Riassunto: Una notte tranquilla, quella che si prepara ad accogliere gli importanti eventi che accadranno di li a poco. Siamo nella foresta di Raad, per la precisione a Nord – Est vicino alle prime catene montuose al limitare del confine con le Terre dei Signori dei cieli. Qui la Suprema dei Cavalieri Elriel attende coloro che potrebbero aver accettato l’invito, affisso da uno scalpellino – testimone di un fatto strano – alle bacheche cittadine. Coloro che la curiosità od altro ha mosso in quella direzione sono Frederik il Mercenario, Eilwood Agente delle Ombre, Nahyra Apsalar della Mano Nera, Fosforo il piccolo Angelo bianco e Shaira la Ninfa Apprendista dei Custodi della Natura. Coloro vanno a formare uno strano gruppo davanti ad una grotta; all’interno di essa non vi è altro che il Fattucchiere ricercato dalla Suprema per conto della Regina di Ghiaccio autrice e padrona delle Farfalle gelate, che invadono Raad da più di un anno ormai. Con la maestria di una condottiera qual’è e la collaborazione di ottimi guerrieri, Elriel guida tutti all’interno del luogo e senza problemi recuperano il Diadema rubato dal Fattucchiere e disarmano quello che si dimostra essere solo un vecchio; lo catturano quindi ed Eilwood lo ferisce ai tendini delle gambe, per evitare un’eventuale fuga.
Passano cosi poco meno di due ore, e il gruppo si ritrova a trascinare il vecchio per un sentiero della Foresta di Raad, un poco più vicino alla città stessa, un sentiero che la Suprema conosce bene, perché già una volta era andata alla ricerca di colei che a tutto diede inizio. Infatti ben presto li accoglie una creaturina di ghiaccio, una farfalla del tutto uguale a quelle di Raad ed essa li guida fino ad una curva, oltre la quale un nutrito sciame di farfalle dapprima placide, si divide in due direzioni differenti. Elriel ricordandosi l’incontro precedente, guida i compagni per il fitto del bosco ed il gelo inizia ad essere il padrone indiscusso, creando non poche difficoltà agli eroi. Qui in questo bosco ghiacciato, fanno l’incontro atteso e temuto allo stesso tempo: La Regina di Ghiaccio si palesa. Notando il diadema e il vecchio, ignora gli ordini di Elriel ma anzi, snobbando un po’ tutti i presenti e trattandoli con la solita freddezza e perfidia mostrate nel primo incontro con la Suprema, si riprende ciò che è suo di diritto ovvero il Diadema e imprigiona il Fattucchiere nel suo palazzo condannandolo ad un’eternità di schiavitù, ovviamente ai suoi servizi. Dopo fatto ciò, libera la città dalle farfalle come promesso e scompare facendo tornare la primavera ovunque.
Commento: Che dire, i player partecipanti sono stati FANTASTICI! Bravissimi nel seguire i responsi, nelle tattiche usate, mi sono proprio piaciuti!! Hanno dimostrato il livello di giocatori che abbiamo in questa Land, un livello davvero davvero buono! Hanno avuto la pazienza necessaria ad attendere i miei luuunghi responsi xD e se la sono cavata egregiamente, ho fatto pochi rimproveri e pochissimi malus per azioni errate, in oltre complimenti ad Elriel che è stata un po’ la protagonista in quanto la prima ad occuparsi della questione farfalle. Ragazzi comunque che dire, COMPLIMENTONI a tutti, sono fiera di essere stata la vostra master per queste due sezioni di Quest! In quanto a me, spero di aver reso giustizia alla trama ideata da una master che ha dovuto lasciare la nostra land per motivi off, spero di aver divertito coloro che hanno partecipato (e al di là delle aspettative sono stati tanti! 6 persone!), spero gli sia piaciute e se c’è qualche annotazioni che il master approvatore vorrà aggiungere, faccia pure! Per tutti gli altri….alla prossima!!!
Annotazioni:
- Elriel, Nahyra, Shayra, Eilwood e Frederik hanno
-2 Punti Mente (annotare nello status del Pg) per lo stress dovuto dal freddo
- Fosforo
-2 Punti Mente per lo stress subito nell’aver sopportato tutta quella violenza gratuita, in contrasto con il suo allineamento ed indole
- Eilwood è in possesso del
Medaglione del Fattucchiere, è un oggetto magico, contiene
5 cariche di potere, ricaricabili con qualsiasi tipo di magia (Elementale, Arcana e Divina). Fare la scheda. (//
per spiegare la cosa, è un medaglione che serve come “riserva di potere” per chi non è dotato di abilità magiche. Il potere ovviamente deve essere raccolto al suo interno attraverso dei rituali specifici e decisamente complicati, atti ad estirparlo da altri oggetti magici e da creature magiche o dotate di poteri.)
- Frederik è in possesso di una spilla a forma di foglia con delle pietre preziose, una fibula per mantelli in argento a forma di drago e un ferma capelli a forma di lupo. Fare le schede.
- Shaira è in possesso di un sacchetto contenente
20 dosi di Sali profumati. Fare schede.
- La zona ovest di Raad (//
tutte le chat coinvolte nella quest delle farfalle) è completamente priva dalle farfalle:
Tutti i cittadini di Raad e gli abitanti della foresta hanno visto: Chi era in citta = Le farfalle si sono bloccate all’improvviso nel loro svolazzare senza una meta, si sono riunite in un gigantesco sciame ghiacciato, nella piazza del mercato vicino alla porta dei draghi e alzandosi nel cielo – oltre le mura della città – sono scomparse in una luce blu intensa. Chi era nella foresta = All’improvviso l’attenzione è stata attirata da una nuvola bianca di farfalle che sono scomparse poco dopo in una luce blu intensa.
Punteggi Proposti:
ELRIEL= 35 PE (Punteggio da doppia quest, ha guidato gli altri con buone intuizioni, muovendosi egregiamente nelle varie situazioni proposte nei responsi.)
EILWOOD= 33 PE (Punteggio da doppia quest, ha seguito bene i responsi master, ha avuto una buona intuizione nel bloccare il fattucchiere ed impedirgli di scappare)
FREDERIK= 33 PE (Punteggio da doppia quest, ha seguito bene i responsi master, ha mosso coerentemente il suo pg interpretando egregiamente il ruolo del mercenario)
FOSFORO= 33 PE (Punteggio da doppia quest, ha seguito bene i responsi master, ha mosso coerentemente il suo pg ed ha interpretato benissimo il piccolo angelo d’animo puro – attento però alla presenza di mezzo demoni, per metà non ti sono proprio simpatici)
NAHYRA= 34 PE (Punteggio da doppia quest, ha seguito bene i responsi master ed ha avuto alcune buone intuizioni, anche se gli altri non le hanno seguite…mi sono piaciute)
SHAIRA= 31 PE (Punteggio da doppia quest, ha partecipato un pò poco alla vicenda ed ogni tanto non ha seguito i post altrui che interagivano con lei, ma ha seguito bene i responsi master)
Se chi approverà vorrà aumentare i PE ovviamente liberissimo di farlo! :)
Messaggio nelle bacheche cittadine
[// un uomo affigge una pergamena stropicciata e veramente scritta male, una scrittura elementare con qualche macchia qua e la d'inchiostro nero, segno che colui che lo ha redatto non sa scrivere molto bene]
Aretè gente di Raad
Ho avvistato un uomo sulla cinquantina che scappava verso la foresta di Raad, aveva un cavallo con se, ma oltre quello da una sacca ho visto spuntare un qualcosa di brillante, sembrava una corona...di quelle che portano i nobili...non so chi sia...ma nei suoi occhi ho visto le fiamme!!
La Suprema dei cavalieri del drago è stata già avvisata e ciò che racconto a voi, ho raccontato a lei...nonostante la paura l'ho seguito quell'uomo, è entrato nel fitto della foresta...e poi guardingo si è nascosto in una delle grotte a nord est.
La Suprema mi ha detto di scrivere, non so perchè ma i miei occhi l'hanno vista preoccupata, comunque chi fosse interessato si rechi nella radura a nord est del bosco..li ove le aspre montagne dei Draghi hanno inizio, allo scoccare dell'ottava ora!
Edgardh Morkars
Scalpellino
Il Fatto:
[ATTENDERE RESPONSO]
[Notte temperata, solo una leggera brezza calda scuote le fronde degli alberi che chiudono in un semicerchio quella radura che termina in un’alta parete rocciosa. Il vento del sud che porta gli odori del deserto e che preannuncia l’arrivo dell’estate; ma non è certo una passeggiata notturna che muove i passi di coloro che il Fato sembra aver riunito li in quello spiazzo pieno d’erba verde, alta sino a metà polpaccio…ognuno di loro avrà la sua motivazione, ma quella che sembra essere più motivata probabilmente è il Supremo Cavaliere dei Draghi, la lady d’acciaio che sembra trovarsi a circa 5 metri da quella che sembra l’ingresso di una caverna. Dietro di lei in posizioni diverse ma sempre limitrofe alla caverna, vi sono diverse sagome ed ombre...usciranno allo scoperto e si faranno vedere da Elriel? Chi sa, di sicuro quella missiva lasciata nelle bacheche cittadine quella sera…avrà fatto salire diversi sospetti e curiosità o magari idee losche nelle loro menti. Un uomo è stato avvistato, un uomo che la Suprema ha riconosciuto come il Fattucchiere ladro del diadema della Regina di Ghiaccio, colei che ha portato alla sventura delle gelide farfalle, dopo mesi e mesi di ricerche…i frutti iniziano a maturare…gli altri…forse vorranno derubarlo, forse saranno curiosi, forse vorranno ottenere qualcosa da lui…o magari semplicemente si sono trovati li per caso…ma di sicuro questa sera un lungo capito potrebbe essere chiuso e alcuni di loro se non tutti, esser visti come gli Eroi della città.][GDR PLAY TURNI: ELRIEL, EILWOOD, FREDERIK, NAHYRA, SHAIRA, FOSFORO – DICHIARARE ARMI ED EQUIPAGGIAMENTO – 5 MINUTI A POST!]
21:16 Elriel [Radura Nord-est] La Sera cala,lenta ed inesorabile,inghiottendo ogni cosa tra le sue sottili spire scure,in tenue albore di una Notte che presto avrebbe preso il sopravvento sul Mondo dei Mortali.Pallida Selene ad intravedersi in un cielo che inizia a scurirsi,Falce argentata attorniata da fulgide Stelle lontane,in luminosa Corona...proprio come quel Diadema,visto in mano al Fattucchiere di sua conoscenza.Un gioiello rubato,destinato a tornare nelle mani della legittima proprietaria.E sarebbe lì,lei,la Regina dei Cavalieri,immobile innanzi all'ingresso di quella caverna scura,le braccia intrecciate al petto,sotto il seno.Snello il corpo si slancia verso l'alto fasciato dal completo blu scuro bordato d'argento (vedasi Apoteca).Guanti ad abbracciare fino ai gomiti le braccia,sul petto il Medaglione dei Cavalieri,in tutto il suo splendore.Al fianco sinistro,la Bastarda,fedele compagnia che mai l'avrebbe tradita.Soffio di vento,lieve,a scuotere quelle poche ciocche castane sfuggite alla morsa di una morbida treccia che corre lungo la schiena.E' in attesa...sa che qualcuno arriverà,dopo aver letto quell'annuncio in Bacheca.
21:26 Eilwood [Pressi Della Caverna]: Muove i suoi passi, l'Agente delle Ombre, mosso da curiosità verso un messaggio lasciato nelle Bacheche, forse un'opportunità, forse solamente l'occasione di un po' d'azione come quella presentataglisi due giorni addietro. Cammina, avvicinandosi pian piano alla caverna, con la sua cadenza marziale, tipica d'un uomo d'arme. Nel mentre il Demone dentro di lui gli parla, in continuazione... *Sei sicuro che si la scelta giusta? Non potevi semplicemente lasciar perdere e andare a caccia di qualcosa o di qualcuno questa notte?* Gli chiede, quasi fremendo per lo scontento. +Mi dispiace, Rahel, ma questa potrebbe rivelarsi l'occasione di comprendere, o di arricchirci, comunque entrambe le cose sono espressione di una potenzialità+ Enigmatiche le parole dell'anima umana, mentre avanza sempre di più. I suoi abiti sono lievemente diversi dal solito, questa sera ha optato per un completo totalmente nero, con pettorale, bracciali e schinieri scarlatti come i suoi occhi, Il volto è sempre velato da un cappuccio che mostra solamente quegli stessi occhi che sono la rappresentazione del suo essere. Non porta un mantello, questa sera, ma sulle spalle è fissata una faretra ed un arco è messo a tracolla. Ai fianchi porta sempre le due lame gemelle dalle lame del color di smeraldo, così misteriose come i bagliori che emanano, rosso quello della lama con il rubino, infoderata sulla sinistra, nero quello della lama con la pietra d'ossidiana, sul lato destro. Avanza dunque e raggiungerebbe quasi l'ingresso della caverna, prima di notare la figura che sta lì', in piedi, e alla quale egli si avvicinerebbe piano, cercando di avanzare con passo felpato [//Furtività liv 1].
21:27 Frederik [Imbocco Caverna]: Guidato dall'annuncio letto in bacheca giunge alla radura indicata, non sa bene il motivo che lo ha mosso in quel luogo se non la noia e la mancanza di scopo che lo ha accompagnato dopo il viaggio al villaggio degli elementi, la realtà è che è un soldato solitario ormai un ufficiale senza un esercito qualcosa di inutile un relitto di qualcosa che è morto divorato dagli altri, ma non per questo si abbandona certo allo sconforto, la voglia di combattere è l'orgoglio non sono mai scemati in lui. Quindi si muove a passo lento tra le ombre calanti della sera che paiono stringere il mondo in un dolce abbraggio, giunge al luogo indicato tra le ombre che vanno allungandosi nella foresta. Cammina con passo marziale e deciso, Indossa i soliti abiti neri, pantaloni e casacca di taglio militare chiusi da fibie e bottoni d'argento coprono il corpo allenato uniforme di un esercito morto, su ogni bottone inciso un piccolo teschio. Ai piedi alti stivali rinforzati in metallo di pregiata fattura e spessi guanti di pelle a proteggere le mani, dalle spalle un lungo mantello un po logoro nella parte bassa, una fascia rosso sangue stretta intorno alla vita. In testa un cappello a falde larghe inusuale in quelle terre, da sotto il cappello i capelli corvini ricadono selvaggi sulle spalle ad incornicare un viso che pare scolpito nella roccia in cui sono incastonati due occhi verdi che si muovono a scrutare ciò che lo circonda. Non si muove certo disarmato sopra la spalla sinistra spunta l'elsa di una spada lunga degna di un duca appesa alla schiena, la guardia decorata in oro a raffigurare draghi e lupi intenti in una sorta di danza introno alla guardia, al fianco destro una spada corta anch'essa di pregiata fattura un rapace in picchiata domina la sua elsa. In bella vista sul petto tre pugnali da lanciao comodi da afferrare e non visto nello stivale sinistro un pugnale di comune fattura, a completare l'equipaggiamento sotto la casacca il pettorale di cuoio donatogli dal drago, una piccola lanterna ora spenta appesa alla cintura sul fianco sinistro. Non è solo nella radura e lo sguardo vaga alla ricerca di volti conosciuti, potrebbe sicuramente riconoscere l'impura che ha già incontrato parecchie volte e forse anche il muta forma e la ninfa che ha già incrociato per Raad ma ancora non si avvede di loro. Scorge una figura che spicca forse per regalità o solo per orgoglio mal celato, la donna all'imbocco della grotta, inutile non notarla quando pare attender qualcosa, si fa avanti senza alcuna indecisione ma educato come solo un duca può essere [ siete voi che ci avete convocato qui mia signora? ] domanderebbe gentilmente ma senza perdersi in troppe formalità, avrà tempo per le formalità quando sarà morto.
21:29 Nahyra [Fitto]: L’impura cammina lentamente nella foresta, gli occhi rossi penetrano facilmente l’oscurità (//oscuro visione), non ha alcuna difficoltà a districarsi tra gli alberi più fitti, i capelli neri, lisci, sono raccolti in una treccia, che pende sulla spalla destra. Indossa una camicia rossa, dello stesso colore dei sui occhi, e sopra questa un corpetto stretto, di tessuto nero. Le gambe sono strette in calzoni neri, aderenti, mentre la coda è lasciata libera di muoversi. In vita porta una cintura di cuoio a cui è assicurata la sua spada lunga, sul fianco sinistro, al sicuro nel suo fodero, mentre si muove tiene poggiata la mano sinistra sull’elsa, come se quel semplice gesto le desse sicurezza. Non è la sua unica arma, ovviamente, porta altri due pugnali, uno nascosto nel corpetto, ed un altro nello stivale. “Ricordami perché siamo qui” chiede la voce nella sua testa, quella della sua anima umana, una voce che solo lei può avvertire °Per quell’annuncio! Credo potrebbe essere divertente cercare quell’uomo!° dice seccata, come se trovasse estenuante dover spiegare sempre tutto all’altra parte di sé. Parla ad alta voce, come sempre, in risposta di una voce nella sua testa. Avanza nel fitto della foresta con grazia e agilità, pare quasi che danzi. Si trova a circa 10 metri dalla caverna, precisamente alla sinistra, nel fitto della foresta e attraverso le file di alberi nota delle figure, si ferma °Io odio la gente°
21:33 Shaira: [Pressi della Radura] Si era fatta leggere l’annuncio sulle bacheche, nel pomeriggio, da un passante. La cosa che l’aveva convinta ad addentrarsi nella foresta di Raad era stata più che altro la curiosità di sapere cosa stesse accadendo, visto che fin ora sembrava essere stato tutto nella norma a Raad, per quel che poteva saperne lei, che il città non si era stabilità da neanche un anno. Shaira, aveva lasciato la sede dei guardiani della natura e dei muta forma alcune ore prima. Indossa il solito abito verde. Le maniche corte, accollato. Ai piedi stivali. Sopra il vestito il mantello dei guardiani apprendisti. I capelli legati in una stretta e lunga treccia. Raggiunge il luogo di cui parla l’annuncio, camminando per i sentieri della foresta di Raad, a suo agio tra la natura che la circonda.
21:34 Fosforo [Presis Della Radura,]:[E' una notte di pura follia, per Fosforo. Ritornare in quella selva, lì, con solo Peana, il suo canarino, tra i capelli. Sa che quelle terre sono dominate da mostri, uomini-belve che mai permettono a nessuno di transitare, senza prendere qualcosa in cambio. Cosa che spesso è la vita. E ancora più dura e scellerata è quell'impresa, poichè lui ha promesso a Cleo, la sua amica più grande che non avrebbe mai messo più piede lì. E invece eccolo, chinato in un cespuglio. Il bambino non è completamente stupido però. Con se ha una piccola borsa con tutto il necessario –vedere inventario– una corda messa a tracolla e una lira, suo strumento prediletto, anch'esso a tracolla dietro la schiena, dalla stessa parte della corda così che l'estrazione sia più facile. E se già queste cose, che seppure poco, costituiscono un peso non bastano a renderlo meno agile di quanto già non sia, ha pezzi di armatura celata. Sotto le vesti invernali dei gambaletti di ferro, una corazza anch'essa di ferro, delle spalliere di ferro e dei guanti di maglia. Una piccola mantellina per coprire il volto, da cui spuntava la sagoma dell'uccellino. Niente armi per lui: è nel suos tesso essere non usarle mai, lui ha ripudiato il sangue e la guerra. Non può bagnare le sue candide mani col dolore di qualcun altro. Per ora, coperto nella notte, in un cespuglio guarda una ragazza troneggiare ed altri arrivare. Anche lui è lì per aiutare, ma a modo suo. Appena sarà sicuro di ciò che a malapena vede, andrà pure lui]
[ATTENDERE RESPONSO]
[Tutti giungono, come previsto ognuno con le sue motivazioni…ma la predominante è la noia, uomini d’arme, donne annoiate dalla monotonia della vita…fanciulle incuriosite e persino un giovane angelo con la sua lira ma ben protetto dall’armatura. Tutti sono li per dare la caccia a quel fantomatico uomo ladro di diademi…ma solo una persona sa il vero perché. I più temerari ad avvicinarsi ad Elriel sembrano essere Frederik ed Eilwood ma solo il primo pone la domanda sul chi è la donna di cuoio e acciaio vestita. L’aria tiepida sembra essere attraversata da pura elettricità, quell’elettricità che si espande quando l’adrenalina nei corpi sale…trattiene il fiato la foresta...nessun suono oltre lo stormire delle fronde e qualche richiamo di lupo o bestia notturna, uccelli o quadrupedi, ma non sono quelli che interessano ai nostri avventori. Nella grotta pian piano potranno tutti notare – anche gli occhi umani di frederic – accendersi una luce, ondeggiante, una luminescenza che sembra essere quella di un focolare che si proietta sulle rocce, e assieme ad esso man mano che i minuti passano…un ottimo odore di carne arrostita. Quella caverna non è disabitata, qualcuno vi sosta all’interno e si appresta a cuocere la sua cena, cacciagione forse…dall’odore sembra lepre o chi sa quale altro animale. Elriel sa che colui che sta cucinando altri non è che il Fattucchiere, perché Edgardh glie lo aveva detto, lo aveva seguito sin li…senza che l’altro se ne accorgesse. All’improvviso però uno sbuffo e un nitrito sommesso provengono dalla sinistra della draconica e dell’umano, nella direzione in cui sta procedendo Shaira. Un cavallo marrone scuro con una macchia bianca sul muso bruca l’erba, legato ad un albero al limitare della radura…probabilmente è il cavallo dell’uomo…ma nessuna sella e nessuna sacca si vedono sulla sua groppa. Colui che cercano è furbo…cosa faranno ora i nostri eroi? Entrerete o vi avvicinerete al cavallo o resterete fuori? Muovetevi lungo le vie poste dal Fato…dedcidete…][ GDR PLAY TURNI: ELRIEL, EILWOOD, FREDERIK, NAHYRA, SHAIRA, FOSFORO – 5 minuti a post]
22:01 Elriel [Fronte Caverna]: Attende,aspetta che qualcuno o qualcosa si palesi a lei per quella che,in fondo,era una Missione espressamente richiestale dal Reggente del Consiglio,Balerion.Ma,certo,questo nessuno poteva saperlo...nessuno tranne lei,ovviamente.Socchiude le palpebre,nascondendo per qualche misero istante quelle iridi di brace,mentre l'oto verrebbe teso al massimo.Tipico di una Guerriera,in fondo,permanere sempre all'erta.A quegli occhi estranei in arrivo ella potrebbe apparire sola...ma,al contrario,non lo era affatto.Il suo Signore ed Eterno Compagno non era mai troppo lontano da lei,in volo,lì nei dintorni.Non ode i passi dell'Impuro,non se ne avvede.Al contrario,potrebbe ben avvertire l'incedere sicuro del Mercenario,seguito dalla sua favella.Le palpebre si riaprono,il corpo snello prende a ruotare voltandosi lentamente,per porsi così frontale all'uomo. [Se così non fosse non sarei qui in attesa.Non chiamatemi "mia signora",non ho corona in capo e non appartengo a nessuno.].Eccolo,il carattere di una degna Seguace di Areseth,eccolo il Fuoco dei Rossi che divampa all'esterno,prima che le labbra si schiudano a proferire orgoglioso saluto,spezzando la perfetta maschera di marmo del viso. [Y'Ani Druak vobis,Figlio di Zanna Dorata.].Lo appella così,mentre la voce identifica se stessa come fiera appartenente ai Draconici,il Medaglione al petto che risplende come Emblema dei Cavalieri.Lo scruta in viso,in silenzio,occhi verdi chiazzati da raggi rossi in cui ardono Fiamme brucianti e perenni,in grado di penetrare nell'anima...Occhi che discendono dai Draghi.Di sfuggita,forse,potrebbe intravedere,ora,anche la figura dell'Impuro,mentre le braccia sciolgono l'intreccio e tornano lungo i fianchi. [Speravo accorreste in maggior numero.].Piatta la voce,di una neutralità agghiacciante..Poi,un bagliore,nella grotta,un profumo di cibo...Ed il nitrito di un cavallo poco distante da loro.Sensi attratti,il capo si muoverebbe di scatto prima verso la grotta,poi verso il cavallo..la cicatrice degli Altri sul collo brillante alla luce lunare.Il corpo andrebbe a ruotare verso destra per portarsi nuovamente frontale alla caverna,ma mandritta andrebbe a sfiorare l'impugnatura della Bastarda al fianco,mentre verrebbero mossi i primi passi verso l'ingresso...Che il Gioco abbia inizio.
22:09 Eilwood [Pressi Della Caverna]: Un destriero ed una luce, sicuramente quella caverna non è deserta, ma chi si cela lì dentro? Il misterioso ladro? La fonte di un eventuale guadagno? Non sa darsi risposta l'Impuro. eppure sa che qualcuno lì si cela, e che non deve assolutamente fuggire.*Bisogna fare in modo che non esca da lì sulle sue gambe* Sussurra il Demone nella sua mente.+Concordo, Rahel, a proposito, potrei avere un affare da proporti...+ Gli risponde l'Umano, ma cosa avrà in mente? Per ora solamente lui lo sa e non ha intenzione di dirlo al Demone. Un'altra figura comunque è giunta vicino alla donna, chissà come mai non è stato notato, ma non è importante, adesso potrebbe anche rivelare la sua posizione, ma la donna sembra averlo notato.[Penso che tre persone siano sufficienti, buona sera a voi.] Afferma con tono cordiale che molti non crederebbero poter appartenere ad una figura così ammantata, la sua voce profonda lo aiuta in questo. [Una cosa però è sicura, se lì dentro c'è qualcuno di importante, è da precludergli l'uscita dalla caverna.] Parole quasi ovvie, dette mentre le mani andrebbero ad appoggiarsi ai pomoli delle sciabole. [Bene, credo che potremmo entrare] Aggiunge, non si presenta ancora, ma al momento non gli importa, per prima cosa viene l'obiettivo.
22:14 Frederik [Ingress]: Ora poco distante dalla donna, dalla draconica non pare turbato in alcun modo dal suo dire [ come volete per me chiamarvi con un nome od un altro non fa alcuna differenza ] scrolla le spalle un gesto molto umano come a dire che non ha alcuna importanza,[meglio pochi guerrieri che cento contadini, se c'è da lavor di spada non rimarrete delusa ] ma poi null'altro aggiunge, non è lui a comandare non li non ha abbastanza informazioni attende l'agire della donna. Nota il cavallo e giunge al suo naso l'odore del cibo, informazioni che non paiono così utili tranne forse la conferma che la grotta non è vuota, i suoi occhi verdi osservano la guerriera avviarsi, non vi è per lui altro da dire, il lavoro quello sporco deve cominciare ma per lui non è certo un problema. Sbuca un altro uomo che saluta lo scruta rapido per assicurarsi che non sia una minaccia ma non si perde in troppe discussioni, saluta solo con un cenno del capo e toccando con due dita della destra il bordo del cappello. Non si presenta ora non ve ne è tempo la draconica muove i suoi passi decisi, senza dire nulla la dritta dell'uomo andrebbe se non intralciato a chiudersi sull'elsa della spada lunga sopra la spalla e la farebbe scivolare fuori dal fodero lentamente così da non emetter alcun suono, la mancina se l'operazione avesse successo scivolerebbe sul fianco destro e estrarrebbe allo stesso modo la spada corta. Si porrebbe a seguir la donna dietro ad essa spostato leggermente sull destra.
22:18 Nahyra [Radura]: Sbuffa, non ama i posti affollati e anche due persone sono troppe per i suoi gusti “Questo non fa presagire a nulla di buono, per favore, ancora non ci hanno viste, andiamocene!” avverte la lieve agitazione della voce nella sua testa e questo le fa storcere il naso. °Lamentarti non ti farà ottenere quello che vuoi!° ribatte, stringendo i denti, in modo che la sua voce sia solo un sibilo, deve decidere se farsi avanti oppure restare nascosta, fino a quando capirà come si sta evolvendo la faccenda. “Non può evolversi positivamente, no! Ti supplico Kahira, se provi un briciolo di affetto nei miei confronti, andiamocene” la supplica nella sua testa le fa prendere una decisione: uscirà allo scoperto. Non appena fuoriesce dalla boscaglia nota quella luce all’interno della grotta. Serra le labbra, che poi si sollevano in un sorriso °Guai° dice pregustando il momento. Si trova al limitare della radura, ma riesce a scorgere il volto dei presenti, riconosce Frederik, ma non Eilwood a causa del cappuccio che gli cela il viso. Decide di avvicinarsi quindi al gruppo. “L’unione fa la forza!” la sostiene la voce nella sua testa. °No, essere asociale, questa sera, non mi farà divertire°. Avverte uno sbuffo e con piacere osserva il cavallo assicurato accanto all’ingresso della grotta, è un bell’animale, anche se ne ha visti di più belli. Un uomo senza cavallo corre più lentamente. °Che profumino! Abbiamo fame, dovevamo mangiare prima di venire qui!° si lamenta l’impura scuotendo lievemente la testa. Ora è più vicina, a circa 3 metri dal gruppo davanti alla caverna, che si accinge ad entrare, e riesce a riconoscere la voce di Eilwood. Osserva il cavallo, mentre gli altri si accingerebbero ad entrare. Si avvicina agli altri quindi, esibendo un sorriso °Contate pure su di me! Se volete posso occuparmi del cavallo!° dice indicandolo con un cenno del capo °Liberandolo, l’uomo là dentro non avrebbe via di fuga° spiegherebbe quindi il suo piano e se gli altri fossero d’accordo, prima di entrare a sua volta nella caverna si occuperebbe della liberazione del cavallo.
2:18 Shaira [Pressi Radura]: Sulla strada che porta alla radura la Ninfa passa accanto ad un cavallo, legato ad un albero. Da un occhio alla radura, che ora vede bene ma ancora non accede a questa, nota una donna andare verso una caverna e molti altri presenti, di cui riconosce solo Frederik. Va a posare lo sguardo sul cavallo, si avvicinerebbe lentamente a questo, le braccia dritte lungo i fianchi, cerca di evitare qualsiasi movimento brusco che possa spaventare il destriero, nel fare ciò.
22:18 Fosforo [Dietro Elriel]: [Attizza gli occhi per vedere meglio. Ecco gente, ecco vita. Anche loro sono stati mossi ad arrivare fin là, anche loro parteciperanno. Conosce qualcuno? Non se ne ricorda. Probabilmente no. E ora non può fare a meno di chiedersi perché siano là. Purtroppo conosce le varie ragioni che muovono gli esseri senzienti a compiere scelte; e spesso non è l’eroismo, non è la voglia di aiutare, il bene, il senso comune a comandare. No. Sono i soldi e la brama di potere, la violenza. Il sangue. Soprattutto il sangue, che riconduce tutti quanti ad un istintivo essere animalesco. Ma come già detto, Fosforo non cederà mai. Decide comunque di alzarsi, lui ha fiducia nell’esistenza, che sia essa draconiana od umana o mutaforma non importa, la luce esiste in tutti. Vorrebbe prendere una candela e l’acciarino per farsi luce, ma non ce n’è bisogno: dalla caverna una luce arriva già. E a lui non rimane che mettersi in marcia. Corre, veloce e silenzioso per quanto può, dietro ad Elriel. Volare non può, non ha le ali “attive”. Può solo seguire. E tra un uomo e una donna, il suo istinto fanciullesco lo parta dalla donna. Uno sbaglio? Probabile. Ma ormai è lì. Mentre cammina prende Peana in mano e la sveglia con una carezza. La piccolina vola su un ramo. Lei lo aspetterà là, fuori. Le grotte non sono posto per uccelli. Il capo è chino a terra e ora è al buio del cappuccio del mantello e del suo silenzio.]
[ATTENDERE RESPONSO]
[La caverna si fa vicina, tutti e tre Elriel Frederi ed Eilwood raggiungono l’ingresso della caverna, li oltre all’odore di carne arrosto sempre più forte, sentono anche dei suoni, un lieve brusio e una risatina che ha tutta l’aria di essere sadica, una risata fine…non è proprio quella adatta ad un uomo, ma colui che è li dentro questo è. Frederik estrae la spada anche se quella alle sue spalle, la lunga, fa un po fatica e si inceppa in alcuni punti del cuoio, ma viene comune fuori e con qualche rumore e scricchiolio; quella al fianco sinistro invece lenta scivola via dal fodero senza e resta nella mano dell’uomo pronta ad essere utilizzata[//un po di descrizione dei movimenti per la spada sulla schiena, per il resto va bene, anche se potrebbe sempre migliorare]. Per loro fortuna l’uomo nella grotta sembra essere più concentrato nelle sue risatine e chiacchiere per prestare attenzione a ciò che si sta avvicinando; anche Nahyra li raggiunge nonostante le proteste della sua parte umana, restando poco più distante però (2 metri) dall’ingresso della caverna, parla e chiede informazioni ma sarà il Supremo a guidare le mosse, lei sembra essere il capo di quella missione, lei guiderà quegli uomini questa sera. Poco dopo, dietro della Suprema un fagotto di stoffe le si pone alle calcagna, Fosforo ha avuto coraggio ad uscire dal suo nascondiglio sicuro, questo fa onore ad un giovane angelo che dell’altruismo ha scelto la via. Eilwood dal canto suo non estrae niente, si muove solamente con gli altri senza problemi…lui Frederic ed Elriel sono i tre che aprono la fila…subito dietro Fosforo e poco piu in la Nahyra…ma qualcuno però sembra aver avuto un idea simile a quella della mezzo demone, o forse semplicemente la curiosità di una creatura figlia della natura la spinge ad avvicinarsi all’animale? Il cavallo sbuffa e sentendo il rumore dei passi la guarda con i suoi occhi scuri e acquosi, come se sentisse che in lei vi è qualcosa di affine, qualcosa di Naturale. Cosa farà Shaira? E cosa faranno gli altri…a voi la mossa…colui che cercate è li dentro sicuramente…andate or dunque!][GDR PLAY! STESSI TURNI STESSO TEMPO!]
22:45 Elriel [Caverna]: Passi lenti i suoi,i piedi poggerebbero prima i talloni,poi le piante ed infine le punte,quasi volessero saggiare il terreno ad ogni singolo metro.Percepisce la presenza del Mercenario e dell'Impuro vicino a sè,sente i loro corpi muoversi,le loro armi già sguainate...Sorride,tra sè,piega appena accennata di quelle labbra lievemente inarcate e beffarde.Un sorriso che scompare subito dopo,rapido com'era giunto.Quanta fretta avevano loro...No,l'esperienza le insegnava che la Fretta portava,spesso,al fallimento.Sarebbe l'Istinto a muoverla,ad indirizzarla verso quella Caverna misteriosa.Solamente un cenno del capo,in muta affermazione,verrebbe rivolto all'Impura ed alla sua richiesta,l'indice sinistro portato alle labbra,in chiaro segno di procedere quanto più in silenzio possibile.Occhi bicromi che ora andrebbero a fessurizzarsi sotto le palpebre,scrutando l'interno della Caverna (Sensi Sviluppati/Vista-Veterano),alla ricerca di...una figura umana?Forse.Cercherebbe quel Fattucchiere,con estrema cautela,affidandosi ai sensi,i muscoli tesi sotto la pelle,la mandritta che sarebbe avvolta in presa salda attorno all'impugnatura della Bastarda,la sinistra sua gemella che andrebbe ad avvolgere il fodero di cuoio,tenendolo fermo.Con la coda dell'occhio potrebbe percepire,forse,quel fagotto alle sue spalle che altri non è se non un giovane Angelo dalle fattezze di bambino. [Non è posto per te questo...Stammi vicino.]. Sussurri,flebili,diretti al Piccolo Angelo in tono caldo di focolare acceso,mentre poi l'attenzione verrebbe rivolta ancora alla grotta ed a quell'interno che ora sta esplorando.Gli occhi lo cercano...cercano lui,il Ladro.Lo troveranno?Probabilmente vicino a quel fuoco acceso ed alla sua cena. [Circondate quell'uomo,se lo vedete..chiunque sia.Se serve,lasciate parlare me.].Ordini,secchi,perentori,detti in pochi sussurri agli altri due.
22:55 Eilwood [Caverna]: Vedendo che gli altri due estraggono le loro lame, tenterebbe anche lui di fare lo stesso, e, mentre la destra abbandonerebbe il pomolo per andare a tenere fermo il fodero mentre la mancina, abbandonato il pomolo della spada con il rubino, andrebbe ad afferrare l'impugnatura della lama gemella, quella con l'ossidiana, infoderata sul lato destro. Il movimento sarebbe il seguente: portata la mano all'impugnatura e stretta la spada il gomito andrebbe ad essere teso in modo che avambraccio e mano vengano portate verso l'esterno, la stretta della destra sul fodero dovrebbe favorire lo scorrere della lama verso l'esterno; infine il braccio andrebbe portato nella posizione di normalità, in modo che la lama sia perpendivolare al terreno e la punta rivolta verso l'alto. Se dovesse riuscire nell'intento, passarebbe la spada dalla mancina alla destra. Le parole dei compagni di ventura di quella sera intanto gli giungono all'orecchio e, anche se si limita ad un cenno di assenso verso Nahyra, qualche parola verrebbe rivolta agli altri due. [Certamente, in caso fosse armato e attaccasse, invece, dovremo reagire per uccidere?] Chiederebbe con quella sua voce profonda. Se la lama fosse nelle sue mani, si potrebbe benissimo notare il bagliore nero come la notte che emana quell'arma, cosa che anch'egli ancora non comprende. *Va bene, adesso basta fare il soldatino e dimmi che genere di proposta, Eilwood* Commenta l'Oscuro Alter Ego mentre il corpo avanza piano, seguendo Elriel, dal lato opposto rispetto a Frederik. +Lo saprai quando e se verrà il momento+ Si limita a rispondere l'umano, continuando a seguire gli altri. Vede dunque arrivare il piccolo Angelo, anche se non riconosce la sua natura. [Non dovresti essere qui, ragazzo, potrebbe essere pericoloso] Afferma tranquillo infine.
23:00 Frederik [Grotta]: Segue la draconica, passo a passo, muove i piedi rapidi ma attento ad appoggiarli bene così da non essere sbilanciato e quindi pronto a reagire, i suoi foderi non fanno rumore ben fissati uno alla schiena ed uno al fianco e non indossando ingombranti armature di metallo non fa molto rumore, nulla dice segue la donna, non ama forse prendere ordini ma è un veterano e sa che in battaglia vi può esser un solo comandante quindi nulla dice per evitare di far confusione, segue le indicazioni e con le armi pronte e strette in pugno davanti a se si sposterebbe verso destra se non fosse fermato mentre i suoi occhi studiano la situazione. Sì avvede del piccolo angelo ma non lo riconosce come tale e nulla dice visto che già è stato detto quanto utile.
23:03 Nahyra [Caverna]: La donna che si trovava innanzi alla grotta, prima che tutti arrivassero, le rivolge un cenno del capo, senza dire altro. Semplice e efficace senza giri di parole. °Mi piace° dice con un mezzo sorriso. L’impura ascolta con attenzione il silenzio che la circonda, avverte quindi un rumore di passi alle sue spalle, osserva inclinando lievemente la testa la ragazza che segue dietro di lei. °Buona sera, scricciolo° dice con un tono che potrebbe risultare più inquietante di quello che vorrebbe. Parla comunque in modo pacato, per evitare di spaventare l’animale, evitando che si allarmi, facendo rumori. °Quell’animale sembra a suo agio in tua presenza, hai voglia di liberarlo per conto nostro?° per “conto nostro” in realtà intende solo se stessa, ma ovviamente ella si considera come due persone distinte. “Ancora siamo in tempo per andarcene” può avvertire l’agitazione della voce nella sua testa, avverte la sua paura, la assapora, se ne nutre, la paura è il suo cibo preferito. Abbassa il tono della voce, esibendo un sorriso rassicurante. °L’uomo all’interno potrebbe essere pericoloso, quindi dobbiamo eliminare ogni via di fuga, slega la corda, quindi dai una lieve pacca sulla groppa dell’animale, in modo che lui si allontani° le spiega, in modo che lei possa eseguire, nemmeno per un istante il suo sorriso lascia il volto, in modo da sembrare più rassicurante.Seguirebbe quindi gli altri verso l’interno della caverna, andrebbe ad appoggiare la mano destra sull’impugnatura della spada, adagiata al fianco sinistro, il pollice andrà a spingere la lama fuori dal fodero, ancora non la estrae, ma è pronta a farlo, mentre la coda si muove lentamente. Lancia un’occhiata al piccolo angelo, non gli importa molto la sua sorte, potrebbe entrare e farsi uccidere per quanto gli importa, ma vede in lui un migliore utilizzo. Si china lievemente, senza lasciare l’impugnatura della spada. Con il dito gli farebbe segno di avvicinarsi °Stai qui, al limite della grotta, al sicuro, nascosto dall’ombra e, se quell’uomo cerca di fuggire, tu fallo inciampare° direbbe in un sussurro facendogli l’occhiolino. Ma non si offenderebbe se egli decidesse invece di seguire Elriel all’interno della caverna. “La tua premura nei confronti del ragazzino è la cosa che più mi spaventa in tutta questa faccenda” commenta la voce nella sua testa, e non sembra scherzare. Quindi segue gli altri tre, rimanendo comunque qualche metro più indietro rispetto agli altri, pronta ad estrarre la spada in caso di necessità.
23:11 Shaira [Pressi Radura]: Non sembra avere addosso nulla di utile il cavallo, che la ninfa osserva, nulla che possa riportare a ciò che era scritto sopra il messaggio in città, in ogni caso è stato legato, quindi appartiene a qualcuno. Porterebbe la mano destra sotto il muso del cavallo per farsi annusare, dal lato del palmo, a scopo di conquistare la sua fiducia. Si avvicina di più a questo, osservando l’erba in torno, per assicurarsi che non sia stato lasciato nulla a terra, anche per un singolo errore fatto di chi ha legato il destriero. Ma qualcosa la distrae…non un rumore, ma il silenzio che ora la circonda, si volta verso la radura, le sembra non sia rimasto più nessuno.
23:13 Fosforo [Into The Darkness] [Passi lenti, ma ben distesi, in modo da far scricchiolare il minimo i sandaletti e di star comunque al passo di Elriel. Adesso alza il volto, è nella caverna illuminata e deve poter vedere cosa sta succedendo. I suoi occhi azzurrissimi brillano d’innocenza alla luce e pare che il color ghiaccio riesca a diventare caldo senza perdere il suo blu intenso. Ma quella non è la luce più forte che vede stasera. Infatti accanto a lui Elriel si dimostra fuoco vivo, scaldandolo e invitandolo a stare vicino. La guarda, sorride e adesso più di prima è convinto a seguirla, a seguire la luce della sua dolcezza e il calore della fiamma che le arde dentro, ed è per questo che lei sta davanti, che è lei a condurre. Lei è come una fiaccola, una stella cometa: potente e splendente. Ma forse sono solo vani pensieri del ragazzo, che adesso sente il cavallo sbuffare. Gira la testa verso l’entrata della grotta, dove c’è Shaira. Perché non viene con loro? che sta facendo? Vociavano gli altri, prima, di liberare il cavallo e lui li ha sentiti. Forse vuole far quello? Ma perché lei, che è così fragile? Perché non segue semplicemente gli altri, che è più sicuro? Anche questi pensieri vengono distolti da un rumore: è Eilwood. Si era già prefigurato questo genere di domande. Lo guarda dritto negli occhi e dice [E’ pericoloso per tutti…] senza emozioni. Non che fosse arrabbiato, o deluso,o infastidito. Semplicemente si era preparato delle risposte e adesso le sta usando. Nahyra sceglie la diplomazia. E questa domanda lo coglie non molto preparato. Guarda lei[Preferisco venire con voi…E che anche lei venga con noi, la notte è solitaria e triste…] sorride, convinto quasi come se fosse una richiesta più che una risposta.
[ATTENDERE RESPONSO]
[La paura non sembra scalfire il giovane angelo che resta dietro la draconica, che si dimostra essere una perfetta guida per tutti e tre, una veterana come Frederik, anche Eilwood estrae una delle due gemelle… la lama dai riflessi d’ombra…ma elriel e Nahyra si tengono solo pronte a seguire quei gesti…nessuna delle due fa scorrere l’acciaio oltre il cuoio del fodero…anzi…Elriel ha un ottima idea e cosi se il mercenario e l’impuro si guarderanno attorno, vedranno che ci sono delle zone in ombra nascoste da grandi stalagmiti e stalattiti che quasi si uniscono a formare una rete più tosto rada lungo le pareti della caverna che ormai si allarga tanto da mostrare cosa vi è al suo interno. Una stanza poco piu di 20 metri di ampiezza al cui centro vi è seduto un uomo, davanti ad un fuoco scoppiettante sul quale vi è posizionato una lepre ormai dorata e pronta per essere degustata, l’odore infatti è penetrante tanto quanto quello del fumo, nonostante salga e sfugga via per un foro in alto sul soffitto a volta della stanza naturale. L’uomo …altri non è che il ladro…ed Elriel potrà capirlo sicuramente…perché il diadema che ha tra le mani e che rigira tra le dita con sguardo avido e quasi folle, sembra essere quello descritto dalla Regina delle Farfalle. E’ una coroncina con una pietra vuota sul davanti ed emana uno strano bagliore argenteo azzurro, come se attorno ad esso vi sia un aurea di gelo, tanto che anche le dita dell’uomo sembrano essere coperte di una lieve brina bianca. Egli sembra non accorgersi di niente, i passi di tutti sono estremamente silenziosi, i capelli del fattucchiere gli cadono appena sui lati del volto…ha 50 anni, ma ne dimostra 60, il viso è sporco di polvere gli abiti sdruciti e macchiati di chi sa cosa, non è un uomo ricco tutt’altro; probabilmente Elriel comprenderà perché ha rubato quel diadema, ma quest’ultimo non è l’unica cosa preziosa che ha al collo infatti pende un grande medaglione con un opale, da li sembra provenire qualcosa, una luminescenza appena accennata..flebile e lattea…forse gli unici che potranno avvertire una sorta di vibrazione magica lieve…sono Fosforo e la stessa draconica in quando figlia di creature magiche, Shaira anche potrebbe, se solo non fosse all’esterno. Ella infatti resta a frugare l’erba vicino al cavallo…animale questo che la osserva e l’annusa lasciandosi carezzare, la ninfa non sembra nemmeno sentire la voce di Nahyra…ma qualcosa in lei scatterà…quella creatura sola e legata…cosa può pensare una giovane figlia dei Mari, figlia della Madre Natura? Sta a lei decidere cosa fare del cavallo, ma a terra troverà ben poco…se non un sacchetto con dentro dei cristalli rosa profumati.][Gdr play stessi turni! Stesso tempo]
Il Fattucchiere:
Il Diadema della Regina:
Il Medaglione del Fattucchiere:
3:42 Elriel [Caverna]: Strane le trame che il Destino intreccia a spese dei comuni Mortali per il suo semplice Diletto.Eccoli qui,tutti assieme,emblemi di razze distanti e differenti tra loro,uniti dal medesimo obiettivo comune,per ragioni differenti.Ma solamente lei sa cosa si cela davvero dietro quella Missione.Solo lei sa,con assoluta certezza,cosa doveva trovare e portar via da quella Caverna nascosta.Il Diadema doveva essere suo..e non era certo per Avidità o voglia di Ricchezza,no.Doveva riportarlo alla Regina del Ghiaccio,l'aveva giurato...aveva fatto quella promessa,mentre il suo corpo femminile era imbrigliato nell'Agonia del Gelo,in una morsa assiderante che l'ha portata vicina,vicinissima alla Morte.E quella promessa,quel Giuramento andava mantenuto,ad ogni costo,non solo per Onore ed Orgoglio della propria Discendenza...ma anche per liberare Raad da quel flagello ghiacciato.L'avrebbe fatto,certo,avrebbe raggiunto il proprio scopo...con ogni mezzo.Proprio come una vera,Pura Discendente del Fuoco di Areseth e dell'Ombra di Adewar.Pensa bene,il Piccolo Angelo,lei è Fiamma perenne che scalda e guida,lei è Fuoco che divampa eterno attraverso i battiti del Cuore...lei è Rabbia ed Istinto che all'occorrenza esplodono in Incendio devastatore.Non ha ancora estratto l'arma a differenza degli altri due...e l'esperienza non l'ha ingannata,nemmeno stavolta.Lo spazio era angusto,troppe spade avrebbero intralciato i movimenti,oltre che fatto eccessivo rumore.Si guarderebbe attorno,lentamente,gli occhi bicromi scivolerebbero a destra ed a sinistra,con estrema cautela,la Mente che analizzerebbe ogni traccia,ogni dettaglio,istintivamente alla ricerca di qualche trappola nascosta...Studia il campo di battaglia,come sempre.(Progettazione Militare lv3).Poi,pochi cenni,fatti con indice e medio di quella mancina che ora lascerebbe il fodero.Indicherebbe a Frederik di aggirare il Fattucchiere verso sinistra,per arrivarvi quasi alle spalle.All'Impuro,il medesimo comando,speculare a quello del Mercenario.Un cenno,semplice,del capo,verrebbe dato all'Impura dietro di sè,con l'intento di indirizzarla dal lato di Eilwood,leggermente più avanti rispetto a se stessa.Poi..una scossa,un brivido lungo la schiena.Energia magica che proviene...dal Medaglione al collo dell'uomo.Lo vede,certo.Lo può osservare quel Folle che si rigira il Diadema tra le mani. [Quello non ti appartiene...Ladro.].Irriverente,volutamente beffarda,dura in quel tono di voce alto indirizzato al vecchio,con la chiara intenzione di attirare su di sè tutta l'attenzione.Cercherebbe con gli occhi Eilwood ed a lui verrebbe inviato un messaggio,a labbra serrate. *Staccagli quel medaglione dal collo.* (Telepatia lv unico).L'Impuro sentirà la voce decisa della Draconica nella sua testa..Niente ulteriori spiegazioni,solo un ordine,mentre il corpo snello della Figlia dei Draghi avanzerebbe deciso e fiero verso il vecchio.
23:47 Eilwood [Interno Caverna]: Ci sono delle zone d'ombra in quel luogo, perfetto per nascondersi, ed è forse questo che farà l'Impuro, seguendo le indicazioni della donna, andando piano a rifugiarsi in una di quelle, quella più vicina e libera rispetto alla sua posizione in modo da aggirare l’uomo e circondarlo, i passi con cui si muove dovrebbero essere ammantati e silenziosi[//Furtività Liv 1]. Intanto il dialogo mentale tra le due anime continua *Se dovessimo combattere per uccidere, lasciami agire, Eilwood, è da tanto tempo che non ammazzo qualcuno*Propone il Demone, fremendo. +Potrei anche concederti quest'onore, Rahel, ma a due condizioni...+ Risponde l'Umano tranquillo e minaccioso allo stesso tempo, forse la sua volontà è maggiore di quella del demone, ma non è dato saperlo, non ancora almeno. *Sentiamo, maledetto affarista e arrivista, quali sarebbero queste condizioni?* Risponde l'Oscuro di rimando.+Ovviamente che tu ti accanisca solo su quel tizio e su nessun altro e che, una volta morto, mi lasci il controllo per perquisire il cadavere, in caso abbia qualcosa di nascosto+ Risponde l'Umano, al che Rahel mormora un assenso. Attende dunque un qualche segnale, la donna ha chiesto di lasciarla parlare lei, così sia. Osserva dunque i movimenti degli altri, tenendo d’occhio sempre l’obiettivo, oltre che il gruppo, soprattutto il ragazzino, in pratica solamente un intralcio per lui. Il messaggio della Draconica gli giunge in mente, quindi avvicinandosi ancora piano [//Furtività liv 1] cercherebbe di portarsi alle spalle dell'uomo e, con un movimento lento, proverebbe a portare la lama al collo dell'uomo, in modo da tagliargli la gola appena ci fosse un accenno di reazione. Con la mancina, invece, tenterebbe di afferrare il medaglione, passando da dietro la spalla sx dell'uomo e sotto la lama della sciabola, strattonandolo con forza per spezzare la catena. [Stai fermo o ti ammazzo subito] Gli sussurrerebbe piano, mentre tenterebbe di compiere quei gesti.
23:53 Frederik [Grotta]: Scorge l'uomo infine vicino al fuoco non la minaccia che certo si attendeva ma non per qusto abbassa la guardia lui non si fida mai di nulla e nessuno. Scruta l'uomo e nota il diadema che attira la sua attenzione, un ricco bottino ma poi non può fare a meno di notare il talismano, forse non percepisce la magia ma ha gli occhi per vedere e vede una flebile luce emanata dal ciondolo, si mette in guardia, per essere un uomo d'armi ha già visto fin troppa magia per sottovalutarla nel villaggio degli elementi ha posato gli occhi su prodigi incredibili ed immaginabili tali da fargli temere sinistre emanazioni di luci, non è certo così sciocco da sottovalutare quello che potrebbe essere solo un riflesso del fuoco non è forse sicuro ma si muove ancora più attento se possibile. Studia il suo percorso cercando di avanzare tenendosi coperto dalle stalattiti dove possibile e valutando attentamente l'area (strategia liv II) in modo da trovarsi nel posto giusto al momento giusto fosse necessario. Si muove quindi ombra tra le ombre ed attende l'evolversi degli eventi.
23:57 Nahyra [Caverna]: Inspira profondamente, e alle sue narici arriva il profumo della lepre, come un riflesso incondizionato comincia a produrre saliva. “Non ti vergogni ad avere fame in un momento come questo?? Dovresti avere lo stomaco attanagliato in una morsa, essere spaventata, almeno non divertita!” la ammonirebbe la voce nella sua testa, ma come risposta l’impura si porterebbe un dito della mano sinistra sulle labbra, come a dirle di fare silenzio, dimenticandosi forse che solo lei può sentire quella voce. Procede quindi, sempre tenendo la mano destra sull’elsa della spada, mentre la mano sinistra andrebbe a tenere fermo il fodero in modo da poter estrarre facilmente la spada se ve ne fosse la necessità. Attenderebbe quindi di conoscere gli ordini di Elriel. Osserverebbe con attenzione il luogo, la posizione del fattucchiere, al centro, accanto al fuoco, come le stalattiti creino delle protezioni naturali e i punti in ombra, ottimi per nascondersi e fare agguati. Se il capo fosse stato lei si sarebbe avvicinata silenziosa e letale, con una lama tra le mani, dato che ancora non si era accorto di nulla, un unico colpo, netto e letale. “Ma il capo non sei tu!” dice quasi con sollievo la voce nella sua testa. Una smorfia di dissenso si dipinge sul suo volto, gliela farà pagare alla sua anima umana, ma non ora, ora non può risponderle a tono. Segue con attenzione le indicazioni di Elriel e scivola velocemente verso la zona d’ombra più vicina, dietro una stalattite, in modo da poter scorgere il fattucchiere, ed che egli, abituato alla luce del fuoco non sia in grado di vederla nascosta nell’ombra, non in modo da essere tra Eilwood e la draconica. Lascerebbe andare l’elsa della spada, mente la mano destra scivolerebbe tra i seni, in modo da impugnare il pugnale ivi nascosto. Fletterà il ginocchio destro, poggiandolo a terra, mentre la mano sinistra recupererà il secondo pugnale, nascosto nello stivale. Resterà accovacciata in questa posizione, i muscoli pronti a scattare, in caso di necessità. Seguirebbe con lo sguardo l’azione dell’impuro pronta a reagire in caso di bisogno.
00:03 Shaira [[entrata Grotta] ]: Un sacchetto spunta dall'erba, la ninfa lo prende tra le mani e lo apre. Annusa il contenuto di questo, trovandolo piacevole. Lo posa per terrà. Si volta verso il cavallo, non può restare li. Di questo ne è consapevole. Andrebbe quindi alla corda la ninfa e lo libererebbe. Un colpo al fianco destro, con la mano, non particolarmente forte, ma che possa essere percepibile dal cavallo [Ora vai, sei libero] Dice a questo. Recupererebbe il sacchetto e la corda, con cui il cavallo era stato legato e se la metterebbe in torno alla spalla sinistra e portandola con se, andrebbe verso la grotta, in fretta, entrando in questa di alcuni passi.
00:05 Fosforo [Nella Sala]: [Dalle spalle della donna-drago, seguendo ogni suo passo, ma comunque mantenendo il ritmo del gruppo, il bambino giunge finalmente al luogo desiderato. Si ferma insieme a tutti. si guarda indietro e vede le due ragazze, una più giovane, l’altra un po’ più matura, ma comunque anche lei molto giovane, che guardano loro le spalle. Si rallegra, soprattutto per Shaira, visto che non è stata lasciata sola, e pensa che forse si sarebbe dovuto muovere lui. E si sgrida internamente, si ammonisce. Ma adesso è il momento di vedere che cosa c’è nella stanza: un uomo molto maturo, non troppo vecchio, dall’aspetto rude e minaccioso. Deciso e spigoloso. Ma non è quello ad attirare la sua attenzione. Ha quella che sembra una piccola tiara, dall’aspetto costoso e molto pregiato. Ma perché venire qui solo per una tiara? Forse quella tiara era magica. Ma c’è di più, è il medaglione. Esso brilla di una fievole luce e a vederla, Fosforo si stropiccia gli occhi, come se esso gli avesse ridato la vista. Si guarda intorno ora e viene avvolto da sensazioni negative: sia davanti che dietro ha aure di colori spenti, nati dalla fusione dell’arcobaleno umano e del nero demonio, Frederik invece non emana niente. Elriel, brilla d’un rosso acceso, forte. E solo lui, in quella stanza, è bianco e puro. Ma deve superare quelle sensazioni a favore della situazione. Vede incedere i più grandi, il mezzo demone si fa minaccioso. Ma si vede che gli altri gli danno spago. Che sia così potente e temibile, questo criminale?]
[§ Il Giglio Nero - Ascalyn Syrus §]