite mai d'istinto..resteremo in disparte..Eris andrà a colloquiare con l'Istitutrice, intesi?" domanda..più che una domanda impartirebbe un ordine prima di entrare nella sala del trono. In fondo lui è un mercenario al soldo di un ordine religioso..non importa quanto possa essersi affezionato all'Arpia o quanto il suo senso morale lo spinga ad agire in certi modi..deve assolutamente rispettare quanto gli viene imposto dal suo datore. Tutto ciò prima di recare i propri passi al cospetto dell'Istitutrice "Madih, Mia Signora. Siamo lieti di essere al Vostro cospetto. Io sono Etienne Navarre, Illuminato dell'Enclave dei Divini e costoro sono i miei accompagnatori" null'altro aggiunge a gran voce e in attesa che Eris e Frederik si presentino ei ricerca un contatto telepatico con la sola maga " Kaeaja Skol viene a te.." (//Un Puro protettore viene a te){Telepatia III} ed un messaggio carico di significati cercherebbe di trasmetterle.

    ERIS (-> Sala Del Trono/f.u.) Ed ecco che lo stupore della mutaforma continua, dal ponte che svanisce magicamete dietro di se a quel giardino meraviglioso. Respira a pieno, l'aria sembra farsi densa e meno fredda per la ragazza che in tutto quello sfarzo, si perchè per lei è uno sfarzo già quello che vede, si trova decisamente meravigliata. Solo quando viene interpellata si avvicina al sacerdote, lei stranamente, molto stranamente ora sembra ben più serena del solito mentre lui molto meno spavaldo. Si asserisce quindi "Si?" affiancata a lui ora lo ascolta attentamente. Interpellata si è avvicinata ed ora annuisce attenta, pare che l'atmosfera si faccia decisamente più seria ora che lui le parla. Sente di dire di Amaranta, si, si ricorda il Drago le ha detto di lei. Lo sguardo blu, occhi profondi sono puntati sul sacerdote mentre calpiccia il terreno senza curarsi troppo del mercenario dietro di loro. I loro sguardi si incontrano e si, il chiaro colore delle iridi del sacerdote la colpisce, ma non pensa a nulla di strano. Insomma magari è solo successo qualcosa durante il viaggio...per ora non è affar suo quello che capita a quell'uomo. Ma appena sente nominare il drago si acciglia, ancora un volta quel mistero "Come fai a saper..." si blocca poichè lui si volta alla ricerca dell'altro uomo. Allungherebbe d'istinto una mano per afferrare quella di lui, non con cativeria o prepotenza ma solo per bloccarlo delicatamente e per finire il discorso, quel discorso che tanto le interessa. Ma lesta blocca il movimento, deglutisce, e forse solo forse sfiora nel tentar di bloccare il proprio gesto. E quando sente le cose che vengono dette uno sguardo perso va verso l'uomo. Ma cosa sta succedendo? Contintuano nel loro incedere, una splendida sala si palesa davanti agli occhi della donna ma quello che ora la colpisce è la tipica, già provata, dolce e nello stesso tempo calda ed accogliente sensazione di avere davanti a se una parirazza. ( Contatto mentale II). China subito il capo verso di lei, senza indugio percependo l'anzianità della donna. Anzianità inteso in senso gerarchico del termine. "Salve, Mi chiamo Eris..:" Nulla più solo uno sguardo basso mentre la tensione accumulata in attimi prima sembra quasi per un secondo calmarsi. Quella donna le ricorda così tanto la sua prima tutrice...

    FREDERIK [->Sala Del Trono]: Infatti presto il ponte come comparso sparisce, se non fosse impresso il ricordo nella sua mente avrebbe potuto dire che non era mai esistito, attraversano un giardino curato seguendo un percorso che fatica a memorizzare, ma non si lascia distrarre. Segue il sacerdote e la muta forma, ed anche quando lui si rivolge a lei a bassa voce lui rimane indietro, coglie solo qualche parola. Ma poi l'uomo si volge a lui, una raccomandazione od un ordine, non lo comprende a pieno, ma capisce che qualcosa deve succedere e la giovane arpia sarà al centro di tutto. Gli viene chiesto di non agire d'istinto, parole che sembrano un preludio a qualcosa di terribile. Fissa per qualche secondo la mutaforma per avere una conferma che tutto le vada bene, ma lei è persa in altri pensieri, torna a fissare i verdi occhi sul sacerdote, riflette per una manciata di secondi "Farò come dite" una risposta breve e concisa, non ha bisogno di aggiungere altro ma mentre lo dice sotto il mantello la mano sfiora l'elsa della spada, un gesto inconscio che serve a dargli sicurezza. Ma poi i passi li portano nel magnifico salone, per ultimo Frederik piega leggermente e toglie il cappello in segno di rispetto "Lord Frederik Vendergast Duca di Rocca Scura per servirvi" , si raddrizza poi senza riportare il cappello sulla testa, rimane in disparte in attesa degli eventi.

    ATTENDERE RESPONSO
    La sala del trono: ampi finestroni si trovano su un solo lato della sala, adornata da lunghi tappeti rossi incrociati che si accostano ai tendaggi porpora appesi ai lati delle finestre. Fiaccole e candelabri di una luce calda e ambrata sono disposti a rischiarar l’ambiente austero, altre statue adornano la sala imponente. Finalmente si incontrano, or liberi dalle presenze delle guardie che ad ogni modo tornano a popolare e proteggere il perimetro del Villaggio. La voce del Drago, potente come una tromba angelica nel giorno dell'apocalisse, penetra nella mente della maga, la quale ascolta ma non risponde, come accettando una sentenza senza diritto di appello. Il Mercenario si presenta alla maga e pare rassegnato nell'eseguire gli ordini del sacerdote, ligio al proprio dovere che da sempre gli ha imposto la coercizione della ferrea disciplina. Il sacerdote fissa diritto negli occhi la maga in attesa che si compia il verdetto. L'entrata di Eris all'interno della torre scatena un brivido nelle fondamenta della stessa; come una sorta di fremito percepito solo a coloro che nutrono nelle loro vene il potere arcano ed elementale. L'Istitutrice potrà avvertire una sorta di frenesia, abilmente mascherata forse dalla compostezza e dal rigore dettato dall'abitudine e dal tempo per eventi così drastici. I Cristalli hanno avvertito un'importante presenza..non è volontà di persone fisiche a volere che il destino si compia bensì è una scelta attuata dallo stesso Equilibrio. Tuttavia non è l'unico contatto che riesce a ricevere..una mutaforma manifesta una volontà di comunione tipica di un legame tra parirazza.
    [TURNI: Kalinor ed Eris. GDR PLAY]


    KALINOR [sala del trono (f.u.)] Eccolo, dunque, sovrastar le siepi serpeggianti del giardino, l'aria di chi ha già vissuto le sue esperienze e poco ha da stupirsi. Mormorii e brusii indistinti che non desidera percepire, lei è avvezza a ben altri ascolti. Un richiamo..ma non verbale (Contatto mentale III) riconosce nella femmina una sua parirazza, che ora la saluta nella lingua barbara dei regni di Oldaine. La mano sinistra si libera "Missive assai strane mi sono giunte, ser Navarre" lo accoglie, fredda nel tono, ma non distaccata "Per di più..trascritte in Lingua Vera" riassume prima di trasferire il suo sguardo sulla parirazza senza dar tempo al sacerdote di spiegare alcunché. "Eris..benvenuta al Villaggio degli Elementi" la accoglie quasi amorevolmente "Il mio nome è Kalinor e sono Istitutrice di questa grande famiglia" le spiega prima di spostare il bastone innanzi a se e aggrapparsi con entrambe le mani come ad appoggiare tutto il peso del proprio corpo sul legno che ora funge da supporto. Gli occhi vengono chiusi, appena strizzati, mentre le dita si fanno bianche data la stretta attorno al bastone "Avverto.." la voce ora muta..da acuta diventa stranamente rauca e bassa.. "una vasta ed immensa forza" parla quasi a fatica (Percezione del Magico III) mentre cercherebbe di capire di chi sia quell'involucro grottesco rappresentante un draconico.. non è affatto quel che appare. Non penetra nella sua mente, non capta le sue emozioni..è come arrampicarsi a mani nude su una torre di pietra liscia senza appigli. Nel frattempo altre parole andrebbe a proferire in direzione di Eris "Sai cosa sono i Cristalli, qui custoditi dalle persone ora presenti?" le domanderebbe senza abbandonare la posa nell'incessante sforzo di captare la realtà delle vere forme. Potrebbe essere..un Drago...

    ERIS [Sala Del Trono/f.u.]: Alza lo sguardo solo quando lei le dice ove si trova. Le profonde iridi blu vanno a cercare quelle di lei, come più fra mutaforma che fra persone umane si fa. Ora sono loro, si, solo loro due mentre la mutaforma fa un piccolo passo di lei. "Piacere" non aggiunge altro e l'osserva sollevarsi con forza a quel bastone, ne deve avere di esperienze sulle spalle. Respira a fondo mentre rimane silente e attenta a quello che succede. Lancia uno sguardo verso il sacerdote ma ben presto lo riporta verso la mutaforma. E' stranamente un poco agitata la donna che sembra sotto interrogatorio. Non troverà aiuto non certo da quel sacerdote, non riesce nemmeno a capire che nesso ha col Drago stesso. Deglutisce più per scaricare lo stress si liscia il nero abito "So che sono necessari per mantenere l'Equilibrio... " fa una piccola pausa "Equilibrio che queste terre hanno bisogno più dell'aria da quel che ho potuto vedere". Amare parole fuoriescono con l'ultima frase e anche il tono è amareggiato e decisamente veritiero.

    ATTENDERE RESPONSO
    Una lieve brezza, la cui origine non è possibile individuare, smuove i tendaggi della sala del trono: le fiamme, che fino a poco prima vibravano calde e ambrate, mutano in un colore azzurro-verdino chiaro e raffreddano subito l'ambiente che sinora li ha accolti come benvoluti ospiti. I bianchi capelli della maga si spazientiscono e andrebbero ad ondeggiare come se un potente respiro le soffiasse in viso. Lo stesso mutamento colpisce tutti i presenti , andando ad incrementarsi per pochi momenti, mettendo a rischio il cappello di Frederik, il violento ondeggiamento delle vesti, i capelli - lunghi e corti - agitati come un mare d'erba sotto la brezza della volta celeste. L'ambiente si fa più cupo e alcune torce lungo il perimetro si spengono lasciando i visitatori nella penombra. Due sole torce ardono più delle altre, proprio all'imbocco della scala che conduce ai sotterranei: pare quasi che il vento provenga da quella direzione. Ma non è tutto. Un forte trambusto come di una montagna in assestamento proviene dall'arcata che conduce ai piani inferiori; come un ringhio di una bestia appena svegliata..come l'originarsi di un temporale che si prepara manifestano la propria voce: il tuono. Eppure nessuna vibrazione. Ebbene sì la maga capisce che oltre al richiamo dei Cristalli anche un'altra potenza antica e arcana è presente tra quelle mura e ben la riconosce sotto ogni aspetto e per devoto rispetto a tali creature, tace la sua scoperta. Al termine di questi eventi surreali e 'magici' due ancelle predispongono un piedistallo in ferro battuto collocato tra l'Arpia e l'Istitutrice e al di sopra viene posta una bacinella ricolma d'acqua.
    [TURNI: Laedo e Frederik (un post rapido) e a seguire Kalinor ed Eris. GDR PLAY]


    LAEDO [sala del trono (f.drac)] Un profondo sussulto, proveniente forse dalle viscere della terra, si manifesta nel petto dell'Antico con la stessa sensazione di un vuoto d'aria e, proprio come se si trovasse in tale situazione, spalanca appena gli occhi per la sorpresa ma lesto cercherebbe di riprendere la ragione. È orgoglioso perchè se, come sospetta , questo è un chiaro invito dei Cristalli significa che ei non ha mai sbagliato giudizio sulla persona di Eris e la reputa degna per questo ruolo. In fondo i Cristalli sono Essenza di ciò che è anche custodito all'interno di un drago. Una leggera brezza stuzzica le carni e le vesti del sacerdote che incrocia le braccia divaricando appena le gambe mentre questo diventa sempre più forte. Non lo infastidisce in quanto, volando, è abituato alla velocità e quindi all'attrito dell'aria contro i suoi occhi che tiene serrati verso l'Istitutrice con espressione severa.

    FREDERIK [Sala Del Trono]: Una vibrazione di potere a stento trattenuto attraversa quel luogo, pur essendo una creatura che non possiede la magia, la sente nell'aria, il suo mantello svolazza selvaggiamente intorno al suo corpo ed il nero cappello si tiene a fatica ancorato alla sua testa. Solo in mare durante una tempesta ha provato una simile sensazione, anche li forze della natura primordiali e terribili sembrano essersi scatenate. Un lato di lui vorrebbe lasciare immediatamente quel posto e tornare sulla terra dove certe cose accadono solo nei racconti per gli infanti, ma non può farlo. Non trattiene il cappello non gli importa, stringe la mano destra sull'elsa dorata della spada lunga, non la estrae, ma il suo corpo reagisce così, forse lo fa inconsciamente. Non si muove, ricorda le parole del sacerdote, ma i suoi occhi verdi non si staccano dalla muta forma

    KALINOR [sala del trono (f.u.)] Al termine della manifestazione magica l'Istitutrice riapre gli occhi e scosta la mano sinistra dal bastone per indicare a palmo rivolto verso l'alto la bacinella che le ancelle hanno posto proprio tra le loro figure. La voce dell'anziana maga si leva come a citare parole marchiate come rune di fuoco in ogni sua fibra " I Sei Cristalli sono il fondamento della Cultura Arcana, sono l’Equilibrio e la Fonte per ogni Mago. Essi sono Vivi ed al loro interno è racchiuso il Sapere dell’Elemento stesso. Turbarli significa creare il Caos, sfidarli significa competere con le forze della Natura" spiega ora levando il braccio sinistro verso l'alto "Alcuna creatura può stabilire il proprio destino decidendo di diventare mago..è la stessa Magia che ti invoca a rispettare un dovere, ossia aiutarla nel mantenere stabile l'Equilibrio di questo mondo" termina per poi riabbassare la voce. Gli occhi cercano quelli della giovane mutaforma ma non stabilirà alcun contatto - nè mentale nè empatico - tuttavia cercherà di comprendere dalle sue sole movenze e dalla tonalità della voce gli stati d'animo della giovane. "Eris" la chiamerà in modo solenne "..avvicinati e afferra con entrambe le mani i bordi della bacinella. Guarda nell'acqua e dimmi cosa vedi" le domanderà mentre lo sguardo verrà portato oltre le loro teste, fissando l'ombra proprio alle spalle degli ospiti, laddove la luce ha scelto di morire per concentrare le sue forze sui capi delle persone in questione.

    ERIS [Sala Del Trono/f.u.] L'aria muta decisamente, le fiammelle cambiano colore e alcune muoiono lasciandoli al buoi. Sgrana gli occhioni l'Arpia ancora di più quando sente il rompo sordo che pare provenire da un unico punto. Deglutisce e fissa lo sguardo verso due fiammelle più alte del solito, più alte delle altre. Serra i pugni mentre quella sorta di aria improvvisa muove la veste nera e i neri capelli. Si scoprono quindi le orecchie a punta della mutaforma che ora posa il suo sguardo sull'oggetto che portano dentro le fanciulle. L'aria si fa decisamente tesa, fin troppo per i gusti della ragazza. Inoltre il vento non accena a diminuire, allunga la mano destra verso la propria spalla opposta stringendosi appena ad essa, è fin troppo al centro dell'attezione per la sua modesta opinione. Gli occhioni blu fissi sulla bacinella che tra l'altro è quella che le indica anche la parirazza. Annuisce solo, decisamente presa dall'argomento perchè quelle stesse parole le risuonano come già sentite, già Nemesi le aveva pronunciate a lei, con la speranza che le avesse prima o poi capite. Non lo aveva mai fatto, forse perchè la mora ragazza non ci aveva mai riflettutto molto prima d'ora. Anche se non parlava di cristalli le forse della natura e l'Equilibrio erano sempre il centro delle sue conversazioni. Respira a fondo cercando di rimane in una posizione salda e non troppo rigida, attendendo le sue altre parole sostenendo lo sguardo dell'anziana donna, non con impudenza ma con decisione e rispetto. Dopo un lungo respiro si avvicina alla bacinella e, come le viene detto, pone entrambe le mani attorno ad essa. Prima di abbassare lo sguardo, le iridi blu indugiano un poco di più in quelle di lei, come a cercare una sorta di forza da colei che è del suo stesso sangue. Serra forte gli occhi per un secondo e poi di scatto abbassa lo sguardo. Nulla...non vede nulla "Acqua..." sottile la voce, debole come se avesse decisamente sbagliato risposta. Continua imperturbabile a guardare in quel pozzo..."Solo...acqua" deglutisce mentre le iridi si può vedere che si muovono visibilmente qua e la sullo specchio cristallino.

    ATTENDERE RESPONSO
    L'acqua viene provocata da un misterioso tremito e delle increspature si formano sulla superficie ma non sono causate dall'appoggiarsi dell'Arpia..anzi. L'acqua diventa nera come l'inchiostro mentre al centro emergono, restando sotto al pelo dell'acqua, una piccola sfera BIANCA - grande all'incirca come una biglia - che si presenta trasparente ma con venature bianche che girano vorticose al suo interno. Una sfera BLU completamente ricoperta del colore del cielo di notte con striature azzurre e bianche. Una sfera ROSSA contenente il bistro del fuoco con strisce arancioni e gialle. Una sfera MARRONE che trattiene i colori della terra con diramazioni dello stesso colore della corteccia degli alberi. Queste piccole sfere galleggiano in cerchio nel bel mezzo del liquido nero. Nuovamente una leggera brezza si leva mentre la bacinella viene coronata da uno strano bagliore argenteo; le fiaccole si spengono eppure la fonte di luce è tale da illuminare i visi dei presenti. La prima sfera sale dalla bacinella..la Bianca e si posiziona innanzi al viso dell'Arpia.
    [TURNI: Kalinor (turno breve) ed Eris. GDR PLAY]


    KALINOR [sala del trono (f.u.)] Il braccio, e di conseguenza la mano sinistra, si protende in avanti verso la bacinella e gli occhi vengono dapprima socchiusi e poi chiusi mentre la voce reclama un'ultima attenzione da parte della Sottoposta al Giudizio dei Cristalli "Eris... Aria, Acqua, Fuoco, Terra..e Ombra vi reclamano a gran voce. L'ombra è il vostro elemento peculiare , essa sottoscrive la fine di tutte le cose, è morte ed è la fine.. un circolo continuo che accomuna e accoglie tutti gli elementi: il fuoco esaurisce la sua furia, l'acqua evapora, il vento tace e la terra si lacera e trema mostrando solo crepe oscure.." pare non essere incoraggiante nelle sue parole eppure continua "..ma è anche vita..la culla in cui il mondo e lo stesso Equilibrio sono nati . L'ombra dimora negli occhi di un fanciullo sino a quando non è pronto ad aprirli alla Luce. Voi le appartenete, ma non è così per gli altri elementi ed ora essi si scaglieranno contro ciò che vi appartiene, come pensate di riuscire a proteggere ciò che è vostro lady Eris? Certo il nucleo oscuro è li fermo in balia di ciò che potrebbe accadere se mal protetto da parte vostra. Cosa siete Eris? Quale scopo vi porta qui quest'oggi? Osservate quelle sfere..sono più piccole ma non certo meno potenti. Siete pronta a difendere e catturare ciò per cui siete stata designata? Ora gli altri elementi devono capire cosa e come li volete se il vostro animo è puro per poterli ricevere.." termina prima di chiudere gli occhi e attendere in ascolto con la propria mente (Percezione del magico III) il risultato di questo esame.

    ERIS [Sala Del Trono/f.u.]: Sta continuando a guardare la bacinella, ancora nulla...forse forse dovrebbe smettere. Ma ecco che qualcosa cambia, un'increspatura...molte increspature ed ecco che l'azzurro/trasparente del normale colore dell'acqua muta, tutto nero. Aggrotta la fronte, l'Arpia e piega la testa di lato, stupita guarda quello specchio tingersi di nero inchiostro, o così le sembra. Ma non è tutto ciò che vede, appare ecco anche una sferetta bianca. La sua attenzione verrebbe presa decisamente da questa e indugia nel guardarla fin troppo, schiudendo anche la bocca se le fosse possibile. E così ci metterebbe un poco nel notare le altre sferette: blu,rossa e marrone. Non noterebbe nemmeno troppo il vento piano piano si è rialzato poichè ora, come mai prima sarebbe decisamente presa dall'avvenimento che accade da li a poco: la Sferetta bianca si alza, come galleggiando nell'aria. Con il capo segue i movimenti della piccola biglia chiara, come perdendosi in quei bagliori. Solo dopo qualche istante si accorgerebbe della voce della parirazza. Non proferisce parole ma attenta ascolta quello che dice, elementi a lei affini a quanto pare, si molto probabilmente è così...e poi quell'Ombra, l'ombra il mio elemento. Un unico pensiero che le rimbomba nella mente e se...se fosse predominante. Stringe gli occhi mentre il ritmo del cuore accelera visibilmente. Si potrebbe udire ad un orecchio ben fini ma sicuro si potrebbe notare da come si solleverebbe il corpetto a ritmo serrato. Deglutisce, non le sembra nulla di buono eppure, eppure non è sorpresa nel sapere che l'Ombra si concilia in lei...forse, forse il Drago ha sbagliato con lei. Ma si decide a stare attenta, ascolta ancora maggiormente quello che le viene detto. Decisamente dure quelle domande, si morde il labbro mentre guarderebbe ancora una volta la bacinella scura, quelle tenebre non le fanno paura. Quelle parole non la turbano nel profondo come dovrebbero e lei si chiede il perchè...forse perchè nell'Ombra ha sempre visto la vita. Si, quel pensiero la rinnova. Alza lo sguardo e come se fosse mutato lo punta verso Kalinor "Una volta, molto tempo fa" inizierebbe a proferir parola, decisa ma per nulla impertinente " Una donna ha visto qualcosa in me, qualcosa di buono, qualcosa per cui valeva la pena tenermi in vita" Sospira a pieno pensando alla sua prima tutrice che credeva davvero tanto in lei. "E ultimamente anche qualcun altro..." un piccolo riferimento al Drago con voce appena più tremante. " Sono qui per scoprire se avevano ragione". Davvero decisa la sua voce, anche se omette di dire che lo sta facendo anche per lei, per mettersi alla prova, per vedere se davvero può essere utile come tutti pensano.

    ATTENDERE RESPONSO
    La sfera bianca si libera dall'acqua oscura per levarsi sospesa e sciogliersi nell'aria: le venature bianche diventano ramificazioni, alla vista quasi solide eppure non lo sono perchè, come scattanti serpi aderiscono alle braccia di Eris ed ella potrà avvertire un contatto fresco come se l'inverno si fosse presentato innanzi a lei e l'avesse baciata ripetutamente sulle membra. Una leggera brezza, la stessa che può percepire quando si libra in volo alta sopra gli alberi, può l'Arpia ora percepire un senso di pace e libertà che durerà solo pochi istanti. L'elemento l'ha accarezzata ed ora la schiaffeggerà di modo che ella non sottovaluti la sua importanza. Un forte vento si leverà cercando di spostarla o farla indietreggiare di qualche passo..un'aria forte che coinvolge solamente colei che Osa. Avvertirà freddo, fastidio, faticherà appena a respirare eppure dovrà accettarlo come convivente di ogni suo giorno. Quella sfera non è altro che l'Aria...
    [TURNI: Eris. GDR PLAY!]


    ERIS [Sala Del Trono]: E così tornerebbe con l'attenzione sulla sferetta davanti a se, di disgrega ora e dei sottili filamenti bianchi escono da lei. "Eh.." un piccolo scatto, un piccolo irrigidimento quando vede essi aderirle alle braccia e una sensazione di freddo la pervade. Non è indelicata, solo improvvisa e contrasta appena con la temperatura del proprio corpo. Ci si adeguerebbe presto, la mutaforma che perfino inarcherebbe le labbra e sorriderebbe appena. Continerebbe con quegli occhioni blu a guardarsi le braccia strette da quelle biscette bianche. Si una dolce sensazione di fresco vento la pervade ora. Un lungo sospiro si concederebbe la donna, le sembra dopo tutto decisamente delicato quel contatto ma ecco che il proprio respiro si smorzerebbe a metà poichè un forte vento la spinge. Deciso, improvviso e gelido. Le sembra che le sia entrato nei polmoni e l'aria faticherebbe ora a diventar calda ed ad adempire alle proprie consoni funzioni. Un piccolo passo indietro verrebbe fatto da colei che ora sgrana gli occhi e annaspa per qualche istante alla ricerca di aria non così fustigante.

    ATTENDERE RESPONSO
    L'elemento dell'Aria viene assorbito nei polmoni dell'Arpia che pare resistere nonostante la brutale aggressione; l'elemento si comporta effettivamente come di una vipera che sino a poco prima addomesticata ora si rivolta cercando di aggredire la mano che la nutre. La seconda sfera BLU si eleva e corre a danzare attorno al capo dell'Arpia e in poco tempo Aria abbandona le membra della mutaforma liberandola dalla sua oppressione per fare posto ad Acqua che assunta la forma di una cortina di gocce d'acqua andrà a posarsi innocua sull'intera figura dell'aspirante maga. Gocce seguaci o traditrici? Dapprima ella potrà percepire una frescura che può sembrarle addirittura ristoratrice per poi avvertire sempre più umidità sino a rendersi conto di essere completamente fradicia..realtà o magia? Al momento non è dato saperlo, tuttavia ella avvertirà nuovamente un senso di soffocamento..le parrà che i suoi stessi polmoni prendano a bruciare per via della mancanza dell'elemento precedente..l'Aria.
    [TURNI: Laedo, Eris GDR PLAY!]


    LAEDO [sala del trono (f.drac)] La telepatia verrà utilizzata e altrimenti non può fare in quanto ella nemmeno lo udrebbe - anche se dista da ella circa 6 m - talmente è delicato il momento in cui l’elemento che si vivacizza e si scatena su colei che deve provare a domarlo {Telepatia III} "Coraggio Eris" sussurrerebbe una voce greve, profonda e millenaria nella mente della sottoposta a Giudizio. Il contatto telepatico continuerebbe ".. prova con la mente a controllare il tuo elemento.. assecondalo.. dagli sfogo quando si scatena e nel momento di pausa recupera il controllo.. come una lenza che viene inabissata nel più profondo degli stagni.. una fiera è all’amo.. cerca di dominarla e non contrastarla. ° attende ora mentre ella dovrà contare solo sulla Mente senza muover mano. Gli occhi del sacerdote si assottigliano come per penetrare nella mente d’ella ,come per un’indiretta invocazione, e parole, dalla mente d’Ei s’insinuano come nebbia in quella dell’Arpia. "Non è la ragione o l'istinto ma la tua volontà che possiede la vera capacità di muovere gli elementi, non il tuo braccio o la tua mano, ma il tuo cuore ora deve Sapere, Conoscere, Dominare.. occorre che tu riesca a sfondare quel muro di cortina nebbiosa che cela i misteri arcani.. non sei solo un abitante di questo mondo..ricorda.. tu sei la Prescelta " Ancor tace mentre rimira gli elementi che a rallentata forza battono con minor prepotenza. " Dentro di te esiste da sempre il potere di ogni elemento, la pace di cui godi nella notte, le folate gelide provocate dal battito delle tue ali, il fuoco del tuo istinto, la purezza cristallina dei tuoi intenti. Lascia che tutto questo.. si Espanda! ° {Telepatia III}

    ERIS[Sala Del Trono/f.u.]: Ancora un poco spodestata dal precedente accadimento, la mutaforma tenterebbe di guardare la sferetta blu che si leva innanzia ai propri occhi. In un lampo il respiro ritornerebbe regolare, per fortuna e la donna potrebbe concentrarsi meglio su quelle goccioline che ora le cadono adosso. Non si lascia ingannare questa volta e rimarebbe guardinga, chissà cosa succede ora. Non guarderebbe ne Kalinor ne i due uomini alle proprie spalle, solo tenta di prestare attenzione alla sferettina che ora si è ritodda in gocce. E infatti il primo impatto piacevole di frescura la farebbe ammorbidire le membra dopo lo spavento di rimanere senz'aria finchè non percepisce fin troppa umidità. Si toccherebbe: spalle, collo viso e perfino capelli. Del tutto fradicia "ma cosa.." sussurrebbere fra se e se. Un attimo di smarrimento, solo un attimo ed ecco che un forte dolore al petto la farebbe gridare. Un grido, sordo mozzato, dolorante per uno spasmo imporvviso. Serrerebbe gli occhioni in preda al brucione che le pare provenire dai polmoni stessi come se non ci fosse più quella agoniata aria, come se stesse annegando e non riuscisse a prelevare l'ossigeno necessario. Entrambe le mani andrebbero al petto mentre farebbe un piccolo passo indietro incurvando appena in avanti il proprio corpo. Nel mentre una voce le oscilla in testa, come se non stesse facendo fatica a concentrarsi, una voce ben nota che dice tante e tante cose...Il suo viso ora diventa una cortina di dolore e solo una cosa riesce a dire "Sta zitto!" Solo questo. (telepatia II), bhe in un momento come questo la dolcezza che non è certo una dote predominante della giovane non poteva certo venire fuori. Ma nonostante questo, le parole d'Ei non vengono buttate via dalla donna, è solo una facciata, come al solito. La calma, lasciar sfogare e poi recuperare le forze. Per ora si concenra su questo la donna che tenterebbe così di lasciar passare quel momento, quell'Elemento che la mette alla prova per agoniare il moemnto del recupero forze. Come quando vola, come quando scappa...NO, sgranerebbe gli occhioni blu ora fissando il vuoto davanti a lei con occhi decisamente decisi; come quando lotta.

    ATTENDERE RESPONSO
    Come accadde con l'elemento precedente anche l'acqua abbandona il corpo dell'aspirante senza lasciare traccia del suo passaggio. La sfera marrone sorge, a seguire, dall'acqua oscura e si polverizza innanzi agli occhi dei presenti lasciando che petali di pesco piovano sul capo di colei che deve ascoltare la bellezza e la brutalità di ogni elemento: un albero di pesco sorgerebbe ed evolverebbe in poco tempo innanzi a lei regalando gioia alla vista anche solo per i suoi colori e profumi..eppure in breve tempo tutto cambia..una crepa traversa il tronco dell'albero spaccandolo in due mentre solo sotto i piedi di Eris la terra prenderebbe "misteriosamente" a dividersi e tremare. Rovi nati dalla pavimentazione circondano le caviglie dell'Arpia senza che ella possa fare nulla per ribellarsi, non ha scelta..potrebbe reagire e fuggire in tal caso scatenando l'ira dell'elemento oppure resistere e sopportare ciò che il Cammino le propone nel tempo. Piccole spine pungerebbero con noncuranza le gambe della mutaforma eppure è solo un illusione, se lei sopporta l'aggressione dell'elemento nel giro di pochi momenti non avrebbe più alcuna sensazione al riguardo e nemmeno nessuna ferita e così l'elemento sarebbe costretto a ritirarsi.
    [TURNI: Eris GDR PLAY!]


    ERIS [Sala Del Trono/f.u.]: Uno sguardo veloce all'altra sfera, quella marrone...già immagina cosa sia. Socchiude gli occhi e sentirebbe la morbidezza e il profumo di petali pescosi dinnanzi a lei. Un albero, casa. Unico collegamento che riesce a fare ora, mentre le sembra che il respiro sia tornato un poco più regolare. Dura poco anche questo, come al solito. Scatterebbe col volto verso il basso, il pavimento che viene squarciato e rovi che salgono verso di lei. Alzerebbe le mani coi palmi appena sollevati verso i rovi stessi. Quando sente pungere d'istinto solleverebbe la gamba destra e non sa che cosa ciò potrebbe comportare ma poi capisce. Non agisce con fretta e non agisce più come farebbe un animale. Rimarebbe immobile, mordendosi le labbra e sopportanto in silenzio tutto quello che le sta capitando. Avanti Eris, si ripete, non durerà per sempre. Gli occhi blu sarebbero serrati stretti stretti nello sforzo di resistere a quello che all'inizio le sono sembrate tante tante spine nella carne.

    ATTENDERE RESPONSO
    L'Antico trasferisce i propri pensieri di incoraggiamento alla mutaforma che li rifiuta all'apparenza con sdegno pare ma in cuor suo è consapevole del fatto che ne deve far tesoro. L'ultima sfera si solleva gocciolante dalla bacinella..l'ultima..il Fuoco che ben presto si scinde in tante piccole fiammelle che andranno a disporsi in cerchio attorno ad Eris; piccole creature crepitanti che portano calore. Brevi momenti in cui godere del calore quasi amichevole e confortante dell'elemento che ora si mostra così blando. Un'illusione di serenità perchè ben presto le fiamme si leveranno alte e bruceranno la pelle dell'Arpia se ella mancherà di concentrazione. Questo è il fuoco dell'istinto..dell'irrazionalità e della pazzia reso magicamente realistico per colei che dovrà domarlo.
    [TURNI: Eris GDR PLAY!]


    ERIS[Sala Del Trono/f.u.]: E forse questa è la prova pi importante per lei, lei dominata dall'istinto e a volte dall'irrazionalità. Per quanto potenti gli altri elementi forse, non avevano con lei un ascendente così forte. E così guarderebbe le fiammelle disporsi attorno a lei, si la solita piacevole sensazione all'inizio...ma è solo l'inizio, infatti ecco che il calore aumenterebbe fin troppo. Fino a bruciarle la pelle. Immancabile un grido, una sopportazione bassa del calore per la mutaforma. Il grido sarebbe sempre più forte se non fosse che ad un certo punto tenterebbe di contenersi. Con fatica, aprirebbe gli occhi e l'unica persona che focalizza è quella della centaura e a seguito quella della madre. Un susseguirsi di emozioni e volti nella propria mente che si farebbero sempre più vividi..."Va bene..." serrerebbe le labbra mordendolese forte "Va bene..." Una lacrima scenderebbe sulla guancia, una lacrima di dolore. Ma ecco che la mutaforma tenterebbe, guardando il fuoco, di lasciarlo fare. Lasciarlo fare perchè poi lo sa. Si sarebbe placato, come lei in questo momento. Dalla furia del dolore alla razionalità della consapevolezza di farcela. Almeno così spererebbe la giovane donna.

    ATTENDERE RESPONSO
    L'Arpia esce indenne per l'eccezionale concentrazione mantenuta durante tutta la prova ed il fuoco, come gli altri precedenti elementi, non l'ha ustionata nè ferita in alcun modo. L'Antico non ha più proferito parola eppure non ha mai smesso di assisterla e al termine di tutto questo il bagliore finora emanato dalla bacinella si spegne lasciando la sala completamente al buio..l'Ombra la culla ancestrale dona riposo agli occhi increduli di chi ha assistito a tutto questo. Forse per il Mercenario tutto questo sarà come un incubo dal quale forse presto si risveglierà. Dalla bacinella un'ultima sfera di pura luce si porta innanzi al viso di Eris, come una candela che fornisce speranza e fiducia a chi, come l'Arpia, non crede forse in se stessa. Lentamente la luce si sprigiona in tutta la sua potenza ma non metterà alla prova Eris..non oggi..la Luce è l'unico elemento, insieme all'Ombra, che sa attendere. Un forte lampo luminoso costringe i presenti a coprirsi gli occhi mentre esplode come vi fosse la nascita di una nuova stella in quella stessa sala per poi svanire regalando l'antica famigliarità del luogo riaccendendo le torce e le candele del consueto colore ambrato. La prova per Eris è compiuta ed i Cristalli l'hanno scelta. Lode e lunga vita alla nuova Prescelta del Villaggio degli Elementi!!!
    [TURNI: Kalinor, Laedo, Eris, Frederik GDR END!]


    KALINOR [Sala Del Trono (f.u.)] Esser maga non significa aspirare alla perfezione e l'Istitutrice al fine ha ceduto ed ha aperto gli occhi per verificare il susseguirsi degli eventi; ricerca lo sguardo del Drago e se fosse possibile chiederebbe complicità a quei millenari occhi per poi volgersi verso l'Arpia scende di pochi passi accanto ad Eris prima di genuflettersi quanto meglio il proprio corpo le permette per poi levarsi e accomodare gli ospiti li accoglie ora calorosamente aprendo il corteo verso le stanze degli ospiti.

    LAEDO [Sala Del Trono (f.drac)] Lo sguardo viene spostato verso l'Istitutrice incrociando i suoi occhi per ricambiare con un cenno del capo verso forse un pensiero comune: l'Arpia è riuscita ad acquisire il titolo! Or più rilassato osserva Eris far tesoro delle prove cui è stata sottoposta e in cui ha ottenuto vittoria. Fiero e orgoglioso si erge per tutta la sua altezza avvicinandosi a colei che sicuramente ora avrà solo voglia di riposare..sono molti giorni che nessuno dei viaggiatori concilia il proprio sonno in un vero letto. Gli elementi son stati domani. Tutto è realizzato. Le mani solleva e un applauso liberatorio mentre ei si avvicina ad Eris "I miei complimenti, ammiro il vostro coraggio e la vostra fierezza, e inoltre, siete riuscita a creare una complicità tra gli elementi.. direi che possiamo terminare qui per oggi". Incrina appena le labbra in un sorriso, come se a fatica gli riuscisse.. non v’è abituato a sorridere. Osserva la Prescelta per poi tenderle il braccio per darle supporto qualora lei lo desiderasse e soave, forse per la prima volta, le proporrebbe "Venite, vi accompagno alle vostre stanze".

    ERIS [Sala Del Trono/f.u.]: Farebbe un grande respiro, mentre le fiammelle svaniscono e solo l'ultima sferetta di luce arriva a lei. E' pronta la guarda come se si attende un altra sfida. Ne è certa, ma non arriva. Quella luce che la rischiara poi si sprigiona in tutta la sua potenza facendole chiudere gli occhi per non esserne accecata, ma non la mette alla prova. Così la mutaforma riaprirebbe piano piano gli occhioni, Il ritmo cardiaco tornerebbe quello consueto, l'aria, quella pura, tornerebbe a riempirle i polmoni con estrema felicità. E' ancora un poco stordita dagli eventi quando la voce dell'anziana si solleva verso di lei. Schiude solo la bocca alle congratulazioni ricevute. E non appena sente la fine della frase non può che favellare o almeno tenterebbe "Cosa..cosa?" quell'appellativo proprio non era per lei e inoltre le si inginocchia davanti. Sgrana gli occhioni e tenterebbe di allungare delicatamente le braccia per aiutarla a sollevarli "oh no la prego.." non sa nemmeno lei cosa dire in quanto poi la decisa donna espone loro le camere degli ospiti. Solo ora la mora ragazza volgerebbe il capo verso i due dietro a se, con un espressione smarrita e incredula. Ed ecco che per prima incrocia lo sguardo del sacerdote che pare compiaciuto venir verso di lei. Respira a fondo e si lascia andare in un sorriso liberatorio allungando il braccio verso quello offerto da lui "Io e te dobbiamo parlare", parebbe una minaccia se non fosse proferita con un'aria alquanto complice e con uno stanco sorriso sulle labbra. Anche la forza messa nell'appoggiarsi a lui, farebbe capire quanto ha effettivo bisogno di un letto e di riposare. Solo uno sguardo verso il mercenario dietro di se. " Va tutto bene...sto bene.." (Telepatia II) tenterebbe di comunicarli con voce decisamente gentile sorridendo appena anche a lui. C'era riuscita. Era davvero qualcuno.

    FREDERIK [Sala del trono] Come tutto è cominciato finisce, ha visto la donna Eris affrontare le dure prove e trionfare, non sbagliava quando l'aveva definita una forza della natura, gli elementi l'avevano sfidate e lei non era crollata sotto quell'attacco anzi ne era uscita a testa alta. Provava ammirazione per lei sicuramente, durante la prova vedendola sofferente aveva resistito all'impulso di intervenire. Avrebbe avuto molto da scrivere nei sui diari di viaggio, li compialava per abitudine, nessun archivista della legione li avrebbe mai riscritti per tramandarli, ma in fondo amava scriverli, prima che un legionario era stato una persona di cultura, forse quel potere impauriva il soldato, l'uomo che doveva essere pronto a tutto non poteva essere pronto a contrastare un tale potere anche avesse impiegato cento anni a prepararsi, ma il giovane studioso che era stato, l'esploratore era affascinato, comprendeva di aver preso parte ad un evento a cui pochi erano stati ammessi, sicuramente un onore. Quel viaggio era stato duro, pieno di incognite ma ora era finito. Osserva la vecchia maga prostrasi davanti ad Eris e poi il sacerdote farsi avanti, rimane indietro fermo, capisce che non c'è più bisogno di lui, lei non ha più bisogno di protezione, ora è forse più potente di quanto lui sarà mai. Quel viaggio prima o poi doveva finire e lui è solo un umano che non ha nulla a che fare con esseri che giocano con poteri del genere, lui è solo un soldato senza un esercito. Il contratto è giunto a termine ma sentimenti contrastanti si aggrovigliano nella sua mente. Gli altri si sono già avviati, e gli giunge un contatto mentale, le parole come le altre volte gli entrano delicatamente nella testa, accenna un sorriso è contento di sentirlo. A passo lento e stanco si avvia dietro agli altri, in quella sala è iniziato qualcosa di importante, quella sera nonostante la stanchezza avrà molto su cui riflettere.
    [Modificato da DEOARIS 26/02/2015 21:34]


    Laedo, detto l'Antico,
    Capostipite della Razza dei Draghi d'Oro
    Supremo Sacerdote del Culto del Drago,
    Signore dei Draghi dei Regni D'Oriente.
    __________________,` ____________d888888
    _________________,P____________dP___`888.
    ________________,8` ___________8 ______`888
    _______________,dP____________`________`88
    ______________d8`______________________`8b
    _____________,d8`_______________________`8b
    ____________d8P_________________________88_
    ___________,88P_________________________888
    __________d888`____.d88888888P"""""""____888
    _________d8888b._d88888888888888ba______888
    ________,8888888888888888888888_________888
    _______,8`.;88888P"""""""788888888ba._____888
    ______,8;_,8888`_________`88888"_________d88
    _____)8e888`____________,88888be._______888
    ___,d888`_____________,8888888`"""_____d888
    _,d88P`______________,8888888Pb._____d888
    _888`______________,88888888`""____.d8888
    _`88_____________,888888888____.d888888
    __`P____________,8888888888bd888888
    _______________d888888888888d888
    _______________88888888888888b
    _______________888888 88888888888b


    “Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore”

  • OFFLINE
    ..Eris..
    Post: 28
    Città: BOLOGNA
    Età: 32
    Sesso: Femminile
    00 26/02/2015 22:32
    Grazie a te =)
    Mi sono divertita molto ad essere tort...emm esaminata [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

    A parte gli scherzi grazie a tutti quelli che hanno collaborato
    [SM=g2439277]
  • OFFLINE
    -Galian-
    Post: 277
    Sesso: Maschile
    00 08/03/2015 19:33
    GDR APPROVATO



    ANNOTAZIONI:
    -Kalinor conosce i veri nomi di coloro che si sono presentati in tale occasione al Villaggio degli elementi (condizione essenziale anche solo per superare il ponte di ingresso)
    -Kalinor tramite la percezione del magico ha capito che Etienne Navarra è un Drago ma per rispetto verso tali creature non lo tradisce rivelando la sua scoperta
    -Eris supera tutte le prove con gli elementi e viene eletta dagli stessi come Prescelta
    -Frederik ha assistito alla scena completa della "elezione"


    Per la pazienza avuta dai Player in questa quest che è durata più del previsto ... arrotondo i punteggi :)

    ERIS: 25
    FREDERIK:20
    LAEDO: 20

    PUNTEGGI AGGIORNATI

    CARICA ASSEGNATA




    -Galian erede di Gandar-
    centauro di Plutone
    Supremo Custode della natura

  • OFFLINE
    Ascalyn
    Post: 315
    Città: ROMA
    Età: 33
    Sesso: Femminile
    00 10/03/2015 00:32
    Non per fare la guastafeste, ma vorrei fare alcuni appunti per la precisazione di alcuni particolari, che vorrei fossero ben chiari:

    Visto che so che sono stati posti dei dubbi a riguardo, credo sia il caso di mettere bene in chiaro che i Maghi degli Elementi, sono una gilda NEUTRALE, questo comporta che BENE e MALE, LUCE ed OMBRA, ma non solo…essendo degli ELEMENTI…anche FUOCO, ACQUA, TERRA e ARIA, siano in EQUILIBRIO TRA LORO. NESSUN ELEMENTO può o DEVE prevalere gli altri. Nella Natura – cosa su cui si basa il concetto di Equilibrio della Gilda – non esiste che il BENE prevalga sul MALE e viceversa, se cosi fosse ci sarebbe il CAOS, cosa che un mago non vuole assolutamente. Per avere questo Equilibrio quindi, anche TUTTI gli ELEMENTI DEVONO ESSERE ALLA PARI, NESSUNO è PIU IMPORTANTE DELL’ALTRO, PERCHE’ NEL MONDO è NECESSARIA L’ESISTENZA DI TUTTI e questo credo sia ciò che un Mago sa già sin dalla prima carica.
    Cito qui di seguito dei punti che riguardano gli Elementi e l’Equilibrio, presi dalla Storia e dall’Elezione del Prescelto presenti nella sezione del Forum Ufficiale riguardante la Gilda dei Maghi degli Elementi; giusto per far vedere che ciò che dico è fondato su delle prove scritte e non solo su dei pareri personali e per rendere più chiara la cosa a tutti:

    “Come ogni Elemento preserva la sua indipendenza, anche loro avrebbero agito secondo la loro predilezione, divenendo parti di un Caos incontrollato che Erver era stata chiamata a domare.”

    “le sei estremità del Cristallo si riunirono all’interno dello stesso Villaggio, lasciando affievolirsi i dissapori che, per ovvie ragioni, non scomparvero. Istituirono il primo grande ideale di Magia Elementale Bianca, finalizzata alla neutralità ed all’equità degli Elementi.”

    “Nonostante gli sforzi, il Caos generato a suo tempo da Ingrod aveva creato una forte incostanza tra gli Elementi che vanno a prevalersi l’un con l’altro sino ai giorni odierni.”

    “E’ molto difficile assistere a tale evento, poiché allo stesso modo non è semplice provocare la perdita di un soggetto molto potente o che comunque qualcuno ne voglia la scomparsa, per via del giusto Equilibrio e dalla Neutralità declamati dal Supremo Mago. E’ quindi NECESSARIO che l’allineamento del Capostipite dei Maghi sia NEUTRALE quantomeno nel campo del proprio ruolo. Le questioni personali dovranno essere lasciate fuori dal proprio incarico e portate a termine SENZA l’aiuto della Magia che è votata a scopi ben più grandi. Si ricorda che Egli è portatore di Equilibrio quindi non dovrà agire secondo un’ideologia malvagia o benevola, se non per il bene proprio degli Elementi e della Natura.”

    Detto questo buon gioco a tutti
    [Modificato da Ascalyn 10/03/2015 00:43]
    [§ Il Giglio Nero - Ascalyn Syrus §]