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Il Risveglio di una Regina {OK}

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2014 20:53
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Sesso: Femminile
12/04/2014 20:29
 
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Quest per ripristinare caporazzato a Zahire - Master Fato: Ascalyn

Riassunto: Un pomeriggio tranquillo su tutta Oldaine, le vite di tutti i popoli proseguono come sempre, chi al sicuro a Raad, chi nelle città minacciate dalla presenza degli Altri e chi invece sente che qualcosa sta cambiando. La a nord delle terre dei Demoni, nel fitto di una vegetazione incolta che sembra non essere minacciata dagli Altri, li in quella che viene chiamata Oasi del Kymenju, sorge una Rocca e al suo interno qualcosa di importante sta avvenendo. Nelle viscere dei sotterranei di tale edificio, in grotte naturali fresche e piene di stalattiti, sta per svolgersi un rituale che da anni or sono non veniva effettuato: Cinque sacerdoti della Dea Madre, stanno per riportare in vita colei che fu Guida per i Mannari una volta, colei che prima di Jarhen sedeva sul trono della Rocca del Kymenju, la Capostipite di tutta la razza Zahire Aggarwal. Dopo aver posizionato tutto l'occorrente e loro stessi attorno al sarcofago in pietra, ove era stata deposta la dormiente Prima tra tutti i Mannari, essi invocano l'aiuto della Dea e degli Spirti e cedono la loro vita per quella della Regina. Tutto cosi ha inizio...Zahire torna nel mondo dei vivi, strappata da quel torpore simile ad una semi morte, ma poco dopo cade svenuta; i suoi Figli la porteranno al sicuro a Raad, li nella loro ambasciata.

Commento: Ma che bello!! è tornata la nostra Zaza! *-* approfitto di questa quest per dare il ben tornato in maniera pubblica a Zahire!
Detto questo, mi spiace che questa giocata sia stata cosi breve e sbrigativa, ma a causa di un po di impegni abbiamo dovuto accorciare e tagliuzzare un poco [SM=g2439327] spero che la prossima quest riusciremo a godercela entrambe un po di piu! [SM=g2439277] comunque per avermi seguito :)

Punteggi proposti:

18 PE (è stata pur troppo un po corta come quest)

Annotazioni proposte:

- Zahire si sveglia dal suo torpore: I suoi ricordi si fermano a quando si è addormentata (ovvero a quando ha lasciato la razza in mano a Jarhen). Ricorderà per esempio del bosco dei misteri bruciato, dell'alleanza con Galian, ma non saprà assolutamente niente di Raad e degli Altri.

- Dal punto di vista fisico: Per due role successive, avvertirà capogiri, mal di testa e debolezza fisica (tali sintomi andranno ad affievolirsi gia alla seconda role ). Si riprenderà semplicemente mangiando e riposando.

La giocata:

[ATTENDERE RESPONSO]

[Il sole risplende alto nel cielo, a metà del suo corso l’astro diurno illumina con i suoi raggi roventi tutto il deserto della Terra delle Sabbie, nonostante i rami delle oscure Orde si espandano fin li…lontana sembra essere quella piccola macchia di palme e vegetazione fiorente e piena di vita. Un oasi per l’appunto, ma un Oasi particolare…la patria dei figli prediletti della Dea Mehael, progenie maledetta per i più, creature oscure dalle quali stare lontani…ma in realtà pericolose tanto quanto la Natura...i Mannari. Li nel cuore di quel paradiso in mezzo al deserto, ove acque limpide e fresche risplendono ai raggi dorati che filtrano tra l’intricato e selvaggio fogliame, saltando sulle rocce e formando bellissime cascate…la ove tutto ebbe inizio per tale razza anni e anni orsono ormai, di nuovo il Fato sta mettendo il suo occhio sempre vigile e attento…qualcosa sta per accadere, qualcosa di veramente importante e che forse sarà fonte di una nuova speranza. Qualcosa che di sicuro cambierà le sorti dei figli di Mahael, e quegli strani canti trasportati dal vento ne potrebbero essere il principio, sono canti lenti, melodiosi…ma allo stesso tempo qualcosa in essi fa spavento…qualcosa in quelle parole cadenzate farebbe formare brividi di paura lungo la schiena degli esterni al Branco, ma la progenie maledetta sa che non c’è nulla da temere…perche quei canti provengono dalle profonde viscere della Rocca, grotte umide ove il ticchettio delle gocce d’acqua è il suono principale e l’odore di muschi e incensi è ciò che ogni senso puo avvertire, intenso e penetrante. Tre uomini e due donne si stanno avvicinando in fila, uno dietro l’altro – tenendo una candela in una mano e un incensiere nell’altra - ad un arco tenebroso e buio…un arco che sembra l’ingresso di una grotta. Li riposa Colei che gia una volta risollevò le sorti della razza, ed è giunto il momento che Lei ritorni.][GDR PLAY: VAI ZAHIRE! QUEST CHIUSA]


17:50 Zahire [Cripta F.u] (Una tale pace. Il sentore dell'ignoto e di quel buio penetrante nell'animo di colei che giace assopita. Come marmo quelle membra immobili, quasi fredde. Un cuore che seppur apparentemente immobile continua a battere con una cadenza immutata in quegli anni di silenzio per i propri pensieri. Un'apparente morte che ne fascia il corpo, assieme a quella tunica bianca, slavata, lunga sino alle caviglie. Palpebre calate, e labbra strette in una morbida morsa. Accasciata in posizione fetale la Nera giace assopita al di sopra di quello pseudo giaciglio che un tempo chiamava tomba. Fredda roccia, umida, muschiata... L'impronta dell'Oasi che pervade anche le profondità di quelle bollenti sabbie che coronano il Deserto del Silenzio. Una chioma color del sangue incornicia un viso di pietra, che non esprime gioia, sentimento, rabbia... Soltanto la stasi d'un essere dormiente, perso in un sonno senza sogni. Eppure in quel buio isolato all'interno del cerebro, qualcosa... Di non definibile apparentemente. Un richiamo lontano, melodioso, familiare inizia ad insinuarsi come un tarlo nelle membra dell'immortale. Scalza, con le braccia scoperte ed il viso protetto nelle vicinanze delle ginocchia che son piegate e contratte verso il petto: come il cucciolo nel ventre materno.)

[ATTENDERE RESPONSO]

[Passi lenti quelli di coloro che altro non sono che semplici Lupi, ma che alla Madre hanno preferito dedicare l’esistenza, alla Madre e agli Spiriti di coloro che ormai non solcano più le verdi foreste della vita. Indossano lunghe tuniche bianche come la Luna quando è alta e tonda nei cieli notturni, quando la maledizione si risveglia e fa sentire la sua potenza nel ribollire del caldo sangue, candide vesti strette alla vita da una semplice corda che ricade lungo il fianco destro. Entrano uno dietro l’altro in quell’umida grotta, riempiendo l’aria -gia satura di minuscole gocce d’acqua- del profumo dolciastro degli incensi che lenti bruciano in quelle ciotole coperte da un cappello di metallo forato. Essi lentamente si vanno a posizionare lungo tutto il perimetro di quella grotta, tonde le pareti e a volta il soffitto dal quale pendono Stalattiti dal tipico colore avana, che trasudano acqua e calcare; passi lenti e silenziosi perché nessuno dei cinque indossa scarpe, sembra quasi che essi siano assorti in una strana trance ma cosi non è, semplicemente sono concentrati a richiamare con i loro canti la Dea Madre e gli Spiriti, chiedono con le loro parole melodiose che gli Sguardi cadano su quel preciso luogo, in quel preciso momento…in un ben definito punto. Al centro della stanza infatti vi è una pietra, una grande pietra rettangolare…un sarcofago abilmente intarsiato e decorato da abili mani di scultore, esso e stato aperto nei giorni precedenti e Colei che sola giaceva li è stata posta sopra al coperchio di tale struttura, in posizione fetale come giusto che sia per la rinascita. Dietro i Cinque, pochi sono coloro che giungono ad assistere al ritorno, perché a pochi è concesso tale onore…ma essi andranno a riferire ciò che i loro occhi hanno visto e udito in quel pomeriggio. La nenia all’improvviso termina e tutto diviene silenzioso…qualcosa inizi ad avvertire Zahire…qualcosa si muove nell’aria umida…qualcosa che si adagia sulla tua pelle…una leggera elettricità che significa molto…di li a poco cambierà tutto per te…ora inizi ad esserne consapevole nel tuo torpore confuso.][GDR PLAY : VAI ZAHIRE! QUEST CHIUSA]



18:20 Zahire [Cripta F.u] (Le membra son abbandonate nella posizione di chi oramai non ha coscienza di sè. L'umidità all'interno della stanza, e quella moltitudine innumerevole di goccioline non sembrano infrangere il sonno della Nera. Donne e uomini che varcano quella soglia nel vestire tuniche ch'ella per ora non può vedere, e nemmeno odorare il sentore dell'incenso che si sparge nell'aria. Eppure... Una sorta di spiraglio, qualcosa di simile ad un sogno che ne sembrerebbe smuovere appena l'inconscio. Come un brivido... E di colpo quel sonno senza sogni sembrerebbe imboccare la strada opposta all'ignoto. Una sorta di elettricità pervade le membra dell'antica, qualcosa di non ben definibile, e che per ora sembrerebbe dare inizio ad un processo momentaneamente non familiare a lei, che ancora persa in quel sonno non sembrerebbe ancora in grado di concepirne le potenzialità. Il battito del cuore da quell'assenza sembrerebbe man mano iniziare a far sentire la propria presenza... Non che prima non battesse, ma or ora lo si potrebbe forse avvertire? Solo il Fato può saperlo per certo. Ed ancora assopita... Con immagini sfocate che accompagnano il sentore di vita che pervade l'incarnato olivastro della Mannara.)

[ATTENDERE RESPONSO]

[Tutto tace immobile, i sensi di tutti i presenti sono tesi a cercare di udire un respiro diverso da quelli gia uditi dei fratelli, un respiro o un battito cardiaco nuovo per chi conosce la Salvatrice solo come leggenda, troppo giovane ancora da poco figlio della Madre, ma ben noto a coloro che avevano avuto modo di conoscere colei che fu Regina, Guida del popolo maledetto. I cinque ora iniziano a muoversi, si avvicinano lentamente al sarcofago portando i loro passi in avanti, sguardo fisso sulla figura della giovane donna dai capelli color sangue, sanno che colei che giace li è viva…tutti hanno iniziato ad avvertire quel suono nei loro orecchi; un suono che prima era debole e poco udibile se non ai veterani dei Mannari. Una volta giunti attorno a quello che ormai è divenuto un altare di pietra, si posizionano in un cerchio perfetto e una delle due donne, quella dai lunghi capelli neri e dagli occhi color del ghiaccio, si stacca dal gruppo. Essa afferra il sacchetto di iuta che fino ad ora aveva legato al fianco sinistro, lo apre e subito un odore pungente di calcare invade le narici di tutti gli altri Mannari. Le labbra della sacerdotessa si aprono in un canto, mentre gli altri quattro poggiano l’incensiere ai piedi della pietra e la candela attorno a Zahire addormentata, sul ripiano formato dal coperchio. Muove agili passi la donna con il sacchetto di iuta, canta, saluta gli Spiriti e la Dea Madre in quelle parole dolci…e lentamente inizia a formare un cerchio che parte da uno dei Fratelli e gira in torno ad esso in un cerchio piu piccolo, continua poi verso il successivo e cosi fino a raggiungere di nuovo il proprio posto, circondandosi a sua volta da quella polvere bianca. [//un cerchio simile a questo, formato da soli cinque cerchi piu piccoli e senza disegni interni, con al centro il sarcofago: mhwiki.altervista.org/php5/images/2/2e/Ruotadigreefwald.png] Una volta terminato il canto a turno ognuno dei sacerdoti inizierà a ripetere delle semplici parole, ma che grazie a quel rituale inizieranno a far muovere qualcosa di magico, esoterico, ispiegabile ed arcano! Il primo uomo alza le braccia al cielo e inizia a parlare *O Potente Dea Madre, o Potenti Muninn, ascoltate la nostra preghiera, a voi rivolgiamo le nostre parole! La nostra razza non ha piu una guida, il nostro Branco è solo, Jarhen il nostro re è sparito, forse da predatore si è trasformato in preda di quelle orribili Oscure creature…o forse ha disonorato il suo popolo scappando come un codardo davanti alla fine, nessuno di noi lo sa, ma ora non è piu il momento di restare fermi! La nostra razza ha bisogno di una nuova guida…e chi meglio di Colei che la razza portò di nuovo ad essere unita? Chi meglio della nostra coraggiosa ed indomita Zahire?* Una domanda retorica che non ha risposta *Quindi, fratelli, dono la mia vita agli Spiriti, dono la mia vita a Lei…* pronuncia ora parole in una lingua sconosciuta, parole di morte…parole che uno ad uno ripeteranno anche gli altri Cinque, precedute dalla formula “dono la mia vita agli Spiriti, dono la mia vita a Lei”. Qualcosa si muove ora attorno alla salvatrice, il corpo inizia a riprendere energie, il colore della pelle lentamente inizia a divenire roseo…e la vita inizia ad affluire nella Mannara, come se il fumo da lei ora inalato, portasse con se aliti di vita][GDR PLAY : VAI ZAHIRE, QUEST CHIUSA]


19:02 Zahire [Cripta F.u] (Di nulla s'accorge sino all'istante in cui tutto sembrerebbe divenir chiaro. In quella forma fetale, l'incarnato olivastro della Nera sembrerebbe venir scosso da quella che è un'innaturale elettricità, come qualcosa che tenti a mò di scossoni di farla ritornare alla vita. Essi s'avvicinano, ed in particolare una di loro s'andrebbe ad approprinquare in sua direzione, iniziando a creare cerchi concentrici, e dunque ad intonare una dolce nenia che porterebbe una simil sorta di forza a girare attorno all'addormentata. Il profumo di incenso, così dolce e così pungente... E finalmente le voci intonanti che circondano il suo corpo. Il battito del cuore che aumenta, ed assieme ad esso scariche di adrenalina inizierebbero a percorrere le vene della Capostipite. Si contraggono appena le dita delle mani, ed un cenno del capo segue quella sorta di movimenti involontari che comporterebbero a seguito la ripresa di coscienza della donna. la fronte si corruga, gli occhi si stringono mentre le labbra vengono appena schiuse, giusto il tempo per respirare anche dalla bocca il fumo dell'incenso. Un senso di agitazione sembrerebbe prendere il posto della calma che finora regnava nell'animo di colei che era stata portata al letargo dei sensi. Come se ci si risvegliasse da un brutto sogno, come quelli in cui senti di cadere in un baratro senza fondo, e poi di colpo ti risvegli capitombolando dall'altra parte del letto. Di colpo, con il diaframma che s'alza e s'abbassa ad una velocità disarmante, lo sguardo d'argento vivo dell'Immortale si fissa in un punto non ben precisato di quella pietra calcarea davanti a sè, dalla parte opposta della stanza. Le voci incombono, ed assieme ad esse ecco le sagome di individui non ben identificati. Lo sguardo è sfocato... Gli occhi sgranati nel contrarsi dei muscoli laterali dell'addome per portarla a tentare di staccare dal basso della pietra il torso. Un metro e ottantaquattro di femminilità dalle apparenze confuse... Sguardo febbrile, labbra quasi tremanti mentre al posto dei normali movimenti umani, parrebbe contrapporsi il lato bestiale.)

[ATTENDERE RESPONSO]

[Le parole escono una dopo l’altra dalle labbra dei sacerdoti, tutti e Cinque hanno detto ciò che dovevano, un sorriso compare su ogni viso di quegli uomini e di quelle donne che sembrano conoscere gia il loro destino…lieti di averlo compiuto. Gli spettatori increduli ora spostano lo sguardo su quel corpo di donna che inizia a muoversi a singulti, contrazioni muscolari di chi si sta risvegliando da una semi morte, la fronte che si corruga, gli arti che lentamente iniziano a riprendere vita…ma soprattutto il respiro che irrompe in quei polmoni che fanno male, fanno male i primi respiri per il poco utilizzo, come se l’aria fresca ed umida della grotta fossero tanti pugnali conficcati nel petto; ma lentamente quella sensazione svanisce, e con essa inizia a tornare la coscienza di se, quel che osserva non è ciò che ricordava di aver visto l’ultima volta che i suoi occhi si sono chiusi, quel che le appare innanzi è estraneo alla sua mente…volti sconosciuti, volti nuovi, forse ha ragione a scattare come una fiera spaventata e mettersi sulla difensiva…perché in lei scorre il sangue di belva…lei è una Figlia della Luna, lei è una Mannara. Gira la testa Zahire, tutto sembra confuso e inspiegabile, come se ciò che ti circonda fosse un sogno per te, ma non lo è per chi lo sta vivendo e per chi ha pregato nel tuo ritorno. I cinque sacerdoti, uno dopo l’altro emettono un mugugno e una smorfia di dolore compare sul loro volto, una smorfia che si trasforma in un espressione di pace poco dopo…quando i loro corpi…uno ad uno…come leggere foglie autunnali, si accasciano a terra privi di vita. Si quei cinque sapevano gia di dover morire per portare in vita la loro Guida, la loro Salvatrice…e si sono sacrificati per il bene del Branco, con gioia di servire la Madre e la sua Figlia prediletta, faranno parte ora delle schiere dei Muninn a protezione dei membri della razza. Le cinque candele alla morte dei loro proprietari si spengono, lasciando che in aria si sollevi il loro fumo fine e ondeggiante, dal forte odore di cera…mentre tutti i presenti osservano la scena a bocca aperta, alcuni piangono, alcuni non riescono nemmeno a parlare, tutti gli occhi sono fissi sulla figura splendida della loro Regina Zahire! Dopo qualche minuto però i capogiri per te Antica, saranno troppo forti, le tue membra ancora troppo deboli per sorreggerti completamente, scivolerai quindi di nuovo sulla pietra fredda e dura, perderai i sensi accasciandoti leggera e sprofondando in un buio mondo senza sogni; ma questa volta quel buio non significa morte, questa volta quel buio significa Rinascita! Il Fato ha compiuto ciò che aveva intenzione di fare, ha dato modo ad un popolo privo di guida di salvarsi e di tornare al suo antico splendore. Tocca te ora Zahire Aggarwal, è di nuovo il tuo turno sul trono della Rocca… fai ciò che i tuoi Figli inetti non sono stati in grado di compiere, aiuta il tuo popolo a superare la crisi che sta vivendo tutta Oldaine, perchè molte cose sono cambiate da quando la tua mente si è assopita, ora il tuo regno è minacciato dagli Altri, ora siedi anche al Tavolo delle Razze, ora fai parte del Consiglio di Raad! Molte cose ti dovranno esser spiegate…troppe forse; ma per ora potrai essere condotta dai tuo Figli, nella tua Ambasciata… per ricevere cosi le giuste cure e riprendere le energie.][GDR END]


[Modificato da Ascalyn 12/04/2014 20:30]
[§ Il Giglio Nero - Ascalyn Syrus §]


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Post: 277
Sesso: Maschile
12/04/2014 20:53
 
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GDR APPROVATO

Zahire = 18 pe

ben tornata Zazà :) sono felicissimo di riaverti con noi [SM=g2439365]


PUNTEGGI AGGIORNATI



-Galian erede di Gandar-
centauro di Plutone
Supremo Custode della natura

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